(Adnkronos) - Sono almeno 80 i morti provocati dall'alluvione in Texas, hanno reso noto le autorità locali. 21. Sono ancora molti i ragazzi che risultano dispersi da Camp Mystic, il campo estivo sulla riva del fiume Guadalupe. Le squadre di ricerca e soccorso stanno ancora lavorando per ritrovare decine di bambine ospitate da un campo estivo cristiano lungo il fiume che accoglieva complessivamente circa 750 ragazze. Sono 68 le vittime recuperate nella conte di Kerr. Ulteriori decessi sono stati registrati in altre contee limitrofe: tre nella contea di Burnet, due nella contea di Kendall, uno nella conte di Williamson, uno nella contea di Tom Green e cinque nella contea di Travis. Centinaia di soccorritori sono ancora nelle zone allagate, le operazioni di ricerca sono ancora in corso. ''Non ho mai visto un posto così orrendamente devastato da un evento naturale'', ha scritto su 'X' il governatore del Texas Greg Abbott, che nelle scorse ore si è recato sul luogo della tragedia. "Non ci fermeremo finché non troveremo tutte le ragazze" che risultano ancora disperse, ha detto Abbott. Le devastanti inondazioni sono iniziate venerdì, nelle ore in cui è cominciato il fine settimana del 4 luglio, con precipitazioni equivalenti a diversi mesi di pioggia in poche ore. Il Servizio meteorologico nazionale ha emesso avvisi prevedendo ulteriori precipitazioni e ha avvertito che "il deflusso eccessivo potrebbe provocare inondazioni di fiumi, torrenti, ruscelli e altre località basse e soggette a inondazioni", creando condizioni pericolose nelle aree interessate. Gerardo Martinez, 61 anni, ha descritto la scena: "L'acqua ha raggiunto la cima degli alberi. Circa 10 metri. Auto, case intere stavano scendendo lungo il fiume".
(Adnkronos) - È stato pubblicato dalle Edizioni Frate Indovino il nuovo volume della collana Familiando, 'Rivoluzione Famiglia – Un ecosistema per il futuro', di Adriano Bordignon, presidente del Forum delle Associazioni Familiari. Si tratta di un’opera corale che affronta con profondità e visione il ruolo della famiglia nella società contemporanea, tra sfide educative, crisi relazionali e nuove prospettive di speranza. 'Rivoluzione Famiglia – Un ecosistema per il futuro' non è solo un libro, ma un manifesto culturale e sociale che invita a ripensare la famiglia come organismo vivente, soggetto sociale attivo e motore di speranza per la società. Attraverso un linguaggio accessibile, uno stile coinvolgente e profondo e una narrazione ricca di metafore naturali – dal suolo all’acqua, dal clima alla luce – Bordignon ci guida in un viaggio che intreccia scienza, spiritualità, educazione e politica. Affronta temi cruciali come la natalità, la scuola, il lavoro, la spiritualità domestica, le politiche familiari e il ruolo dell’associazionismo, offrendo proposte concrete per un cambiamento culturale e politico che metta davvero la famiglia al centro. Il testo propone una visione sistemica della famiglia, paragonandola a un ecosistema complesso, fatto di relazioni, valori, risorse e fragilità, che ha bisogno di essere nutrito, protetto e valorizzato. La famiglia è presentata come luogo generativo, capace di produrre capitale sociale, educare alla reciprocità, affrontare le crisi e contribuire al bene comune. In un tempo segnato da solitudini diffuse, crisi educative e relazioni sempre più fragili, la famiglia torna al centro del dibattito culturale e sociale grazie a queste pagine che sono insieme riflessione, proposta e visione. Per Bordignon: "attraverso la metafora dell’ecosistema ho voluto rappresentare la famiglia come un organismo vivo interconnesso ed essenziale alla vita del Paese, una realtà in continuo movimento che deve essere protetta, tutelata. Solo ripartendo dalla famiglia, recuperando speranza e fiducia nei concreti, resistenti e resilienti nuclei familiari, possiamo costruire davvero un futuro più umano, giusto e sostenibile". Il volume è disponibile sul sito ufficiale www.frateindovino.eu e in libreria.
(Adnkronos) - “Nell’accingermi a partecipare a Ecoforum per raccontare della nostra filiera circolare per “l’industria pulita” ho avuto l’opportunità, grazie all’indagine IPSOS, di raccogliere le percezioni dei cittadini, poco ottimistiche rispetto alle performance dell’Italia circolare. Lo sottolinea Riccardo Piunti, presidente del Conou ricordando come "gli Italiani, ad esempio, ritengono mediamente che circa il 50% dell’olio minerale usato sia destinato a combustione, molti pensano che la raccolta del rifiuto sia un compito del meccanico vicino di casa, che il processo complessivo sia affidato a singole aziende specializzate senza un coordinamento; addirittura, un 6% pensa che l’olio usato finisca in fogna". Piunti aggiunge che "credono tuttavia che, quando si rigenera, l’olio sia mediamente di buona qualità dando credito alla tecnologia e non all’organizzazione. Vorrei, al contrario, che fossero informati e fieri dei risultati del nostro Paese, consci del ruolo del modello consortile che porta a raccogliere l’olio a titolo gratuito e rigenerare tutto". "La coscienza dei buoni risultati - conclude - aiuterà il conseguimento di ulteriori traguardi che potranno essere raggiunti, nelle filiere più diverse, solo con il contributo informato di tutti".