(Adnkronos) - La fine della guerra tra Ucraina e Russia? Vladimir Putin risponde con un proverbio russo che si può tradurre non letteralmente con 'troppo bello per essere vero'. "Questo è quello che dice il nostro popolo: 'Come bere il miele con le tue labbra'", ha affermato in una conferenza stampa al termine della riunione a San Pietroburgo del Consiglio economico supremo eurasiatico, sottolineando che "ci sforziamo di porre fine al conflitto". Il presidente russo ha poi reso noto che la Slovacchia ha proposto di fare da "piattaforma" a eventuali negoziati di pace fra la Russia e l'Ucraina. Il 22 dicembre scorso il premier slovacco Robert Fico è stato a Mosca per incontrare Putin, secondo leader di un Paese europeo a farlo dopo l'inizio della guerra contro l'Ucraina, dopo il premier ungherese Viktor Orban. "Il premier Fico ha detto che se ci saranno negoziati, gli slovacchi sarebbero felici di offrirci la piattaforma del suo Paese", ha spiegato Putin, sottolineando che Mosca "non è contraria" a tale proposta. Tra una risposta e l'altra, Putin ha acceso i riflettori su uno dei temi dirimenti: il rapporto tra Ucraina e Nato. "Nel 2021, Biden aveva proposto di rinviare l'ingresso dell'Ucraina di 10-15 anni", le parole di Putin secondo la Tass. Il congelamento dell'ingresso di Kiev nel Patto Atlantico potrebbe preso in considerazione anche da Donald Trump, che tra meno di un mese si insedierà alla Casa Bianca. Intanto, però, la Russia continua a spingere lungo la linea del fronte in particolare nel Donetsk. "Continueremo a centrare gli obiettivi dell'Operazione militare speciale anche nel 2025, è l'assoluta priorità", ha detto il presidente, aggiornato "giorno e notte" su cosa succede sul campo di battaglia. Quanto all'uso dei missili ipersonici Oreshnik, "se si rivelerà necessario, e se constateremo che è richiesto l'uso di armi a medio raggio più potenti, ovviamente le useremo. Ma non abbiamo fretta", ha assicurato. Putin ha ammesso che "al momento non ci sono molti sistemi missilistici Oreshnik, ma esistono".
(Adnkronos) - "La formazione e il digitale sono essenziali per la crescita delle imprese. I risultati di Made, una realtà di eccellenza di cui tutti dobbiamo essere orgogliosi, sono un segnale importante". Lo dichiara all'Adnkronos/Labitalia Denis Tredese, chief innovation officer di Exlea, la edutech che ha lanciato per la prima volta centinaia di contenuti immersivi per il mondo delle scuole. Exlea è oggi tra le realtà che stanno innovando il mondo della formazione con la sua piattaforma immersiva multilingua Briedoo, che permette la visualizzazione di contenuti educativi e a supporto della didattica utilizzando visori o room immersive. Briedoo è stata presentata in anteprima all’Educatech Expo di Parigi, uno dei principali eventi a livello globale per le aziende che stanno innovando il mondo dell’istruzione. "Se è vero - spiega - che ridisegnare i modelli produttivi porta ad un aumento della produttività, farlo associando anche una formazione specializzata può dare un incremento ulteriore. Quello che vediamo nelle aziende che puntano sulla formazione , utilizzando anche strumenti come i visori, è una maggiore competitività e soprattutto una maggiore sicurezza. Grazie ai visori e alla realtà aumentata ad esempio si può creare un gemello digitale, una replica virtuale che permette di testare attività aziendali senza dover intervenire nel mondo reale evitando rischi e facilitando la formazione". "E' un modello - avverte - che vediamo funzionare bene anche nel mondo delle scuole, che grazie al Pnrr oggi hanno grandi strumentazioni tecnologiche. Oggi egizi, romani, guerre napoleoniche non saranno più vissute solo su carta ma tramite esperienze interattive che, grazie alla presenza di 'tag' (video, immagini e pdf) presenti all’interno di ogni contenuto, possono stimolare l’apprendimento ed essere di supporto all’insegnante per favorire la concentrazione dei suoi studenti". "Ma per far sì che la formazione sia continua e guardi anche al mondo dei futuri lavoratori che oggi sono nelle scuole quello che emerge dal nostro confronto quotidiano con gli insegnanti è che è fondamentale che il Ministero dell'Istruzione e del Merito aggiornare le linee guida nazionali sullo standard d’insegnamento degli insegnanti italiani, includendo competenze di alfabetizzazione digitale e sostenibilità. Contestualmente, vanno coinvolte le aziende nella mappatura delle lacune di competenze e nella progettazione di nuovi curricula. Un segnale emerso anche a livello globale nel B20 e nel G20 in Brasile", suggerisce Tredese che ha fatto parte anche della task force education del B20, il business forum del G20 brasiliano. "I progressi tecnologici - argomenta - richiedono ruoli lavorativi e modelli educativi adattabili. Progressi come la digitalizzazione, l'automazione e l'intelligenza artificiale vengono adottati più rapidamente che mai, rimodellando le aziende e richiedendo nuove competenze. Questo rapido progresso tecnologico sta accelerando l'obsolescenza delle competenze esistenti e mettendo alla prova l'occupabilità della forza lavoro. Di conseguenza, i modelli educativi e di formazione devono adattarsi continuamente per tenere il passo con le tecnologie in evoluzione". "Questo cambiamento tecnologico - afferma - si tradurrà in una crescita o un declino netto dei posti di lavoro nei diversi ruoli, sottolineando l'urgente necessità di dare priorità all'aggiornamento e alla riqualificazione sia della forza lavoro attuale che di quella futura. Accelerare l'innovazione in aree strategiche e promuovere lo sviluppo scientifico e tecnologico creando infrastrutture di ricerca e digitali condivise, coinvolgendo istituti di istruzione superiore e istruzione professionale con le aziende e aumentando e facilitando l'accesso ai finanziamenti governativi. E' importante preparare una forza lavoro resiliente e produttiva per il futuro del lavoro".
(Adnkronos) - “Vale circa 3,6 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Tep) il risparmio ottenuto al 2023, da conteggiare negli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima. Centrale il ruolo che l'efficienza energetica ha assunto anche nel nostro paese, grazie a nuove tecnologie e metodologie innovative. Determinanti anche la formazione e all'informazione, volute dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e attuate dall'Enea coinvolgendo imprese, cittadini e istituzioni. Ora ci aspetta un lavoro importante che riguarda il recepimento delle nuove direttive europee, a partire da quella sulla prestazione energetica degli edifici. Siamo orgogliosi di aver ottenuto dal Ministero il coordinamento del relativo gruppo di lavoro. Si tratta di definire le misure da mettere in campo nei prossimi dieci anni”. Così Ilaria Bertini, Direttrice dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica Enea, in occasione della presentazione del 13° Rapporto annuale sull’efficienza energetica.