INFORMAZIONIFabio AlbertiLCR Honda MotoGP Sport, Intrattenimento e Benessere, Auto, Moto e Veicoli Ruolo: Executive Director and Happiness Manager Area: Top Management Fabio Alberti |
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(Adnkronos) - Obiettivo ottavi di finale di Champions League per la Juventus. I bianconeri ospiteranno oggi, mercoledì 29 gennaio, il Benfica all'Allianz Stadium, nell'ultima giornata della prima fase del torneo. La squadra di Motta si trova attualmente al 17esimo posto con 12 punti, bottino che gli ha già regalato la certezza matematica della qualificazione ai playoff, ma ora l'obiettivo è ottenere un posto tra le prime otto, posizioni che garantiscono l'accesso diretto agli ottavi di finale. Per arrivare tra le prime otto, e accedere quindi agli ottavi di finale di Champions League, la Juventus dovrà necessariamente vincere con il Benfica e poi sperare in risultati favorevoli sugli altri campi. Per la qualificazione infatti servirebbe che dieci delle dodici squadre piazzate dalla quinta alla sedicesima posizione non vincano, con la differenza reti (+4 quella della Juve) che giocherebbe un ruolo determinante in caso di arrivo a pari punti.
(Adnkronos) - "I dazi di Trump sono una strategia mirata a ottenere concessioni significative. Sebbene i negoziati siano ufficialmente diretti all’Unione europea, il vero obiettivo del Tycoon sembra essere quello di puntare sui singoli Stati membri. La sua intenzione è chiaramente quella di promuovere negoziazioni bilaterali, eludendo l’approccio unitario dell’Ue, per sfruttare eventuali divisioni e interessi specifici di ciascun Paese e ottenere condizioni più favorevoli per gli Stati Uniti". Ad affermarlo a Adnkronos/Labitalia Lucio Miranda, presidente di ExportUsa (società di consulenza che aiuta le imprese italiane a entrare, con successo, nel mercato americano). Per Miranda, "è importante notare che i dazi non saranno applicati indiscriminatamente a tutti i settori, ma saranno selettivi, in base alla tipologia di prodotto e al Paese di origine". "Inoltre, il rapporto privilegiato con il premier Meloni - sottolinea - offre all'Italia un'opportunità strategica, e creerà, ne siamo convinti, le premesse per una cooperazione più stretta tra i due Paesi". "Gli Stati Uniti rappresentano un mercato interessante per aprire nuovi stabilimenti di produzione, ma va sottolineato che avviare una fabbrica non è un processo rapido: richiede tempo per analizzare il mercato, valutare quale Stato sia più conveniente per l'investimento, e costruire una solida base operativa che favorisca la crescita dell’impresa madre in Italia", conclude.
(Adnkronos) - "Penso che l'Europa non possa rimanere indietro" sulla guida autonoma. L'esortazione è dell'ad di A2a Renato Mazzoncini, nel giorno in cui la multiutility, insieme a Politecnico di Milano e Most ha lanciato a Brescia la prima sperimentazione europea di car sharing a guida autonoma. "Il tema geopolitico è chiaro: poche ore fa negli Stati Uniti hanno annunciato che mai un'auto cinese a guida autonoma circolerà sul territorio americano, perché temono che una tecnologia di questo genere possa essere pericolosa e penso che lo stesso tema lo abbia l'Europa, che quindi - ha evidenziato Mazzoncini - "deve decidere cosa fare: o ci sviluppiamo la nostra piattaforma oppure prima o poi dovremo aderire a quelle degli altri". Il suggerimento dell'ad, "vista l'importanza anche per la nostra industria e per la nostra ricerca" è di "lavorare su una nostra piattaforma. Negli Stati Uniti hanno deciso di partire da due play ground, Phoenix e San Francisco. Oggi noi lanciamo questo progetto da Brescia, domani in Europa potrebbero essercene altre. Da qualche parte bisogna partire". E Brescia è un buon posto per farlo. "E' una città dove sapevamo che c'era terreno fertile per la sperimentazione, è sempre successo così. E' successo così con il teleriscaldamento nel 1973, nel 1999 con il grande termovalorizzatore e poi con la metropolitana automatica, la prima in Italia. Una città che recepisce bene e poi ha una dimensione che da laboratorio funziona bene", ha detto Mazzoncini, assicurando che "la sperimentazione rimane a Brescia, anche perché le strade vanno mappate e abbiamo bisogno di un livello di dettaglio molto maggiore". Al termine della sperimentazione, a fine novembre, bisognerà capire cosa fare. La scelta dipende anche dalla risposta che darà la politica. Su questo "siamo confidenti", ha detto l'ad.