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(Adnkronos) - Il comune di Fermignano (Pu) è tra i cinque premiati da Fondazione Sodalitas alla 9a edizione di Cresco Award - Città Sostenibili, al Centro Congressi Lingotto di Torino. "Il nostro progetto si chiama 'Fermignano 2030, dalla sostenibilità all'inclusione sociale' - commenta il sindaco Emanuele Feduzi - Siamo partiti dalla raccolta differenziata, portandola in maniera stabile sopra l'85%, quindi diventando il comune più riciclone della regione Marche per la categoria, 5-10 mila abitanti. Abbiamo poi costruito una nuova struttura, una scuola primaria per 500 bambini, completamente autosufficiente da un punto di vista energetico. Grazie al risparmio energetico che ne è scaturito abbiamo finanziato parte degli interventi nel sociale, ad esempio l'acquisto di un nuovo mezzo e il recupero di strutture per i disabili, e altre attività come la campagna per la sensibilizzazione contro la violenza di genere". "Cresco Award è un momento di crescita, di confronto e soprattutto di stimolo - aggiunge il sindaco Feduzi - Abbiamo partecipato per la prima volta, quasi come una scommessa insieme ai miei colleghi e collaboratori. Nell'arco di pochi mesi abbiamo ricevuto due premi, Cresco Award, appunto, e un premio dal GSE a livello nazionale per essere riusciti a rivoluzionare la spesa energetica sfruttando fonti alternative appunto per alimentare le nostre strutture e rifinanziando in questo modo il sociale. Per noi è stato uno stimolo, un momento di confronto e soprattutto, ripeto, un momento di crescita non soltanto per l'amministrazione e per la dirigenza, ma per tutta la città".
(Adnkronos) - Acquisire un nuovo cliente può costare da cinque a venticinque volte di più rispetto a trattenerne uno già esistente. Inoltre, aumentare la fedeltà della clientela del 5% può far crescere i profitti di un'azienda dal 25% al 95% (Fonte: Harvard Business Review). Questi dati sottolineano l'importanza della customer retention, ovvero l'insieme di attività volte a mantenere i clienti attuali. La ritenzione dei clienti è il dato più importante che possiede un’azienda e un requisito fondamentale per garantirle una stabilità duratura". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia l'esperto Alberto Frisoni, ceo di Sales process Italia. "Non sono gli utili o i Kpi di marketing - precisa - i principali indicatori, ma quanti clienti ogni anno continuano a rimanere fedeli. Nessuna campagna pubblicitaria o di acquisizione potrà mai compensare una perdita significativa di clienti. Se la maggior parte se ne va, l'economia aziendale non potrà mai funzionare. Acquisire un nuovo cliente costa sempre di più rispetto a consolidare i rapporti con uno già esistente”. “Fidelizzare i clienti - sottolinea Alberto Frisoni - rappresenta anche un vantaggio strategico per attrarre nuovi consumatori. I clienti soddisfatti e fedeli, infatti, diventano ambasciatori del brand, promuovendolo attraverso il passaparola positivo. Questo meccanismo naturale, supportato da relazioni durature e di fiducia, permette di ridurre i costi di acquisizione e migliorare la redditività complessiva dell'azienda”. “E' chiaro dunque che convertire i lead in acquirenti non è sufficiente per garantire la sostenibilità e la redditività aziendale comprendere, invece, le esigenze dei clienti e offrire loro soluzioni di valore è essenziale per creare relazioni durature ed avere clienti soddisfatti. Al contrario, puntare su offerte a basso prezzo è una strategia inefficace nel lungo termine. Vendere non si limita a competere sul prezzo, ciò che conta è il valore aggiunto che possiamo offrire: che si tratti di servizi extra, accessori o di un'attenzione personalizzata, questi elementi ci consentono di mantenere i prezzi più alti senza compromettere la competitività, rafforzando al contempo il legame con i nostri clienti. L’obiettivo di una sana strategia aziendale deve essere quello di vendere di più a margini più alti”, conclude Frisoni.
(Adnkronos) - Progettare imballaggi sempre più riciclabili e che evitino sprechi nella catena produttiva. Su questo tema si è svolta oggi, alla Camera dei Deputati, la conferenza stampa di presentazione del nuovo manuale dell’Associazione Italiana Scatolifici per gli imballaggi di cartone ondulato. L'Associazione Italiana Scatolifici, che riunisce i principali produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato, rappresenta un settore con un fatturato complessivo superiore a 1,2 miliardi di euro e che offre lavoro a migliaia di persone in tutto il territorio nazionale. A conferma dell'impegno nella promozione dell'economia circolare e della riduzione dell'impatto ambientale, l’associazione ha recentemente pubblicato un nuovo vademecum sul cartone ondulato, una guida in linea con le più recenti direttive europee in materia di sostenibilità dal titolo 'Imballaggi in cartone ondulato. Informazioni generali e aspetti produttivi - linee guida tecniche e commerciali'. Il cartone ondulato - spiega l'Associazione - si configura come una risorsa chiave per promuovere un'economia che operi nel rispetto totale dell'ambiente: un materiale che in potenza potrebbe andare a sostituire la plastica o altri materiali ad alto impatto ambientale in numerosi settori. Il cartone ondulato si distingue per le sue caratteristiche: resistenza, leggerezza, riciclabilità e biodegradabilità. Questo materiale, costituito da strati di carta ondulata e liner, uniti da colle naturali a base di amido (derivato da mais o patate), è biodegradabile e, in alcuni casi, compostabile. Grazie alla sua versatilità, è adatto a diverse tipologie di imballaggio, dal primario al terziario, con resistenze variabili a seconda della tipologia di onda utilizzata (singola, doppia o tripla). In Italia, oltre l’80% delle materie prime utilizzate per la produzione di cartone proviene da carta riciclata. Il 29° Rapporto Annuale di Comieco evidenzia un tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici nel 2023 pari al 92,3%, livello che supera ampiamente gli obiettivi fissati dall'Ue per il 2030. Inoltre, più del 90% della fibra vergine impiegata dall'industria cartaria europea proviene da foreste europee in espansione, di cui oltre il 70% è certificato Fsc o Pefc. “Essere qui oggi a rappresentare gli scatolifici e a lanciare il primo manuale tecnico specifico per il nostro comparto segna un traguardo importantissimo per la nostra associazione e per tutte le nostre imprese. Il Manuale ci aiuterà a crescere in linea con la transizione green e ad essere più riconoscibili in una filiera complessa che ha sempre dato poco valore agli scatolifici trasformatori, piccole e medie imprese a capitale italiano che operano su tutto il territorio nazionale - ha dichiarato Andrea Mecarozzi, presidente Associazione Italiana Scatolifici - Non vogliamo però fermarci qui: il nostro obiettivo futuro ora è di coinvolgere sempre più i ministeri competenti e le istituzioni per supportare anche il nostro comparto affinché continui ad applicare l'approccio virtuoso e non subisca svantaggi rispetto ad investimenti già erogati in altri settori concorrenti. Vogliamo che le soluzioni di imballaggio sostenibili come le nostre siano sempre più competitive e accessibili, anche dal punto di vista economico”.