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(Adnkronos) - Stefano De Martino ospite al 'Festival della Tv di Dogliani' ha parlato dell'esperienza al timone di Affari Tuoi, il game show di Rai 1 che va in onda nell'access prime time. Nel corso dell'intervento, il conduttore ha svelato qual è stata la sua puntata preferita della stagione "almeno fino a ora". "La chiave di tutto credo sia la normalità, al di là della straordinarietà di poter vincere una cifra, dopo la puntata, si torna a una dimensione di normalità", ha detto Stefano De Martino cercando di spiegare qual è, secondo lui, il senso vero che si nasconde dietro il successo di 'Affari Tuoi'. Il conduttore ha, poi, svelato: "La mia puntata preferita di questa edizione, almeno finora, è stata quella con il contadino molisano. Se voi mi chiedete cos'è Affari Tuoi, ecco per me è questo". La puntata a cui fa riferimento De Martino è quella andata in onda il 19 maggio in cui il concorrente Angelo Mariano, accompagnato dalla figlia Annamaria, si è portato a casa 200mila euro: "C'è una persona che parte da casa, che fa un lavoro normale, si diverte, gioca con la figlia e riesce a tornare a casa con una grossa cifra e prima di andare via saluta la moglie, i nipoti, gli amici del bar e gli dice 'ci vediamo domenica'. Questa è per me la sintesi di un programma" conclude.
(Adnkronos) - In un mondo del lavoro che evolve qual è il ruolo del sindacato dei manager? Quale il futuro della managerialità del Paese e in che modo favorire benessere delle persone e una maggiore produttività e competitività delle aziende? Sono questi alcuni dei temi discussi nelle giornate di venerdì 6 e sabato 7 giugno dagli oltre 200 manager delegati intervenuti da tutta Italia a Milano, negli spazi del Quark Hotel, per la 105° assemblea nazionale di Manageritalia, Federazione nazionale dirigenti, quadri ed executive professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato. Manageritalia quest’anno celebra i suoi 80 anni: il 9 aprile 1945 a Roma vide la luce la prima associazione rappresentativa di manager e dirigenti italiani. Da quel passato oggi si disegna il futuro. L’assemblea si è aperta con l’intervento di Marco Ballarè, presidente di Manageritalia: “Quest’anno abbiamo affermato con chiarezza la nostra visione: serve un nuovo patto sociale che riconosca il valore del merito, del lavoro responsabile, del contributo determinante dei manager alla coesione e allo sviluppo del Paese, chiediamo al Governo quindi una maggiore equità fiscale, rispetto per le pensioni e attenzione per la classe media. Come sindacato -ha proseguito Ballarè – siamo chiamati ad accompagnare una nuova generazione di dirigenti. A dare strumenti, servizi, rappresentanza a quadri e alte professionalità che vogliono essere parte attiva del futuro. Rivolgendoci a tutti loro con una proposta concreta: riportando fiducia, costruendo una governance più ampia e dando un senso alla loro rappresentanza, rafforzando il ruolo del sindacato, e rilanciando il nostro ruolo istituzionale”. Nella sua parte pubblica, di questa mattina, l’Assemblea di Manageritalia ha ospitato la tavola rotonda 'Sindacato dei manager e nuovo lavoro', che ha messo a confronto Marco Bentivogli, esperto politiche di innovazione industriale e lavoro; Chiara Bisconti, consulente aziendale ed esperta di lavoro agile oltre ai vicepresidenti di Manageritalia Monica Nolo e Simone Pizzoglio moderati da Massimo Mascini, direttore del quotidiano online 'Il diario del lavoro'. “Il mondo del sindacato – spiega Marco Bentivogli, esperto politiche di innovazione industriale e lavoro - deve avere la capacità di cavalcare e orientare l’innovazione e ricostruire il senso di appartenenza e di comunità rinsaldando il patto intergenerazionale tra le persone che lavorano nelle stesse realtà aziendali” Oggi prosegue Bentivogli "abbiamo il dovere come manager di ridare il senso alle relazioni e alla qualità del lavoro in ogni ambito in cui si crea rappresentanza, in un mondo del lavoro che sta vivendo le profonde evoluzioni dovute alla transizione tecnologica”. “Oggi il mondo del lavoro è cambiato in maniera copernicana grazie all’introduzione del lavoro agile e dello smartworking e vede al centro di tutto il tempo delle persone", ha proseguito Bisconti. "Il sindacato, così come i manager, devono sempre più comprendere questa priorità e lavorare di conseguenza su rappresentanza e contratti di lavoro i primi e organizzazione del lavoro i secondi. Il sindacato ha l’opportunità di intercettare, orientare e ripensare questo cambiamento e facilitare l’introduzione di nuovi modelli organizzativi. Compito che spetta ai manager e che ritengo anche particolarmente stimolante”, ha aggiunto. “Il lavoro in Italia richiede salari e produttività più alti puntando sul rafforzamento delle pmi quale elemento essenziale del nostro sistema economico. Serve una visione strategica, innovazione e una gestione efficace. È fondamentale, per raggiungere tali obbiettivi, aumentare la presenza di manager qualificati e promuovere una cultura manageriale diffusa. Come sindacato proponiamo al Governo la creazione di un polo unico per le politiche attive, che favorisca l’incontro tra domanda e offerta di competenze manageriali”, ha detto Monica Nolo, vicepresidente di Manageritalia. “La nostra associazione -ha proseguito Simone Pizzoglio, vicepresidente di Manageritalia - deve anche sviluppare una comunicazione capace di accompagnare il cambiamento nella cultura del lavoro e della società, supportando e facilitando in questo modo il cambiamento che i manager devono gestione all’interno delle loro aziende nell’organizzazione e nel senso del lavoro. Anche per questo -ha concluso Pizzoglio- abbiamo sviluppato un piano operativo che mette al centro tutti i principali fattori di cambiamento nel lavoro e nell’economia. Ascolteremo i manager e lavoreremo insieme su tutti territori per cambiare la cultura e facilitare il loro ruolo di attori principali del cambiamento”. La mattinata di sabato 7 giugno sarà dedicata all’illustrazione e votazione del bilancio consuntivo 2024 nonché alla presentazione del piano operativo di Manageritalia sviluppato con l’obiettivo di definire l’identità, la direzione e le sfide prioritarie per i prossimi anni. Un vero e proprio programma strategico che coinvolge tutto il sistema Manageritalia: la Federazione e le sue 14 associazioni, le società e gli enti bilaterali per adeguare la proposta dei servizi e delle policy di Manageritalia con le transizioni sociali, tecnologiche e ambientali in atto nel Paese. Il piano ha obbiettivi chiari e concreti ed è volto a una maggiore valorizzazione dei territori; alla creazione di un nuovo patto sociale basato su lavoro, welfare ed equità oltre a favorire una crescita sostenibile grazie ad una più incisiva azione di rappresentanza e di governance sempre più condivisa.
(Adnkronos) - "L'elemento centrale della strategia di Enilive a favore dello sviluppo di una mobilità progressivamente più sostenibile è l'incremento della produzione dei biocarburanti: oggi abbiamo una capacità di lavorazione di 1,6 milioni di tonnellate nelle nostre bioraffinerie in Italia e all’estero, e abbiamo un piano di crescita per superare i 5 milioni di tonnellate entro il 2030. Questa capacità è pensata per sostenere il trasporto su strada, ma anche quelli marittimo e aereo. Circa 2 milioni di questa capacità potranno infatti essere destinati alla produzione di Saf, il carburante sostenibile per l'aviazione". Ad affermarlo è Stefano Ballista, amministratore delegato Enilive. “I biocarburanti oggi sono già disponibili e hanno due caratteristiche essenziali che li distinguono da altre soluzioni per la decarbonizzazione dei trasporti. In primo luogo, possono essere utilizzati nelle attuali motorizzazioni, negli attuali mezzi di trasporto – sia veicoli leggeri che mezzi pesanti, sia nel trasporto marittimo che in quello aereo. In secondo luogo, utilizzano le infrastrutture esistenti: non è necessario costruire una nuova rete di distribuzione per portarli ai clienti. Oggi, in oltre 1.300 Enilive Station in Europa, è disponibile l’HVOlution, il nostro biocarburante diesel prodotto al 100% da materie prime rinnovabili e che può essere utilizzato al posto del diesel. L’HVO si trova nelle nostre stazioni insieme a soluzioni come le colonnine per la ricarica elettrica e l’LNG: ai clienti viene data la possibilità di scegliere come contribuire al percorso di decarbonizzazione dei trasporti.” Lo ha dichiarato Stefano Ballista, amministratore delegato di Enilive, in occasione della tappa romana del Tour d’Europe presso il Centro Congressi Eni. E ha aggiunto: “L'evento di oggi e in generale il Tour d’Europe hanno evidenziato in modo pragmatico, misurabile, quantitativo, quello che è l'effettivo contributo dei biocarburanti – già da adesso – al percorso di decarbonizzazione dei settori dei trasporti", sottolinea.