(Adnkronos) - Grossi quantitativi di droga lungo la rotta Messico-Stati Uniti. Alla base, un’organizzazione transnazionale ben strutturata che per effettuare le spedizioni in Texas e rifornire così tutto il mercato degli States reclutava autisti - corrieri insospettabili - grazie a una attività commerciale apparentemente legale. Nascosti in Tir diretti al confine, non solo stupefacenti ma anche ingenti somme di denaro frutto del narcotraffico. Ricercato dall’Interpol, un membro di rilievo dell’organizzazione è stato arrestato a novembre scorso in Italia ed è tuttora in carcere a Roma. Si tratta di Josè Miguel Maya Zulaica, un messicano di 35 anni chiamato 'Mickey' o 'El Bebe'. Gli Stati Uniti chiedono ora l’estradizione dopo che un’indagine Fbi ha prodotto prove a suo carico e nei confronti di altri otto indagati facenti parte del sodalizio criminale dedito al traffico di stupefacenti. Per il 35enne messicano, difeso dall’avvocato Francesca Monticone dello studio legale di Alexandro Maria Tirelli, il mandato d’arresto è scattato a giugno scorso. Ad emetterlo, a seguito del rinvio a giudizio per i fatti commessi tra febbraio 2022 e maggio 2023, il Tribunale Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto occidentale del Texas. Tra i capi d’accusa, si legge nelle carte giudiziarie visionate dall'Adnkronos, l’associazione a delinquere diretta alla distribuzione e al possesso a scopo di spaccio di una quantità superiore a cinque chili di cocaina. Zulaica teneva i contatti con lo zio 'Mario', residente in Texas, che da qui coordinava le consegne di coca in tutto il territorio statunitense. Prova ne sono anche le numerose conversazioni sul traffico di droga recuperate dalle autorità da uno dei telefoni di 'Mario'; molte scambiate proprio con il nipote, anche tramite WhatsApp. Secondo le indagini dell'Fbi, a febbraio 2023 le autorità statunitensi hanno intercettato una spedizione di circa 28 chili di cocaina trasportata da un complice, autista di Tir in Texas. A seguire altri carichi, in Florida, Atlanta e Georgia. A luglio dello stesso anno 'Mario' è stato poi fermato alla guida del suo camion mentre attraversava il Texas, all'interno del mezzo sono stati trovati oltre 250.000 dollari in contanti, alcuni sigillati sottovuoto. Per i luoghi degli appuntamenti, contatti e comunicazioni, il sodalizio utilizzava screenshot con il numero di serie di banconote da un dollaro, una tattica per facilitare gli incontri per le consegne tra collaboratori complici quasi sempre sconosciuti tra loro. E' stata recuperata anche la conversazione tra 'Mario' e Zulaica in cui discutevano circa un laboratorio clandestino per la conversione di metanfetamina vicino a Houston. Negli ultimi messaggi tra 'Mario' e Zulaica anche video di uomini a bordo di Suv pesantemente armati, presumibilmente membri del Cartello del Golfo, con base a Matamoros. (di Sibilla Bertollini)
(Adnkronos) - L’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ha inaugurato ufficialmente il nuovo anno accademico all’insegna dell’internazionalità e della collaborazione con l’Africa, in un’ottica che mira a porre il continente africano al cuore delle progettualità educative, di ricerca e di terza missione, in uno spirito di reciprocità. “La Cattolica vuole essere un’universita globale -spiega ai cronisti la rettrice Elena Beccalli a margine della cerimonia- è un microcosmo internazionale già oggi ed è molto convinta ad espandersi ulteriormente con alleanze strategiche, collaborazioni in tutte le parti del mondo. Anche in Africa dove abbiamo già molti progetti attivi e dove pensiamo che con la forza dell’education power possiamo dare un contributo per uno sviluppo più sostenibile di tutto il continente”. Nel suo discorso inaugurale, il primo dal suo insediamento lo scorso 1 luglio, si è parlato in particolare del cosiddetto ‘Piano Africa’, un progetto che punta a portare l’Africa al cuore delle progettualità educative, di ricerca e di terza missione dell’ateneo. Il piano consoliderà studi e progetti educativi frutto di una collaborazione continua e proficua, di accordi e di alleanze con università, istituzioni, imprese e comunità locali, nello spirito di un arricchimento reciproco. L’università potrà avviare sia percorsi per la formazione di giovani africani in loco o in Italia, sia diventare polo educativo aperto ai giovani africani di seconda generazione che vivono in Europa, spesso ai margini, pur rappresentando una parte rilevante del nostro futuro, sia rendere sempre più sistematiche le esperienze curriculari di volontariato per gli studenti dell’ateneo. L’obiettivo è quello di far diventare la Cattolica l’università europea con la più rilevante presenza in Africa. I principali ambiti tematici a cui ricondurre i progetti realizzati con l’Africa sono: Sistema agro-alimentare e Sostenibilità ambientale, Salute, Educazione, Sviluppo economico, Valorizzazione della cultura locale, Problemi sociali e politici locali e Diaspora in Italia. Entusiasta la Premio Nobel per la Pace 2011, Leymah Gbowee, intervenuta alla cerimonia: “Desidero congratularmi con l’università Cattolica per questa bella cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico e per il loro piano di partenariato con il continente africano che è sicuramente una grandissima iniziativa -ha detto-. Incoraggio anche ad ottenere questo partenariato come una situazione di rispetto reciproco, dal momento che entrambe le parti del mondo hanno delle competenze che vanno apprezzate. Auspico quindi un impegno in uno spirito di umanità collettiva, intendendo che ogni persona ha un proprio talento e dei propri doni e occorre far leva su questo talento individuale. E al centro di tutto questo -ha ribadito- deve esserci il rispetto della dignità umana”. Anche perché “il tempo in cui si considerava l’Africa come un continente dove semplicemente si è esportavano competenze ed esperienze è finito; io ho vissuto in Africa tutto il periodo della mia formazione, non ho studiato all’estero e posso garantire che c’è tanta competenza e conoscenza in Africa tanto quanto nel resto del mondo. Dunque l’università trarrà certamente un vantaggio da questo scambio di conoscenze e dall’Africa e con l’Africa”.
(Adnkronos) - Aumentare la consapevolezza dei consumatori relativamente ai temi dell’alimentazione sostenibile, dell’importanza delle filiere sostenibili e circolari, della corretta informazione, della sicurezza alimentare e della lotta agli sprechi. Fare leva sul cambiamento prima individuale e poi collettivo per contribuire alla promozione di modelli di produzione e consumo socialmente, economicamente e ambientalmente sostenibili: questi gli obiettivi della seconda edizione di “Nutrizione sostenibile e lotta agli sprechi”, il progetto di Cittadinanzattiva lanciato oggi in un evento dedicato nel contesto della fiera “MARCA 2025” a Bologna e realizzato in collaborazione con il Centro di Ricerca EngageMinds HUB dell'Università Cattolica e il supporto non condizionato dell'Unione Italiana per l'Olio di Palma Sostenibile. La seconda edizione del progetto prevede, sulla falsariga dell’esperienza pilota realizzata in Puglia, una consultazione civica nazionale (alla quale è possibile partecipare da oggi attraverso l’apposito link) per definire in un report pubblico il punto di vista dei consumatori riguardo le principali criticità, difficoltà e gap informativi sul tema. A seguire, saranno predisposte attività di formazione dedicate ai referenti nazionali delle associazioni. Il terzo passo è il lancio di una campagna informativa online incentrata sulla promozione del concetto di nutrizione sostenibile, della valorizzazione delle filiere sostenibili e sul favorire il consumo responsabile e la lotta agli sprechi. “Le attività connesse al sistema alimentare dalla fornitura delle materie prime, passando per la trasformazione, l’imballaggio e la logistica, fino ad arrivare alla grande distribuzione, generano impatti consistenti e di varia natura su diversi ambiti dello sviluppo sostenibile”, dichiara Tiziana Toto, responsabile Politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva che aggiunge: “In questo contesto il consumatore può svolgere un ruolo centrale e può scegliere in maniera consapevole, se adeguatamente informato, contribuendo ad orientare il mercato verso modelli produttivi più sostenibili”. Il progetto trova radicamento nel Green Deal europeo e nelle relative strategie di attuazione, nel caso specifico la strategia “Farm to fork”, oltre che nell’Agenda 2030 dell’ONU (goal 12 - consumo e produzione responsabili). Maggiori informazioni su https://www.cittadinanzattiva.it/progetti/15841-nutrizione-sostenibile-e-lotta-agli-sprechi.html