(Adnkronos) - Lutto nel mondo del calcio per la morte di Diogo Jota. L'attaccante di Liverpool e Portogallo, 28 anni, è deceduto in un incidente stradale in Spagna, a Zamora, nella notte tra il 2 e il 3 luglio. Il calciatore viaggiava in auto con il fratello 26enne Andre: secondo le prime ricostruzioni, il veicolo sarebbe uscito fuori strada sull'A-52 prendendo fuoco. Classe 1996, Jota si era sposato pochi giorni fa con Rute Cardoso ed era padre di tre figli. Attaccante esterno, ha giocato un ruolo importante nella recente stagione vincente del Liverpool, segnando sei gol e fornendo quattro assist in 26 presenze. Aveva iniziato la sua carriera nel club portoghese Paços de Ferreira prima di trasferirsi all'Atlético Madrid in Spagna. Dopo una breve esperienza all'Atletico, Jota fu ceduto in prestito al Porto e poi al Wolverhampton dove ha contribuito alla promozione in Premier League con 17 gol nella stagione 2017-18. Al Liverpool, che lo acquistò per circa 45 milioni di euro, era arrivato nel 2020. In quattro stagioni con i Reds ha giocato 182 partite, segnato 65 gol e vinto tre trofei: una Premier League, una FA Cup e una Coppa di Lega. Jota ha giocato anche per la Nazionale portoghese con la quale ha vinto due UEFA Nations League, una nella stagione 2018-2019 e una in quella 2024-2025, collezionando 49 presenze, 14 gol. Due le partecipazioni agli Europei (2020 e 2024) e una ai Mondiali (2022).
(Adnkronos) - Le misure in essere per proteggere la salute e la sicurezza dei dipendenti Amazon e dei dipendenti dei fornitori di servizi di consegna vengono ulteriormente rafforzate durante i periodi di temperature particolarmente elevate, come quelli che stiamo vivendo quest'estate. I centri logistici Amazon sono dotati da sempre di impianti di raffreddamento e climatizzazione all'avanguardia che, attraverso sistemi di gestione sofisticati, garantiscono una temperatura costante tra i 23 e i 25 gradi centigradi. E' quanto si legge in una nota dell'azienda. Questi sistemi monitorano continuamente l'indice di calore nelle strutture, un valore che combina temperatura e umidità per esprimere la sensazione effettiva di caldo percepito dal corpo umano. In caso di variazioni climatiche significative, il sistema allerta proattivamente il personale. Sono inoltre predisposte sale break climatizzate dove i dipendenti che lavorano in aree esterne possono recuperare dall'esposizione al calore, con acqua fresca sempre disponibile. Durante il periodo estivo, inoltre, vengono condivisi con i dipendenti, attraverso canali di comunicazione online e in loco, suggerimenti specifici sulla prevenzione dei malori da caldo, fattori di rischio ambientali e personali, guide all'idratazione e consigli forniti da professionisti della salute pubblica e medici. Tutti i dipendenti sono incoraggiati a fare pause preventive per rinfrescarsi ogni volta che ne sentono la necessità, e i team di sicurezza sono incaricati di affrontare tempestivamente qualsiasi problema legato alle temperature elevate. Anche le aziende fornitrici di servizi di consegna implementano una serie di misure per garantire la sicurezza dei propri dipendenti durante i periodi di caldo intenso. Tutti i mezzi sono dotati di aria condizionata funzionante, con l'indicazione agli autisti di segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti. Le aziende fornitrici di servizi di consegna hanno, inoltre, avviato campagne di sensibilizzazione rivolte ai propri dipendenti affinché l'attività lavorativa venga svolta in condizioni di massima sicurezza nelle giornate caratterizzate da temperature elevate. Gli autisti sono invitati a segnalare qualsiasi situazione che possa compromettere la sicurezza del loro lavoro. Inoltre, i carichi di lavoro vengono adeguati alle condizioni climatiche e viene garantita la costante disponibilità di acqua per mantenere un livello di idratazione stabile e adeguato. L’attenzione di Amazon in materia di sicurezza rappresenta una costante. Solo nel 2024 l’azienda ha investito 15 milioni di euro in progetti dedicati alla sicurezza nella rete logistica in Italia, erogato oltre 270.000 ore di formazione sulla sicurezza e formato 3.200 operatori specializzati.
(Adnkronos) - “Spesso si pensa che sia l’Europa a imporre scelte ai Paesi membri, ma nel caso dell’economia circolare è accaduto il contrario: l’Italia ha tracciato per prima la strada, con esperienze concrete di raccolta differenziata, impianti industriali e filiere produttive che l’Unione ha inserito nelle proprie direttive e regolamenti, e che hanno anticipato gli obiettivi europei. Abbiamo una leadership internazionale che raccontiamo ancora troppo poco: il modello italiano dell’economia circolare è un esempio straordinario, da preservare e rafforzare per il futuro”. Questo il commento di Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente, in occasione dell’Ecoforum 2025, tenutosi a Roma e organizzato da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.