(Adnkronos) - Sono quasi 4mila gli atleti previsti per i Giochi olimpici e paralimpici Milano-Cortina 2026: un numero importante che evidenzia la necessità di supporto medico per la prevenzione e il trattamento delle lesioni da pratica sportiva. Per aggiornare all'uso appropriato dell'imaging diagnostico i clinici che saranno impegnati ai Giochi, la Sirm (Società italiana di radiologia medica e interventistica) ha organizzato il corso di formazione 'Il ruolo della diagnostica per immagini nella valutazione dell'atleta'. L'ultimo dei 3 appuntamenti - i primi 2 si sono tenuti a Milano e Roma - si è svolto a Cortina d'Ampezzo alla presenza di 23 relatori e un centinaio di professionisti sanitari. "Oggi, anche se solo il 3% della popolazione pratica sport regolarmente, 16 milioni sono i tesserati alle varie federazioni o associazioni sportive affiliate al Coni: un numero elevato di atleti in grado di generare una grande pressione sul Ssn nella fase di avvicinamento allo sport (idoneità) e per le eventuali lesioni e alterazioni dell'organismo a seguito della pratica sportiva. Dunque, la diagnostica per immagini riveste un ruolo centrale nella medicina dello sport", afferma Nicoletta Gandolfo, presidente Sirm e direttore del Dipartimento Immagini Asl 3 di Genova. "Il percorso formativo - spiega - rappresenta un progetto ambizioso nato nel 2024 e oggi pienamente condiviso con Milano-Cortina 2026: momenti di confronto pensati non solo per i radiologi, ma per l'intero team che si prende cura dell'atleta (professionista o praticante giovanile e amatoriale) quali ortopedici, cardiologi, medici dello sport, fisiatri, fisioterapisti, neurologi. L'obiettivo è costruire una formazione realmente congiunta, in cui il nostro sapere tecnologico possa integrarsi con l'esperienza clinica, così da migliorare la gestione dell'atleta dal momento dell'infortunio fino al ritorno alla piena attività. L'imaging diventa non solo strumento di diagnosi, ma anche di predizione del rischio e il radiologo formato in medicina dello sport diventa parte attiva del team medico e garantisce che la pratica dell'imaging rispetti i principi di sicurezza e appropriatezza. Per Sirm partecipare alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina significa contribuire con le nostre competenze alla salute degli atleti e alla costruzione di un modello di cura integrato che supporti le decisioni di cura più appropriate di interesse nazionale". "La prevenzione è il primo strumento di tutela della salute degli atleti e la radiologia ricopre un ruolo decisivo sia nella valutazione dell'idoneità alla pratica sportiva nei casi clinicamente dubbi, soprattutto nelle alterazioni dell'apparato cardio-vascolare - sottolinea Andrea Giovagnoni, past president Sirm - che nella immediata e accurata diagnosi, in caso di infortuni che possono colpire chi pratica sport non solo delle lesioni muscolari e tendinee e articolari, ma anche quelle dei traumi più complessi toraco-addominali o neurologici. Fondamentale che i team medico-sportivi sappiano orientarsi con criteri rigorosi di appropriatezza e sicurezza: scegliere la metodica corretta, evitare esposizioni non necessarie a radiazioni ionizzanti o l'uso improprio del mezzo di contrasto, comunicare i risultati con sensibilità e chiarezza. Una diagnostica sbagliata o eccessiva può portare a interruzioni inutili dell'attività, tempi di recupero inappropriati e a trattamenti non necessari, con ripercussioni sull'atleta e sulla squadra. Il nostro compito è costruire percorsi di risposta rapidi, sicuri e integrati con tutte le altre discipline sanitarie". "Milano-Cortina 2026 rappresenta una sfida senza precedenti per l'organizzazione dei servizi medici, con 13 location tra stadi, arene, piste e centri sportivi, distribuite su un territorio molto vasto che include ben 3 regioni italiane - commenta Giuseppe Massazza, direttore dei Servizi medici di Milano-Cortina 2026, direttore del Dipartimento di Ortopedia, traumatologia e riabilitazione dell'università di Torino - Per questo la formazione diventa un pilastro strategico. Il nostro obiettivo è garantire un sistema sanitario olimpico efficiente, integrato e perfettamente coordinato con le realtà locali, che hanno mostrato grande impegno e voglia di mettersi in gioco. Il radiologo medico formato in medicina dello sport ricoprirà un ruolo decisivo nel percorso di diagnosi e gestione degli atleti e sarà parte di un percorso di sviluppo in termini di tecnologie e know-how". "L'imaging ha un ruolo centrale nella diagnosi e cura dei traumi muscolo-scheletrici - evidenzia Luca Maria Sconfienza, direttore dell'Uo di Radiologia diagnostica e interventistica e vicedirettore scientifico Irccs ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio di Milano - Le patologie muscolari come stiramenti, distrazioni e lesioni costituiscono una delle principali cause di inattività sportiva: per trattarle è necessaria una valutazione integrata che includa diagnostica per immagini, analisi biomeccanica del gesto sportivo e gestione terapeutica multimodale, per facilitare il ritorno all'attività fisica con una riduzione del rischio di recidive. L'importanza di questo approccio nelle competizioni sportive è dimostrata dall'utilizzo sempre più intensivo dei dispositivi diagnostici, come nelle ultime 3 edizioni dei giochi olimpici estivi, in cui 'impiego della risonanza magnetica è aumentato sensibilmente. Sapere come trattare gli atleti e con quali strumenti significa garantire un corretto utilizzo di risorse del Ssn". Le Olimpiadi e paralimpiadi Milano-Cortina 2026 "rappresentano un appuntamento di grandissima importanza, non solo sul piano sportivo, ma anche su quello organizzativo e sanitario - conclude Ettore Squillaci, direttore Uoc Diagnostica per immagini ospedale Isola Tiberina Gemelli Isola di Roma - Garantire un sistema di assistenza medica all'altezza di un evento di questa portata è una priorità. Oggi, grazie alla radiologia, sia gli atleti che gli sportivi non agonisti possono contare su strumenti all'avanguardia non solo nella diagnosi, ma anche nella cura attraverso trattamenti mininvasivi effettuati in ambito radiologico. Iniziative formative come quella promossa dalla Sirm confermano l'impegno delle società scientifiche nello sviluppo di competenze condivise: è un lavoro che valorizza il nostro Ssn dal punto di vista operativo ed economico".
(Adnkronos) - L’export della filiera legno-arredo nel mese di agosto ha registrato una flessione del 4,7% sullo stesso mese del 2024, mentre il cumulato dei primi otto mesi dell’anno, pari a 12,7 miliardi di euro, risulta sostanzialmente stabile a -0,2%, a testimonianza della tenuta del settore in un contesto globale ancora molto complesso e incerto che, lascia comunque intravedere, una certa tenuta da parte della filiera e la sua capacità di mantenere, nonostante tutto, posizioni solide sui mercati internazionali. Sono questi i numeri elaborati dal centro studi di FederlegnoArredo su dati Istat. Per quanto riguarda la produzione industriale, nel mese di ottobre il Mobile registra un +4,3% che conferma il trend di gennaio-ottobre (+4,1%), crescita che arriva dopo due anni consecutivi in flessione (2024 a -2,9% e 2023 a -5,7%) rispetto al 2021 e al 2022 che avevano fatto registrare performance straordinarie. Possiamo quindi evidenziare che nel 2025 la produzione di mobili sta tornando a livelli di normalità pre Covid. In questo quadro, si può presupporre che sia soprattutto il mercato interno a trainare la crescita rispetto al ’24, grazie anche alle conferme dei bonus edilizi che incidono sulle performance del settore. Nel legno, il dato della produzione sostanzialmente stazionario (-0,3% la variazione su gen-ott 2024) è la sintesi di mesi altalenanti e di singole produzioni con trend contrapposti. L’analisi dei principali mercati di destinazione mostra andamenti piuttosto contrastanti. Nella top ten spiccano infatti con un segno meno la Francia a -2,4%, con un valore complessivo di poco meno di 2 miliardi di euro che sta risentendo della crisi del mercato interno; la Germania, in terza posizione registra un -0,4%; arretra anche la Svizzera con -2,8% (544 milioni di euro) e la Cina si attesta a 293 milioni di euro con un pesante -10,9%, registrando la performance più negativa tra le destinazioni rilevanti, dovuta soprattutto al rallentamento immobiliare e alle tensioni commerciali, ad esempio, con gli Stati Uniti. Performance positiva per Uk con +4,2% e Spagna (+1%) che prosegue il trend positivo, seppur con valori più contenuti. Ottimo il risultato dei Paesi Bassi a +7,4% ma, con un valore assoluto, ancora contenuto (292 milioni di euro) e gli Emirati Arabi a +4,7% per 309 milioni di euro complessivi. “Nella top ten spicca la performance degli Usa che mantengono comunque la seconda posizione e segnano, nei primi otto mesi dell’anno, un -1,7% per un valore complessivo che sfiora il miliardo e 400 milioni di euro", commenta Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo. "La variazione totale è la sintesi di un tentativo, nei primi mesi dell’anno, di ‘giocare d’anticipo’ rispetto ai dazi, soprattutto a marzo (+8,2%) e ad aprile (+4,8%), e di un deterioramento dell’export nei mesi successivi, fino al -16,4% di agosto ’25 su agosto ’24, pari a una flessione di oltre 28 milioni di euro. Ci auguriamo di poter chiudere l’anno con l’export USA con una perdita a una sola cifra, mentre per l’export in generale confidiamo in una sostanziale tenuta del settore”, spiega ancora. Fra i 5 Paesi che hanno performato meglio, emerge la crescita del Marocco, che si conferma il mercato più dinamico con un incremento vicino al 50%, seppur con un valore ancora contenuto di 109 milioni di euro. Trend che potrebbe essere legato a investimenti nel settore edilizio e hospitality, spingendo la domanda di porte, pavimenti, ma anche soluzioni d’arredo. In miglioramento anche il Regno Unito con +4,2%, la Turchia +23,3%; il Portogallo + 22,4% e i Paesi Bassi +7,4%, mercati che lasciano intravedere un potenziale, ma che ad oggi sono - ad eccezione degli UK - ancora marginali. Nel periodo gennaio–agosto 2025 emergono infatti dinamiche contrastanti tra le diverse aree mondiali, con l’Europa UE27, che rappresenta la quota principale dell’export (6,5 miliardi di euro) che registra una lieve crescita (+0,4%), nonostante i cali significativi di Francia (–2,4%) e Germania (-0,4%) Nei mercati extra-UE, si segnala una crescita del +2,2%, trainata dal Regno Unito e Canada (+8%), mentre il Messico arretra bruscamente (-18,7%). Il Medio Oriente nel complesso è in calo (-3,1%); l’Asia mostra una contrazione dell’8,4%, determinata dal calo della Cina (-10,9%), da cui il nostro Paese nel periodo gennaio-agosto ‘25 ha importato per 1,5 miliardi di euro, in crescita del +2,2%; mentre l’Europa ha importato nel medesimo periodo 20,4 miliardi in crescita del +8,8% (fra i principali paesi la Germania che importa oltre 3 miliardi di euro). Entrambe percentuali di crescita importanti, soprattutto se confrontate, ad esempio con il secondo semestre 2024, quando c'è stato un incremento davvero importante delle importazioni pari al +32% . L’Africa cresce in modo significativo (+15,4%), trainata da Marocco (+48,7%) e Libia (+8,7%), a conferma del ruolo emergente di quest’area. “Per il prossimo anno - spiega Feltrin - ci aspettiamo un primo semestre di stabilità e confidiamo in un maggiore dinamismo nel secondo semestre, seppur, stante la situazione, fare previsioni è davvero un esercizio complesso. La nostra sfida come Federazione e come sistema - conclude Feltrin - è continuare ad accompagnare le aziende nell’apertura verso nuovi mercati e nel rafforzamento della competitività puntando su qualità, innovazione e ricerca. Il Salone del Mobile, patrimonio della filiera, e le iniziative internazionali in programma saranno strategiche in tal senso”.
(Adnkronos) - Agsm Aim ha acquisito, dal Gruppo Aren Electric Power e da Sistemi Energetici quattro parchi eolici in provincia di Foggia, per una potenza totale di 52,6 megawatt e una produzione stimata di oltre 105 gigawattora all’anno, pari al fabbisogno energetico di circa 40.000 famiglie. Gli impianti acquisiti sono: Elce 2 (potenza installata di 26,3 MW), Spartivento (potenza installata di 13,5 MW), La Pescia (8,4 MW) e Ramatola (4,4 MW). Con questo ingresso nel portafoglio impianti, Agsm Aim raggiunge 231 MW di potenza rinnovabile installata. Il portafoglio si distingue per la presenza di turbine di produttori tier-1. Gli impianti sono incentivati secondo i principali schemi nazionali. “Questa acquisizione è un ulteriore passo strategico per la crescita del Gruppo Agsm Aim nelle rinnovabili. Aumentare la nostra capacità di produzione di energia pulita significa contribuire in modo concreto alla transizione energetica e fornire energia verde a decine di migliaia di famiglie", dichiara Federico Testa, presidente del Gruppo Agsm Aim. Per Alessandro Russo, consigliere delegato del Gruppo Agsm Aim, "con questa operazione ci avviciniamo agli obiettivi del piano industriale, puntando a superare 1 TWh di energia prodotta entro il 2030. L’ampliamento del portafoglio eolico, insieme agli investimenti recenti nel fotovoltaico, ci permette di diversificare le nostre fonti rinnovabili e creare valore per i territori”. "L’operazione di dismissione del nostro portafoglio eolico - aggiunge Gabriele Gentili, amministratore delegato di Aren Electric Power - si inserisce nel piano industriale del gruppo per il 2025-2027 che prevede, fra l’altro, l’implementazione di una strategia di assets rotation finalizzata a liberare risorse da destinare a nuovi investimenti. La cessione permetterà di accelerare il percorso di crescita e di favorire la creazione di valore”.