(Adnkronos) - 7 luglio 2025 “Purtroppo, i numeri delle morti sul lavoro, 3 decessi al giorno a livello generale e un incidente mortale ogni quattro giorni in edilizia, restano stabili. Solo nel periodo del Covid, quando quasi non si lavorava, i dati erano migliorati. Si parla molto spesso di sanzioni e si versano tante lacrime ma non basta. Bisogna partire molto prima, bisogna iniziare a creare la cultura della sicurezza già tra i bambini, oltre che nella società civile”. Sono le parole di Sergio Vianello, Coordinatore della Commissione Sicurezza Cantieri della CROIL - Consulta Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia, all’evento ‘La cultura della sicurezza nei cantieri’ organizzato a Milano dalla stessa CROIL e dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano con l’intento di contribuire attivamente alla sensibilizzazione della società civile sulla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. “Poche persone sanno che quando si ristruttura il proprio appartamento, oltre al muratore, all’elettricista e all’idraulico, c’è l'obbligo di avere un coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione - aggiunge Vianello - Penso che nessuno lo sappia e anche per questo la società civile va acculturata. Dobbiamo diffondere il concetto di aumentare la cultura della sicurezza tra tutti gli interlocutori, dai bambini ai lavoratori, soprattutto quelli che provengono da altri Paesi”. “Il nostro seminario itinerante, che tocca tutte le province della Lombardia, serve proprio a questo. Basta lacrime, sanzioni e leggi nuove. Bisogna cercare di partire dai piccoli” conclude.
(Adnkronos) - È stato pubblicato dalle Edizioni Frate Indovino il nuovo volume della collana Familiando, 'Rivoluzione Famiglia – Un ecosistema per il futuro', di Adriano Bordignon, presidente del Forum delle Associazioni Familiari. Si tratta di un’opera corale che affronta con profondità e visione il ruolo della famiglia nella società contemporanea, tra sfide educative, crisi relazionali e nuove prospettive di speranza. 'Rivoluzione Famiglia – Un ecosistema per il futuro' non è solo un libro, ma un manifesto culturale e sociale che invita a ripensare la famiglia come organismo vivente, soggetto sociale attivo e motore di speranza per la società. Attraverso un linguaggio accessibile, uno stile coinvolgente e profondo e una narrazione ricca di metafore naturali – dal suolo all’acqua, dal clima alla luce – Bordignon ci guida in un viaggio che intreccia scienza, spiritualità, educazione e politica. Affronta temi cruciali come la natalità, la scuola, il lavoro, la spiritualità domestica, le politiche familiari e il ruolo dell’associazionismo, offrendo proposte concrete per un cambiamento culturale e politico che metta davvero la famiglia al centro. Il testo propone una visione sistemica della famiglia, paragonandola a un ecosistema complesso, fatto di relazioni, valori, risorse e fragilità, che ha bisogno di essere nutrito, protetto e valorizzato. La famiglia è presentata come luogo generativo, capace di produrre capitale sociale, educare alla reciprocità, affrontare le crisi e contribuire al bene comune. In un tempo segnato da solitudini diffuse, crisi educative e relazioni sempre più fragili, la famiglia torna al centro del dibattito culturale e sociale grazie a queste pagine che sono insieme riflessione, proposta e visione. Per Bordignon: "attraverso la metafora dell’ecosistema ho voluto rappresentare la famiglia come un organismo vivo interconnesso ed essenziale alla vita del Paese, una realtà in continuo movimento che deve essere protetta, tutelata. Solo ripartendo dalla famiglia, recuperando speranza e fiducia nei concreti, resistenti e resilienti nuclei familiari, possiamo costruire davvero un futuro più umano, giusto e sostenibile". Il volume è disponibile sul sito ufficiale www.frateindovino.eu e in libreria.
(Adnkronos) - “Gli italiani hanno una percezione distorta della filiera degli oli minerali usati: pensano che siano in parte bruciati, in parte smaltiti impropriamente o raccolti in modo spontaneo dalle officine, ma la realtà è un’altra. L’Italia è un’eccellenza in Europa: raccoglie e rigenera la quasi totalità (98%) dell’olio usato mentre la media dell’Unione si ferma intorno al 60%. Al centro di questo sistema c’è il modello consortile del Conou, che organizza in modo efficiente tutta la filiera. È un peccato che i cittadini non conoscano questi risultati: la consapevolezza dell’efficacia dell’economia circolare italiana può rafforzarne il successo, anche grazie al ruolo attivo dei cittadini”. Queste le parole di Riccardo Piunti, presidente Conou, in occasione dell’Ecoforum 2025, organizzato a Roma da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.