(Adnkronos) - E' scaduta a mezzanotte la tregua di Pasqua tra Russia e Ucraina. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che il presidente russo, Vladimir Putin, non ha dato indicazioni di prolungarla. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha denunciato ripetute violazioni del cessate il fuoco da parte di Mosca. "Speriamo che Russia e Ucraina raggiungano un'intesa questa settimana. Poi entrambe cominceranno a fare grandi affari con gli Stati Uniti, che stanno prosperando, e a fare fortuna!", ha scritto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sul social Truth. "Abbiamo visto l’annuncio del presidente Vladimir Putin di un cessate il fuoco temporaneo per la Pasqua. Restiamo impegnati a raggiungere una tregua piena e duratura. Se valuteremo che le loro intenzioni sono serie, accoglieremmo con favore un’estensione oltre domenica", ha affermato il Dipartimento di Stato statunitense in una nota, riportata dal Kyiv Independent. Putin ha dichiarato unilateralmente una tregua pasquale temporanea dalle 18:00 (ora di Mosca) del 19 aprile fino alla mezzanotte di domenica. Secondo Zelensky e i soldati in prima linea, l'esercito russo ha violato il cessate il fuoco ripetutamente nella giornata di Pasqua, "oltre duemila volte", ha scritto Zelensky sui social, condividendo il rapporto del comandante in Capo delle Forze armate ucraine, Oleksandr Syrskyi, che parla di bombardamenti e utilizzo dei droni. Anche Mosca ha accusato Kiev di violare la tregua con attacchi contro "postazioni russe" nei territori che occupa in Ucraina orientale. Sabato Zelensky ha dichiarato che l’Ucraina è pronta a estendere la tregua ad almeno 30 giorni, e anche ieri ha invitato la Russia ad accettare una tregua incondizionata di un mese, anche solo per quanto riguarda gli attacchi aerei. "Questo mostrerebbe le reali intenzioni della Russia, perché 30 ore bastano per fare notizia, ma non per costruire fiducia. Trenta giorni possono dare una possibilità alla pace", ha affermato in un post sui social. La proposta del presidente ucraino richiama quella statunitense di una tregua completa di 30 giorni, espressa dai negoziatori di Washington a marzo durante i colloqui tra Kiev e Mosca svoltisi in Arabia Saudita. L’Ucraina aveva accettato, dichiarandosi pronta ad attuare il cessate il fuoco una volta che la Russia avesse accettato gli stessi termini. Mosca da allora ha rifiutato ogni proposta per un cessate il fuoco più ampio, pretendendo che l’Ucraina interrompa il proprio sostegno militare estero, condizione considerata irricevibile da Kiev e dai suoi alleati. Trump ha minacciato il 18 aprile di ritirarsi dal processo di mediazione se una delle due parti renderà irraggiungibile un accordo. Putin ha annunciato la sua "tregua di 30 ore" il giorno successivo. I leader europei hanno accolto con scetticismo la mossa di Mosca, definendola una "operazione mediatica" e sollecitando Putin a dichiarare una tregua incondizionata.
(Adnkronos) - Agsm Aim presenta la nuova campagna di comunicazione dal titolo 'Altri cent'anni e avanti!', che sarà diffusa nei territori di Verona e Vicenza a partire da lunedì 21 aprile. Con la campagna Agsm Aim, multiutility radicata nel tessuto sociale e produttivo delle due province, vuole consolidare il rapporto di fiducia con i cittadini e rafforzare la reputazione del Gruppo verso i propri stakeholder, ribadendo il ruolo di partner e sostenitore delle comunità locali. Il messaggio, caratterizzato da un tono di voce concreto e vicino, sottolinea il ruolo di Agsm Aim come attivatore delle migliori energie del territorio. “Agsm Aim ha avviato in questi mesi un percorso di ripensamento della propria strategia e del proprio piano industriale 2025-2030 e uno degli obiettivi è quello di gettare le basi per la crescita sostenibile dei territori in cui opera”, commenta Alessandro Russo, consigliere delegato del Gruppo Agsm Aim. “Con questa campagna vogliamo riaffermare il nostro ruolo fondamentale per lo sviluppo e l’industrializzazione di città e territori che accompagniamo nella loro storia da oltre cent’anni. Agsm Aim non è un’azienda qualunque ma è l’espressione di un tessuto imprenditoriale e sociale che è stato capace di conquistare i mercati italiani e mondiali e che oggi, in un contesto internazionale complesso e incerto, ha la necessità di contare su partner solidi e credibili. Ecco allora cent’anni e avanti, con la solidità che sempre ci ha contraddistinto ma anche con l’intraprendenza e l’energia che sono il tratto distintivo di Verona e Vicenza. Ed è proprio a tutte e tutti coloro che ogni giorno lavorano, coltivano, commerciano, studiano e che hanno bisogno della nostra energia, che dedichiamo questa campagna di comunicazione, testimone del nostro orgoglio di essere al servizio di questo grande e bel territorio”, aggiunge. La campagna realizzata da StoryFactory è pianificata da OFF Media su stampa locale, radio, digitale e out of home a Verona e Vicenza fino a giugno 2025.
(Adnkronos) - Le storie delle persone e delle comunità impegnate nel salvare le barriere coralline, un ecosistema vitale ma sempre più minacciato: è ora disponibile in streaming su Prime Video il documentario Reef Builders. Presentato da Sheba, il documentario esplora il programma Sheba Hope Grows, uno dei più grandi progetti di ripristino delle barriere coralline al mondo, guidato da Mars Sustainable Solutions (Mss). Attraverso spettacolari immagini fotografiche, sia terrestri che subacquee, il film racconta le sfide quotidiane, le soluzioni innovative e la speranza di chi lavora per proteggere uno degli ecosistemi più importanti per la biodiversità marina. (Video) Il film inizia con la storia di successo più conosciuta del programma, il ripristino della Hope Reef in Indonesia. Hope Reef è stata costruita grazie a un’invenzione semplice ma rivoluzionaria: una struttura in acciaio chiamata Reef Star, che ha trasformato un fondale distrutto e ricoperto di macerie coralline in una barriera corallina rigogliosa. Attraverso le testimonianze dirette dei volontari locali impegnati nella salvaguardia delle loro barriere coralline, gli spettatori scopriranno come il team di Mss, guidato da David Smith, stia collaborando con le comunità costiere e le Ong per ampliare il progetto su scala globale e ottenere un impatto ancora maggiore. Il documentario restituisce un quadro realistico delle sfide e delle difficoltà affrontate, così come dei successi e dei traguardi raggiunti, mettendo in luce la speranza, l’impegno costante e il potenziale trasformativo di uno dei più grandi e ambiziosi programmi di formazione per il restauro mai realizzati (Mss Impact Report, 2024). “Reef Builders racconta non solo un progetto di ripristino ambientale, ma una visione concreta del futuro che Mars intende contribuire a costruire. Attraverso la visibilità e il seguito dei nostri brand, disponiamo di una piattaforma di grande impatto, e sentiamo la responsabilità di metterla al servizio di un cambiamento positivo - ha affermato Aldo Mastellone, Corporate Affairs Senior Manager di Mars Italia - Il lancio del documentario Reef Builders rappresenta un momento significativo nella missione del programma Sheba Hope Grows. Con questo progetto vogliamo ispirare ed educare un numero sempre maggiore di persone sull’importanza di sostenere il ripristino delle barriere coralline”. Le barriere coralline, spesso chiamate le 'foreste pluviali del mare', sono oggi in grave pericolo. Gli scienziati stimano che, senza interventi concreti, entro il 2043 il 90% delle barriere coralline tropicali del pianeta potrebbe scomparire (Icri), con gravi conseguenze per il 25% della vita marina (Epa) e per circa un miliardo di persone che dipendono direttamente o indirettamente dai servizi ecosistemici che esse offrono, come la protezione delle coste e la sostenibilità delle risorse ittiche (Noaa). Diretto e prodotto da Stephen Shearman, con i produttori esecutivi Victoria Noble e Ben Padfield, e l’attrice e attivista ambientale Auli’i Cravalho in veste di produttrice associata, Reef Builders accompagna gli spettatori in un viaggio che tocca Bontosua (Indonesia), Lamu (Kenya), la Moore Reef (Australia) e l’isola natale di Auli’i, O’ahu (Hawai’i), offrendo uno sguardo senza precedenti sulla lotta per salvare le barriere coralline del pianeta.