(Adnkronos) - Se gioca Jannik Sinner, alle Atp Finals di solito comanda l’arancione. Ma quando in campo c’è l’azzurro, alla Inalpi Arena di Torino se ne vedono di tutti i colori. Nel corso del match vinto oggi contro Zverev, il fuoriclasse azzurro è stato accompagnato dal suo pubblico. Che, come al solito, non si è risparmiato in termini di inventiva. Tra guizzi, cartelloni iconici e... animali. Perché lo spettacolo di Torino, quando gioca Sinner, sta anche sugli spalti. Nel match contro Zverev, è spuntato per esempio “San Sinner”. La gigantografia di un santino con le fattezze di Jannik. “Ormai siamo tra il sacro e il profano” commenta divertito un tifoso quando vede l’inquadratura dell’Arena cadere su uno dei geni di serata. Le trovate si susseguono. Poco dopo, uno striscione alzato con orgoglio recita “Sinner sindaco di Torino”. Un riconoscimento notevole da parte dei tifosi, visto che l’azzurro è pure cittadino onorario di Torino per averla resa "celebre in tutto il mondo" come spiegato dall'attuale primo cittadino Stefano Lo Russo. E ancora, tra le perle: “Anche il mio cane tifa Sinner”, con tanto di foto del cucciolo con parrucca arancione d’ordinanza. È la fenomenologia del 'Sinnerismo’, ideologia capace di unire l’Italia del tennis in nome del suo idolo. Le sorprese non si fermano qui, perché a un certo punto le telecamere della Inalpi Arena inquadrano addirittura una volpe, tra le risate dei 13mila presenti. Un tifoso audace sfida il riscaldamento dell’impianto e si traveste da 'Fox' per “consegnarsi” alla storia della serata. Un’altra notte magica, che porta Jannik in semifinale alle Atp Finals. (di Michele Antonelli, inviato a Torino)
(Adnkronos) - Esiste un filo rosso che unisce la cucina italiana a quella nipponica: l’amore per la materia prima, il rispetto per l’ingrediente e la ricerca costante per esaltarne le peculiarità. La passione degli italiani per la tradizione gastronomica giapponese è evidente in tutta la Penisola, con il fiorire dei banchi dedicati all’omakase, la crescita costante degli eleganti locali di fine dining, il boom delle izakaya e un’attenzione sempre maggiore nei confronti del sake e della mixology del Sol Levante. Ce lo racconta la nuova Guida sushi 2026 del Gambero Rosso, presentata oggi presso lo Spazio Field di Roma, giunta alla sua terza edizione. Gli esercizi recensiti sono stati 230, in netto aumento rispetto allo scorso anno. Si arricchisce anche la rosa dei premiati con le Tre Bacchette – massimo rating in termini di eccellenza – che passano a 42, con 11 nuovi ingressi distribuiti lungo tutto il territorio. Quattro i premi speciali: novità dell’anno (Ruri Kaiseki a Napoli), valorizzazione del sake (Iyo Omakase a Milano ed Enosake a Roma), miglior carta dei vini (Uni Restaurant a Cervia) e miglior proposta di bere miscelato (Sentaku Izakaya a Bologna). Novità assoluta di questa edizione è l’appendice dedicata non solo ai migliori take-away, ma anche alle botteghe specializzate e gli izakaya, per chi cerca un tipo di esperienza autentica e informale, senza rinunciare alla qualità. “La cucina giapponese in Italia ha raggiunto un livello di maturità impensabile solo pochi anni fa. Nei ristoranti in Guida ritroviamo quella complessità di cotture, ingredienti e tradizioni che rende la cucina nipponica così tremendamente affascinante. E oggi assistiamo a contaminazioni sempre più interessanti, sia come sapori che nei modelli di ristorazione”, commenta Lorenzo Ruggeri, direttore responsabile del Gambero Rosso. Secondo Pina Sozio, curatrice della pubblicazione: “Il focus sul sushi ci permette un punto di osservazione privilegiato su una specialità che rappresenta al meglio, nella sua essenzialità, il rigore della tradizione giapponese. Essenzialità che ha conquistato tutta la Penisola, con un successo di estimatori in perenne aumento”. Aumentano rispetto alla precedente edizione gli esercizi che hanno conquistato le Tre bacchette, massimo riconoscimento per qualità e servizio, passando a 42. Milano si conferma al vertice della classifica (12 premiati, con 4 new entry), seguito da Roma (6 premiati, con 2 novità) e Torino (3 premiati, con 1 novità). Moon Asian Bar dell’Hotel Valadier di Roma conquista le Tre bacchette 2026. Oltre a Miyabi – Torino, Azabu10 – Milano, Hatsune Zushi at Ronin – Milano, IYO Kaiseki – Milano, IYO Restaurant – Milano, Yamaneko – Udine, Ambar – Firenze, Nomisan – Roma, Ruri Kaiseki – Napoli, Urubamba – Napoli. A seguire i premi speciali. Novità dell’anno – New Kenji Mundi Riso: Ruri Kaiseki (Napoli). Valorizzazione del Sake – JFC Italia: IYO Omakase (Milano) e Enosake (Roma). Miglior carta dei vini - Spinelli: Uni Restaurant (Cervia). Miglior proposta di bere miscelato: Sentaku Izakaya (Bologna).
(Adnkronos) - L’aggiornamento di Piano conferma i target economico finanziari del Gruppo, con un upside nel medio lungo periodo derivante dallo sviluppo del business dei data center, il cui contributo ai risultati è previsto a partire dal 2028. In particolare, il Piano prevede una crescita dell’EBITDA dai 2,2 miliardi di euro del 2025F ai 2,4 miliardi di euro nel 2028, 2,8 miliardi di euro nel 2030 e 3,6 miliardi di euro nel 2035. Il CAGR risulta essere del 5% nel periodo 2025-35 e del 6% nel periodo 2028-2035. Tale crescita è abilitata da 23 miliardi di euro di investimenti, così ripartiti: 7,6 miliardi di euro per le Business Unit Generazione e Mercato, 7,4 miliardi di euro per la Business Unit Smart Infrastructures1 e 6,5 miliardi di euro per la Business Unit Circular Economy. 45% a bassa volatilità e 55% a mercato. Dei 7,6 miliardi di euro di investimenti destinati alle Business Unit Generazione e Mercato, 3,7 miliardi di euro sono relativi allo sviluppo di nuova capacità rinnovabile solare ed eolica (target di 3,7 GW di capacità installata al 2035), 1,4 miliardi di euro destinati alla flessibilità e circa 1,6 miliardi di euro a supporto della crescita clienti (obiettivo 5 milioni nel 2035). Per le Business Unit Generazione e Mercato il rendimento del capitale investito (ROI) atteso è superiore al 15%, anche per effetto di una base clienti integrata verticalmente e di un portafoglio di generazione diversificato. Nella Business Unit Smart Infrastructures sono previsti 7,4 miliardi di euro di investimenti di cui 4,9 miliardi di euro destinati al potenziamento e ammodernamento delle reti di distribuzione elettrica2. La RAB elettrica, che ha già superato la RAB gas nel corso del 2025, raggiungerà 4 miliardi di euro nel 2035. Inoltre, 0,3 miliardi di euro sono destinati alle infrastrutture di ricarica per la mobilità elettrica. Per questa Business Unit il ROI atteso è superiore al WACC regolatorio. Alla Circular Economy sono destinati 6,5 miliardi di euro di investimenti. A2A mira a consolidare la leadership nel settore ambientale e in particolare nel recupero di energia. Grazie ai 2,8 miliardi di euro di investimenti dedicati al trattamento e ai 0,5 miliardi di euro previsti per la raccolta, nel 2035 il Gruppo tratterà 6,6 milioni di tonnellate di rifiuti urbani e industriali. Sono inoltre destinati 1,2 miliardi di euro al teleriscaldamento per supportare la decarbonizzazione dei consumi residenziali e 0,5 miliardi di euro al ciclo idrico per ridurre le perdite e realizzare nuovi depuratori. Nella Business Unit Circular Economy confluiranno inoltre le attività relative allo sviluppo di una datacenter platform. A questa nuova linea di business sono dedicati 1,6 miliardi di euro di investimenti, con un EBITDA previsto al 2035 di circa 0,4 miliardi di euro. Per la Business Unit Circular Economy il rendimento del capitale investito (ROI) atteso è superiore al 10%, trainato dall’impatto dei data center e dalla valorizzazione dei nuovi impianti. L’aggiornamento di Piano conferma inoltre l’obiettivo di creare un ritorno extra sul WACC di Gruppo almeno di 200 punti base. La performance industriale e una attenta disciplina finanziaria garantiscono una crescita robusta e 1 Le cifre non includono 1,2 miliardi di euro di investimenti Corporate 2 Valore non inclusivo dell’esborso legato all’acquisizione di Duereti 6 un equilibrato rapporto PFN/EBITDA. L’aggiornamento di Piano conferma infatti la capacità del Gruppo di generare cassa a disposizione della crescita: il flusso di cassa operativo, dopo il pagamento delle capex di mantenimento, è atteso pari a 14 miliardi di euro nell’arco di piano, con una cash conversion, data dal rapporto tra Flusso di Cassa Operativo (al netto degli investimenti di mantenimento) ed EBITDA, superiore al 50%. La Posizione Finanziaria Netta è attesa in aumento di 3 miliardi di euro nel periodo 2026-2035, di cui circa 2 miliardi di euro entro il 2030 derivanti dagli investimenti nei data center, incrementali rispetto al Piano precedente. Tale crescita si conferma essere sostenibile, con un rapporto PFN/EBITDA a un livello mai superiore a 2,8x, in costante riduzione fino a 2,4x al 2035. L’indebitamento finanziario si accompagna ad una attenta gestione del costo medio del debito, mantenuto al di sotto del 3% nel medio termine e del 3,3% nel lungo termine, anche grazie ad una proattiva ottimizzazione della struttura del debito. ''L’aggiornamento di Piano -si sottolinea- conferma l’attenzione del Gruppo verso un’equilibrata e sostenibile struttura del capitale finalizzata a mantenere l’attuale rating creditizio di A2A''. Il fabbisogno finanziario nel periodo 2026-2035 è stimato in 10 miliardi di euro, di cui 3 miliardi di euro destinati al debito incrementale mentre i restanti 7 miliardi di euro saranno necessari per il rifinanziamento del debito esistente. In risposta a un contesto caratterizzato da una maggiore inclinazione della curva dei tassi di interesse, la strategia finanziaria di A2A si concentrerà sulla ottimizzazione del rapporto tra debito a tasso fisso e debito a tasso variabile, in modo da sfruttare strategicamente un sempre più bilanciato mix tra tassi di breve e tassi di lungo. Per tutto il Piano, il rapporto Fonti/Impieghi, ossia l’indice di copertura dei flussi di cassa in uscita attesi nei prossimi 12 mesi data la posizione di liquidità, si attesterà sopra 1,2x, e la duration media sempre sopra i 5 anni. Sulla scia dei risultati raggiunti nel corso del 2025, con il primo European Green Bond collocato sul mercato e il primo Blue Bond in Italia, la strategia finanziaria di Piano permetterà di accrescere ulteriormente il peso della Finanza Sostenibile, con la quota di debito ESG sul debito totale che andrà oltre l’85% nel 2028, oltre il 90% nel 2030, arrivando ad avere solo debito sostenibile nel 2035. Il rapporto FFO/Net Debt è atteso sempre sopra al 24%, confermando l’impegno di A2A nel mantenimento del rating attuale e a conferma della piena sostenibilità dell’indebitamento finanziario.