GLI EVENTI DOVE IL BUSINESS SOCIAL NETWORK DIVENTA REALE



GLI EVENTI DOVE IL BUSINESS SOCIAL NETWORK DIVENTA REALE
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(Adnkronos) - (New York) - Donald Trump non ha voluto dare certezze sulla fine della guerra in Ucraina. “Potrebbe finire o continuare per molto tempo” causando molti altri morti, “questo non è un accordo che si conclude in un giorno. Si tratta di questioni molto complesse”. Ieri per la prima volta il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha incontrato il leader Usa nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida, per cercare di consolidare l’accordo sul quale gli Stati Uniti lavorano da mesi: “Il 90% dei 20 punti del piano di pace sono stati completati”, ha detto Zelensky ricordando che rimangono due punti fondamentali da discutere: il controllo dei territori dell'est del Paese e quello dell’impianto nucleare di Zaporizhzhia, attualmente nelle mani della Russia. Per ora, quando manca poco più di un mese ai quattro anni dall’invasione russa, non ci sono deadline chiare: Trump ha detto che non esiste una data e che crede che sia Vladimir Putin che Zelensky vogliano arrivare a un accordo. Ma sono proprio i due punti citati a creare i maggiori problemi. Putin è convinto che per arrivare a un piano di pace Kiev debba lasciare la maggior parte dei territori dell’est e cedere la centrale nucleare, motivo per il quale Zelensky ha più volte detto di non essere convinto di poter accettare questa offerta. C’è poi tutta la questione delle garanzie di sicurezza: per Trump, che ha definito la domanda di un giornalista poco dopo l’incontro di ieri “stupida”, “ci sarà un accordo sulla sicurezza. Sarà un accordo solido. Le nazioni europee sono molto coinvolte in questo processo”. Ma nonostante le difficoltà, Trump ha definito l’incontro di ieri “positivo”, lasciandosi definitivamente alle spalle i ricordi di quella visita alla Casa Bianca del febbraio scorso quando il presidente ucraino era stato attaccato e umiliato da lui e dal vicepresidente J.D. Vance. Poco prima dell’incontro di ieri Trump, che si sarebbe dovuto incontrare con Putin in Ungheria prima che la visita venisse cancellata, ha detto di aver chiamato il presidente russo. “Ho appena avuto una telefonata molto produttiva con il presidente russo Putin”, ha scritto su Truth Social. Zelensky e la sua delegazione sono stati ricevuti nella sala da pranzo del resort in cui il presidente risiede quando non è alla Casa Bianca. I due dopo un primo colloquio hanno sentito i leader europei, con i quali Zelensky si era già incontrato sabato prima della partenza per il Nord America. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato che i colloqui con Washington stanno convergendo su un’intesa per garantire la sicurezza del Paese anche dopo un eventuale cessate il fuoco. L’obiettivo, ha spiegato, è evitare qualsiasi possibilità di una nuova invasione russa, attraverso un sistema di garanzie che includerebbe una forza armata permanente di 800.000 soldati, sostenuta finanziariamente dai partner occidentali. Tra le richieste di Kiev anche l’ingresso nell’Unione europea, possibilmente con una data certa. Ma su questo punto Bruxelles rimane cauta: i negoziati di adesione restano complessi e alcuni Stati membri non sembrano pronti a fissare scadenze. Intanto da Mosca il ministro degli Esteri, Sergey Lavrov, ha definito “target legittimi” per i militari russi eventuali truppe europee dispiegate in Ucraina, smentendo le ipotesi avanzate da alcuni sostenitori di Kiev su una presenza internazionale sul territorio. Dopo il pranzo i due presidenti sono riapparsi davanti ai reporter per nuovi commenti. Si sono detti soddisfatti dell’incontro e Trump ha affermato che l’accordo è molto vicino. “Vediamo se riusciremo ad arrivare a un accordo, ma siamo molto vicini”, ha detto. Il presidente aveva dato a Zelensky un ultimatum, chiedendogli di accettare un piano di pace entro Natale. Ci sarà invece un nuovo incontro a gennaio, sempre ospitato da Trump, tra Zelensky e i leader europei per cercare di chiudere la questione, nonostante Mosca sembri mettere decine di clausole per evitare di arrivare a una firma. Di certo non si tratta di un processo di giorni o settimane. “Ci vorrà del tempo”, hanno sottolineato entrambi. Sulla questione della centrale di Zaporizhzhia Trump ha detto in una conferenza stampa che Putin ha detto di voler lavorare con Kiev: “Putin sta effettivamente collaborando con l’Ucraina per riaprire l’impianto – ha detto Trump – È un grande passo, quando non sta bombardando quella centrale”, ha aggiunto. Non è chiaro a cosa facesse riferimento visto che Zelensky ha ripetuto più volte di non voler gestire la centrale con la Russia e Mosca non ha alcuna intenzione di attaccare un luogo già controllato dalle sue truppe. Nonostante i nuovi bombardamenti russi su Kiev, Trump ha minimizzato i dubbi sulla volontà di pace di Putin. Gli attacchi del weekend hanno causato almeno quattro morti e gravi danni alla rete elettrica della capitale ucraina. “Vuole che avvenga. Abbiamo parlato per più di due ore e me lo ha detto con forza. E io gli credo. Non dimenticate che siamo passati attraverso la bufala della Russia insieme”, ha detto il presidente facendo riferimento alle interferenze di Mosca nelle elezioni americane del 2016, azioni documentate da decine di analisi che Trump continua a negare. Lo scorso agosto Trump aveva invitato in Alaska Putin, per un incontro che aveva fatto molto discutere, visto che secondo molti analisti aveva dato a Putin la possibilità di fare propaganda senza arrivare a un’intesa con il presidente americano. Diversi esperti e alcuni report dell’intelligence americana affermano che Putin non si voglia fermare all’Ucraina, ma voglia espandere la sua influenza in altre regioni dell’Europa. Se l’accordo non sarà raggiunto “le due parti continueranno a combattere e ci saranno altri morti. E noi non vogliamo che succeda”, ha aggiunto Trump prima di lasciare la conferenza stampa. (di Angelo Paura)
(Adnkronos) - Renzo Iorio è il nuovo presidente di Federterme Confindustria, l’associazione che dal 1919 rappresenta il sistema termale italiano. Subentra a Massimo Caputi alla guida di un settore strategico non solo in ambito sanitario, ma anche per lo sviluppo turistico, territoriale, occupazionale e della salute termale del Paese. Nel suo primo intervento, Iorio ha ribadito il ruolo chiave delle terme come motore di benessere, coesione sociale e sviluppo locale: "Federterme Confindustria è un punto di riferimento imprescindibile per le politiche attive del settore termale. Le terme costituiscono un presidio economico e sociale insostituibile per le aree interne, generando occupazione qualificata, attrattività territoriale e servizi essenziali per le comunità locali. Sotto la mia presidenza, intensificheremo la difesa delle terme dotate di autentica acqua termale, tutelando il loro valore terapeutico esclusivo, e daremo impulso a un ambizioso programma di ricerca scientifica, con studi clinici avanzati, trials randomizzati e collaborazioni con università e istituzioni sanitarie, per validare le proprietà terapeutiche delle acque, innovare le applicazioni cliniche e posizionare il termalismo all’avanguardia della medicina evidence-based, integrandolo con turismo e benessere sostenibile". Renzo Iorio è Consigliere di amministrazione con delega alle relazioni istituzionali e associative di Terme di Sirmione Spa dal 2017, nonché Adjunct Faculty Member presso la Luiss Business School. La sua carriera vanta expertise in consulenza aziendale, finanza d’impresa, M&A e gestione di partecipazioni in Italia e all’estero. Ha guidato per oltre vent’anni l’espansione della multinazionale Accor in Italia e Sud Europa, ricoprendo incarichi dirigenziali in Ferrovie dello Stato e Anas Spa. Sul piano politico e istituzionale, è vicepresidente vicario di Federturismo Confindustria, dopo aver presieduto Aica Confindustria, Federturismo e il Gruppo Tecnico Cultura & Sviluppo; è inoltre membro del Consiglio Direttivo dell’Unione Industriali di Napoli. Il Cavaliere del Lavoro Giacomo Gnutti, presidente e amministratore delegato di Terme di Sirmione Spa, ha commentato: “Formulo i migliori auguri di buon lavoro all’amico Renzo Iorio, che da anni condivide con noi le strategie aziendali. Sono certo che la sua profonda competenza del settore turistico e la sua esperienza del contesto Confindustriale e associativo, ricoprendo anche posizioni apicali, consentiranno a Federterme una nuova affermazione del termalismo italiano, patrimonio economico, sanitario e turistico, secondo in Europa dopo la Germania e quinto nel mercato mondiale”.
(Adnkronos) - Soddisfazione da parte dell’industria italiana del Gnl rappresentata da Assogasliquidi-Federchimica per l’avvenuta pubblicazione oggi del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, datato 24 ottobre, che definisce criteri di riparto del Fondo da 590 milioni di euro per la strategia di mobilità pesante sostenibile. Il decreto era molto atteso dal comparto perché stabilisce l'entità delle risorse destinate al rinnovo del parco veicolare per il settore dell’autotrasporto merci nel quinquennio 2027-2031. "Il raggiungimento di questo obiettivo è il risultato di un'intensa e proficua attività di sensibilizzazione e confronto tecnico portata avanti con determinazione anche dalla nostra associazione, in sinergia con le associazioni rappresentative Anfia e Anita" commenta Matteo Cimenti, Presidente di Assogasliquidi-Federchimica. "Esprimiamo vivo apprezzamento – sottolinea Cimenti – per l’operato del Ministro Salvini e delle competenti Direzioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il loro lavoro ha permesso di tradurre in realtà una visione strutturale del sostegno al settore dei trasporti". "Il decreto – aggiunge Costantino Amadei, Presidente del Gruppo Gnl di Assogasliquidi - rappresenta un tassello decisivo nell’opera di rappresentanza del settore del Gnl, attività che abbiamo avviato oltre dieci anni fa. L’adozione di una programmazione pluriennale e strutturale dei fondi risponde pienamente alle istanze presentate dall’Associazione a più riprese al decisore pubblico. Il provvedimento – continua Amadei - contribuirà in modo determinante alla ripresa sostanziale delle immatricolazioni di mezzi pesanti alimentati a Gnl e bioGnl, carburanti immediatamente disponibili e tecnologicamente maturi, decisivi per la politica energetica nazionale e per il conseguimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione del trasporto pesante". Proprio per garantire che la misura sia indirizzata al rinnovo del parco a favore dei carburanti alternativi, in vista dei futuri passaggi normativi, Assogasliquidi richiama l’attenzione sulla necessità di prevedere, nei prossimi decreti attuativi, specifiche premialità per le imprese di autotrasporto che scelgono virtuosamente di investire nel rinnovo della flotta con mezzi alimentati a Gnl e bioGnl. "Siamo certi – conclude Amadei - che anche nella successiva fase attuativa non mancherà l’attenzione del Ministero dei Trasporti e del Governo tutto, verso le Imprese impegnate a investire nella crescita della disponibilità dei mezzi alimentati a Gnl e bioGnl e delle infrastrutture di stoccaggio e distribuzione di tali carburanti, una vera eccellenza industriale a livello internazionale".