(Adnkronos) - ''Dopo due anni incredibili, ho deciso di dimettermi dal ruolo di CEO di X''. Lo scrive l'amministratore delegato, Linda Yaccarino, sul suo profilo, annunciando l'addio al social. ''Quando io e Elon Musk abbiamo parlato per la prima volta della sua visione per X, sapevo che sarebbe stata l'opportunità di una vita, per portare avanti la straordinaria missione di questa azienda. Gli sono immensamente grata per avermi affidato la responsabilità di proteggere la libertà di parola, rilanciare l'azienda e trasformare X nell'app 'Everything''', scrive Yaccarino. ''Sono incredibilmente orgogliosa del team di X: la svolta storica che abbiamo realizzato insieme è stata a dir poco straordinaria'', prosegue l'ex ad. ''Abbiamo iniziato con il lavoro fondamentale, necessario per dare priorità alla sicurezza dei nostri utenti, in particolare dei bambini, e per ripristinare la fiducia degli inserzionisti''. Questo team, scrive Yaccarino, ''ha lavorato senza sosta, da innovazioni rivoluzionarie come community notes e, a breve, X money, fino a portare sulla piattaforma le voci e i contenuti più iconici. Ora, il meglio deve ancora venire, con X che entra in un nuovo capitolo con Xai. X è davvero una piazza digitale per tutte le voci e il segnale culturale più potente al mondo. Non avremmo potuto raggiungere questo obiettivo senza il supporto dei nostri utenti, dei nostri partner commerciali e del team più innovativo al mondo. Farò il tifo per voi tutti mentre continuate a cambiare il mondo. Come sempre, ci vediamo su X'', conclude.
(Adnkronos) - "Limite di velocità a 30km all'ora? Attendiamo una vera concertazione, cosa che purtroppo l'assessore Patanè non è abituato a fare. In certe zone, in certe vie o anche in certi rioni di Roma potremmo anche essere favorevoli per una sicurezza dei pedoni e dei tavoli che abbiamo all'aperto come pubblici esercizi, in altre parti della città rischieremmo degli autogol clamorosi. Però auspichiamo un incontro con delle proposte sia sui rioni che sulle vie. La nostra vuole essere un'apertura con approfondimento. Non può essere, come già avvenuto in altre casi, che tutto si risolve con un provvedimento dall'alto e in una settimana si vuole approvare tutto, come già successo con questa amministrazione". Così, con Adnkronos/Labitalia, Claudio Pica, presidente di Fiepet Confesercenti Roma, l'organizzazione di rappresentanza dei pubblici esercizi capitolini, commenta l'annuncio su Roma a 30 all'ora fatto all'Adnkronos dall'assessore alla Mobilità Eugenio Patané.
(Adnkronos) - L’88% degli italiani ritiene importante integrare fonti rinnovabili nei propri sistemi di riscaldamento domestico. Un dato che conferma la crescente attenzione verso tecnologie capaci di coniugare rispetto ambientale, risparmio e comfort abitativo. Sono i dati della recente indagine Bva Doxa per Ariston, condotta su un campione rappresentativo di cittadini italiani tra i 25 e i 64 anni; analizzando le percezioni e le preferenze degli italiani riguardo agli impianti di riscaldamento. Secondo lo studio, in particolare, il 58% degli intervistati individua nelle pompe di calore e nei sistemi ibridi le soluzioni ideali, in sostituzione delle caldaie tradizionali, mentre il 68% identifica l’efficienza energetica come il criterio principale nella scelta di un nuovo impianto. Ulteriormente, il 37% si orienta verso i sistemi ibridi, apprezzandone la versatilità, mentre un aggiuntivo 21% predilige pompe di calore autonome. Scelte che dimostrano come il tema della sostenibilità sia ormai radicato nella nostra quotidianità, anche grazie a una forte fiducia nella tecnologia: l’86% reputa questi impianti affidabili, e il 77% è convinto che garantiscano un comfort superiore rispetto ai sistemi convenzionali. Ma l’interesse non si ferma al solo aspetto ambientale. L’innovazione è sempre più vista come un’opportunità di valorizzazione economica del proprio immobile: l’85% del campione riconosce che l’adozione di un impianto innovativo può accrescere il valore della casa. Un investimento consapevole, dunque, che riflette una nuova sensibilità verso l’efficienza energetica come leva concreta di risparmio e miglioramento della qualità della vita. Tuttavia, permangono alcune barriere: il costo iniziale elevato è percepito come ostacolo dal 66% degli italiani, seguito dalla difficoltà di installazione (32%) e dalla scarsa conoscenza degli incentivi disponibili (30%).