(Adnkronos) - Iniziano oggi, domenica 9 novembre, le Nitto Atp Finals di Torino 2025. Il 'Torneo dei maestri', in cui si sfideranno gli otto migliori tennisti della stagione sarà aperto dalla sfida tra Carlos Alcaraz e Alex De Minaur. Domani, lunedì 10 novembre, sarà invece la volta di Jannik Sinner, che inizierà il suo percorso contro Felix Auger-Aliassime. Dal montepremi al calendario, passando per il regolamento e i canali tv su cui seguire l'evento, ecco tutte le cose da sapere. Intanto, il regolamento. Le Atp Finals prevedono una fase a gironi, con otto giocatori (o coppie, per il doppio) divisi in gironi da quattro. Match tutti al meglio dei tre set, con tiebreak in tutti i parziali. Tutti i match di doppio saranno invece al meglio dei tre set, con punto secco sul 40 pari e match tie-break al terzo set. I primi due classificati nei gironi si qualificano per le semifinali, con il primo giocatore del gruppo A che affronterà il secondo del Gruppo B e viceversa. In caso di parità tra due giocatori, vale il criterio dello scontro diretto. In caso, possibile, di parità tra tre giocatori, ecco come verrà delineata la classifica: numero di partite giocate, totale di set vinti, totale di giochi vinti, posizione in classifica il lunedì dopo l'ultimo torneo stagionale nel calendario dell'Atp Tour. E a livello di punti Atp? Una vittoria nel round-robin vale 200 punti, in semifinale 400 e in finale 500. Ecco gli otto partecipanti nel torneo di singolare per l'edizione 2025: GRUPPO BJORN BORG: Jannik Sinner, Alexander Zverev, Ben Shelton, Felix Auger Aliassime GRUPPO JIMMY CONNORS: Carlos Alcaraz, Lorenzo Musetti, Taylor Fritz, AlexDe Minaur Ecco il calendario delle Atp Finals 2025: Da domenica 9 a venerdì 14 novembre, round robin ore 11.30 - Doppio ore 14 - Singolare ore 18 - Doppio non prima delle 20.30 - Singolare Sabato 15 novembre, semifinali ore 12 - Doppio ore 14.30 - Singolare non prima delle 18 - Doppio non prima delle 20.30 - Singolare Domenica 16 novembre, finali ore 15 - Finale doppio ore 18 - Finale singolare Il montepremi complessivo delle Nitto Atp Finals 2025 è di 15.500.000 dollari. Il campione imbattuto vicerà 5,07 milioni di dollari ed è il premio più alto mai messo in palio nella storia Atp. Ecco come sarà suddiviso per il singolare: Campione imbattuto: 5.071.000 dollari Vittoria in finale: 2.367.000 dollari Vittoria in semifinale: 1.183.500 dollari Vittoria in ogni match del girone: 396.500 dollari Quota di partecipazione: 331.000 dollari (riserva 155.000 dollari) Ecco come sarà suddiviso per le squadre di doppio: Campioni imbattuti: 959.300 dollari Vittoria in finale: 356.800 dollari Vittoria in semifinale: 178.500 dollari Vittoria in ogni match del girone: 96.600 dollari Quota di partecipazione: 134.200 dollari (riserva 51.700 dollari) Tutte le partite delle Nitto Atp Finals 2025 saranno trasmesse in diretta tv in Italia su Sky Sport. I canali di riferimento del torneo saranno Sky Sport Uno e Sky Sport Tennis. Una partita al giorno del torneo sarà poi visibile in chiaro, sui canali Rai con Rai 2 come riferimento. Sarà possibile vedere l'evento anche in streaming su Sky Go, NOW Tv e Tennis Tv. Un match al giorno sarà visibile su Rai Play.
(Adnkronos) - Dopo mesi di scouting e selezione, Barilla ha annunciato le tre aziende vincitrici della settima edizione di Good food makers, il programma per le realtà innovative che vogliono contribuire alla trasformazione del settore agroalimentare. Good food makers è il programma di open innovation di Barilla che coinvolge startup e realtà tecnologiche nella risoluzione di sfide reali lungo la catena del valore alimentare. Ogni anno il programma lancia una call to action internazionale, invitando le imprese innovative a proporre soluzioni concrete per rendere il sistema alimentare più sostenibile, sicuro e tecnologico. Good food makers mira ad accelerare l'adozione di soluzioni emergenti e ad applicare approcci di co-creazione in ambiti di ricerca che riflettono la visione più ampia di trasformazione del sistema alimentare: dall'agricoltura di precisione per garantire materie prime di qualità, alla tracciabilità delle filiere tramite dati digitali; dall'uso dell'intelligenza artificiale e di sistemi di lavorazione sostenibili per sviluppare ingredienti innovativi, al miglioramento della qualità e della sicurezza dei processi industriali. Il programma guarda inoltre alla creazione di nuove esperienze per i consumatori, con packaging connessi e prodotti pensati per rispondere alle nuove tendenze alimentari. L'edizione 2025, organizzata in collaborazione con Almacube (l'hub dell'innovazione dell'Università di Bologna e di Confindustria Emilia Area Centro), ha introdotto la formula Good food makers-ecosystem, con l'obiettivo di creare un ecosistema aperto di innovazione che coinvolga partner e stakeholder della filiera Barilla. Quest'anno il programma ha registrato 288 candidature da 41 Paesi in 5 continenti, con una significativa crescita della partecipazione italiana (24%, il valore più alto di sempre). "Good food makers - dichiara Claudia Berti, head of open innovation di Barilla - non è solo un programma di innovazione: è un catalizzatore di scoperte e collaborazioni. Ogni anno selezioniamo sfide concrete che ci permettono di esplorare tecnologie e modelli emergenti, accelerando l'adozione delle soluzioni più promettenti. Allo stesso tempo, promuoviamo una cultura più aperta e collaborativa, capace di trasformare il modo in cui affrontiamo l'innovazione e influenzare positivamente le attività quotidiane dei nostri team e oggi anche portare un beneficio diretto ai nostri partner ed un esempio per la filiera. In questa edizione abbiamo individuato soluzioni capaci di generare un impatto reale su tre temi cruciali: la sostenibilità delle pratiche di coltivazione, la sicurezza alimentare e l'esperienza d'acquisto”. Dopo un processo di selezione che ha coinvolto 33 finaliste provenienti da tutto il mondo, Barilla ha individuato tre aziende che meglio hanno saputo rispondere alle sfide di innovazione proposte dal programma. 1) Feldklasse (Germania) per la categoria agtech for climate resilience in collaborazione con Open fields che ha sviluppato una soluzione meccanica innovativa per la rimozione automatizzata delle erbe spontanee nei campi di basilico, capace di ridurre il lavoro manuale e migliorare la sostenibilità delle colture destinate alle salse e al pesto Barilla. 2) Xnext (Italia) per la categoria new frontiers of detection in collaborazione con Bizerba che ha progettato Xspectra, una tecnologia x-ray brevettata basata sul conteggio dei fotoni per l'analisi chimico-fisica in tempo reale dei prodotti alimentari, in grado di individuare anomalie invisibili ai sistemi tradizionali. 3) Vusion Group (Italia/Francia) per la categoria best on shelf in collaborazione con Conad Nord Ovest che propone Captana, un sistema di monitoraggio basato su telecamere e intelligenza artificiale per ottimizzare la disponibilità dei prodotti, ridurre i casi di out of stock a scaffale e migliorare l'esperienza di acquisto in negozio. Le tre aziende inizieranno adesso a lavorare fianco a fianco con i team Barilla ed i partner di filiera immergendosi in attività di co-design e sperimentazioni dedicate, che culmineranno nell'Innovation day in programma il 15 gennaio 2026. Tra le tre realtà selezionate, c'è la startup italiana Xnext, pioniera nello sviluppo di sistemi di ispezione avanzata per l'industria alimentare. L'azienda ha ideato Xspectra, una tecnologia x-ray brevettata che combina fotonica, elettronica nucleare e intelligenza artificiale per eseguire analisi chimico-fisiche in tempo reale dei prodotti alimentari. A differenza dei sistemi a raggi X convenzionali, che si basano sull'intensità media del segnale, Xspectra utilizza la tecnica del 'photon counting': ogni fotone viene analizzato singolarmente fino a 1.024 livelli energetici, permettendo di riconoscere differenze minime nella composizione dei materiali. Questo approccio consente di identificare contaminanti a bassa densità, come plastica e legno. L'integrazione con algoritmi di deep learning e intelligenza artificiale permette inoltre al sistema di riconoscere modelli anomali e adattarsi ai diversi formati e materiali dei prodotti, aumentando l'efficienza dei controlli di qualità. "Collaborare con Barilla attraverso Good food makers - afferma Bruno Garavelli chairman e cto di Xnext - è per noi un'opportunità unica per applicare la nostra tecnologia in un contesto industriale d'eccellenza. Condividiamo la stessa visione: portare innovazione e sicurezza lungo tutta la filiera alimentare, mettendo la tecnologia al servizio della qualità e dei consumatori”. Confermandosi leader nel settore alimentare, nel 2024 Barilla ha investito circa 50 milioni di euro nella Ricerca e Sviluppo. E il nuovo HQ della ricerca e sviluppo è attualmente in fase di riqualificazione e potenziamento. Con 12mila metri quadrati di superficie complessiva e nuovi laboratori, il nuovo polo vedrà a Parma la concentrazione di tutte le competenze tecniche del Gruppo Barilla, con un'evidente crescita delle capacità di Barilla di fare ricerca e innovazione. Tutto questo lavorando sempre di più con team interfunzionali, internazionali e dedicati ai singoli progetti, anche con continue collaborazioni con l'esterno come le startup selezionate attraverso Good food makers.
(Adnkronos) - "Oltre a un cambiamento tecnologico, stiamo mettendo in campo, un cambiamento di competenze che tocca le nostre 18mila persone con un’alfabetizzazione sull’Artificial intelligence, mettendo in campo un reskilling massiccio". Lo ha detto Maria Lamelas Godinez, chief human resources officer, FiberCop, alla conferenza ‘Europa e industria unite per la competitività’, organizzata da Sdgs Leaders a Roma. Un appuntamento che ha riunito le principali imprese italiane e i rappresentanti per presentare la ‘Dichiarazione Competitività 2026’, un documento che traduce in azione le linee indicate dal Rapporto Draghi sulla necessità di rilanciare la competitività dell’Europa. “Stiamo mettendo in atto un grandissimo change management - ha spiegato Lamelas Godinez - diffondendo la cultura dell’imparare a non avere paura di cambiare di pari passo alla transizione tecnologica Quest'anno il reskilling ha toccato 1500 persone attraverso veri e propri cambi di lavoro e di funzione. Il che vuol dire che le nostre persone devono essere flessibili e pronte al cambiamento”.