(Adnkronos) - Il basket 3x3 ritorna a infiammare le piazze italiane. Con la conferenza stampa che si è tenuta sui campi allestiti in Piazza Risorgimento ad Alba, è iniziato l’Opening Tournament che inaugura la quinta edizione dell’Estathé 3x3 Italia Streetbasket Circuit, il circuito dedicato all’attività 3×3 Open, maschile e femminile, organizzato dalla Federazione Italiana Pallacanestro in collaborazione con Master Group Sport. Non casuale la scelta della location che per il secondo anno di fila ospita l’Opening Tournament, dal momento che la cittadina piemontese è sede storica del Gruppo Ferrero, che da quattro anni, con il proprio marchio Estathé, è Title Sponsor della manifestazione. Estathé, che condivide con la Fip i valori fondamentali di lealtà, rispetto e integrità, sarà presente in tutte le iniziative e le tappe del circuito 2025. Estathé intratterrà il pubblico di appassionati e turisti con la sua irrefrenabile allegria e voglia di divertirsi, proponendo animazioni e giochi a premi e rinfrescando tutti con il suo gusto unico ed inconfondibile, quest’anno anche in versione ghiacciolo con Estathé Ice. L’Opening Tournament dà il via ad un tour che toccherà 18 regioni italiane per un totale di oltre 100 tornei e che porterà fino alle Estathé 3x3 Italia Finals che, dal 30 luglio al 2 agosto, assegneranno il titolo di Campioni di Italia 3x3. L’Opening Tournament vede la partecipazione dei migliori ballers di Italia che si sfideranno per conquistare i primi titoli della stagione, oltre a tante attività per il pubblico e a tutti gli appassionati. Per il torneo maschile, inoltre, l’Opening Tournament assegnerà alla squadra vincitrice un pass per la tappa di Hong Kong del Fiba 3x3 World Tour, il tour più importante del 3x3 al mondo, in programma il 19 e 20 luglio. Novità anche nella formula dell’Estathé 3x3 Italia Streetbasket Circuit con la suddivisione in due circuiti distinti: il circuito Elite, di cui faranno parte i tornei Master e Top, e il circuito Classic. Una struttura pensata per valorizzare ogni sfida e permettere a ogni team di scegliere il percorso più adatto. Sempre più rilevante la presenza dell’attività giovanile all’interno del circuito, a sottolineare il senso di appartenenza e la voglia di creare un tour sempre più inclusivo e coinvolgente. Come per il Circuito Open, anche a livello giovanile è stato introdotto un sistema di ranking (regionale) e le tappe Top e Master includeranno obbligatoriamente l’attività giovanile. Ad Alba il Torneo Under, organizzato in collaborazione con l’Olimpo Basket Alba, si svolgerà in Piazza San Paolo; nella giornata di lunedì 2 giugno, inoltre, spazio anche all’attività di minibasket. Inoltre, per il secondo anno consecutivo, il torneo ospiterà SportABILI Alba Aps Asd, associazione di promozione sociale e sportiva dilettantistica senza scopo di lucro, che promuove lo sport inclusivo e il turismo accessibile per persone con disabilità. SportABILI nasce per offrire alle persone con qualsiasi tipo di disabilità (motoria, sensoriale, intellettiva) la possibilità di praticare attività sportiva e di vivere esperienze turistiche accessibili, una missione che sposa i valori di appartenenza e di inclusività che sono propri della manifestazione. Gli aggiornamenti sull’evento e sul circuito Estathé 3x3 Italia Streetbasket Circuit 2025 saranno disponibili sul sito ufficiale 3x3italia.fip.it, sulla pagina Instagram 3x3ita e su quella Facebook 3×3 Italia (hashtag ufficiali #3x3Italia e #3x3Estathé). Tutte le statistiche delle gare del circuito su FIP Stats.
(Adnkronos) - "Una riforma bloccata e sganciata dalla realtà". A dirlo, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Michele Pagliaro, presidente Inca, il patronato della Cgil, riferendosi alla nuova riforma della disabilità. "Dal 1° gennaio 2025 - afferma - la nuova riforma della disabilità, prevista dalla legge n. 227 del 2021 e dal decreto legislativo n. 62 del 2024, ha iniziato la sua fase sperimentale in 9 province italiane: Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste. Ad oggi, il riconoscimento della disabilità avviene tramite apposite commissioni mediche, spesso coordinate dall’Inps, che valutano la gravità della condizione e stabiliscono se una persona ha diritto a specifiche prestazioni economiche, come ad esempio pensioni di invalidità civile o indennità di accompagnamento. In base al grado di invalidità riconosciuto, lo Stato dovrebbe fornire un sostegno economico e servizi assistenziali, come aiuto a domicilio o inserimento in strutture residenziali, nonché agevolazioni fiscali e lavorative o scolastiche (permessi, congedi, turni, sede, ecc)". "La nuova riforma - spiega - si presenta come una semplificazione della procedura di accertamento della condizione di disabilità. Se fino a oggi, infatti, erano previste una serie di visite mediche separate, con la revisione dei processi valutativi di base prevista dalla riforma, ora vengono valutati in un’unica visita medica, la Valutazione di base. La riforma ha disposto che l’avvio del procedimento di valutazione di base avvenga con l’invio, da parte di medici accreditati, del nuovo certificato medico introduttivo, senza necessità di ulteriori domande da parte del cittadino o di enti preposti e abilitati quali gli enti di patronato, che storicamente hanno sempre svolto un ruolo di tutela e di assistenza nei confronti dei cittadini con disabilità e delle loro famiglie". L'Inca, in collaborazione con l'Inps, sta seguendo la sperimentazione nelle 9 province. "Questa sperimentazione - sottolinea il presidente Pagliaro - ci vede fortemente coinvolti, in quanto punto di riferimento per migliaia di persone nonché partner strategici dell’Inps nello svolgimento dell’attività di informazione, assistenza e tutela delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Paradossalmente, stiamo rilevando che quella che è stata presentata come una semplificazione non sta portando i benefici sperati. In realtà, l’apparente semplificazione, unicità della domanda, per come è organizzata, sta creando rilevanti problematiche per i cittadini più fragili e per i medici certificatori coinvolti". "Si è avviata - ricorda - una sperimentazione, che si sta ulteriormente implementando (territori, patologie, attesa dei regolamenti), ma sulla cui utilità si nutrono forti perplessità alla luce della mancata emanazione dei regolamenti attuativi delle nuove modalità e criteri di accertamento della disabilità: la fase sanitaria di accertamento ad oggi rimane sostanzialmente immutata rispetto ai criteri valutativi". "Una riforma dunque bloccata - avverte - di cui anche l’Inps è vittima, in quanto deve operare in una situazione di vuoto normativo prolungato e dotarsi di personale sanitario e socio sanitario e di strutture adeguatore in cui svolgere le visite. La riforma si è dimostrata quindi sganciata dalla realtà, a partire dall’esclusione degli Enti di Patronato che fino ad oggi hanno garantito un valido processo di presa in carico delle persone con disabilità". "Come abbiamo più volte segnalato - fa notare - le richieste di valutazione della disabilità, ad oggi, rispetto allo scorso anno, hanno subito una diminuzione. Con la nuova procedura prevista dalla riforma in oggetto si accumulano ritardi che ostacolano l’accesso ai diritti per le persone più vulnerabili. La sperimentazione in corso sta facendo emergere un sistema meno efficiente, con un aggravio di lavoro extra per il personale medico che non ha le competenze e il tempo di gestire pratiche complesse, con il rischio di un incremento dei costi a carico dei cittadini e della dilatazione dei tempi". "Con il passare delle settimane - continua il presidente Pagliaro - sono stati apportati dei correttivi da parte dell’Istituto, anche grazie alle segnalazioni raccolte da Inca, in pieno spirito di collaborazione con Inps. Un’altra criticità è legata ai dati socio-economici, fondamentali per il buon esito delle pratiche: su 36 mila certificati pervenuti nelle 9 province della sperimentazione, sono solo 12 mila i dati socio-economici pervenuti all’Inps. Questo significa che 2 certificati su 3 risultano privi di dati fondamentali per procedere". "Per la trasmissione dati socio-economici, il 90% delle persone si è rivolta a un Patronato, nonostante questo istituto sia stato messo ai margini dalla riforma. Per chi lo ha fatto da solo, nel 34% dei casi la domanda è risultata incompleta, a testimonianza di una procedura complessa che necessita di una consulenza professionale. A marzo 2024, il raggruppamento CE-PA, di cui Inca fa parte, ha richiesto un incontro alla ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, con l’obiettivo di contribuire all’efficientamento del processo di semplificazione previsto dalla riforma", dice. "Inca ritiene opportuna la modifica della norma nella parte in cui ha previsto che il certificato medico introduttivo abbia anche valore di avvio del procedimento amministrativo, richiede il ripristino della richiesta amministrativa da parte del cittadino eventualmente patrocinata dal Patronato, restituendo agli istituti di patronato il dovuto ed efficace ruolo riconosciuto nell’ambito della tutela delle invalidità sia a livello normativo che costituzionale", conclude.
(Adnkronos) - "Questo è un momento speciale perché oggi il settore della nautica rappresenta quasi 3 punti percentuali del PIL. Se guardiamo solo il settore industriale stiamo parlando di 31 mila addetti e se parliamo della filiera nel suo complesso 190.000 addetti. Si tratta di un indotto che vale più o meno 8 miliardi di euro, è un fiore all'occhiello del Made in Italy ”. Lo afferma Arianna Nardi, responsabile marketing di Generali Italia, in occasione della tavola rotonda “La rotta del valore – dialoghi sul clima che cambia e sulla cultura della sostenibilità”, promossa da Generali presso l’Arsenale e tenutasi nell'ambito del Salone nautico di Venezia. (Video) Generali Italia torna al Salone nautico di Venezia, una presenza che ribadisce il legame con il mare. “L’opera assicurativa di Generali comincia proprio dal mare - spiega Nardi - dalla protezione dei mercanti e dalla nautica. Generali nasce a Trieste nel 1831 e dopo pochissimi anni acquista sede a Venezia. Essere al Salone nautico di Venezia è un momento importante per Generali la cui ambizione è quella di essere partner di vita delle famiglie, delle imprese del Paese. Lo facciamo ogni giorno con i nostri 28.000 consulenti e agenti sul territorio vicini alla comunità. Proteggere queste piccole e medie imprese del settore significa proteggere il lavoro, la continuità operativa, le persone e le famiglie”. (Video)