(Adnkronos) - L'entità del contributo da banche e assicurazioni ammonterebbe a circa 5 miliardi nella manovra 2026. Lo confermano fonti di maggioranza al termine del vertice che si è svolto in serata a Palazzo Chigi per limare la legge di bilancio. Un contributo che non è da intendersi come tassa sugli extraprofitti, assicurano fonti di Forza Italia. Alla fine, la mediazione è stata raggiunta. Il vertice di maggioranza durato oltre un'ora a palazzo Chigi sarebbe servito a sciogliere gli ultimi nodi sul tavolo, a cominciare dal capitolo banche. I leader del centrodestra, raccontano fonti della maggioranza, avrebbero trovato un'intesa (che sarà presentata al Cdm delle 11 venerdì 17 ottobre) appianando così le tensioni tra Forza Italia e Lega. La quadratura del cerchio, raccontano fonti di maggioranza, sarebbe stata individuata sulla natura dell'intervento sugli istituti di credito e assicurativi. Fonti azzurre rimarcano al termine del vertice che "non ci saranno tasse sugli extraprofitti". Una versione che collima con quanto riferito da fonti leghiste, le quali evidenziano la conferma del "contributo" da parte di banche e assicurazioni, come richiesto da Matteo Salvini.
(Adnkronos) - “La prevenzione degli eventi idrogeologici è una parte che nel nostro Paese deve trovare ancora un suo sviluppo pieno e complessivo. Su questo il confronto tecnico, in particolare con l’Ordine di ingegneri, ma anche con le professioni tecniche più in generale, diventa un elemento essenziale perché le scelte di politiche sul territorio partono dalla conoscenza, dalla forza e dalle fragilità che il territorio stesso esprime”. A dirlo all’Adnkronos/Labitalia Fabrizio Curcio, commissario di governo per la ricostruzione dell’Emilia Romagna, Toscana e Marche per gli eventi alluvionali del 2023 e 2024, a margine del 69° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia, in corso ad Ancona. “Le valutazioni - spiega - per la ricostruzione partono dunque da analisi tecniche che poi possono e devono portare a scegliere politiche che impongono finanziamenti, scelte economiche e finanziarie. Quindi il rapporto con gli ingegneri è sempre molto solido in tutte le fasi emergenziali e post emergenziali”.
(Adnkronos) - "Nel 2020 abbiamo lanciato la 'Circular for Zero', che ci ha posto come obiettivo nel 2045 di avere emissioni zero, che chiaramente per una società farmaceutica, che comunque ha impianti di produzione, è un obiettivo molto sfidante. Noi già oggi abbiamo tutte le nostre fabbriche che si affidano esclusivamente a fonti di energia rinnovabili e contiamo ad arrivare nel 2045 all'obiettivo. Da questo poi nascono tante altre progettualità, la cui cosa più importante è far sì che siano tangibili e calate sul territorio". Così Alfredo Galletti, corporate vice president e gm Novo Nordisk Italia, intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’ tenutosi oggi al Palazzo dell’Informazione a Roma. che ha ricordato come il cammino dell'azienda in ambito di sostenibilità sia iniziato 50 anni fa, nel 1975. "Una delle progettualità a cui tengo maggiormente -ha continuato- è il nostro 'Cities for Better Health', che è una partnership fatta con varie città a livello di tutto il mondo, che inizia da dieci anni fa. E noi in Italia abbiamo partnership con vari comuni e copriamo 23 milioni di italiani, con progettualità piccole e ben specifiche, fatte in accordo con le istituzioni locali e secondo i bisogni di ciascuna città o di ciascuna realtà. Perché poi chiaramente questo obiettivo, la nostra ambizione non la possiamo raggiungere da soli e chiaramente tutti gli attori devono prendervi parte", ha sottolineato. E Galletti ha sottolineato che "abbiamo molta attenzione per la biodiversità, con ad esempio un'oasi ecologica con 60 mila api, in Toscana, che abbiamo creato per continuare a garantire il nostro impegno per la biodiversità". "E c'è anche innovazione dal punto di vista ambientale e di sostenibilità nei nostri prodotti. Qualche mese fa abbiamo lanciato la prima insulina settimanale al mondo. Chiaramente le nostre penne sono usa e getta, mentre prima un'iniezione giornaliera richiedeva chiaramente uno spreco di plastica che deve essere smaltita. Noi non solo ne abbiamo una settimanale, ma abbiamo anche messo in piedi un sistema di riciclo che si chiama ReMed, in sette città italiane con più di 230 farmacie dove il paziente può riportare queste penne una volta utilizzate e noi le ricicliamo e da questo facciamo svariati materiali", ha concluso.