(Adnkronos) - A bordo di un tir stava trasportando circa 64 chili di cocaina. In manette è finito un trentenne di origini campane, fermato per un controllo dai militari della Compagnia Pronto Impiego di Catania in servizio 117, in collaborazione con un’unità cinofila. La reazione nervosa del guidatore ha convinto le fiamme gialle a effettuare una perquisizione approfondita e all'interno del semirimorchio, abilmente nascosti tra il fondo e le pedane della merce, sono stati rinvenuti 2 borsoni di colore scuro contenenti panetti di cocaina mentre all’interno del cassettino porta oggetti della motrice, in aggiunta, è stata rinvenuto un grammo di hashish e 800 euro in contanti. I baschi verdi etnei hanno quindi proceduto al sequestro della droga, verosimilmente destinata a rifornire le piazze di spaccio della provincia, del tir, del denaro e all’arresto, in flagranza di reato, del conducente, la cocaina una volta venduta al dettaglio avrebbe fruttato proventi illeciti per oltre 13 milioni di euro. L'uomo si trova ora in carcere.
(Adnkronos) - "Limite di velocità a 30km all'ora? Attendiamo una vera concertazione, cosa che purtroppo l'assessore Patanè non è abituato a fare. In certe zone, in certe vie o anche in certi rioni di Roma potremmo anche essere favorevoli per una sicurezza dei pedoni e dei tavoli che abbiamo all'aperto come pubblici esercizi, in altre parti della città rischieremmo degli autogol clamorosi. Però auspichiamo un incontro con delle proposte sia sui rioni che sulle vie. La nostra vuole essere un'apertura con approfondimento. Non può essere, come già avvenuto in altre casi, che tutto si risolve con un provvedimento dall'alto e in una settimana si vuole approvare tutto, come già successo con questa amministrazione". Così, con Adnkronos/Labitalia, Claudio Pica, presidente di Fiepet Confesercenti Roma, l'organizzazione di rappresentanza dei pubblici esercizi capitolini, commenta l'annuncio su Roma a 30 all'ora fatto all'Adnkronos dall'assessore alla Mobilità Eugenio Patané.
(Adnkronos) - “Spesso si pensa che sia l’Europa a imporre scelte ai Paesi membri, ma nel caso dell’economia circolare è accaduto il contrario: l’Italia ha tracciato per prima la strada, con esperienze concrete di raccolta differenziata, impianti industriali e filiere produttive che l’Unione ha inserito nelle proprie direttive e regolamenti, e che hanno anticipato gli obiettivi europei. Abbiamo una leadership internazionale che raccontiamo ancora troppo poco: il modello italiano dell’economia circolare è un esempio straordinario, da preservare e rafforzare per il futuro”. Questo il commento di Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente, in occasione dell’Ecoforum 2025, tenutosi a Roma e organizzato da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.