(Adnkronos) - Il 18-20 novembre torna a Milano il Forum hr 'People & culture', il principale appuntamento italiano dedicato al lavoro e al people management, organizzato da Comunicazione Italiana in collaborazione con l’associazione 'For human community'. L’evento, conosciuto fino ad ora come Forum risorse umane, fa ritorno – dopo sei anni – nella sede dell’Università Iulm. Sei anni che hanno segnato una crescita costante, in termini di reputazione e partecipazione, e che oggi trovano continuità in un’edizione rinnovata, con alcune importanti novità. Anzitutto nella denominazione dell’evento, che intende segnalare la maggiore attenzione degli hr manager – o people manager – al valore delle persone e all’importanza della cultura aziendale. Tema di quest’anno sarà in particolare 'co-intelligenza e people transformation', nel tentativo di comprendere com’è possibile creare una cultura aziendale condivisa, valorizzando allo stesso tempo la diversità delle intelligenze sul luogo di lavoro, con l’ingresso preponderante dell’Intelligenza artificiale, i cui effetti sul lavoro e sull’organizzazione saranno esplorati sotto molteplici punti di vista. Un’altra novità rappresenta la dimensione internazionale dell’evento. Numerosi, infatti, gli speaker che interverranno nell’International hub, per discorrere dei principali trend europei e globali del people management, dalle sfide 'trans-nazionali' del talent management alle odierne difficoltà della diversity, equity & inclusion, passando naturalmente per l’adozione dell’Ia. Un primo e significativo esempio della nuova dimensione internazionale del Forum hr 'People & culture' si avrà la sera del 18 novembre con l’opening talk show dal titolo 'Rethinking work ethics: a global shift in workplace culture', un confronto di respiro europeo e globale dedicato all’evoluzione dell’etica del lavoro e ai profondi cambiamenti culturali che stanno ridefinendo i rapporti tra persone e organizzazioni. Con la conduzione di Adriano Solidoro, (Università degli Studi di Milano-Bicocca), interverranno Silvia Cassano (Fastweb + Vodafone), Nico Decock (autore di Rewiring the human delta); Costanza Hermanin (European university institute) e Angelica Salvi Del Pero (Ocse). La serata di anteprima sarà completata da un’intervista esclusiva a Carlo Purassanta, ex ad di Microsoft Italia e Francia, oggi founder & chairman di The evident project, condotta da Federico Fubini (Corriere della Sera); e dal closing keynote 'Il ruolo delle persone nell’Ia transformation', a cura di Alessandro Risaro, co-founder di Datapizza, che servirà da trampolino di lancio del Palinsesto 2026 di Comunicazione Italiana, dedicato al tema Voice. Il Forum proseguirà il 19 novembre con il talent & innovation day, con protagonista il main partner Indeed, portale numero 1 al mondo per chi cerca e offre lavoro. Una giornata dedicata alle sfide della talent attraction, ai nuovi scenari della formazione e dello sviluppo dei talenti, al modo in cui la tecnologia può supportare le varie fasi della gestione dei talenti in azienda. Riflettori puntati sul Talk Show di Apertura, dal titolo 'Il talento consapevole: la talent acquisition e la sfida del bisogno di senso nel lavoro' e il main keynote speech 'Alla ricerca di una star', a cura di Gianluca Bonacchi (Indeed). Il 20 novembre sarà la volta del Welfare & sustainability day, con protagonista il main partner Pluxee Italia, realtà leader a livello globale nel settore dei benefit aziendali e dell’engagement dei dipendenti. Al centro della giornata, il ruolo del welfare e delle strategie di wellbeing per ridare centralità alle persone in azienda e il ruolo dei chief people officer nel dare linfa agli obiettivi Esg delle organizzazioni. Da non perdere, in particolare, il talk show di apertura 'Dai dati alle persone: ridefinire e guidare il futuro del welfare aziendale' e il main keynote speech 'Le nuove regole dell’engagement: otto profili per capire il nuovo rapporto tra persone e lavoro', a cura di Anna Maria Mazzini e Tommaso Palermo di Pluxee Italia. Sono previsti 3.000 partecipanti, in presenza, quattro sale parallele aperte al pubblico, due sale a porte chiuse, con la testimonianza di oltre 400 Speaker, tra cui i chief people officer, hr manager e altri ruoli decisionali della funzione people di organizzazioni quali: Aeroporti di Roma, Amadori, Amplifon, Banca Mediolanum, Campari Group, Canon Italia, Cisalfa Group, Coop Alleanza 3.0, Credem Banca, Edison, Gruppo BCC Iccrea, Ikea Italia, Impresa Pizzarotti, Inps, Italo, Kiko Milano, Nokia, Open Fiber, Primark, Reale Group, Save the Duck, Siae, Sky Italia, Swarovski, UniCredit, Zurich Bank. L’evento vedrà la collaborazione dei Main Partner Indeed e Pluxee Italia; del Main Media Partner Adnkronos; degli Official Partner Adequat, B2You Altroconsumo, Babbel for Business, Busuu, Carol, Cornerstone OnDemand, CVing, Gility, Howay, Jointly, nCore HR, Salesforce, Remote, Unobravo, XMetaReal, WellMakers by BNP Paribas; dei Content Partner ADP, Alveria, Axerta, Blue Health Center, British Council, Consecution Group, Corporate Benefits, Digit’Ed, Digital Attitude, Edenred Italia, Elty (DaVinci Salute), Eudaimon, GoodHabitz, HumanX (Selexi), Initial (Rentokil Initial), iSapiens, Klaaryo, Liane – LianeCare, Partner & Partners Holding Group, Qipo, SCS Consulting, Six Seconds Italia, Skillvue, Vitality+, Walà e Welfare Nest; dei Forum Partner 6Unico!, Asterys, Awair, AssessFirst, Bonoos, Certiquality, Cesop HR Consulting Company, Competence, Dicto AI, goFluent, Jobify, Kekyjob, La Luna del Grano, Ldp automation, Percinque, Pipeline, PlanEat, ProfessionAI, Radical HR, Risorse Professional, Sales Line, Simundia, Skillsincloud, Sli, Smart Info, Syllog, Talentware, Telepass Business, The Appointment Consulting, Top Employers Institute, Twenix, Vip District, Volocom, Ugo, Waddi, WellDone Italia, Wellhub, WordWorks; del Communication Partner Satispay.
(Adnkronos) - "La sentenza, tenendo ben conto del frastagliato quadro europeo, caratterizzato dalla compresenza di Paesi 'a salario minimo legale' e di Paesi - come l'Italia, la Danimarca e la Svezia - il cui sistema salariale è integralmente basato sulla contrattazione collettiva, conferma l’impostazione della direttiva. Si tratta di un scelta di fondo che risponde, sul piano sovranazionale, al principio di sussidiarietà orizzontale, che impone di privilegiare le fonti più vicine alla realtà da regolare, ricorrendo a quelle legali solo se strettamente necessario. E, sul piano costituzionale, almeno nella esegesi costituzionale italiana, al principio di libertà sindacale. Questi limiti attinenti al sistema delle fonti europee e nazionali, peraltro, non hanno impedito alla Corte di Lussemburgo di rigettare le rivendicazioni di sovranità politica svolte dai Paesi ricorrenti, affermando che ai Paesi come Danimarca e Italia, che definiscono i salari minimi esclusivamente tramite contratti collettivi, la direttiva 'non impone l’obbligo di introdurre un salario minimo legale né di dichiarare i contratti collettivi universalmente applicabili'. Il che assolve il Governo italiano dall’obbligo di introdurre la gran parte delle riforme la cui mancata adozione gli si imputa". Così, con Adnkronos/Labitalia, il giuslavorista e consigliere esperto del Cnel, Francesco Rotondi, sulla decisione della corte di giustizia dell'Unione Europea (Cgue) che ha respinto parzialmente, ma nelle sue parti più rilevanti, il ricorso presentato dalla Danimarca e dalla Svezia per ottenere l'annullamento integrale della direttiva 2022/2041 dell'Unione Europea sul salario minimo. Per Rotondi l'impostazione della direttiva "è mirante a rafforzare, con tecniche diverse, sia i sistemi 'a salario minimo legale', sia quelli 'a regime contrattuale', senza incidere sulla scelta del sistema da parte dei Paesi membri". Secondo Rotondi "agli Stati membri in cui sono previsti salari minimi fissati per legge è rivolta invece la parte della sentenza in cui, con chirurgica precisione, la Corte ha isolato dal contesto generale, per annullarle, due specifiche disposizioni della direttiva, che sono state ritenute troppo invasive delle competenze riservate ai Paesi Membri". "In effetti, premesso che il diritto degli Stati Membri esclude espressamente la competenza Ue in materia di retribuzioni e diritto di associazione, il ricorso -spiega il giuslavorista. mirava ad annullare l’intera direttiva che rappresenterebbe un'ingerenza diretta del diritto dell’Unione nella determinazione delle retribuzioni all’interno degli Stati membri'. La Corte non ha condiviso tale radicale impostazione, stabilendo che la norma europea si applica solo alle misure che comportano una 'diretta ingerenza del diritto dell’Unione nella determinazione delle retribuzioni'. Al contrario, la direttiva -continua il giuslavorista- mira a “migliorare le condizioni di vita e di lavoro nell’Unione, in particolare l’adeguatezza dei salari minimi per i lavoratori”, e pertanto esse sono state per lo più ritenute compatibili con la ripartizione delle competenze prevista dal Trattato". Secondo Rotondi "va soprattutto segnalato il rigetto del ricorso relativo all’art. 4 della direttiva, sul punto in cui la direttiva promuove la contrattazione collettiva sulla determinazione dei salari. La Corte ha escluso, cioè, che l’obbligo per gli Stati membri con bassa copertura contrattuale (inferiore all’80%) di elaborare un 'piano d’azione per promuovere la contrattazione collettiva' costituisca un’ingerenza diretta nel 'diritto di associazione' o nelle retribuzioni", conclude.
(Adnkronos) - Ferrarelle Società Benefit annuncia il suo ingresso all'Un Global Compact delle Nazioni Unite (Ungc). "Questo traguardo - afferma l'azienda in una nota - rappresenta l'ulteriore cristallizzazione dell'impegno dell’azienda per un modello di crescita etico, trasparente e sostenibile". L'ingresso nel Un Global Compact Network Italia, una delle più importanti iniziative di sostenibilità aziendale a livello mondiale, rappresenta una naturale evoluzione per l’azienda, che dal 2021 ha adottato la formula di Società Benefit integrando la responsabilità d’impresa nelle decisioni strategiche. Questo passo - spiega Ferrarelle - si inserisce all’interno del più ampio percorso di internazionalizzazione dell’azienda, oggi presente in distribuzione in mercati chiave come Usa, Canada, Regno Unito, Francia ed Emirati Arabi Uniti, per i quali Un Global Compact costituisce un punto di riferimento assicurando che l’espansione e le operazioni internazionali siano coerenti con la natura di Società Benefit e con standard etici e ambientali riconosciuti a livello mondiale. Questo nuovo traguardo si inserisce in un percorso coerente con la cultura e i valori che guidano Ferrarelle Società Benefit, come testimoniato dal Bilancio di Sostenibilità 2024. Quest’ultimo evidenzia un impatto positivo e nuovi obiettivi di responsabilità d’impresa, i cui risultati includono un miglioramento di 1,9 punti nel Benefit Impact Assessment (Bia), raggiungendo 89,6 punti; l'utilizzo di oltre 5.800 tonnellate di R-Pet, pari al 29% del Pet utilizzato; la redistribuzione di oltre 228 milioni di euro (pari al 92% del valore generato) agli stakeholder, con 1,5 milioni di euro restituiti alla comunità e l'acquisto di energia elettrica da fonti 100% rinnovabili, che ha permesso di evitare circa 9.500 tonnellate di CO2. "Anche nel 2024 abbiamo dimostrato che la sostenibilità non è una narrazione di buone intenzioni, ma un insieme di risultati concreti e misurabili - commenta Cristina Miele, direttrice Amministrazione, Finanza e Controllo e Responsabile di Ferrarelle Società Benefit - L’adesione a Un Global Compact delle Nazioni Unite rappresenta un passo significativo nel nostro percorso di responsabilità condivisa. Far parte di un network che include numerose realtà accreditate e impegnate su questi temi rappresenta una opportunità preziosa di confronto e crescita per un'azienda come la nostra, costantemente proiettata al futuro e all'innovazione in ogni aspetto, inclusa la sostenibilità. Integrare i suoi principi nelle nostre decisioni strategiche rafforza il valore e l’orgoglio di essere parte di Ferrarelle Società Benefit e, soprattutto, attribuisce al nostro impegno un riconoscimento internazionale, in linea con la nostra presenza sui mercati esteri e con la volontà di perseguire la sostenibilità a 360°".