(Adnkronos) - "Le parole di Nadal mi hanno aiutato molto, mi hanno fatto bene. Lui sa come sono fatto io e collega le caratteristiche della mia persona a quelle che ho come sportivo". Jannik Sinner parla così da Parigi, durante la conferenza stampa di presentazione del Roland Garros. In attesa dell'esordio nello Slam francese contro il transalpino Rinderknech, il numero uno al mondo è tornato sui mesi di stop legati al caso Clostebol, ringraziando il fuoriclasse spagnolo per la vicinanza. Nadal ha mostrato totale fiducia nella correttezza di Sinner, assumendo una posizione nettissima: "Ci scommetto la vita". "Parole del genere, da una persona così importante a livello mondiale, mi hanno aiutato moralmente. Ho apprezzato davvero tanto quello che ha detto, lui è una persona molto onesta. Ed è così, uguale a come lo vediamo in tv", dice Sinner. Nei giorni scorsi, Sinner è stato avvistato a Copenaghen. Cosa è andato a fare in Danimarca? Era in compagnia di una ragazza? "Solo business... Sono andato a Copenhagen per servizi fotografici. Nessuna ragazza, tutto qui", dice rispondendo alla domanda di un giornalista danese. L'azzurro si prepara ad affrontare un giocatore francese: " Qui il tifo sarà sicuramente diverso , ne sono consapevole, ma non penso che sia qualcosa contro di me. È giusto che supportino i giocatori locali, è normale. A Roma c'era una atmosfera fantastica perché sono italiano. Roma mi ha dato tanta energia positiva". "Tornare in campo mi ha permesso di avere feedback che non ho avuto per 3 mesi. Non sapevo se i colpi avessero il ritmo giusto e se mi stessi muovendo bene. Ora ho un quadro generale, so su cosa devo lavorare dopo aver raggiunto la finale di Roma", spiega.
(Adnkronos) - Un riconoscimento e il coinvolgimento di giovani talenti di Venosa (Potenza), Borgo tra i 'Più Belli d’Italia' e paese simbolo dell’Aglianico del Vulture, il vino di punta della Basilicata, prodotto con le uve coltivate alle pendici del Vulture, territorio d’origine vulcanica. Sono tre gli studenti a cui è stato assegnato il primo Premio di Progettazione 'Vini e Cantine', indetto da Cantina di Venosa in collaborazione con l’Istituto Tecnico Statale 'Flacco Battaglini'. Si chiamano: Angelica Pompa (prima classificata); Giorgia Iasi (seconda classificata); Nicole Paradiso (terza classificata); tutte del quinto anno del corso di studi di geometra. Tra i presenti (amici, studenti, genitori, insegnanti, viticoltori), sono intervenuti: il presidente di Cantina di Venosa, Francesco Perillo; l’assessore regionale all’Ambiente e alla Transizione Energetica, Laura Mongiello; il sindaco di Venosa, Francesco Mollica; Mimma Carlomagno, preside dell’Istituto Tecnico Superiore 'Flacco Battaglini' di Venosa e il professor Leonardo Rosa. Nel piano di lavoro gli studenti dovevano considerare diversi criteri di progettazione, tra cui: la sostenibilità della struttura progettata e dei materiali utilizzabili; la previsione di un utilizzo integrato di risorse energetiche pulite; soluzioni architettoniche a basso impatto ambientale; presenza di un vigneto nei dintorni; presenza di una sala degustazione e di un piccolo ristorante; presenza di alcune camere in b&b per l’accoglienza enoturistica; funzionalità e operatività dei processi produttivi. I 3 progetti vincitori, selezionati fra 12 proposte di altrettanti studenti, sono stati valutati da una giuria di esperti composta da insegnanti e professionisti operativi a Venosa: il professor Giuseppe Gammone; il professor Francesco Ludovico; l’ingegnere Egidio Comodo; l’architetto Antonio Savino; oltre al presidente di Cantina di Venosa e alla preside del 'Flacco Battaglini'. L’iniziativa è stata ideata dopo una visita didattica degli studenti nei locali di Cantina di Venosa. L’anno precedente, sotto la guida dell’insegnante di Costruzioni, Leonardo Rosa, i ragazzi del quinto anno si erano misurati con la progettazione di un 'paese albergo', immaginando il recupero di una frazione un po’ decadente del centro storico di Venosa, situata nei pressi della chiesa di San Rocco, dove sono presenti 12 ex case contadine, in gran parte non utilizzate, di privati e di proprietà ecclesiastica. Dopo la visita alla più importante cantina cooperativa della Basilicata (300 soci, 800 ettari di vigne, 2 milioni di bottiglie) è nata però l’idea di avvicinare la scuola al mondo del vino. I lavori premiati saranno esposti in cantina fino a giugno. “Abbiamo creato questa bella opportunità insieme alla scuola - sottolinea il presidente di Cantina di Venosa, Francesco Perillo - perché crediamo che dall’incontro con una realtà come la nostra possano nascere stimoli e interessi culturali tra i giovani, che potrebbero un giorno anche trasformarsi in una professione nel mondo del vino. La nostra cooperativa ha nel suo Dna la vicinanza e l’integrazione con il territorio, l’attenzione alla comunità locale, all’ambiente, al lavoro equamente retribuito. Anche attraverso queste iniziative intendiamo restituire ricchezza, servizi e cultura a Venosa e al Vulture. Siamo un’azienda etica ed eventi come il Premio 'Vini e Cantine' aggiungono nuovi risultati al nostro bilancio di sostenibilità”. Nel programma di sostenibilità economica, sociale e ambientale di Cantina di Venosa figurano infatti tra gli impegni anche l’innovazione e l’industrializzazione equa e responsabile e la promozione di un’educazione di qualità e inclusiva per tutti. Il sindaco del Comune di Venosa, Francesco Mollica, ha dichiarato: “Progetti come questi sono molto importanti per una città come Venosa, che ha un’economia legata al vino. Le idee dei giovani anche attraverso questi concorsi possono dare davvero impulso allo sviluppo del territorio. L’economia del vino ha retto per generazioni, per cui potremmo immaginare un futuro importante non solo per i soci ma anche per chi lo commercializza in maniera qualificata. Un plauso va a chi ha organizzato il concorso”. Per l’assessore regionale all’Ambiente e transizione ecologica, Laura Mongiello, “la sinergia tra la scuola, le Istituzioni e il mondo delle imprese è davvero importante per stimolare i giovani a rimanere sul territorio per le potenzialità che ci sono, come sul tema della transizione energetica". "La Regione Basilicata sta mettendo in campo diverse misure e progetti sul fotovoltaico, sull’eolico e sulle fonti rinnovabili. Il 90% dell’energia che la Basilicata produce arriva da fonti rinnovabili ed entro il 2030 supereremo gli obiettivi che l’Unione Europea richiede. Continueremo a lavorare al fine di formare giovani professionisti che possano essere impiegati nelle nuove filiere, come quelle dell’Hydrogen Valley sviluppata in collaborazione con l’Enea”, ha aggiunto. “Sono studenti del V anno dell’Indirizzo Ambiente Territorio del nostro istituto - ha spiegato la dirigente scolastica, Mimma Carlomagno - che attraverso questo progetto hanno avuto la possibilità di mettersi in discussione, sia in vista dell’esame di maturità ma anche per un banco di prova rispetto alla vita professionale o di studio che li attende da qui a poco. Noi ci auguriamo che diventino i professionisti di domani preparati e pronti per le sfide del futuro. Dobbiamo ringraziare la Cantina di Venosa che è stata partner di questo progetto e per aver creato una forte sinergia tra la scuola, l'impresa e il territorio”.
(Adnkronos) - In occasione del 22 maggio, Giornata Mondiale della Biodiversità, Nespresso e Fai - Fondo per l’Ambiente Italiano, danno il via a un nuovo progetto per contribuire a sostenere e osservare da vicino la biodiversità in luoghi pieni di storia e cultura, come i Beni Fai, esplorando la natura e il territorio circostante. Un progetto che rientra nel più ampio programma 'Nespresso per l’Italia', che dal 2020 realizza attività concrete a supporto e tutela del patrimonio ambientale, sociale e culturale del nostro Paese. Primo contributo ai giardini di Villa del Balbianello, sul Lago di Como, con la donazione del compost che nasce dal riuso del caffè esausto delle capsule in alluminio di Nespresso, recuperate grazie al progetto di economia circolare 'Da Chicco a Chicco'. A Villa del Balbianello sono stati donati da Nespresso oltre 100 kg di compost prodotto dalle capsule esauste e utilizzati per rigenerare i giardini della Loggia Durini. Attraverso due differenti modalità di impiego, il compost è stato usato come base per l’impasto della piantumazione delle nuove viole nei vasi ornamentali e come fertilizzante per le aiuole che circondano la loggia. Villa del Balbianello, Bene Fai dal 1988, è una delle dimore più affascinanti del Lago di Como. Affacciata sulla penisola di Lavedo, è immersa in un giardino storico curato dal Fai. Voluta nel Settecento dal cardinal Durini, ha assunto l’attuale configurazione grazie a Guido Monzino, esploratore e primo italiano sull’Everest, che la trasformò in un rifugio e in un museo delle sue spedizioni. Il parco che la circonda, tra terrazze, viali alberati e aree boschive, si estende per oltre 12 ettari. “L’intervento a Villa del Balbianello è un esempio concreto di come il riciclo delle capsule, reso possibile anche grazie all’impegno quotidiano delle nostre clienti e dei nostri clienti, possa generare un impatto positivo sull’ambiente e sulle comunità - afferma Thomas Reuter, direttore generale di Nespresso Italiana - All’interno del programma Nespresso per l’Italia, promuoviamo progetti che uniscono innovazione, responsabilità ambientale e valorizzazione del territorio. E la collaborazione con il Fai ne è una testimonianza: un percorso condiviso per costruire insieme un futuro più sostenibile, rafforzando la biodiversità e la resilienza degli ecosistemi del nostro Paese. Una dimostrazione della nostra reale volontà di ascoltare le esigenze delle comunità locali per creare un percorso per l’Italia e con l’Italia”. A partire dal 17 maggio, i visitatori della Villa potranno scoprire i benefici di questo progetto nell’ambito delle Camminate nella biodiversità, iniziative promosse dal Fai all’interno della campagna nazionale #Faibiodiversità. Un calendario di appuntamenti - attivo fino a ottobre 2025 - pensato per avvicinare le persone al valore della biodiversità attraverso percorsi tra natura, cultura del paesaggio e buone pratiche ambientali. “Grazie a Nespresso per aver scelto di rinnovare, per il quinto anno consecutivo, il suo sostegno al Fai e condividere con noi l’impegno nella cura e manutenzione del Giardino di Villa del Balbianello. Avviata nel 2020, questa sinergia si fonda su valori condivisi di tutela, responsabilità e attenzione verso il patrimonio culturale e ambientale del nostro Paese. La continuità di questo legame testimonia una visione comune: promuovere la bellezza, la sostenibilità e la consapevolezza del valore dei nostri Beni, affinché possano essere apprezzati e preservati dalle generazioni future”, ha commentato Davide Usai, direttore generale del Fai.