(Adnkronos) - “Siamo 150mila a Roma e al governo Meloni facciamo una promessa, questo decreto sicurezza ve lo smontiamo”. Lo hanno annunciato dai megafoni gli organizzatori del corteo a Roma contro il dl sicurezza. Per la Questura circa 10mila i manifestanti nel momento clou, in fondo a via Labicana nel passaggio nei pressi del Colosseo. Un corteo "contro un governo autoritario, siamo migliaia, una marea di vita, di umanità, il nostro obiettivo è mandarvi a casa. Alla repressione del governo Meloni noi rispondiamo con la partecipazione. Ma vi assicuriamo una cosa: non finisce qui. È una promessa”, hanno detto gli organizzatori dal camion alla testa del lungo corteo aperto dallo striscione "alziamo la testa contro lo Stato di paura”. In mezzo a tante bandiere della pace e della Palestina anche cartelli come 'Manganelli fallimento di Stato'. E ancora: 'Se loro fanno il fascismo, noi faremo la resistenza'. Presente la rete no dl, la Cgil, Avs, Pd, una delegazione del M5s. Un centinaio di manifestanti si sono fermati a piazzale Numa Pompilio: “Accampiamoci qui tutta la notte e fermiamo il Giro d’Italia”. Fra il gruppo, le bandiere di Potere al Popolo, degli studenti di Osa e Cambiare Rotta. Mentre passava il corteo, da un palazzo di via Labicana è stata esposta una bandiera della X Mas. Immediatamente dai manifestanti sono partiti cori e slogan “siamo tutti antifascisti”. La polizia ha identificato l'autore del gesto, la sua posizione è al vaglio della Questura per l'adozione di eventuali provvedimenti.
(Adnkronos) - "Sono già arrivate 60mila domanda per il bonus giovani e donne". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Marina Calderone, intervenendo al Festival del lavoro in corso a Genova. "Sta diminuendo - ha continuato- la percentuale di inattivi, in questo momento la percezione è che il lavoro è più conveniente del sussidio, e di questo dobbiamo essere contenti, ma non perchè non dobbiamo sostenere chi è in condizioni di fragilità ma perchè il sostegno deve esser finalizzato al riaccompagnamento alla vita attiva e non come una condizione da cui non si esce più". "Il Siisl sta funzionando e funzionerà ancora meglio. Noi stiamo sperimentando, perchè la cosa importante è quella di lavorare per ridurre e annullare il numero dei giovani che non lavora e non si forma. E stiamo costruendo quindi un altro modulo che poi sarà a 'bordo' della nostra piattaforma, che è un web coach virtuale, che accompagna il ragazzo e la ragazza a comprendere prima di tutto quali sono le sue aspirazioni e i talenti che vorrebbe coltivare, qual'è il valore e soprattutto anche il bilancio di un'esperienza che può essere il curriculum, come quel curriculum si può collegare a quelli che sono i lavori che attualmente sono disponibili, come si può crescere magari migliorando il curriculum attraverso anche la formazione finanziata". "Qual è il mio obiettivo e il nostro obiettivo? Quello di arrivare certamente a dare a ogni azienda il lavoratore o la lavoratrice che è più adatta per quella tipologia di lavoro. Quando c'è un connubio, quindi un'identità al 100% tra il curriculum e la ricerca dell'azienda, possiamo dirci fortunati, sappiamo che nella stragrande maggioranza così non è e allora ecco che entrano in campo le agenzie per il lavoro, i professionisti, entra in campo il sistema perché all'interno dei Siiskl interagiscono le regioni, interagiscono i centri di formazione professionale e a quel punto attraverso anche il percorso di formazione finanziata, purché finalizzata e collegata al lavoro che c'è e non a quello che ipotizziamo, ci sarà anche l'assunzione da parte dello Stato dell'onere economico della formazione. Per noi è importante che la formazione faccia la fortuna dei formati e non dei formatori, così come abbiamo visto che è avvenuto abbondantemente il passato", ha concluso il ministro. "Il clima che si è creato è positivo e siamo usciti dal tavolo a Chigi con il conforto e la consapevolezza che ognuno vuole fare la sua parte". Ha continuato il ministro .Sulla previdenza "l'imperativo è tenere conti in equilibrio, condizione fondamentale per garantire la sostenibilità del sistema. E garantire così ai cittadini che pagano i contributi di avere un domani la pensione". "Il Fascicolo sociale e lavorativo è la porta d’ingresso di una pubblica amministrazione che mette davvero la persona al centro, instaurando un dialogo trasparente e reciproco tra Stato centrale e territori. L’interoperabilità resa possibile dalla Piattaforma digitale nazionale dati trasforma oltre venti banche dati in un unico ecosistema coeso: questo permette lo scambio in tempo reale di informazioni, la programmazione di politiche basate su evidenze concrete e la restituzione di valore all’intero Paese". Secondo Caridi con il Fascicolo Sociale e Lavorativo "realizziamo finalmente il principio 'once-only', i cittadini consegnano i loro dati una sola volta e ricevono servizi sociali, previdenziali e per l’impiego in modo rapido, integrato e sicuro. È un passo concreto contro la burocrazia che libera tempo e risorse per famiglie, imprese e pubblica amministrazione". Per Caridi "grazie all’interoperabilità garantita dal Fascicolo sociale e lavorativo e alla piattaforma digitale nazionale dati, oltre venti banche dati dialogano e costruiscono un ecosistema digitale unico. Questo consente alla Pa di programmare politiche pubbliche basate su dati reali, ridurre la frammentazione e restituire valore concreto al Paese e ai suoi cittadini", ha concluso.
(Adnkronos) - “Digitalizzazione, aumento della produzione da rinnovabili, un sistema sempre più decentralizzato, elettrificazione dei consumi sono elementi che disegnano un nuovo assetto per la rete elettrica nazionale”. Così il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin in occasione dell’apertura della XIII edizione del Festival dell’Energia, in programma a Lecce fino al 31 di maggio. “L’Italia sta lavorando per avere un’infrastruttura energetica adatta agli assetti che prenderanno forma nei prossimi anni. Oggi, l’elettricità è molto più che semplice merce: è un servizio essenziale - afferma - E la loro disponibilità dipende da un'infrastruttura energetica pienamente operativa, efficiente e resiliente, in grado di fornire energia quando e dove è necessaria. Abbiamo bisogno di un’infrastruttura compatibile con questo nuovo assetto. Per questo sono necessari investimenti su reti digitali e sistemi di accumulo". "L’Italia è sensibile alle istanze di sicurezza energetica sotto i suoi molteplici aspetti che riguardano l’indipendenza energetica negli approvvigionamenti, la resilienza e l’interconnessione del proprio sistema energetico, la sicurezza delle infrastrutture e l’accessibilità dell’energia. Dobbiamo proseguire il percorso che questo governo ha intrapreso per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e ci riusciremo anche grazie alla produzione di energia nucleare”, conclude.