Dire - Documentazioni, Informazioni, e Resoconti coopAgenzia di informazione politico parlamentare, legislativa ed economica italiana/europea. |
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(Adnkronos) - Un incendio è divampato alle 4 di questa mattina agli Spedali Civili di Brescia, in una stanza del reparto della Terza Medicina, situato alla Scala 6 dell'ospedale. Il fuoco avrebbe avuto origine, spiegano dall'Asst in una nota, "al letto di una paziente che, secondo quanto ricostruito, stava fumando una sigaretta nonostante i divieti posti. Il tempestivo intervento degli operatori ha evitato il propagarsi dell'incendio, limitandolo al solo letto della paziente interessata che, purtroppo, versa in condizioni critiche avendo riportato gravi ustioni". Il sistema di rilevazione incendi, prosegue l'ospedale nella nota, "si è immediatamente attivato, inviando l'allarme alla centrale del telecontrollo". E' scattata la chiusura delle porte antincendio e "sono subito intervenuti gli addetti antincendio del reparto, la squadra antincendio del presidio, attiva 24 ore su 24. Sono intervenuti prontamente" anche "i vigili del fuoco di Brescia". Gli altri 26 pazienti ricoverati nel reparto interessato, "che non hanno riportato alcuna conseguenza", informa infine l'Asst, "sono stati trasportati in altri reparti, in attesa di ripristinare e sanificare la Terza Medicina".
(Adnkronos) - Sono 2.500 gli stabilimenti che, su un totale di 7.200 censiti in Italia, hanno già adottato soluzioni digitali per la gestione della spiaggia mentre 1.800 sono le strutture che hanno avuto almeno una prenotazione online nella stagione 2024; +35% degli stabilimenti hanno utilizzato un software gestionale per la spiaggia, contro il 6% di 4 anni fa. Quest’estate il canale online ha raggiunto il 2% della spesa estiva per il noleggio di servizi balneari in Italia, con un volume superiore ai 50 milioni di euro; 11 volte di più rispetto a quanto stimato nell’estate 2020. Sono i dati di Spiagge.it (portale italiano per la prenotazione online di ombrelloni, con più di 2mila strutture balneari affiliate, 230mila download dell’app mobile e più di 700mila prenotazioni effettuate) confrontati anche con le analisi di Unioncamere. Gli analisti del portale hanno infatti raccolto i dati della stagione 2024, li hanno studiati e confrontati con i report di categoria e hanno presentato la seconda edizione dell’Osservatorio sulla digitalizzazione del settore balneare. "La digitalizzazione - afferma spiega Gabriele Greco, ceo di Spiagge.it - sta rivoluzionando il settore balneare, agevolando soprattutto il turismo straniero. Questo approccio consente di semplificare le operazioni quotidiane, ridurre gli errori, migliorare la produttività e ottenere un controllo totale delle informazioni condivise tra i collaboratori, tutto grazie a un unico strumento Stiamo sviluppando per la stagione 2025 soluzioni sempre più innovative grazie all’intelligenza artificiale, stiamo progettando siti white label personalizzati per gli stabilimenti balneari e costruendo campagne mirate per aumentare la visibilità delle strutture. In un contesto dove 9 turisti su 10 prenotano online, la presenza digitale è ormai essenziale per attrarre e fidelizzare nuovi clienti". Gli analisti di Spiagge.it ritengono che, entro il 2026, oltre il 50% degli stabilimenti balneari esistenti in Italia utilizzerà una soluzione gestionale web sfruttando funzionalità avanzate. I clienti, già alla ricerca di proposte personalizzate, vorranno gestire grazie ai canali digitali la prenotazione di esperienze extra per vivere a pieno la loro vacanza. I gestori che hanno ormai maggiore consapevolezza di quanto utili siano gli strumenti di analisi dei dati di prenotazione, i servizi di automazione marketing, la maggiore flessibilità nelle prenotazioni e la fornitura di un’assicurazione causa maltempo, nel corso delle prossime stagioni punteranno infatti a farne sempre un maggiore utilizzo. Protagonista del cambiamento nel settore sarà l’intelligenza artificiale, che consentirà di sviluppare piattaforme sempre più all’avanguardia. Gli strumenti di prenotazione del futuro sfrutteranno la ricerca conversazionale che permetterà di pianificare la vacanza con il supporto di un agente virtuale e la customer service experience che sfrutterà chatbot intelligenti per prenotare in maniera integrata, insieme all’ombrellone, diversi servizi (per esempio il tavolo al ristorante dello stabilimento balneare o bevande e alimenti da farsi recapitare direttamente in spiaggia). I trend di crescita permettono anche di prevedere che, entro il 2026, verranno raggiunti i 100 milioni di euro di Gross booking value gestiti direttamente online, prevalentemente tramite canali dei gestori stessi (siti internet, canali social, WhatsApp) ma anche attraverso piattaforme di prenotazione dedicate, tra cui spiagge.it Il turista digitalizzato che frequenta le spiagge italiane, secondo i dati di spiagge.it, ha un’età media di 25-40 anni, è un lavoratore impegnato in orario d’ufficio che prenota online in orari serali, quando lo stabilimento è chiuso. Predilige organizzare le vacanze con la famiglia o con il proprio compagno o compagna e apprezza la chiarezza delle politiche di cancellazione delle piattaforme online. La spesa media effettuata per un ombrellone è di 36,00 euro con prenotazioni che durano mediamente 1,3 giorni e includono un ombrellone. La durata media di una vacanza del turista tipo al mare è di 7 giorni; inizia a prenotare il proprio posto in spiaggia già da gennaio anche se è nei mesi successivi che vengono finalizzate la maggior parte delle prenotazioni: il 10% del totale prenotato online viene raggiunto entro maggio, prevalentemente per assicurarsi un posto in spiaggia nei mesi di luglio e agosto. Sempre più turisti stranieri scelgono il canale online per prenotare le postazioni in spiaggia, dimostrando una crescente fiducia nei servizi digitali per organizzare le proprie vacanze. Nella piattaforma spiagge.it questi rappresentano il 21% delle prenotazioni online, una quota in costante crescita che evidenzia l’importanza di adattare l’offerta a un pubblico internazionale. Questa tipologia di utenti effettua prenotazioni più lunghe, spende di più e decide con largo anticipo. Le regioni con il numero più alto di prenotazioni da parte di turisti stranieri sono: Friuli Venezia Giulia (41%), seguita da Campania (36%), Sardegna e Veneto (entrambe 21%). Le località più gettonate da turisti stranieri sono: Positano (americani e canadesi), Grado (tedeschi e austriaci) e la provincia di Bari (americani, inglesi e francesi). In Friuli Venezia Giulia e Campania, gli stranieri rappresentano oltre il 35% delle prenotazioni online, con un anticipo nella prenotazione della vacanza di circa 25 giorni. In Liguria, Puglia, Sicilia e Sardegna, gli stranieri rappresentano tra il 15-20% delle prenotazioni online e prenotano con un anticipo di circa 7 giorni. In Calabria, Lazio e Basilicata gli stranieri invece sono in minoranza. In queste regioni gli stranieri prenotano con un anticipo di 6 giorni. Il settore del turismo balneare è in costante crescita: vi è stato un aumento del 26% di imprese rispetto al 2011 e nell’ultimo anno l’incremento è stato dell’1%. L’Emilia Romagna guida la classifica per concentrazione, con oltre 1.000 imprese balneari presenti, seguita da Toscana e Liguria. Dal 2011, alcune regioni hanno registrato crescite straordinarie nel numero di spiagge attrezzate: la Sardegna ha quasi triplicato (+190%), passando da 40 a oltre 100 imprese, la Calabria (+110%), la Sicilia (+75%), la Puglia (+53%) e infine la Campania (+37). Questi trend riflettono l'aumento della domanda turistica, con la Campania come regione più ricercata, seguita da Puglia, Sicilia e Sardegna. Anche le dimensioni delle spiagge variano notevolmente: nel Nord Est medie di 400 ombrelloni in Friuli Venezia Giulia, 300 in Veneto e 200 in Emilia Romagna; nell’area tirrenica 170 nel Lazio, 130 in Toscana e Liguria. Al Sud la media è di 160 ombrelloni, con valori inferiori in Sicilia (120) e in Sardegna (70). La crescita del valore di prenotazioni online di ombrelloni tra il 2023 e il 2024 è del 48%. Gli stabilimenti già attivi sul sito di spiagge.it nel 2023, hanno registrato una crescita del 20%, contribuendo al 36% dell’incremento totale. Il restante 64% proviene da stabilimenti che hanno utilizzato l’online per la prima volta nel 2024. Il numero di stabilimenti che adottano strumenti online è aumentato del 25% con un’adesione crescente da parte dei più scettici. Tutte le regioni hanno registrato una crescita rispetto all’anno precedente. Confrontando solo gli stabilimenti che erano online sia nel 2024 che nel 2023, la Sardegna ha segnato l’incremento maggiore dal 2023 al 2024 (+40%), seguita da Friuli Venezia Giulia (+29%), Puglia (+28%) ed Emilia Romagna (+26%). Gli aumenti più contenuti sono stati rivelati in Veneto (+25%), Marche (+11%) e Toscana (+10%), probabilmente penalizzate dalle condizioni meteo estive avverse della scorsa estate. Per quanto riguarda i costi degli ombrelloni a livello regionale, Sardegna, Campania, Puglia, Sicilia e Liguria hanno prezzi più alti, oscillando tra 53,00-40,00 euro. Il Nord-Centro Adriatico ha un prezzo medio di circa 24,00-25,00 euro, mentre Calabria e Basilicata registrano il prezzo medio più basso attestandosi a 22,00 euro. In Toscana, la spesa media al giorno per una postazione raggiunge i 39,00 euro. Secondo l’analisi dei dati della piattaforma Spiagge.it, province quali Napoli, Savona, Salerno e Lecce spiccano per un numero particolarmente elevato di ricerche, segno di un grande interesse da parte dei turisti. Tuttavia, anche in province meno conosciute o con minore visibilità c’è una domanda latente che spesso però non trova un’offerta adeguata. I principali gap digitali che limitano la crescita in alcune zone litorali d’Italia sono in primis la mancanza o l’inefficacia del sito web: circa il 50% degli stabilimenti non dispone di un sito web adeguato oppure non l’ha affatto. Nello specifico, il 30% degli stabilimenti ne è proprio sprovvisto, il che determina una potenziale perdita di valore prenotazioni di circa 15mila euro per stabilimento rispetto a chi ha un sito web ottimizzato per ricevere prenotazioni. Chi ha un sito ben strutturato riesce a generare introiti fino a 3 volte in più rispetto a chi non l’ha. Secondo limite di crescita è la tendenza a favorire gli abbonamenti stagionali limitando la disponibilità per i clienti occasionali, più propensi a prenotare tramite piattaforme digitali e a contribuire così a incrementare la visibilità web dello stabilimento. In media, gli stabilimenti balneari con meno del 40% di occupazione stagionale registrano il doppio delle prenotazioni online rispetto a quelli con spiagge principalmente occupate da clienti stagionali. Infine, troppi stabilimenti non sono presenti sui principali portali di prenotazione, per esempio spiagge.it, e non sfruttano le potenzialità offerte dai motori di ricerca, tra cui Google, per migliorare la visibilità organica o attraverso campagne pubblicitarie.
(Adnkronos) - Un chicco di caffè che può trasformarsi in un chicco di riso per chi ne ha bisogno con il supporto di Banco Alimentare del Piemonte e Fondazione Progetto Arca con il progetto Cucine Mobili a Torino. Tutto grazie all’impegno di chi sceglie di riciclare le capsule di caffè in alluminio di Nespresso, che dal 2011 ha attivato il progetto “Da Chicco a Chicco” per consentire di rigenerare i due materiali di cui sono composte le capsule, alluminio e caffè, e sopperire a una dinamica di riciclo che non consente alle capsule di essere conferite nella raccolta differenziata, nonché di essere rilevate dagli impianti di riciclo in Italia perché piccole e leggere come altri oggetti in alluminio. È infatti dal recupero dei due materiali, alluminio e caffè, questo poi usato per il fare compost per la coltivazione di riso, che nascono gli oltre 90 quintali di riso (circa 100.000 piatti) donati quest’anno a Banco Alimentare del Piemonte, beneficiario del progetto di economia circolare dal 2022, a cui partecipano i clienti Nespresso, che possono riportare le capsule esauste presso le Boutique e le isole ecologiche partner, in Piemonte e in tutta Italia. Una collaborazione che unisce solidarietà e circolarità e che in 2 anni ha consentito di raggiungere circa 300.000 piatti di riso distribuiti in Piemonte. Quest’anno il progetto si amplia ulteriormente includendo anche le Cucine mobili di Fondazione Progetto Arca che nella città di Torino distribuiranno, a partire dal 18 dicembre, piatti di riso caldo direttamente sulle strade. Nato a Milano durante la pandemia per rispondere alla chiusura obbligata delle mense per i poveri e per garantire cibo sano e adeguato a chi non può permetterselo, il servizio di Cucine mobili è attivo a Torino dal 2022 ed entra a far parte del progetto “Da Chicco a Chicco” di Nespresso anche nelle città di Milano, Roma e Bari. Un primo aiuto molto importante perché, oltre a fornire un piatto caldo e nutriente, è funzionale a creare un rapporto di fiducia e ad accorciare le distanze tra chi è in difficoltà e chi può fornire supporto, ponendo le basi per un percorso di reintegrazione sociale. Allestita su un food-truck attrezzato con fornelli, forno e bollitori, la Cucina mobile a Torino serve circa 130 pasti caldi ogni sera per 5 giorni alla settimana, all’interno dei quali si inserirà una volta la settimana anche il riso prodotto dalle capsule di caffè. Una produzione totale che quest’anno conta oltre 100.000 chili di riso, distribuiti a persone, famiglie e associazioni in 5 regioni italiane grazie alle sedi regionali di Banco Alimentare in Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia ed Emilia-Romagna e alle Cucine mobili di Progetto Arca. Grazie a un incremento, anno dopo anno, delle associazioni coinvolte nel progetto, in questi 13 anni “Da Chicco a Chicco” ha rappresentato un supporto concreto per oltre 500.000 persone in difficoltà, ogni anno, sul territorio italiano, attraverso la donazione di riso a più di 2.500 strutture caritative tra case di accoglienza e mense, oltre a consegne dedicate e pacchi solidali. Attraverso “Da Chicco a Chicco” Nespresso dal 2011 promuove e consente la raccolta e il riciclo delle capsule di caffè in alluminio esauste, con l’obiettivo di riportare a nuova vita i due materiali di cui sono composte, e facendo in modo che possano trasformarsi in una risorsa non solo per l’ambiente, ma anche per la comunità, con un impatto concreto sul territorio e le persone. Grazie a una collaborazione sancita da un protocollo di intesa con CIAL, Utilitalia e CIC (Consorzio italiano Compostatori), “Da Chicco a Chicco” permette infatti ai clienti di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio nelle Boutique Nespresso o in isole ecologiche partner in tutta Italia, per un totale di oltre 200 punti di raccolta in più di 100 città italiane. Una volta raccolte le capsule esauste vengono trattate affinché i due materiali che le compongono vengano separati e avviati a riciclo: l’alluminio viene fuso e trasformato in nuovi oggetti, come penne, biciclette o coltellini, mentre il caffè può diventare compost per fertilizzare il terreno di una risaia italiana, da cui nasce il riso che Nespresso riacquista e dona al Banco Alimentare e, da quest’anno, a Fondazione Progetto Arca. Un progetto di economia circolare che ha permesso in 13 anni di donare oltre 6.600 quintali di riso, l’equivalente di oltre 7 milioni di piatti (1 piatto = 90gr). “Attraverso il programma Da Chicco a Chicco, ci impegniamo a trasformare gli sforzi di tutte le persone che riconsegnano le capsule esauste in un aiuto concreto per il territorio, ha dichiarato Silvia Totaro, Responsabile Sostenibilità di Nespresso Italiana. Quest'anno, l’ampliamento del progetto al servizio Cucine Mobili di Progetto Arca a Torino, oltre al Banco Alimentare del Piemonte, partner del progetto dal 2022, ci permette di raggiungere ancora più persone con un aiuto concreto, unendo economia circolare e sostegno sociale. A partire dalla serata del 18 dicembre, contemporaneamente in 4 città, Milano, Roma, Torino e Bari le Cucine mobili di Progetto Arca distribuiranno i piatti di riso caldo alle persone in strada, con la possibilità di raggiungere nel corso di tutto il 2025 oltre 60.000 piatti distribuiti alle persone che usufruiscono di questo servizio diventato parte strutturale della presenza in strada con oltre 6.300 pranzi, cene e prime colazioni servite ogni settimana dai volontari. “A Torino siamo presenti ogni sera con i nostri volontari per portare in strada con la Cucina mobile un sostegno alimentare completo, accurato nella preparazione e continuo nella distribuzione. Da oggi, grazie alla donazione di Nespresso, le persone che si rivolgono a noi vedranno un nuovo piatto inserito nel menù, gustoso e versatile, che si adatta bene a tutte le esigenze alimentari, sia per cultura che per dieta. Una novità concreta per continuare a essere al fianco delle persone fragili ogni giorno” ha dichiarato Alberto Sinigallia, presidente Fondazione Progetto Arca Un sentito grazie a Nespresso per il prezioso sostegno alla nostra attività, con il progetto da Chicco a Chicco, che ci permette di donare riso a 100 Organizzazioni Partner del Piemonte, che aiutano insieme a noi, le persone in difficoltà alimentare. Questo riso raggiungerà famiglie, anziani soli, persone senza fissa dimora e tanti bambini in situazioni di disagio. Le tipologie di associazioni che beneficeranno di questa iniziativa sono Strutture Caritative, Centri di accoglienza, Mense per persone indigenti, Comunità per minori e famiglie in difficoltà, ha dichiarato Salvatore Collarino, Presidente del Banco Alimentare del Piemonte. Grazie a da Chicco a Chicco, nel solo ultimo anno siamo riusciti a distribuire quasi 1.000 kg di riso a chi ha bisogno. Il riso è un alimento fondamentale: è nutriente, versatile e adatto a tutte le età, oltre a rappresentare un pilastro della nostra tradizione alimentare. Con questa iniziativa, anche insieme a Nespresso, non portiamo solo cibo, ma un aiuto concreto e tangibile a chi affronta difficoltà ogni giorno. I dati sulle donazioni di riso si sommano a quelli relativi al riciclo delle capsule Nespresso che, nel primo semestre del 2024, hanno segnato un +8% a livello nazionale rispetto allo stesso periodo del 2023, consentendo di rimettere in circolo oltre 600 tonnellate di caffè e più di 55 tonnellate di alluminio, entrambe risorse pronte per essere riutilizzate. Una tendenza positiva riscontrata anche in Piemonte con oltre 43 tonnellate di caffè e 4 di alluminio rimessi in circolo. “Da Chicco a Chicco” è parte del programma “Nespresso per l’Italia” che racchiude progetti e iniziative per un impatto positivo e concreto sul territorio italiano, a favore non solo dell’ambiente ma anche delle persone e delle comunità.