INFORMAZIONIElena Abbà |
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(Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non aveva programmato di chiedere al presidente di Israele Isaac Herzog la grazia per il premier israeliano Benjamin Netanyahu durante il suo discorso alla Knesset. Ma ''era il momento perfetto, non credete?'', ha detto Trump ai giornalisti a bordo dell'Air Force One di ritorno dall'Egitto, ''stava ricevendo tantissimi applausi. Se non li avesse avuti, non avrei chiesto la grazia''. Netanyahu è stato incriminato per corruzione, frode e abuso di ufficio in tre casi diversi, ma collegati tra loro. Trump ha confermato che venerdì riceverà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca. ''Credo di sì'', ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano conferma a bordo dell'Air Force One. In precedenza Zelensky aveva annunciato che ''questa settimana'' si sarebbe recato alla Casa Bianca.
(Adnkronos) - "Sono molto contento per la firma di questo protocollo d’intesa, è un grandissimo valore aggiunto. Ringrazio Inps per aver spinto in questa direzione. Significa poter fornire ai lavoratori degli strumenti importanti di tutela”. Così il Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, in occasione della firma del Protocollo d’intesa tra la Direzione metropolitana INPS di Roma e la Prefettura di Roma per la costituzione della sezione territoriale provinciale di Roma della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità. La firma è stata messa oggi presso la Prefettura di Roma. “Sono ancora toccato dall’incontro col ragazzo indiano morto dopo aver perso un braccio ed essere abbandonato ignobilmente – spiega Giannini – Questo protocollo d’intesa offre alle aziende dei punti di riferimento costanti per poter agire nella legalità. Prevedo una ricaduta positiva sul settore agricolo e alla fine sui consumatori con prodotti di qualità”. Il Protocollo ha l’obiettivo di promuovere iniziative congiunte in materia di politiche attive del lavoro, di contrasto al lavoro sommerso e all’evasione contributiva, nonché di sostegno e assistenza ai lavoratori stranieri immigrati impiegati nel settore agricolo. “Ci siamo lasciati con l’impegno preciso di rivederci tra tre o quattro mesi per vedere quanto è stato fatto. Questo è un protocollo importantissimo che deve essere applicato e seguito con cura per portare vantaggio a tutti” conclude Giannini.
(Adnkronos) - Dal cuore dell’Alto Molise, tra le creste appenniniche, alla Valle del Belice, in Sicilia, passando all’entroterra lucano e pugliese: è l’Italia dei 'Parchi del Vento'. Qui, fuori dai circuiti turistici più frequentati, si possono scoprire territori dove gli impianti eolici non solo sono laboratori di transizione ecologica ma anche attrattori di turismo. A raccontarlo sono i 29 impianti selezionati da Legambiente, di cui 7 nel 2025, al centro della quarta edizione della guida turistica 'Parchi del Vento', realizzata dall’associazione ambientalista con il contributo di Agsm Aim, Rwe, Winderg, il patrocinio di Anev, e presentata oggi alla Fiera Internazionale del Turismo a Rimini. “Per contrastare l’emergenza climatica e migliorare le condizioni sociali del nostro Paese - commenta Katiuscia Eroe responsabile energia di Legambiente - è fondamentale non solo far crescere la produzione da rinnovabili e rendere finalmente il nostro sistema energetico libero da carbone, petrolio e gas, escludendo l’inutile e costoso ritorno al nucleare, ma anche fare in modo che queste tecnologie portino sempre più vantaggi ai territori e alle comunità. Con la nostra guida turistica Parchi del Vento, grazie alla collaborazione di diversi partner, raccontiamo a cittadini, turisti, curiosi ma anche imprese e amministrazioni come ciò sia possibile perché un parco eolico, se ben integrato con il territorio, può essere un volano per attirare curiosità verso i territori in cui sono ospitati, valorizzando le attività esistenti”. “Intorno ai parchi eolici che raccontiamo all’interno della Guida Parchi del Vento - aggiunge Sebastiano Venneri, responsabile turismo di Legambiente - stanno nascendo sempre di più opportunità interessanti, come percorsi ciclopedonali, passeggiate a cavallo, il passaggio del Giro d’Italia. Ma anche impianti perfettamente integrati con vitigni e uliveti e che permettono di riscoprire tradizioni e culture storiche, ormai dimenticati da molti. Questi impianti sono la dimostrazione che integrare nuovi impianti nel paesaggio è non solo possibile ma anche una sfida che può essere affrontata solo con il consenso delle comunità attraverso forme innovative e affascinanti di valorizzazione delle risorse locali”. Legambiente ricorda che in Italia l’eolico svolge un ruolo sempre più rilevante, arrivando ad agosto 2025 a quota 13.356 MW di potenza installata, di cui 685 realizzati nel 2024 e 337 nel 2025, in grado di produrre, nel 2024, complessivamente 22.068 GWh/a di energia elettrica, pari al fabbisogno di circa 8,1 milioni di famiglie. Un numero che negli ultimi vent’anni è cresciuto passando da 1.131 MW del 2004 ai numeri attuali, permettendo a questa tecnologia di produrre il 17,2% del totale prodotto da fonti rinnovabili e di fornire un contributo rispetto ai consumi complessivi italiani pari al 7%. "Per accelerare la diffusione dell’eolico, sia a terra sia a mare, occorre però snellire e velocizzare gli iter autorizzativi coinvolgendo sempre più comunità e territori, semplificando anche la normativa per il repowering degli impianti esistenti", avverte l'associazione.