Generali Investments Europe spaSocietà di gestione del risparmio facente parte del Gruppo Assicurazioni Generali. |
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(Adnkronos) - "Le parole di Nadal mi hanno aiutato molto, mi hanno fatto bene. Lui sa come sono fatto io e collega le caratteristiche della mia persona a quelle che ho come sportivo". Jannik Sinner parla così da Parigi, durante la conferenza stampa di presentazione del Roland Garros. In attesa dell'esordio nello Slam francese contro il transalpino Rinderknech, il numero uno al mondo è tornato sui mesi di stop legati al caso Clostebol, ringraziando il fuoriclasse spagnolo per la vicinanza. Nadal ha mostrato totale fiducia nella correttezza di Sinner, assumendo una posizione nettissima: "Ci scommetto la vita". "Parole del genere, da una persona così importante a livello mondiale, mi hanno aiutato moralmente. Ho apprezzato davvero tanto quello che ha detto, lui è una persona molto onesta. Ed è così, uguale a come lo vediamo in tv", dice Sinner. Nei giorni scorsi, Sinner è stato avvistato a Copenaghen. Cosa è andato a fare in Danimarca? Era in compagnia di una ragazza? "Solo business... Sono andato a Copenhagen per servizi fotografici. Nessuna ragazza, tutto qui", dice rispondendo alla domanda di un giornalista danese. L'azzurro si prepara ad affrontare un giocatore francese: " Qui il tifo sarà sicuramente diverso , ne sono consapevole, ma non penso che sia qualcosa contro di me. È giusto che supportino i giocatori locali, è normale. A Roma c'era una atmosfera fantastica perché sono italiano. Roma mi ha dato tanta energia positiva". "Tornare in campo mi ha permesso di avere feedback che non ho avuto per 3 mesi. Non sapevo se i colpi avessero il ritmo giusto e se mi stessi muovendo bene. Ora ho un quadro generale, so su cosa devo lavorare dopo aver raggiunto la finale di Roma", spiega.
(Adnkronos) - Il contesto geopolitico complesso, tra guerre e allarme dazi, non frena le imprese industriali italiane. Che sono resilienti, pronte a innovare, investire e aprirsi a nuovi mercati, cercando soluzioni alla produzione industriale in calo. E' il messaggio che lancia, in un'ampia intervista ad Adnkronos/Labitalia, Maria Anghileri, da novembre 2024 presidente dei giovani imprenditori di Confindustria, alla vigilia dell'assemblea dell'associazione, in programma il prossimo 27 maggio a Bologna. Presidente Anghileri, quale il messaggio che lancerete come Confindustria in occasione dell'evento? "Si avvicina un appuntamento molto importante. Il presidente di Confindustria, Orsini, presenterà le richieste degli industriali italiani di fronte al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e alla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. Noi giovani saremo presenti con una delegazione numerosa, saremo al fianco del presidente Orsini. Noi vogliamo sottolineare che la voglia di fare impresa in Italia c'è, gli imprenditori giovani hanno entusiasmo, hanno passione, hanno bisogno però di essere maggiormente supportati". Quale è oggi lo 'stato di salute' dell'industria italiana? "Noi stiamo vivendo sicuramente un momento complesso dato dal contesto geopolitico, da questa guerra mondiale a pezzi e anche dalla situazione economica creatasi, con primo fra tutti il problema energetico che incide particolarmente sulle nostre aziende. Questo ha portato ad avere 24 mesi di calo della produzione industriale. Le aziende nonostante questo contesto hanno però dimostrato la propria forza e la propria resilienza e questo lo vediamo in un dato positivo che è quello del Pil del primo trimestre, che seppur di 0,3% è comunque un dato positivo, soprattutto se confrontato con i nostri principali competitor, Francia, in linea, e Germania che ha fatto peggio di noi". (Video) A una situazione internazionale già difficile si è aggiunta la questione dazi Usa, con l'avvio dell'amministrazione Trump. Come ha influito finora sulle imprese italiane e come potrebbe influire se non si troveranno accordi? "L'incertezza è sicuramente negativa per tutte le imprese, non solo per quelle che esportano molto negli Stati Uniti. L'Italia è un grande Paese esportatore, 626 miliardi nel 2024 e gli Stati Uniti sono il nostro primo paese extraeuropeo per quanto concerne l'export. Quindi questi dazi prima annunciati, poi imposti e poi sospesi non hanno certamente fatto bene alle nostre imprese. E' fondamentale che l'Unione Europea unita tratti con gli Stati Uniti. Sicuramente la diversificazione" nell'export "è la strada da seguire. I nostri associati, tante imprese e anche come Confindustria siamo impegnati per promuovere nuovi mercati, il Mercosur, l'India. Non dobbiamo chiuderci, dobbiamo stare più aperti possibile". E all'interno dell'Ue "dobbiamo fare sinergia perché se anche i Paesi a noi vicini vanno bene si genera un effetto positivo per tutti". (Video) Nonostante la crisi della produzione industriale, l'occupazione cresce, anche se da parte dei sindacati si denunciano i bassi salari. Confindustria condivide questa tesi? "Prima di tutto il fatto che l'occupazione cresca è un fatto positivo. Poi dobbiamo dire che il problema dei bassi salari c'è, ma non possiamo generalizzare. E' infatti presente principalmente in alcuni settori, soprattutto nei servizi a basso valore aggiunto, nella pubblica amministrazione. Per quanto riguarda l'industria, noi abbiamo dimostrato che nei contratti maggiormente rappresentativi il salario è sopra la soglia del salario minimo dei 9 euro. Invitiamo i sindacati a lavorare insieme su questo". Venendo al tema delle competenze, vi soddisfano le misure messe in campo dal governo sulla formazione? "Sicuramente il Fondo Nuove Competenze l'abbiamo salutato con favore, sono più di 700 milioni dedicati a formare i collaboratori in digitalizzazione e intelligenza artificiale. Bisogna sicuramente fare di più, quello che noi chiediamo in particolare è una revisione dell'industria 5.0, della misura 5.0. Ci ci sono i fondi, 6,3 miliardi, purtroppo utilizzati solo il 10%. Penso che è un'occasione che non possiamo perdere. Le imprese non possono farlo da sole, abbiamo bisogno anche di un supporto delle istituzioni, soprattutto per agganciare la nuova rivoluzione industriale che stiamo vivendo, quella dell'intelligenza artificiale che richiede investimenti enormi che le aziende non possono sostenere da sole". Si avvicinano le date per i referendum su lavoro e cittadinanza, in programma l'8 e 9 giugno prossimi. Qual è la vostra posizione sui quesiti in merito al lavoro? "Noi, come ha ricordato anche il presidente Orsini, vediamo questo referendum sul Job Act come un tuffo nel passato, perché si parla di una riforma di più di dieci anni fa, e i dati dimostrano che quella paura sull'ondata di licenziamenti immotivati non c'è stata, ed anzi si è dimostrata che la flessibilità ha portato a un incremento dei contratti a tempo indeterminato". (Video) Gli ultimi dati parlano di bollette sempre più care per le imprese italiane. Come agire a vostro parere? "Noi parliamo spesso di competitività, ma come facciamo a essere competitivi quando paghiamo la bolletta energetica più alta d'Europa. Noi paghiamo più del 30% in più della Germania, quasi l'80% in più della Francia e il 70% in più della Spagna. E quindi quando guardiamo i dati positivi del Pil di questo trimestre, ricordiamoci che oltretutto sono fatti in un contesto dove siamo fortemente penalizzati a livello di bolletta energetica. Bisogna intervenire, bisogna intervenire subito anche perché sono quelle imprese che generano 626 miliardi di euro di export e che consentono alla nostra economia di sopravvivere. Come farlo? Sicuramente investendo di più su un mix energetico, quindi anche sul nucleare di nuova generazione, sicuro, che consenta la continuità energetica nelle nostre aziende, con il graduale disaccoppiamento gas e puntando anche sulle energie rinnovabili". (Video) Come l'intelligenza artificiale sta agendo sul mondo del lavoro e delle imprese? "L'intelligenza artificiale è la nuova rivoluzione industriale che stiamo vivendo e che viviamo tutti i giorni come cittadini e come imprese. Non possiamo fermarla, ma dobbiamo governarla. Non nasceranno imprese a guida autonoma, ma sicuramente le nostre imprese sono già fortemente impattate. Il treno dell'applicazione dell'intelligenza artificiale nelle nostre aziende non può e non deve essere perso". (Video) L'Istat ha certificato la 'fuga' all'estero di quasi 100mila giovani laureati all'estero negli ultimi dieci anni. Cosa fare per frenarla? "97.000 giovani laureati persi negli ultimi 10 anni non è più accettabile. Noi vogliamo riaffermare la libertà di restare o di tornare. Per far questo dobbiamo attrarre questi talenti investendo sicuramente sulla produttività. E per farlo è centrale l'innovazione". Cosa serve oggi alle giovani imprese per crescere e innovare? "Il primo problema per un'impresa giovane è l'accesso al credito, in un Paese dove il venture capital non è presente in modo significativo e dove il sistema bancario non supporta adeguatamente le imprese giovani. Bisogna ripensare a nuove forme di finanziamento magari incentivate per le imprese under 35 con meno burocrazia. Bisogna incentivare il venture capital, soprattutto a livello europeo. Bisogna superare la frammentazione. Una proposta concreta che c'è nella bussola di competitività europea è quella del 28° Stato". "Come negli Stati Uniti una pmi può operare con le stesse regole in tutti gli Stati Uniti, così anche in Europa noi vorremmo che fosse possibile per un'azienda operare con le stesse regole di diritto commerciale in tutti i 27 Stati". (di Fabio Paluccio)
(Adnkronos) - Due giornate all’insegna della sensibilizzazione e dell’educazione ambientale quelle in programma il 29 e 30 maggio presso la Mostra d’Oltremare di Napoli, nell’ambito degli Stati Generali sull’Ambiente 2025. Un ricco programma di appuntamenti che vedrà protagonisti i rappresentanti delle istituzioni, giovani studenti, volti del mondo social e cittadini in un confronto aperto sulle sfide ambientali del presente e del futuro. Ad aprire la prima giornata, la presentazione dei risultati del progetto “Eco Movie”, la creatività delle scuole per l’ambiente, il concorso scolastico dedicato alla realizzazione di video sulla tutela dell’ambiente nell’era dei cambiamenti climatici. Attraverso il linguaggio diretto e coinvolgente dei video, giovani studenti racconteranno la loro visione di un futuro più sostenibile. Nel pomeriggio, spazio alla cerimonia di premiazione della prima edizione del Premio “Il Tuffatore”. Il riconoscimento è rivolto a influencer e content creator che si sono distinti sul web per la promozione e diffusione di uno stile di vita sostenibile. Tre i vincitori, selezionati su una rosa di nove finalisti, premiati per ciascuna delle categorie in gara: Cambiamenti climatici, Educazione ambientale e Rispetto per gli animali. L’ideatrice del Premio, Claudia Conte, modererà i talk in programma e Paolo Mieli sarà Presidente di Giuria di cui faranno parte Padre Enzo Fortunato e Valeria Angione. Interverrà il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Per concludere, un approfondimento dedicato alle strategie regionali per la sostenibilità ambientale. L’incontro offrirà una panoramica sui principali interventi e piani attualmente in corso in Campania, con particolare attenzione al ciclo integrato dei rifiuti e delle acque, alla tutela del territorio e alla valorizzazione delle risorse ambientali. Previsto l’intervento del Presidente della Regione Campania. Ad aprire la giornata di venerdì, la presentazione dei risultati del progetto “Borghi Salute e Benessere”, iniziativa che punta a valorizzare il patrimonio storico, culturale e ambientale dei borghi della Campania attraverso il coinvolgimento delle scuole, nell’ambito del concorso “BsB in Motion”. Si prosegue con la presentazione dei risultati della terza edizione del concorso di idee “Cambiamo Aria!” per sensibilizzare sul tema della qualità dell’aria e sulla necessità di adottare comportamenti sostenibili. Durante entrambi gli appuntamenti saranno proiettati i video realizzati dagli studenti. In conclusione degli Stati Generali sull’Ambiente 2025, un focus dedicato alla mobilità sostenibile, uno dei pilastri fondamentali per il futuro ambientale e urbano della Regione Campania.