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(Adnkronos) - I carri armati delle Idf sono entrati a Gaza City. A riportalo sono state fonti palestinesi, mentre l'esercito israeliano intensificava l'invasione della roccaforte chiave nella Striscia settentrionale. Dopo settimane di crescenti attacchi aerei sulla città, sembra che le Idf abbiano quindi lanciato questa notte l'invasione terrestre su larga scala. I media palestinesi riferiscono che l'esercito israeliano ha attaccato la città anche con aerei da guerra, artiglieria e droni. Secondo fonti della Striscia, i carri armati dell'esercito israeliano sono entrati nel cuore della città, con scene e livelli di guerra mai visti nel nord di Gaza negli ultimi due anni. A confermare la notizia dell'attacco anche una fonte della sicurezza israeliana. "Stanno attaccando la città di Gaza con la forza", ha detto la fonte all'emittente israeliana Kan. "Ho appena letto una notizia secondo cui Hamas ha spostato gli ostaggi in superficie per usarli come scudi umani contro l'offensiva terrestre di Israele. Spero che i leader di Hamas sappiano a cosa vanno incontro se fanno una cosa del genere. Questa è un'atrocità umana, come poche persone hanno mai visto prima. Non lasciate che accada, altrimenti, tutte le scommesse sono chiuse. Liberate tutti gli ostaggi ora!", il commento su Truth del presidente Usa Donald Trump alla notizia dell'operazione israeliana. Poco dopo il post del tycoon, ecco quindi il messaggio di Benjamin Netanyahu in risposta. "Grazie, Presidente Trump, per il suo incrollabile sostegno alla battaglia di Israele contro Hamas e per il rilascio di tutti i nostri ostaggi", ha twittato il primo ministro pochi minuti dopo l'avvertimento del leader Usa ad Hamas. Con l'arrivo delle notizie, il Forum delle Famiglie degli Ostaggi lancia intanto un disperato appello per proteggere i propri cari, accusando Netanyahu di averli sacrificati. "La 710a notte a Gaza potrebbe essere l'ultima notte nella vita degli ostaggi che sopravvivono a malapena, e l'ultima notte in cui sarà possibile localizzare e restituire gli ostaggi uccisi per una degna sepoltura", afferma il gruppo in una dichiarazione. Il gruppo sostiene che un numero significativo dei 22 ostaggi considerati vivi da Israele siano detenuti a Gaza City. "Il primo ministro sta consapevolmente scegliendo di sacrificarli sull'altare di considerazioni politiche", aggiunge il gruppo, accusandolo di aver ignorato i consigli del capo di stato maggiore dell'Idf, che avrebbe messo in guardia contro l'operazione. Intanto, secondo l'emittente Kan, le famiglie degli ostaggi si stanno dirigendo verso la residenza del primo ministro a Gerusalemme. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è "il responsabile ultimo del destino degli ostaggi" ancora detenuti nella Striscia, ha intanto puntato il dito quest'oggi Hamas in una dichiarazione riportata dal quotidiano palestinese Filastin, affiliato al gruppo. "È pienamente responsabile del futuro dei soldati ancora tenuti in ostaggio a Gaza. Le sue politiche criminali non gli consentiranno di ottenere ciò che non ha ottenuto finora con i bombardamenti e la guerra", ha affermato Hamas. In questo modo, "il nemico continua a fare affidamento su massacri e carestie per sottomettere il popolo", cosa che "porta solo al fallimento". "Il nostro popolo e la sua coraggiosa resistenza continuano a difendere la terra e i diritti dei palestinesi con ogni mezzo", ha osservato. "L'occupazione sionista e la sua aggressione contro Gaza attraverso il bombardamento sistematico di aree residenziali, la distruzione di torri e lo sfollamento di civili è un crimine e costituisce una pulizia etnica", ha aggiunto Hamas, ricordando che la popolazione dell'enclave sta subendo un "genocidio in piena regola". La continuazione dell'offensiva israeliana - conclude - dimostra "l'incapacità e la riluttanza della comunità internazionale a fermare questi crimini e a consegnare i responsabili alla giustizia". Intanto arrivano nuove rivelazioni sull'attacco israeliano in Qatar. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe infatti informato il presidente degli Usa Trump che Israele aveva in programma di attaccare i leader di Hamas a Doha, prima dell'attacco della scorsa settimana. A darne notizia è Axios, citando funzionari israeliani. La Casa Bianca ha affermato nei giorni scorsi di essere stata avvisata solo dopo l'inizio dell'attacco, il che non ha dato a Trump la possibilità di opporvisi. La Casa Bianca però ne era a conoscenza in anticipo, anche se i tempi per fermarlo sarebbero stati stretti, scrive Axios, che cita sette funzionari israeliani. Netanyahu avrebbe informato Trump dell'imminente attacco circa 50 minuti prima che avvenisse, riporta Axios, citando tre funzionari israeliani "a conoscenza diretta" della vicenda. Il preavviso israeliano avrebbe lasciato a Trump abbastanza tempo per annullare l'attacco, secondo i tre funzionari. "Trump sapeva dell'attacco prima che i missili venissero lanciati. Prima c'è stata una discussione a livello politico tra Netanyahu e Trump, e poi attraverso canali militari", afferma un alto funzionario israeliano. "Trump non ha detto di no". "Se Trump avesse voluto fermarlo, avrebbe potuto", afferma un secondo funzionario. "In pratica, non l'ha fatto". Israele ha accettato la versione della Casa Bianca per proteggere i rapporti, afferma un funzionario, mentre un altro ha aggiunto che "gli americani stanno mettendo in scena uno spettacolo". Il presidente degli Stati Uniti Trump ha intanto elogiato oggi il Qatar come un forte alleato degli Stati Uniti commentando il recente attacco di Israele contro i leader di Hamas a Doha. Parlando in un aeroporto del New Jersey prima di tornare a Washington, Trump ha affermato che Israele deve "stare molto attento" e agire contro Hamas ha sottolineato l'importanza del Qatar. "Il Qatar è un grande alleato degli Stati Uniti. Molte persone non lo sanno. L'emiro è una persona meravigliosa", ha detto. Ribadendo il proprio sostegno a Doha, Trump ha aggiunto: "Siamo con loro. Sono un grande alleato. Conducono anche una vita molto difficile perché sono proprio nel mezzo di tutto". Il presidente Usa Donald Trump ha quindi assicurato in serata che Netanyahu "non colpirà più" il Qatar. Doha è un "ottimo alleato", ha detto Trump parlando con i giornalisti nello Studio Ovale. Alla domanda se fosse stato informato dell'attacco da Netanyahu, il presidente Usa ha risposto: "No". Il Segretario di Stato americano Marco Rubio esprimerà quindi il sostegno degli Stati Uniti alla ''sovranità e sicurezza del Qatar'' durante la sua visita di martedì a Doha, ha affermato il portavoce del Dipartimento di Stato americano Tommy Pigott in una nota. "Il Segretario Rubio riaffermerà il pieno sostegno dell'America alla sicurezza e alla sovranità del Qatar dopo l'attacco israeliano a Doha", si legge nella nota diffusa da Pigott.
(Adnkronos) - Con la crescita dell'intelligenza artificiale "non c'è tanto un tema di rallentamento e perdita dei posti di lavoro, l'abbiamo misurato con i nostri esperti in econometria, quanto la necessità di formare nuove competenze, nuovi mestieri che oggi non esistono, ad esempio specialisti in cyber security. E ci sarà sicuramente sempre più la necessità della collaborazione uomo-macchina". Così Giuseppe Perrone, partner, technology consulting ai&data leader, EY Italy intervenendo al panel 'Ai: rivoluzione o evoluzione? Focus su physical e sovereign ai', alla giornata conclusiva di Digithon a Bisceglie. Secondo Perrone allo stesso tempo "ci sono degli altri lavori, quelli manuali, quelli ad alto rischio, quelli che lavorano su determinate filiere dove la manualità era essenziale per poter condurre determinate attività che evidentemente subiranno una riduzione". E per Perrone "rispetto al tema delle skill, quindi quali saranno le competenze del futuro, c'è sicuramente la necessità di questa collaborazione uomo-macchina. Non si può prescindere anche nello sviluppare le soluzioni digitali dal pensare e disegnare user interface e user experience in cui venga esaltata questa collaborazione uomo-macchina, che cambia completamente le modalità con cui noi interagiamo oggi su una pagina web, perché sarà un modo di lavorare e di interagire completamente diverso", sottolinea. E Ey sta portando avanti diversi progetti innovativi in materia. "Stiamo facendo una sperimentazione -spiega Perrone- con una delle principali aziende italiane sul tema dell'advanced manufacturing per portare un umanoide, che abbia capacità decisionale, in cantiere per saldare alcune componenti all'interno di una nave. Questo che cosa vuol dire? Che non mancherà l'umano a fianco all'umanoide, ma i due dovranno collaborare, dovranno fidarsi l'uno dell'altro, fidarsi di una macchina che interagisce, che ha delle sembianze, che si muove all'interno di un perimetro sarà una cosa molto complessa e quindi bisognerà supportare questo percorso", conclude.
(Adnkronos) - Le rive e i fondali di Desenzano del Garda si sono trasformati in un cantiere di cittadinanza attiva: circa 100 volontari e volontarie hanno raccolto rifiuti abbandonati lungo il litorale, mentre 12 subacquei e 8 apneisti si sono immersi per bonificare i fondali e riportare alla luce i rifiuti sommersi nelle acque del porto cittadino. L'evento segna l’avvio della partnership fra WWF Italia e Lidl Italia su “Adopt Rivers and Lakes”, il progetto di citizen science del WWF Italia che ha come obiettivo la tutela degli ecosistemi di acqua dolce attraverso iniziative organizzate di raccolta dei rifiuti, attività di monitoraggio scientifico e campagne di sensibilizzazione. Con il sostegno di Lidl Italia, l’obiettivo è ripulire, nei mesi di settembre e ottobre 2025, 50 fra tratti di fiumi e laghi, 8 fondali e 2 tratti di costa sul territorio italiano, contribuendo a raccogliere dati utili sull’inquinamento da plastica e altri rifiuti e promuovendo una maggiore consapevolezza sull’importanza degli ecosistemi di acqua dolce. Fiumi e laghi sono vitali per la biodiversità, il clima, l’approvvigionamento idrico e l’economia dei territori, ma sono anche fra gli ecosistemi più degradati e trascurati nel nostro Paese: in Italia, oltre il 57% dei corsi d’acqua si trova in uno stato ecologico non buono, situazione che richiede una diffusa azione di riqualificazione per migliorare lo stato delle acque, mitigare il rischio idrogeologico, aumentarne la resilienza e fermare la perdita di biodiversità. Inquinamento da plastiche e microplastiche, sostanze chimiche e barriere artificiali, insieme ai più ampi effetti del cambiamento climatico, sono fra le principali minacce che rischiano di compromettere l’equilibrio di questi ecosistemi e con esso le funzioni ecologiche che svolgono per i nostri territori. La scelta del Lago di Garda come luogo simbolico per il lancio della partnership risponde a queste considerazioni. Il più grande lago d’Italia, infatti, rappresenta una risorsa fondamentale per le comunità locali, l’agricoltura, il turismo e la biodiversità. Un ecosistema unico che attira appassionati di Natura e turisti da tutto il mondo e che ospita anche un salmonide endemico purtroppo a rischio estinzione, il carpione del Garda (salmo carpio), che, insieme ad altre specie quali alborella, luccio, cavedano, barbo comune, anguilla, tinca, compone un’ittiofauna di estremo pregio che è indispensabile tutelare. Questa straordinaria ricchezza, già segnata dalle grandi trasformazioni avvenute dal dopoguerra in poi (costruzione della diga, canale scolmatore dall’Adige), è oggi sottoposta a nuove e crescenti pressioni ambientali: dalla perdita di habitat naturali, all’aumento della temperatura delle acque e alla diffusione di specie aliene invasive, fino agli impatti dell’inquinamento da plastica e degli scarichi fognari, che andrebbero attenzionati e adeguati soprattutto per assicurare una corretta separazione delle acque nere dalle acque bianche. Tutto ciò rende urgente un impegno condiviso, come quello che, con “Adopt Rivers and Lakes”, WWF Italia e Lidl Italia hanno messo in campo in questa giornata di volontariato attivo a Desenzano del Garda. Al termine dell’evento, sono stati rimossi complessivamente oltre 100kg rifiuti, tra cui circa 60kg di metalli, 20kg di plastica, 2kg di lattine, 3kg di mozziconi di sigarette, 10kg di traccianti fognari, 10kg di vetro e 5kg di attrezzatura da pesca. Ancora, pneumatici e altri materiali ingombranti, come un cestello lavatrice, un trapano e un candelabro. I dati evidenziano la portata del problema, ma anche il contributo concreto che può derivare dalla collaborazione tra cittadini, volontariato organizzato e mondo delle imprese. “Il volontariato è il cuore pulsante del WWF: i nostri volontari e volontarie presidiano i territori ogni giorno e rendono possibili iniziative come quella di oggi. La collaborazione con aziende come Lidl Italia amplifica l’impatto del nostro lavoro, permettendoci di unire le energie della società civile con quelle del mondo produttivo per dare una risposta concreta e capillare all’emergenza ambientale” ha dichiarato Luigi Agresti, Network & Programme Senior Expert di WWF Italia. “Tutte le risorse del nostro Pianeta sono preziose e insostituibili, e ciascuno di noi ne beneficia ogni giorno. Purtroppo, spesso le trattiamo con poco rispetto: un mozzicone di sigaretta lasciato in un prato, una confezione gettata dal finestrino, una bottiglia dimenticata in spiaggia. Sono gesti, talvolta inconsapevoli, che non rendono giustizia alla nostra casa comune, il Pianeta. In Lidl Italia siamo consapevoli della nostra responsabilità e riconosciamo il ruolo centrale che queste risorse rivestono lungo le nostre filiere. Per questo ci impegniamo nella promozione di iniziative virtuose, come la collaborazione con WWF, pensata per generare un impatto concreto e positivo. Ci auguriamo che questo progetto sia solo il primo passo di un percorso fatto di tante piccole, ma significative, vittorie per la tutela del nostro territorio.” Commenta Alessia Bonifazi, Responsabile Corporate Affairs di Lidl Italia. Durante le operazioni di raccolta nei fondali del porto è stata rinvenuta una specie di spugna, probabilmente nuova per il Lago di Garda. Il ritrovamento, che potrebbe portare a 44 il numero delle specie aliene già presenti nel bacino, sarà sottoposto ad analisi genetica dal WWF per confermarne l’identificazione. L’iniziativa di oggi ha visto protagonisti i collaboratori di Lidl e i volontari WWF insieme alla comunità locale e alle associazioni da anni impegnate nel presidio e nella tutela del patrimonio naturalistico e culturale di questo territorio: i subacquei del gruppo Talata Sub Desenzano e Tritone Sub, appartenenti alla Community del WWF SUB, i volontari dell’OA Bergamo-Brescia del WWF Italia, la Lega Navale di Desenzano del Garda e l’Associazione Culturale Valtenesi, con il prezioso supporto della Guardia Costiera. ''Il sostegno di Lidl Italia all’iniziativa “Adopt Rivers and Lakes” in Italia -si sottolinea in una nota- si collega al percorso che il leader europeo della GDO ha intrapreso nel 2024 con il WWF a livello internazionale - nei 31 Paesi in cui l’azienda opera - per intervenire sulla propria catena del valore, al fine di affrontare le sfide ecologiche globali, garantire a un maggior numero di famiglie l’accesso a scelte più sostenibili e promuovere modelli di business rispettosi del Pianeta. Con “Adopt Rivers and Lakes”, Lidl Italia rafforza il proprio impegno coniugando alla dimensione internazionale della partnership con WWF azioni concrete sul territorio nazionale a tutela di ecosistemi fragili. Per maggiori informazioni sulla partnership internazionale consultare il sito: https://corporate.lidl.it/sostenibilita/iniziative-internazionali/wwf''