(Adnkronos) - Per la Lazio c’è il Viktoria Plzen, per la Roma l’Athletic Bilbao. Sono questi gli accoppiamenti degli ottavi di finale di Europa League per le squadre italiane. Il sorteggio di Nyon non mette così le due squadre romane di fronte in un inedito derby di coppa. La stracittadina potrà esserci ora solo in finale, il 21 maggio a Bilbao. Ecco tutti gli altri accoppiamenti degli ottavi di finale di Europa League: Bodø/Glimt - Olympiacos Fenerbahce - Rangers Ajax - Eintracht Steaua - Lione Az Alkmaar-Tottenham Manchester United-Real Sociedad Lazio-Viktoria Plzen Athletic Bilbao-Roma L'Europa League tornerà ora in campo il 6 marzo, con l'andata degli ottavi di finale. Ecco tutte le date dei prossimi turni, verso la finale di Bilbao: - Ottavi di finale: 6 e 13 marzo - Quarti di finale: 10 e 17 aprile - Semifinali: 1 e 8 maggio - Finale: mercoledì 21 maggio (Bilbao)
(Adnkronos) - "La Germania è da tre anni in recessione, e l’Italia ha da tempo una produzione industriale in calo in settori strategici. Questa emergenza se ne porta dietro altre: quella occupazionale, quella sociale, quella demografica. Il Parlamento che uscirà dalle urne avrà soprattutto il compito di rilanciare l’economia tedesca, la sua competitività, con strategie a lungo termine e quanto più possibile coordinate con quelle italiana, perché in diversi settori le nostre catene del valore sono fortemente integrate. Il nuovo governo dovrà porsi il tema del rilancio dell’industria europea, agendo su tre livelli: riduzione dei costi dell’energia, mobilitazione investimenti, stimolo all’innovazione e allo sviluppo delle competenze necessarie nei settori cruciali per i prossimi anni, dall’Ia alla transizione". Così, con Adnkronos/Labitalia, Monica Poggio, presidente di Ahk Italien, la Camera di commercio Italo-germanica, sulle richieste e le aspettative delle aziende associate in vista delle elezioni politiche in Germania del prossimo 23 febbraio. Secondo Poggio "in Italia come in Germania" alle imprese "serve un abbattimento della burocrazia e un quadro normativo chiaro. Ma non basta: oggi l’Ue sta perdendo competitività in quei settori che più saranno determinanti nei prossimi decenni e su cui si basano equilibri economici e politici. Penso allo spazio, alla difesa, all’intelligenza artificiale. Per non rimanere indietro serve mobilitare investimenti, come ci ha ricordato Draghi, creare un mercato sempre più interconnesso per facilitare la nascita di conglomerati europei, come ci ricorda Letta, e sviluppare innovazione e ricerca". "Abbiamo parlato molto di crisi dell’automotive, nel corso dell’anno passato, ma non possiamo non vedere anche le sfide che stiamo perdendo su altri settori semplicemente perché, allo stato attuale, abbiamo deciso di non partecipare", sottolinea. E per la presidente della Camera di commercio Italo-Germanica per cementare ancora di più il rapporto Italia-Germania "serve che i due Paesi si coordinino in maniera più stretta sulle loro politiche industriali, anche a livello europeo. Siamo i motori manifatturieri d’Europa, e possiamo svolgere un ruolo nel rilancio della sua produttività e competitività. Bisogna dare concretezza al piano d’azione firmato nel 2023, e nel brevissimo termine serve intervenire sui costi dell’energia e sull’attrazione degli investimenti", aggiunge ancora. "Di questo, tra l’altro -continua Poggio- parleremo il 26 febbraio al convegno 'Industria e competitività: Quali scenari dopo le elezioni tedesche?', che si terrà al Senato e che vedrà figure della nostra Camera di commercio, accademici e parlamentari discutere insieme al ministro Urso". "Come abbiamo visto in questi anni prima con il Covid e poi con la crisi dell’energia, Italia e Germania possono crescere solo insieme, perché sono due sistemi interdipendenti dove ogni scossa o effetto positivo si ripercuote sull’altro: ma in questa fase delicata, solo un coordinamento tra aziende e istituzioni renderà possibile il rilancio", conclude la presidente di Ahk Italien.
(Adnkronos) - “Nelle nostre città, spesso negli anni passati il verde è passato in secondo, terzo e quarto piano. Oggi stiamo recuperando. Milano e Torino stanno tornando a una gestione più efficace dal punto di vista della gestione del verde complessivo. La digitalizzazione e la accountability delle Nature-based solutions, degli effetti della stessa natura al servizio dei cittadini, si deve vedere, ma anche misurare. Oggi, grazie all'intelligenza ufficiale, grazie ai digital tool e ai Nature capital accounting è possibile ed è possibile anche fare bilanci su quanta natura produciamo e possiamo continuamente aumentare e migliorare”. A sostenerlo Andreas Kipar, presidente Green City Italia e membro della Task Force “Nature-Positive Cities” del World Economic Forum, intervenendo a margine del panel ‘Learning from … Gestione del Verde pubblico e cambiamento climatico’ che si è svolto nell’ambito della IX edizione del Salone internazionale del verde, Myplant & Garden 2025. L’incontro, a cura di Green City Italia, in collaborazione con Myplant & Garden, Regione Lombardia e Comune di Milano, ha rappresentato un'importante piattaforma per la condivisione di esperienze e strategie volte a migliorare la gestione del verde pubblico e la natura urbana. Un’iniziativa che quest’anno ha presentato l'esperienza di Green Riyadh alla prima giornata della manifestazione dedicata al florovivaismo, in svolgimento a Fiera Milano Rho, fino al 21 febbraio 2025. Dal confronto sono emersi interessanti aspetti, tra questi Kipar sottolinea: “Dal confronto tra una realtà nuova e le realtà delle nostre città, più che altro storiche e antiche, abbiamo capito subito che laddove c'è una governance con un senso di programmazione, con i fondi e una volontà politica precisa, le cose si realizzano”, conclude.