(Adnkronos) - L'estate di Sana Martino non delude. Puntuale all'appuntamento arriva il beltempo con temperature miti. Federico Brescia, meteorologo de iLMeteo.it, conferma che con l'allontanamento del vortice ciclonico, l’Italia si prepara a vivere una settimana all'insegna di un netto miglioramento delle condizioni atmosferiche. L'elemento predominante dei prossimi giorni sarà la stabilità atmosferica, con ampi spazi sereni che interesseranno gran parte delle regioni, da Nord a Sud, garantendo giornate prevalentemente soleggiate. Un'eccezione alla generale stabilità sarà rappresentata dai settori del Nord-Ovest, con la Liguria che vedrà possibili nubi basse e deboli pioviggini. Fenomeni simili potranno interessare anche l'Alta Toscana. Queste due regioni saranno anche le prime a osservare un deciso peggioramento del tempo nel weekend a causa di un peggioramento che dovrebbe farsi più consistente ovunque nella giornata di domenica 16 novembre. Sul fronte termico, si assisterà a una ripresa dei valori massimi, che risulteranno più miti. Le minime, soprattutto a inizio settimana e in presenza di nebbia, saranno invece decisamente basse, con possibili gelate in montagna. Le proiezioni indicano un possibile netto cambiamento delle condizioni meteo attorno alla metà del mese. Con l'arrivo di aria più fredda, non si esclude il ritorno del maltempo, con un carattere più marcatamente invernale. NEL DETTAGLIO Lunedì 10. Al Nord: sereno, isolate nebbie o nubi basse in pianura. Al Centro: tempo stabile, spesso soleggiato. Al Sud: ultime piogge su Puglia e coste tirreniche. Martedì 11. Al Nord: soleggiato, locali nebbie su basse pianure, pioviggine in Liguria. Al Centro: prevalenza di sole e nubi. Al Sud: sole e nubi sparse, venti deboli da nord. Mercoledì 12. Al Nord: sole, alcune nebbie al mattino. Al Centro: sereno, nebbie o foschie nei fondivalle. Al Sud: sereno e mite. Tendenza: aumentano le nubi nel fine settimana, possibile peggioramento da sabato 15.
(Adnkronos) - "Fino a qualche settimana fa i dati sull’Irpef che abbiamo presentato hanno fatto scalpore. Oggi, invece, a far notizia è una manovra che sembra andare in favore proprio di chi l’Irpef la paga". Lo afferma Stefano Cuzzilla, presidente di Cida. Il riferimento è ai dati, elaborati da Cida e Itinerari previdenziali, che hanno evidenziato come il 27% dei contribuenti versi quasi l’80% dell’Irpef, mentre il 43% della popolazione non versi un solo euro di imposta diretta. Numeri che avevano acceso il dibattito sul peso sproporzionato che grava su una platea ristretta di cittadini e lavoratori, quelli che reggono il sistema”. In questo scenario, la scelta della manovra 2026 di alleggerire leggermente l'Irpef per questa stessa fascia di contribuenti rappresenta un segnale importante: chi contribuisce di più viene finalmente riconosciuto e non penalizzato. Cuzzilla precisa: "E' curioso che la critica più forte, come ricordato anche dall’Istat, sia che il taglio dell’Irpef favorisca chi paga l’Irpef. Una polemica che si commenta da sola. Ma qui non stiamo parlando di privilegi: si tratta semplicemente di ristabilire un principio di equità". Per capirlo basta un confronto semplice:un dirigente con 105mila euro di reddito paga in Irpef e addizionali 13,5 volte più di un lavoratore che guadagna 30mila euro, pur avendo un reddito solo 3,5 volte più alto. E' evidente chi sostiene davvero il sistema. Restano tuttavia ombre sulle rottamazioni e sulle nuove ipotesi di sanatoria fiscale: "Cida - ricorda - ha già espresso la propria contrarietà alle rottamazioni. La Corte dei Conti, nelle audizioni parlamentari, ha sollevato obiezioni puntuali: abbattere sanzioni e allungare i tempi di pagamento significa far perdere allo Stato gettito certo e favorire chi non ha rispettato le regole. In fondo, è un premio a chi ha eluso, un ulteriore peso su chi ha sempre pagato". Chiude Cuzzilla: "La manovra mostra un primo segnale di giustizia per il ceto medio e i contribuenti fedeli, ma se continueremo con il meccanismo delle rottamazioni, rischiamo di svuotare quel patto fiscale che dovrebbe unire e responsabilizzare. La vera equità si costruisce premiando chi fa la sua parte, non garantendo scappatoie a chi si sottrae".
(Adnkronos) - "Oltre a un cambiamento tecnologico, stiamo mettendo in campo, un cambiamento di competenze che tocca le nostre 18mila persone con un’alfabetizzazione sull’Artificial intelligence, mettendo in campo un reskilling massiccio". Lo ha detto Maria Lamelas Godinez, chief human resources officer, FiberCop, alla conferenza ‘Europa e industria unite per la competitività’, organizzata da Sdgs Leaders a Roma. Un appuntamento che ha riunito le principali imprese italiane e i rappresentanti per presentare la ‘Dichiarazione Competitività 2026’, un documento che traduce in azione le linee indicate dal Rapporto Draghi sulla necessità di rilanciare la competitività dell’Europa. “Stiamo mettendo in atto un grandissimo change management - ha spiegato Lamelas Godinez - diffondendo la cultura dell’imparare a non avere paura di cambiare di pari passo alla transizione tecnologica Quest'anno il reskilling ha toccato 1500 persone attraverso veri e propri cambi di lavoro e di funzione. Il che vuol dire che le nostre persone devono essere flessibili e pronte al cambiamento”.