INFORMAZIONIElena Ceriotti |
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(Adnkronos) - Mediamond cresce ancora a Roma. La concessionaria pubblicitaria del Gruppo Mediaset, in partnership con Pubbli Roma, incrementa la sua presenza nella Capitale, valorizzando un'area metropolitana che conta 4,2 milioni di abitanti e accoglie ogni anno circa 35 milioni di visitatori da tutto il mondo: dal 1 settembre, l'offerta viene ampliata con tre nuovi circuiti di impianti digitali, collocati lungo le arterie urbane e nei principali snodi della città, che si aggiungono alla presenza già attiva degli impianti OOH Transit presso la stazione di Roma Ostiense. Il piano prevede 80 nuovi schermi digitali pensati per raggiungere in modo efficace cittadini, pendolari e turisti. Gli investimenti si concentrano su formati di grande impatto in aree centrali e ad alta percorrenza, come i quartieri Flaminio e Prati, la stazione Termini, le principali direttrici d’accesso e la zona EUR, strategica per il target business, oltre a vie ad alta pedonabilità e viabilità come Appia e Tuscolana. Questa espansione sembra confermare come il presidio dell’Out Of Home sia considerato un tassello strategico nella visione complessiva del Gruppo Mediaset, sempre più orientata a integrare in modo sinergico canali fisici e digitali per offrire valore ai brand in contesti ad alta esposizione. Prima a Milano e ora anche a Roma. "Negli ultimi due anni abbiamo costruito un network solido e ad alto valore aggiunto, con impianti analogici e digitali posizionati in zone strategiche del capoluogo meneghino. Oggi siamo orgogliosi di annunciare l’estensione del network OOH a Roma con impianti digitali ad alto impatto. In questo modo offriamo ai nostri clienti una copertura capillare nelle due principali aree metropolitane italiane, per massimizzare la visibilità e l’efficacia delle loro campagne”, commenta Nicola Lussana, amministratore delegato di Mediamond. L’ampliamento dell’offerta OOH consente alle aziende di pianificare campagne integrate sulle due città italiane più rilevanti per il business, rafforzare la brand awareness, affermare il proprio posizionamento e sfruttare appieno le potenzialità della pianificazione outdoor, raggiungendo un pubblico sempre più vasto e profilato. “I dati di crescita del mercato pubblicitario Out Of Home mostrano la forte identità del mezzo, la cui anima digitale è sempre più conosciuta e apprezzata dai brand. L’OOH è ormai un asset fondamentale all’interno dei piani media poiché, grazie alla sua capacità di generare visibilità e memorabilità, favorisce in modo considerevole il raggiungimento degli obiettivi di comunicazione”, prosegue Lussana. Oberdan Zuccaroli, amministratore unico di Pubbli Roma (società attiva dal 1991 nel settore delle affissioni pubblicitarie nella Capitale) aggiunge: “Siamo entusiasti di avviare questa partnership commerciale con un Gruppo importante come Mediaset, contraddistinto da una forte visione tecnologica e internazionale. È l’inizio di una collaborazione solida e duratura, che ci vedrà protagonisti nel mercato DOOH nei prossimi anni. Insieme a Mediamond condividiamo l’obiettivo di rafforzare la presenza digitale e valorizzare al meglio il nostro patrimonio cittadino”, conclude Zuccaroli.
(Adnkronos) - Con la Circolare 9/E del 24 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate interviene sul fronte della compliance fiscale, offrendo una visione più chiara del Concordato preventivo biennale (Cpb). Il documento interviene a dettagliare le nuove regole di adesione al concordato, che si applicheranno già a partire dal biennio 2025-2026 e lo fa disegnando un sistema più selettivo, ma al tempo stesso più flessibile e orientato al merito. Una riforma che chiama in causa il ruolo del professionista fiscale, sempre più strategico nel guidare imprese e contribuenti verso un rapporto più collaborativo e trasparente con il fisco. Secondo Raffaele Di Capua, fondatore dello studio Di Capua & Partners, la circolare rappresenta “un passaggio cruciale nel consolidamento del Concordato preventivo biennale come strumento di compliance evoluta". "L’introduzione di soglie massime per i contribuenti ad alta affidabilità fiscale e la possibilità di rimodulare la proposta in presenza di eventi straordinari - prosegue - segnano un’evoluzione verso una fiscalità più equa, trasparente e prevedibile. Di particolare rilievo è il nuovo regime opzionale di imposta sostitutiva, che, con aliquote graduate (10%-15%) in base al punteggio Isa, premia comportamenti virtuosi e continuità dichiarativa”. Ma non mancano le voci critiche. Secondo la visione di Proactiva, le modifiche introdotte rischiano di indebolire ulteriormente l’attrattività di uno strumento che, già nella sua prima versione, non aveva riscosso grande entusiasmo tra i contribuenti. “Dal punto di vista tecnico le novità rilevanti, che riguardano le nuove adesioni a partire dal biennio 2025 2026, prevedono l’introduzione di nuove cause di decadenza/cessazione introdotte al fine di contrastare possibili utilizzi distorsivi del nuovo istituto e una soglia massima relativa al maggior reddito non tassato eccedente quello concordato”, spiega Luca Bisignani, Partner di Proactiva Corporate & Tax. “Nel complesso si tratta di interventi solo parzialmente mitigati da altri di minor rilevanza, che inevitabilmente riducono l’appeal dell’Istituto il quale già di per sé non aveva incontrato particolari favori presso i contribuenti. Tali ulteriori limitazioni e restrizioni fanno ragionevolmente pensare che, nel corso dei prossimi anni, il Concordato preventivo biennale sia destinato a ‘sgonfiarsi’ al pari di altre agevolazioni che nel recente passato sono state introdotte con le migliori intenzioni per poi essere fortemente rimaneggiate e combattute all’esito delle prime verifiche sui dati di adesione e di gettito, come Industria 4.0 e 5.0 o il Superbonus al credito imposta R&S”, sostiene. Nella sua lettura Moore riconosce nella circolare un importante passo avanti verso un sistema di maggiore selettività, ma anche più maturo e orientato al merito. “L’introduzione di limiti quantitativi per i soggetti con elevato Isa è un messaggio chiaro”, aggiunge Paolo Borghi, partner dello studio Moore Professionisti Associati. “Il concordato - spiega - non è più solo uno strumento di semplificazione, ma diventa un vero e proprio patto di affidabilità tra contribuente e Amministrazione. Positiva anche l’apertura alla possibilità di comunicare eventi straordinari, che rende il meccanismo più flessibile e vicino alla realtà operativa delle imprese. Di contro, l’inasprimento delle cause di esclusione, penso soprattutto a operazioni straordinarie e partecipazioni incrociate, richiede una pianificazione ancora più attenta e consapevole. I controlli aumentano, ma crescono anche le tutele e i vantaggi per chi sceglie di aderire”. Un’evoluzione che rafforza ancora una volta il ruolo del consulente fiscale. “Dovremo guidare i clienti in scelte ponderate, valutando non solo la convenienza economica, ma anche la sostenibilità e la coerenza del percorso fiscale che intendono intraprendere”, conclude.
(Adnkronos) - “I treni sono mezzi di trasporto già sostenibili, ma abbiamo voluto vivere la sostenibilità in maniera ancora più incisiva, ideando treni che consumino meno energia e sfruttando materiali riciclabili”. Così Maria Giaconia, direttore operations Regionale di Trenitalia, alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’ che si svolgerà il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna. L’appuntamento è pensato per fare il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci nel nostro Paese. Lo stesso approccio, ossia di rendere ancora più green qualcosa già di per sé sostenibile, Trenitalia lo applica ai treni che prevedevano l’impiego anche di carburante diesel, come spiega Giaconia: “Sono stati ripensati così che possano utilizzare biocarburante. Lavoriamo non solo sulla sostenibilità ambientale, ma anche su quella sociale. I nostri nuovi treni infatti devono essere la risposta alle città del futuro, perché muoversi meglio significa vivere meglio. Abbiamo ripensato l’accessibilità dei treni, abbiamo lavorato anche sulla digitalizzazione, per fare in modo che le persone scelgano sempre più spesso il mezzo pubblico piuttosto che l’auto privata”. Un altro aspetto importante è quello dell’intermodalità, per fare ‘l’ultimo miglio’: “La stazione non sempre è in centro città e” per aiutare i viaggiatori a raggiungere la loro destinazione con i mezzi pubblici “abbiamo progettato, insieme agli operatori del Tpl, la combinazione treno e bus, acquistabile sulle nostre piattaforme. Abbiamo oltre 200 collegamenti che ci permettono di accedere ai posti più belli. Sostenibilità è anche permettere a tutti di arrivare in modo capillare ovunque, anche in quelle destinazioni un po’ meno battute”. “L’Eco Festival per noi è un appuntamento importante perché è un luogo per il confronto di idee e progetti necessari per un cambiamento verso la sostenibilità. Non siamo qui soltanto perché siamo operatori di trasporto pubblico ferroviario - puntualizza in conclusione Giaconia - ma perché ci crediamo fortemente. Per questo abbiamo voluto condividere questa partnership con l’Eco Festival”.