DXC Technology GroupL'area dei servizi HPE è stata oggetto di spin off dal gruppo con contestuale merge con CSC. Da questo evento è nato un nuovo gruppo, DXC Technology: 150.000 employees a livello wordwide e oltre 3.000 dipendenti in Italia. |
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(Adnkronos) - Dopo il trionfo di 'Amarcord'', Sarah Toscano non si ferma e guarda avanti. La giovane artista sogna in grande e confessa il suo desiderio in una lunga intervista all'Adnkronos: un duetto con Elodie ed Emma, le due regine del pop italiano che più la ispirano. “Sarebbe pazzesco cantare con loro", racconta con entusiasmo. Reduce dall'intensità del Festival di Sanremo, Sarah ammette di volerci tornare "nel momento giusto, con il pezzo giusto". A soli 19 anni, mostra una sorprendente lucidità e una visione chiara: il suo futuro è tutto da scrivere, ma brilla già come una star. Ma la cantante precisa sul suo primo album appena uscito: "Il mio 'Met Gala' non è da diva" e sogna "un feat da Spice Girls tutto al femminile" (Video) 'Amarcord', il brano che hai portato a Sanremo è stato un successo enorme. Quando hai capito che aveva davvero sfondato? Oddio, addirittura ha sfondato? Ho capito che era il brano giusto nel momento in cui sono uscita dallo studio. Ci siamo guardati in faccia con tutti e abbiamo detto 'è lui'. Sono contenta che sia andato bene, e che quando lo vado a cantare tutti lo cantano, lo ascoltano. Ogni tanto lo sento nelle macchine a fianco, quindi sono felice di come sia andato quel brano. E' stato un punto molto importante della mia carriera. Continuando sul filone felliniano, qual è stato il momento più amarcord della tua vita? E' un momento amarcord questo attuale della tua vita? Per la verità no. Non è un momento molto amarcord. Sono proiettata sul presente e sul futuro. Amarcord vorrebbe dire che penso molto di più a quello che c'è stato prima. Invece adesso sono ìpiù proiettata su quello che mi aspetta. Sanremo è stato un vero bagno di riflettori per te quest'anno. Qual è stato il momento più bello, più folle che hai vissuto in quei giorni? Tutti i giorni. Tutta la settimana che è molto intensa. Sicuramente il primo giorno quando siamo arrivati. Penso fosse domenica. Entri lì e dici 'ok, sta succedendo davvero'. Sono arrivata a Sanremo. Dopodomani canto, appena arrivi lì l'aria è diversa. È una settimana veramente densa, dal primo all'ultimo giorno. Chiaramente il giorno della prima esibizione, il martedì, è particolarmente emozionante e ansioso. E poi la finale, non per le aspettative di classifica, ma perché comunque è l'ultimo giorno. Vuoi dare tutto quello che magari non sei riuscita a dare durante negli altri giorni. Poi finisce tutto, quindi chissà quando torna. Non è che magari ci dai la notizia: torni a Sanremo? Per adesso non ho avuto il tempo di fare niente, quindi non è nei piani per ora Ma anche in futuro c'è una cosa che escludi? E' un posto meraviglioso, io non vedo l'ora di poterci tornare, però nel momento giusto, con il pezzo giusto. Adesso che ho anche preso un po' di più le misure, che so cosa mi aspetta, non vado lì carta bianca. Voglio prepararmi bene e quindi voglio andrci sicura di quello che sto facendo e con il pezzo giusto nel momento giusto. Non escludi il prossimo anno, sembra questa la risposta. Per adesso non c'è il pezzo, quindi nel senso dovesse saltare fuori, non lo so, per ora non è nei piani. Questo è stato un anno particolarmente fortunato per il pop al femminile in Italia, di cui fai parte anche tu. C'è qualche artista che ti influenza particolarmente, anche musicalmente, che ti piace, che segui? Ci sono donne incredibili in Italia, forse nell'ultimo anno quella che mi ha colpito di più è Elodie, la amo alla follia. Sono molto pentita di non essere riuscita a tornare al suoi tour negli stadi, purtroppo non potevo. Poi anche Annalisa. E sono contenta che Angelina Mango abbia pubblicato l'album, me lo sono ascoltato subito, è bellissimo. Anche Emma: il singolo è bellissimo, non vedo l'ora che pubblichi qualcosa di nuovo. Ci sono un sacco di donne, per la verità, italiane, che sono davvero fighe. Sempre rimanendo su Sanremo, con quale artista hai legato particolarmente? A parte Clara... A dire il vero a Sanremo, a differenza di quello che può immaginare, con gli artisti veri e propri non hai tutto questo gran rapporto durante la settimana. Nel mio caso ci tenevo a fare tutto quello che potevo fare, quindi ho fatto tantissime interviste e attività durante la settimana. Mi alzavo la mattina alle sei e mezza, mi svegliavo e la notte, quando finivo l'esibizione sul palco, finiva la serata. Quindi effettivamente gli artisti li vedevo solamente prima di essersi sul palco, e non è il momento più tranquillo della giornata. Ero un po' agitata, potete capire. Quindi hai legato più con Carlo Conti. Sì, ho visto più Carlo Conti che tutti gli altri artisti, è vero. Però Clara la conoscevo giù e quindi si è anche rafforzato il rapporto tra noi. Tu hai un bel rapporto con i fan, hai parlato anche in una bella fan base, ecco che rapporto hai con loro? Ti parlano apertamente dei loro problemi, vi confidate, condividete momenti? Sì, è bello perché mi vedono come un'amica, non come una persona che sta lì e canta. C'è un rapporto di scambio. Durane gli in store o quando mi vedono in giro, è bello perché mi confidano delle cose non dicono neanche ai loro migliori amici. C'è uno scambio, e io cerco di dare tutto quello che posso, di raccontare il mio vissuto, e probabilmente in quella persona che si confida con me mi sento più libera di aprirmi. Sono contenta di avere una bellissima fanbase perché tengono a me sia come artista, sia come essere umano. Qual è la cosa che ti ricordi, che ti ha colpito più emozionante, che ti ha scritto, raccontato un fan o una fan? Ne sono successe tante di cose veramente belle, che ti fanno capire come la musica non sia solo un passatempo. Al primo in store dell'anno scorso il papà di una ragazzina mi ha detto che la figlia quel giorno non era potuta venire perché doveva fare un'operazione, ma voleva dirmi che non parlava con nessuno, neanche con i genitori ma da quando ti ha vista la prima volta ha ascoltato le mie canzoni, ha iniziato a farlo. Lui è venuto a dirmi che questo lo aveva aiutato come padre. Anche all'ultimo in store, la mamma di una ragazza mi ha ringraziata perché la figlia non ha mai avuto un bel rapporto con il suo fisico, e dopo che ha sentito quello che ho detto l'estate scorsa si è sentita sollevata, e adesso sta molto meglio. Parlando delle critiche che hai ricevuto per Body Shaming, Tu hai reagito con la tua musica, facendo quello che sai fare meglio? Certo, perché mi sembrava la cosa più facile da fare, la più giusta. Io sono una cantante, non vivo per la mia estetica ma per la mia musica. Quando mi si giudica, mi si commenta, e si critica la mia estetica posso anche tranquillamente non rispondere, però era diventata una cosa così popolare che ho detto, 'sai che c'è? Rispondiamo così. E la musica alla fine dice molto di più delle parole, quindi è stata la cosa più facile. Io penso che bisogna stare semplicemente attenti perché non sappiamo con chi stiamo parlando. E un pizzico di rispetto e di empatia in più bisogna sempre averli. Dal mio lato so che non devo farmi influenzare, non rispondo a qualcuno che va a giudicare il mio corpo, il mio fisico, perché non è una cosa che riguarda loro, è una cosa che riguarda me. Non ti piaccio, va bene, ci sta, ma non devi venirmi a criticare in modo così diretto, questo non va bene. Cosa ti senti di dire a delle ragazze che subiscono un trattamento del genere da parte di questi odiatori seriali? Quello che ho detto, ovvero fregatevene di quello che pensano le altre persone, perché l'unica che può giudicare il proprio corpo, siamo noi stessi. Tutti possono avere delle opinioni, ma non bisogna darsi toccare da commenti fatti da altre persone quando si tratta dell'aspetto esteriore. Quando si tratta di arte, di lavoro, è più che giusto ricevere commenti e critiche perché aiutano, fanno bene, aiutano a crescere. Quando si tratta del proprio aspetto, invece, no, non fa bene a nessuno. Parliamo di 'Met Gala', che è il tuo primo album in cui c'è un po' tutto, ci sono delle ballad, c'è il pop, c'è l'urban. Se dovessi vestire questo album, scegliere un outfit, quale sarebbe? L'outfit che ho indossato ai Magazzini Generali è bene o male quello che mi immagino come look del mio album. A parte la copertina che sbrilluccica, lo vedo più sportivo che elegante questo album. E se dovessi andare al Meta Gala a New York lo faresti in sneakers? No, in sneakers mai. Sceglierei sempre i tacchi. Quando si è sul parco si mettono i tacchi. Forse indosserei degli stivali e una magliettona da hockey. Quindi non un vestito con lo strascico da diva? No, perché 'Met Gala' non è da vestito da strascico, 'Match Point' non è da strascico, 'Dopo di te' non è da strascico, non è un album da strascico, la copertina è da strascico, perché deve essere d'impatto. Hai una lucidità impressionante a soli 19 anni. Quanto c'è di istintivo nel tuo percorso artistico e quanto invece di costruito? Per la verità è la maggior parte è istinto: io faccio quello che mi sento, scrivo quello che vivo, è una cosa molto naturale, non vado a costruire niente. Scrivo della mia vita e faccio uscire pezzi della mia vita. Sono cose che vengono dalla mia testa, dalla mia immaginazione, che poi confronto con il team. Ma se non m sento di fare una cosa non la faccio, non la farò mai. Anche nella titletrack dici che ti auguri di brillare come al Met Gala, cosa vuol dire per te brillare in questo momento? Vuol dire aumentare sempre un po' di più la mia consapevolezza, perché parte da come mi sento io. Poi c'è la percezione di tutto il resto. In primis, però, devo piacere a me stessa. Voglio sentirmi brillare, sentirmi buona quando vado a cantare sul palco, sentirmi bene con me stessa. Domanda secca, la canzone più bella per te della musica italiana? Non ti posso rispondere. E' una domanda alla quale non si può rispondere. Peraltro, io ho un problema con le cose preferite. Non riesco a scegliere, perché secondo me è un mondo talmente vasto che è impossibile scegliere. Come il colore preferito. Io amo il rosa ma anche l'azzurro, l'arancione fluo, il nero, il marrone. E' difficile scegliere. Come si fa a scegliere un pezzo preferito? Dalle canzoni del passato a quelle di adesso c'è una differenza gigantesca. Sono completamente diverse, ma non vuol dire che le canzoni di oggi non abbiano lo stesso livello e la stessa dignità di quelle di prima. Chi ascolti del passato? Se apri la mia playlist si passa da Mina e Celentano a Katy Perry, Taylor Swift, Olivia Rodrigo e poi ai Queen, Coez. È molto un up and down, sia di genere, sia di epoca. Di musica italiana, estera. Tu hai lavorato con Carl Brave, Mida, c'è qualcuno con cui sogni di collaborare? Ce ne sono tanti di nomi. Olivia Rodrigo, Tate McRae, Dua Lipa: sono vostra. Le collaborazioni, anche con gli italiani, sono bellissime, perché puoi mettere insieme due mondi che sono l'uno l'opposto dell'altro, oppure anche con due mondi simili c'è più forza. Ci sono molte collaborazioni che mi piacerebbe fare, sia nel pop sia sia nell'urban. Però è sempre il gioco della preferenza. Potrei fare mille nomi. Un sogno che ho è fare una cosa tipo Spice Girls. Metterei insieme quattro o cinque donne pop per un feat gigantesco che diventa la colonna sonora della vita. Faccio i nomi: io, Rose Villain, Elodie, Clara, Annalisa, forse Emma. Emma l'hai citata anche prima, è un'artista che ti piace davvero tanto, però non puoi abbandonare Annalisa. La regina del pop non puoi lasciarla fuori. Ho un po' paura di metterla, in realtà, perché potrebbe finire per oscurarci. Parlando di 'Amici', hai detto che è stato un po' il tuo match point, sempre restando in ambito tennistico, se dovessi parlare di un punteggio della tua carriera in questo momento, quale sarebbe? Mi auguro di essere ancora al riscaldamento. Avendo 19 anni, mi auguro di avere ancora un bel percorso davanti. E magari arriviamo al primo game. Il rapporto con Maria De Filippi com'è? Ti ha dato consigli per Sanremo ma un altro consiglio che ti ha dato recentemente qual è? Niente che mi venga in mente, per la verità. C'è sempre Maria, mi fa sempre notare il suo sostegno e il suo appoggio in tutto quello che faccio. Non c'è niente che non abbia l'approvazione di Maria e anche di Lorella. Ma tu segui i consigli di Maria De Filippi? Come faccio a non seguire i consigli di Maria De Filippi? Non puoi, ha sempre ragione. Sono consigli che ti dà una persona che ha fatto del suo lavoro sua fantastica carriera, è molto brava, mi sembra anche assurdo non ascoltare i suoi consigli. Torniamo sul tennis, che è una tua passione. Tu ti senti più vicino a Sinner, che è silenzioso e letale, o Alcaraz, più spettacolare e istintivo? Direi Sinner perché fuori dal campo è più timidino, poi quando scende diventa una macchina da guerra. E poi viva l'Italia. Sempre restando sul tennis, c'è Berrettini. Ha ufficializzato adesso il fidanzamento. Sei gelosa o sei sportiva? Non sono mai stata gelosa, onestamente. A maggior ragione di Berrettini, che non conosco, specifichiamo. Quindi sono contenta per lui. Fine. Ma sei gelosa in generale? Non lo so. Non ho mai avuto una vera e propria relazione, quindi non posso confermare o smentire questa cosa. Per che squadra di calcio tifi? Milan Hai parlato del fatto che non hai completato l'ultimo anno elle superiori ma ti sei iscritta a Economia dicendo che vorresti continuare gli studi. Cosa ti spaventa di più, affrontare un esame di Economia alla Bocconi o il palco di San Siro? Mi spaventa molto di più il palco di San Siro rispetto a un esame di economia. Poi non ho ancora fatto un esame all'università, e non posso dirlo, però non ho mai fatto neanche San Siro. Quindi se devo mettere a paragone le cose, mi spaventerei un po' di più per San Siro. E mi darebbe anche più, onestamente. Cosa fai nei giorni off? Sono iperattiva e vado in crisi perché devo fare per forza qualcosa. Quest'anno è stato veramente pieno, di adrenalina e di tante cose da fare. Se ho tre giorni liberi torno a Vigevano, a casa. Vedo la mia famiglia, vado a giocare a tennis, vedo i miei amici. Se sono a Milano impazzisco. Inizio a sistemare casa, perché è un disastro. Vado fare shopping, al bar, a fare shopping di nuovo. Cosa ti piace comprare quando fai shopping? Vestiti. Per le scarpe adesso basta perché non so più dove metterle. Ne ho troppe e ne ho dovuta portare qualcuna a Vigevano perché non ci stanno più. Gli stivali occupano un sacco di spazio e sono malata di stivali. Anche i ComaCose si sono separati. Credi all'amore eterno? Ci credo e lo vedo con i miei genitori e i miei nonni. A quello credo, so che esiste. Che succeda a me? Me lo auguro fino alla fine. Sono convinta che arriverà nel momento giusto. Parlavi di Olivia Rodrigo, Tate McRae. Chi sarebbe più facile da conquistare con una storia su Instagram o con un messaggio, se dovessi scegliere di scrivere a una delle due? Certo, adesso mando loro un messaggio, sono convinta che mi risponderanno: 'Finalmente me l'hai chiesto, è da anni che lo sognavo'. (scherza) Non ne ho idea. Ho già scritto a tutti, sono la fan che scrive a tutti. Ho fatto un sacco di figuracce. Avevo scritto a un sacco di cantanti italiane, poi hanno scoperto chi fossi, hanno trovato i miei messaggi da fan psicopatica. Ero piccolina. Per un duetto sceglieresti Elodie o Annalisa? Aiuto! In questo momento forse Elodie perché, quest'anno è stata la donna che mi è piaciuta di più. Lei ed Emma. Forse di più Emma. Anzi, Emma ed Elodie insieme. Possiamo avviare un duetto del genere, che poi non sarebbe un duetto perché saremmo in tre. Però sarebbe molto bello. (di Federica Mochi e Andrea Persili)
(Adnkronos) - Milano capitale europea della cultura del lavoro ospiterà il prossimo 18/20 novembre 2025 la diciassettesima edizione del Forum Hr-People & culture 2025 presso l’Università Iulm di Milano. Il Forum riunirà oltre 3.000 partecipanti, 380 speaker, tra direttori hr, ceo, accademici e leader dell’innovazione. 12 programmi in due giornate composte da talk show, keynote, workshop ed executive roundtable che si terranno in sei sale in parallelo: quattro a porte aperte e due a porte chiuse. Per la prima volta, il Forum Hr-People & culture ospiterà una sala internazionale con interventi in lingua inglese da parte di C-Level hr da tutta Europa, che sarà trasmessa in diretta sul sito www.comunicazioneitaliana.tv nelle due giornate dell’evento. Il tema guida 2025 – 'Co-intelligenza' – rappresenta l’incontro tra intelligenza umana e intelligenza artificiale, tra efficienza tecnologica e valore umano. Un cambio di paradigma: dal 'gestire le risorse' al 'valorizzare le persone', dalla performance individuale all’intelligenza collettiva. Fabrizio Cataldi, founder di Comunicazione Italiana afferma: “La nostra missione è connettere intelligenza umana, tecnologia e valori per progettare il futuro del lavoro”. L’evento è organizzato da Comunicazione Italiana, principale ecosistema italiano di C-Level Executive e decision maker che connette oltre 6.000 Speaker, executive e professionisti, attraverso eventi, media e progetti relazionali che promuovono innovazione, sostenibilità e leadership umanocentrica. Il Forum vede la collaborazione di oltre 84 Partner. Main Media Partner: Adnkronos. Main Partner: Indeed, Pluxee Italia. Official Partner: Adequat, B2You Altroconsumo, Babbel for Business, Busuu, Carol, Cornerstone OnDemand, CVing, Gility, Howay, Jointly, nCore Hr, Salesforce, Remote, Unobravo, XMetaReal, WellMakers by Bnp Paribas. Content Partner: Adp, Alveria, Axerta, Blue Health Center, British Council, Consecution Group, Corporate Benefits, Digit’Ed, Digital Attitude, Edenred Italia, Elty (DaVinci Salute), Eudaimon, GoodHabitz, HumanX (Selexi), Initial (Rentokil Initial), iSapiens, Klaaryo, Liane – LianeCare, Partner & Partners Holding Group, Qipo, Scs Consulting, Six Seconds Italia, Skillvue, Vitality+, Walà, Welfare Nest. Forum Partner: 6Unico!, Asterys, Awair, AssessFirst, Bonoos, Certiquality, Cesop Hr Consulting Company, Competence, goFluent, Jobify, Kekyjob, La Luna del Grano, Ldp Automation, Percinque, Pipeline, PlanEat, ProfessionAI, Radical Hr, Risorse Professional, Sales Line, Simundia, Skillsincloud, Sli, Smart Info, Syllog, Talentware, The language Grid, Telepass Business, The Appointment Consulting, Top Employers Institute, Twenix, Vip District, Volocom, Waddi, WellDone Italia, Wellhub, WordWorks.
(Adnkronos) - "Bonduelle è un'azienda familiare che ha una storia di 170 anni, ed è concentrata nella produzione di prodotti a base vegetale. Azienda che ha fatto della propria missione quello che è l'aiuto verso la transizione, verso un'alimentazione a base vegetale per il bene del pianeta e per il bene delle persone. Abbiamo degli impegni chiari, entro il 2030 ad esempio l'80% dei nostri agricoltori che sono appunto coinvolti nelle pratiche agricole che producono le materie prime per i nostri prodotti saranno coinvolti nelle pratiche di agricoltura rigenerativa. Cosa significa agricoltura rigenerativa? Intanto il mantenimento della sostanza organica nel terreno. Il sostegno per quello che sono gli insetti impollinatori, un tema per noi, anche per noi, sentivo prima, molto caro. Ci sono ovviamente le api, ma sono molti gli insetti impollinatori come farfalle, falene. E quindi costruiamo vicino ai campi da cui ci approvvigioniamo anche delle coltivazioni, delle piantagioni diverse, delle culture diverse che possano aiutare il sostegno e la vita di questi insetti". Lo ha detto Federico Odella, ceo Bonduelle Italia, intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’ tenutosi oggi al Palazzo dell’Informazione a Roma. "L'utilizzo responsabile dell'acqua -ha continuato- è un altro tema, anche per noi, molto importante. Vi lascio immaginare l'utilizzo dell'acqua nei campi per produrre insalate oggi in Italia, quanto sia importante mantenere l'azoto minerale all'interno del terreno che è una delle fonti principali di nutrimento per le nostre piante. Lo facciamo tramite l'applicazione di sonde nel terreno per misurarne la quantità. E questo ci permette di ridurre e di ottimizzare quelli che sono appunto i consumi d'acqua necessari", ha sottolineato. "E poi inoltre abbiamo eliminato -ha continuato- tutti quei prodotti fitofarmaci che sono utili per le piante, perché di fatto sono come delle medicine che le aiutano a crescere meglio, ma possono avere un impatto negativo proprio sugli insetti impollinatori di cui parlavamo prima e quindi abbiamo deciso di eliminarli. e quindi pratichiamo quello che è il bio-controllo sui nostri campi. Quindi questo è uno dei temi importanti rispetto al pianeta", ha continuato. E per Odella "sostenibilità non è solo sostenibilità ambientale ma vuole essere anche sostenibilità sociale ed economica". "Una delle strategie del Gruppo è proprio 'persone al centro'. Oggi in Italia abbiamo circa 420 collaboratori e superiamo i 500 nei momenti di picco stagionale. Quindi le persone sono per noi un elemento cardine all'interno dell'organizzazione e crediamo nell'importanza di avere la possibilità di potersi esprimere al meglio all'interno dell'organizzazione ma per fare questo devono esserci le condizioni necessarie per poterlo fare", ha sottolineato. "Spesso si parla di inclusività e noi abbiamo deciso di compiere anche qui degli atti concreti. Siamo certificati, grazie al supporto della fondazione Libellula, azienda con Equality gender dal 2023. Abbiamo introdotto il welfare nello stesso anno all'interno della nostra azienda in modo tale da aiutare, sostenere, i nostri collaboratori per avere un supporto rispetto a quello che è forza fisica e psicofisica. Quindi inoltre abbiamo un sostegno psicologico gratuito per le nostre persone dal 2020", ha ricordato. E non solo. "Abbiamo 12 diverse attività di volontariato -ha spiegato- che possono essere scelte dai nostri collaboratori. Questo cosa significa? Significa che le nostre persone hanno la possibilità di fare atti di volontariato e possono scegliere e hanno messo a disposizione dall'azienda due giorni all'anno per poter fare queste pratiche. Quindi avere un impatto positivo non solo su se stessi, perché si collaborano al bene della società, ma anche concretamente sugli altri. Tutto questo si sposa in un progetto molto più ampio che è quello di essere una B Corp. Siamo un'azienda certificata B Corp e l'essere certificati forse è un po' riduttivo, perché in realtà è un modo di fare azienda e quindi quella voglia di avere un impatto positivo non solo sull'ambiente, ma anche sulle persone e tutti gli stakeholder che sono collegati alle nostre attività lavorative di tutti i giorni", ha concluso.