(Adnkronos) - Dopo l'omicidio di Charlie Kirk, fondatore dell'organizzazione conservatrice di giovani attivisti Turning Point Usa, ucciso a colpi d'arma da fuoco durante un evento alla Utah Valley University, fonti qualificate fanno presente che anche in Italia è ai massimi livelli l'attenzione sul fronte della sicurezza. Il rischio emulazione di lupi solitari è sempre possibile anche se non ci sono elementi indiziari di allarme che facciano supporre azioni analoghe. Omicidio Kirk, trovata l'arma del killer: "E' in età universitaria, ripreso in video" Al Viminale, con la campagna elettorale per le regionali già iniziata e l'acceso scontro politico in corso sulla crisi medio orientale, si auspica, a quanto apprende l'Adnkronos, che si abbassino i toni per evitare che la violenza verbale possa poi tramutarsi in azione. Del resto lo stesso ministro dell'Interno Matteo Piantedosi più volte ha rivolto a tutti l'invito a non alzare il livello dello scontro e a non travalicare i confini della dialettica civile.
(Adnkronos) - Dal 20 al 25 ottobre 2025 torna Digitalmeet, il più grande festival nazionale dedicato all’alfabetizzazione e alla cultura digitale: sul tavolo temi di grande attualità come Ia, salute, turismo e innovazione nei settori cardine del Paese, le startup e il futuro che ci attende (almeno nel mondo tech). L'evento è promosso dalla Fondazione Comunica presieduta da Gianni Potti. Giunta alla sua tredicesima edizione, la rassegna si conferma come un appuntamento nazionale strategico per la crescita del capitale umano e per la competitività del sistema Paese, con l’obiettivo di diffondere competenze digitali, sostenere l’innovazione e ridurre il divario che ancora separa l’Italia dalla media europea nei principali indicatori di digitalizzazione (Indice Desi). "L'evento Digitalmeet è nato - spiega il presidente di Fondazione Comunica, Gianni Potti - per diffondere la cultura digitale a tutti i livelli. Senza comprensione non c'è utilizzo. E l'Ia rischia così di trasformarsi in un veicolo di nuove disuguaglianze. Digitalmeet vuole essere un laboratorio diffuso dove istituzioni, imprese, università e cittadini possono condividere esperienze e strumenti per costruire insieme il futuro digitale del nostro Paese”. Il programma 2025 – che sarà presentato ufficialmente a Roma il 10 ottobre presso il Senato della Repubblica e anticipato da una preview il 3 ottobre presso l’Università di Padova - prevede oltre 150 appuntamenti diffusi in tutta Italia, con il contributo di più di 300 relatori tra esponenti del mondo accademico, scientifico, imprenditoriale e istituzionale. La scorsa edizione è stata seguita da oltre 130mila persone sommando presenze agli eventi e online. Digitalmeet 2025 si conferma dunque come il più importante appuntamento italiano per la cultura digitale, un luogo di dialogo tra esperti, istituzioni e cittadini per affrontare le sfide dell’innovazione. Alcune anticipazioni: per i più 'nerd' e per gli amanti del tech-vintage, la 64k Stunning Running o 'Sfida del Commodore 64', iniziativa che vede contrapposti i linguaggi di programmazione di oggi utilizzando l'hardware di ieri. Altro importante incontro è Startup Marathon, iniziativa promossa da Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica, in collaborazione con UniCredit Start Lab e Digitalmeet che supporta e valorizza lo sviluppo delle startup. Digitalmeet è promosso da Fondazione Comunica con sostegno di: Considi, Caffè Diemme, Umana, Add Value, Laborability, WaYout Consulting, Infocamere, Venice Promex, Veneto Innovazione, Abbott, Open Fiber, Federmanager. Il programma completo sul sito ufficiale (in costante aggiornamento): www.digitalmeet.it e sui profili social Facebook, Instagram, LinkedIn e YouTube. Hashtag ufficiale: #digitalmeet25.
(Adnkronos) - Diventare genitori è una delle esperienze più profonde e trasformative della vita, e anche una delle più complesse. Nei primi anni di vita di un bambino o una bambina, infatti, molti genitori si trovano a fare i conti con un senso diffuso di solitudine e inadeguatezza. A confermarlo sono i risultati del primo Osservatorio sulla genitorialità promosso da Pampers, da sempre al fianco di famiglie bambini e bambine, con l’obiettivo di analizzare e comprendere le sfide e i bisogni di chi sceglie di intraprendere oggi il percorso della maternità e della paternità. Da questa fotografia prende vita Pampers Village, il nuovo progetto di Pampers Italia che per la prima volta sceglie di raccontarsi non solo come un alleato quotidiano nella cura del bambino, ma come un vero e proprio compagno di viaggio per i genitori. L’ obiettivo: rafforzare il valore della connessione umana e offrire alle famiglie un ecosistema concreto e accessibile di ascolto, orientamento e sostegno nei primi 1000 giorni di vita del bambino, un periodo tanto delicato quanto trasformativo. “Per crescere un bambino e una bambina serve un villaggio”: è questo il principio da cui nasce il progetto. Un’idea potente, che risponde a un bisogno sempre più urgente di vicinanza autentica, di calore e di presenza. Questo nuovo percorso prende vita grazie alla collaborazione con la Onlus Centro per la Salute delle Bambine e dei Bambini (CSB), riferimento in Italia per la promozione della salute, dello sviluppo e dei diritti dell’infanzia e del sostegno alla genitorialità. Un’alleanza, quella tra Pampers e CSB, basata su valori e una missione condivisi: costruire reti di supporto e occasioni di confronto, sia nelle comunità locali che online, per restituire ai genitori quel senso di comunità che troppo spesso oggi manca. Perché ogni mamma, ogni papà, merita di sentirsi parte di un villaggio. E ogni bambino e bambina meritano di crescere circondati da una rete di amore, fiducia e condivisione. Per fare tutto questo, il progetto PAMPERS VILLAGE si compone di diversi pilastri che hanno l’obiettivo di supportare le mamme e i papà in quella fantastica avventura che si chiama genitorialità: • una RICERCA sociale che porta alla luce gioie e difficoltà dei genitori raccontandone il vissuto; • gli EVENTI FISICI itineranti nei parchi di alcune delle principali città italiane, per favorire la connessione fra le famiglie attraverso attività condivise informative e formative; • la prima COMMUNITY PAMPERS all’interno dell’APP Coccole Pampers, un luogo di incontro virtuale dove confrontarsi e condividere esperienze, dubbi e paure per costruire un vero e proprio villaggio su cui poter contare; • la prima CAMPAGNA di Responsabilità Sociale di Pampers, potente e brillante, che ha l’obiettivo di mostrare come “scoprire di essere in tanti ci fa sentire meno soli”. I risultati dell’Osservatorio Realizzato in collaborazione con Eumetra, l’Osservatorio è partito dall’ascolto di esperti con diverse competenze (psicologi dell’età evolutiva, educatori, pedagogisti, pediatri, ginecologi, operatori in ambito sociale) ed ha poi raccolto le opinioni di un campione di oltre 3.000 genitori: in attesa, potenziali e con figli in età compresa dagli 0 ai 6 anni. • Il vissuto della genitorialità Ciò che emerge con più evidenza, specialmente nelle fasce di età più giovani, è che 1 mamma su 2 e 1 papà su 3 si sentono soli e insicuri. Questo scenario complesso di isolamento si intreccia poi con un profondo bisogno di supporto (62% delle mamme e 52% dei papà) e con il timore di non farcela e non sentirsi all’altezza (50% dei genitori). Il 45% vive, invece, in una continua tensione alla ricerca della perfezione genitoriale nonostante emerga dall’autovalutazione delle competenze genitoriali un punteggio medio di 7,4 su 10. • I potenziali genitori L’Osservatorio ha poi indagato le principali motivazioni che spingono le persone a diventare o meno genitori. 1 coppia su 3 include la possibilità di avere almeno un figlio tra i propri progetti di vita. Il 22% ne desidera solo uno, 57% due e il 14% ne vorrebbe almeno tre. Tra le principali motivazioni di chi sceglie di non diventare genitore, ci sono invece, la paura della responsabilità e del troppo impegno (45%) il tema economico (40%) e la preoccupazione per il futuro (38%). L’Osservatorio restituisce in sintesi un’immagine della genitorialità vissuta con un approccio più orientato alla performance che all’esperienza accompagnato dall’altra parte da un forte timore di inadeguatezza, non soltanto economica, ma soprattutto relativa al senso di responsabilità e alla paura di non essere all’altezza del ruolo sia per chi è già genitore sia per chi desidera diventarlo. Ma è l’assenza di una rete sociale, di una vicinanza con gli altri genitori per condividere, stare insieme e confrontarsi, che sempre più genitori lamentano. Il Pampers Village Il Pampers Village debutterà a Milano sabato 13 settembre dalle ore 9 alle ore 13 presso Biblioteca Chiesa Rossa, Via San Domenico Savio (MI) e toccherà poi altre 3 città italiane: Pescara, Palermo e Roma. Nel corso degli appuntamenti, aperti a tutti i genitori con i loro bambini e bambine da 0 a 3 anni, oltre a occasioni di confronto con il personale del CSB, sarà possibile fare esperienza di ciò che accade nei luoghi di “Un Villaggio per Crescere”, programma nazionale di sostegno alla responsività genitoriale, che apre spazi gratuiti affinché i genitori possano stare assieme alle loro bambine e ai loro bambini, in un tempo lento e dedicato, con cose semplici e dal grande impatto. Durante la mattinata, infatti, le famiglie potranno partecipare ad attività di gioco con poco ed espressività creativa, momenti di lettura, grazie anche alla collaborazione con Nati per Leggere e ad altre esperienze sonoro musicali con il supporto di Nati per la Musica. Le famiglie potranno vivere un’esperienza intensa, ad alta densità relazionale, e sperimentare attività utili alla crescita ed allo sviluppo; la lettura, la musica e il canto, il gioco con oggetti semplici e quotidiani sono tutte attività basate su evidenze scientifiche e sono facilmente replicabili. I genitori torneranno a casa con l’esperienza di quelle piccole cose da fare ogni giorno, che fanno grandi i bambini e le bambine. “Da sempre con Pampers mettiamo al centro le persone, in particolare i bambini e i loro genitori, e lo facciamo partendo dall’ascolto: delle loro esigenze, dei loro sogni, ma anche delle loro difficoltà», ha dichiarato Antonio Fazzari, General Manager di Fater. “Proprio da questa volontà è nato l’Osservatorio Pampers sulla genitorialità, che ci ha restituito una fotografia chiara dei bisogni delle famiglie di oggi e ci ha spinti a dare una risposta concreta con il progetto Pampers Village. Un luogo, fisico e digitale, pensato per offrire supporto, creare relazioni e costruire un senso di comunità. Perché è questo il modo in cui intendiamo essere vicini, ogni giorno, ai nostri consumatori”. Video: https://www.youtube.com/watch?v=CeivnXdiJoE