(Adnkronos) - "Rispetto ad altri Paesi, l’Italia aveva aziende meno ricche per le quali il riuso e il riciclo erano necessità, poi diventate virtù che ci hanno portato a essere leader europei in economia circolare". Così Vincenzo Boccia, ex presidente di Confindustria e amministratore delegato di Boccia Industria Grafica, è intervenuto stamattina a Trento durante il panel “Economia circolare, tra il dire e il fare”, in programma al Festival dell’economia in corso nella città alpina. “Poi l’economia circolare per le aziende italiane è diventata anche una strategia di racconto culturale — ha aggiunto l’imprenditore — noi ad esempio abbiamo deciso di recuperare gli scarti per farne opere d’arte, un maggior valore del prodotto che è quindi un andare oltre l’economia circolare, cosa che dà anche l’idea di quanto sia ampia questa sfida”. “Una sfida che deve essere vinta e sviluppata anche per le giovani generazioni, più sensibili delle vecchie a questo tema, ma anche perché ce lo chiederà sempre di più il mercato”, ha concluso l’ex presidente di Confindustria.
(Adnkronos) - L’enciclica di papa Francesco Laudato Si’ al centro di un percorso formativo: nasce il master in Sustainability Management per i nuovi leader del futuro consapevoli, etici e sostenibili. A dieci anni dalla pubblicazione dell’enciclica Laudato Si’ di Bergoglio , il suo messaggio si traduce in azione concreta e formazione. Il consorzio UniEticPMI, l’Università Telematica degli Studi IUL e la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” annunciano la nascita del Master universitario di I livello in Sustainability Management. “Un percorso pensato per formare professionisti consapevoli, responsabili e capaci di guidare il cambiamento verso una società più giusta, equa e sostenibile”, spiegano gli ideatori. “Il master - ragguaglia una nota - prende forma a partire dal messaggio centrale presente in Laudato Sì: la necessità urgente di prenderci cura della casa comune, ovvero il pianeta che abitiamo. L’iniziativa formativa si pone come risposta concreta e sistemica alle sfide ambientali, economiche e sociali che definiscono l’attuale fase storica: una transizione epocale in cui sostenibilità, etica e tecnologia devono dialogare”. Le iscrizioni al master saranno presto aperte. Il corso è rivolto a laureati triennali o magistrali, professionisti, manager, operatori del terzo settore, funzionari pubblici e a chiunque desideri aggiornare le proprie competenze. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.unieticpmi.it.
(Adnkronos) - "Un uso sapiente delle risorse, il consorzio che è arbitro e senza scopo di lucro e gli standard di qualità trasparenti": sono i tre ingredienti del modello del Conou, come ha spiegato il presidente Riccardo Piunti intervenendo al panel “Economia circolare, tra il dire e il fare” che si è tenuto stamattina al Festival dell’economia di Trento, e che fanno del Consorzio nazionale per gli olii usati un modello di economia circolare all’estero. “Abbiamo continue richieste da parte di enti, le ultime dalla Francia, per affiancarli e spiegargli come fare a rendere efficiente e funzionale la raccolta”, ha aggiunto Piunti. “E’ un modello che coniuga l’interesse economico con l’interesse ambientale ed è facile perché disegnato sui nostri standard di qualità, che spiegano come deve essere l’olio usato per essere rigenerato e quali caratteristiche deve avere quello rigenerato”, ha argomentato il presidente di Conou. Nel 2024 il Conou ha raccolto 188.000 tonnellate di oli usati, rigenerandone il 98%, con una qualità identica a quello vergine. L’economia circolare può contribuire molto a rafforzare la competitività di un Paese: Cassa depositi e prestiti ha stimato che l’adozione di pratiche di economia circolare ha generato per le imprese manifatturiere, nel solo 2024, un risparmio di 16,4 miliardi di euro. "Il nostro modello è virtuoso, ma ci sono ancore piccole aziende che provano a non pagare il contributo ambientale, dovuto per legge: in due anni abbiamo recuperato tre milioni di euro". Il presidente di Conou ha fatto il punto sul contributo obbligatorio a carico delle imprese che immettono al consumo oli lubrificanti. Grazie a una convenzione firmata nel 2023 con l'agenzia delle dogane, il Conou è riuscito ad adottare una più efficace gestione e controllo del contributo ambientale. “Abbiamo quasi azzerato gli evasori, siamo tra consorzi più virtuosi”, ha precisato Piunti.