INFORMAZIONIDeloitte Digital srl Consulenza, Comunicazione e Marketing, Web Agency Ruolo: Digital Marketing Manager Area: Altro Davide Albergoni |
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(Adnkronos) - ''Non sono abituato a fuggire dalle mie responsabilità a differenza di altri... E quando faccio una cosa ci metto la faccia, non sono abituato a cercare capri espiatori o colpevoli. In quel Tribunale ho sempre detto 'rivendico tutto quello che ho fatto', e se dovete prendervela con qualcuno, prendetevela con me...''. Il giorno dopo l'assoluzione nel processo Open Arms, Matteo Salvini è a Largo Argentina, a Roma, per incontrare i cittadini. Appena arrivato è assediato da giornalisti e tv. C'è qualche parlamentare come l'ex magistrato Simonetta Matone. C'è Claudio Durigon, sottosegretario al ministro del Lavoro. Ci sono simpatizzanti, qualche militante. Gli consegnano uno striscione con la maxiscritta 'Il fatto non sussiste', che lui, sorridente, espone davanti a telecamere e obiettivi dei fotografi. Il leader della Lega torna a ribadire tutta la sua soddisfazione per aver difeso i confini dell'Italia: ''Essere assolti perché il fatto non sussiste vuol dire che gli intellettualoni di sinistra per tre anni hanno scritto sciocchezze o raccontato sciocchezze in tv...''. "Devo dire che ieri in tribunale a Palermo ho visto una corretta, giusta e sana separazione di chi giudica rispetto a chi indaga. Ma non sempre è così. Quindi, ora la separazione delle carriere e la responsabilità civile dei magistrati per chi sbaglia con dolo è fondamentale. Il processo Open arms è costato milioni di euro, la riforma della giustizia è ancora più urgente da ieri'', ha avvertito il leader della Lega. ''Giorgia è stata una delle prime a chiamarmi" ha ricordato Salvini. "Devo dire che mi ha fatto piacere ricevere anche tanti messaggi di politici di sinistra: sindaci, governatori, parlamentari ed ex ministri, perché un conto è la battaglia politica, un conto è volere il male degli altri... Non riesco ad augurarmi di vedere Conte, Renzi o Schlein in galera... Neanche se mi sforzo ci riesco. E' una bella giornata, oggi sono in ufficio, domani abbraccio i miei figli''. "Mi ha fatto molto piacere il sostegno di Elon Musk, la ritengo persona illuminata" dice, poi, Salvini. "Questa sentenza non è una prova di forza nei confronti del governo. Semmai era una prova nei confronti di associazioni straniere finanziate da persone all'estero che vogliono il male dell'Italia, perché Soros e compagnia finanziano la distruzione della nostra cultura, della nostra civiltà e della nostra identità". " Io a Viminale ? Sto bene dove sto, per ora.." ha risposto Salvini con una battuta, senza escludere nel futuro un ritorno alla guida del Ministero dell’interno. “Per ora , quindi in futuro si?” , chiedono i cronisti. “Ma nooo, certo , quello che ho fatto al ministero dell’Interno -sottolinea - e’ stato assolutamente corretto. E se qualcuno negli anni scorsi ha pensato ‘non puoi tornare al Viminale perché sotto processo sei potenzialmente un criminale', questa cosa cade…detto questo al Viminale c’è Piantedosi, un amico, un fratello, non corro per sostituirlo ma sicuramente l’assoluzione nel processo Open Arms e’ un riconoscimento che ho fatto il mio dovere e mi ripaga di tante amarezze”. Le piacerebbe tornare al Viminale ?, insistono i giornalisti. Il Viminale, replica Salvini, “e’ una macchina eccezionale , avere la responsabilità della sicurezza degli italiani e’ stupendo”. ''Per quello che sta accadendo nel mondo e per quello che è accaduto in Siria, conto e sono sicuro che il governo italiano aumenterà i livelli di sicurezza in tutte le piazze italiane, in tutte le manifestazioni per Natale e Capodanno per renderlo tutto più tranquillo possibile" dice Salvini. "Stavo leggendo le interpretazioni più diverse su questo assassino saudita. Uno che investe dei bambini e degli anziani o chiunque nei giorni di festa è un criminale, un folle, un delinquente, qualunque sia la sua pseudoidea. Ho letto che aveva fatto domanda d'asilo. Questo non vuol dire, per fortuna, che tutti quello che ottengono asilo politico vanno in giro a sterminare i mercati di Natale... Però farei estrema attenzione ed estrema cautela''. Cordiale telefonata tra il vicepremier e ministro Matteo Salvini e l’amministratore delegato di Mediaset Pier Silvio Berlusconi. L’occasione è stata l’assoluzione con formula piena con cui si è concluso il processo Open Arms che vedeva imputato Salvini. Lo fa sapere la Lega. Il ministro ha particolarmente apprezzato l’attenzione e la gentilezza di Pier Silvio Berlusconi, e ha ricordato con grande affetto le battaglie per una Giustizia giusta affrontate da Silvio Berlusconi e che il centrodestra vuole portare a termine, conclude la Lega.
(Adnkronos) - Gian Luca Sghedoni, tramite il family office Napura, da lui fondato e guidato, annuncia l’acquisizione di Litokol spa, azienda riconosciuta a livello globale per l’eccellenza tecnica dei suoi sistemi professionali per la posa della ceramica. L’operazione ha visto l’acquisizione delle quote da Daniela Cottafavi, azionista di riferimento e figlia del fondatore Luciano Cottafavi e da alcuni manager dell’azienda. Questa operazione strategica rappresenta un passo decisivo per ridefinire il futuro del settore, introducendo un approccio visionario che combina creatività scientifica e talento personale. “L’assunzione del totale controllo di Litokol - sottolinea Sghedoni - dimostra il grande impegno e coinvolgimento, mio e dei miei figli. Costruire un nuovo campione industriale è la mia sfida principale. In Litokol ho individuato una realtà imprenditoriale di eccellenza, focalizzata su ricerca tecnologica e forte di alti profili professionali. Il mio obiettivo è quello di sviluppare un ambizioso progetto di crescita”. “I miei figli Jacopo e Riccardo sono al mio fianco e insieme vogliamo ripartire all’insegna della gentilezza, dell’etica e dei valori verso tutti gli stakeholder. Il capitale umano è alla base della nostra visione aziendale per creare valore,” continua Sghedoni. “L’acquisizione di Litokol è un atto di fiducia verso il futuro del settore della posa di superfici che, per troppo tempo, è rimasto privo di innovazione. Il nostro obiettivo è creare un ambiente dove creatività scientifica e talento individuale possano prosperare, generando soluzioni che ridefiniscano gli standard”. Litokol sarà un hub di idee rivoluzionarie, un punto di incontro tra scienza dei materiali, intelligenza artificiale e creatività umana. Sarà un luogo in cui ricercatori, progettisti e artigiani potranno collaborare per sviluppare soluzioni che uniscano performance tecniche e un impatto ambientale senza precedenti. Tra i principali obiettivi: sviluppare materiali di posa altamente innovativi, ottimizzati per performance, sostenibilità e durabilità; esplorare l’applicazione di tecnologie avanzate, come nanomateriali e rivestimenti smart; promuovere un modello di innovazione aperta, collaborando con università, centri di ricerca e professionisti del settore. “Il coraggio di sognare e la voglia di innovare sono i pilastri del nostro progetto. Vogliamo costruire un futuro in cui la tecnologia e il capitale umano siano al servizio di un progresso autentico,” ha concluso l’imprenditore. “La cessione a Gian Luca Sghedoni - ha dichiarato Daniela Cottafavi - rappresenta per me il miglior futuro che potessi immaginare per l’azienda per garantirle prospettive solide. Questo accordo è quello che abbiamo voluto e perseguito con determinazione in questi mesi, grazie allo spirito di unione e a un sodalizio che io e Gian Luca abbiamo portato avanti con tenacia e convinzione. Siamo stati una squadra, uniti dallo stesso obiettivo”. Litokol spa, nata nel 1968 a Rubiera nel distretto ceramico, è un’azienda riconosciuta a livello globale per l’eccellenza tecnica dei suoi sistemi professionali per la posa della ceramica con un’expertise esclusiva nelle tecnologie a base epossidica e poliuretanica con brevetti internazionali. Gian Luca Sghedoni, 57 anni, sposato, tre figli. Entrato in Kerakoll nel 1988 all’età di 21 anni, quando l’azienda fatturava 11 milioni di euro, l’ha guidata portandola ai 500 milioni del 2019, quando lasciò l’azienda, per insanabili divergenze di vedute con gli attuali azionisti sulla gestione aziendale e sulla nomina di Andrea Remotti come AD. E’ stato insignito nel 2008 del premio Ernst & Young 'Imprenditore dell'Anno, nel 2014 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica il premio Leonardo Qualità Italia. Grande appassionato di arte contemporanea e design.
(Adnkronos) - È stata inaugurata oggi, ai Musei Vaticani, la nuova copertura vetrata fotovoltaica del Cortile delle Corazze. All’evento hanno partecipato il Cardinale Fernando Vérgez Alzaga e la Presidente di Acea Barbara Marinali. Gli impianti sosterranno in modo significativo con una produzione di energia rinnovabile i consumi elettrici dei Musei e concorreranno ad abbattere la Carbon Foot Print dello Stato. L’intervento, realizzato in soli sei mesi da Areti, società del Gruppo ACEA che si occupa della distribuzione dell’energia elettrica a Roma, ha un ulteriore valore estetico e funzionale per un sito di per sé già iconico nell’immaginario collettivo: infatti la sostituzione dei vetri esistenti con i nuovi vetri fotovoltaici ha permesso di realizzare una copertura che garantisce un isolamento termico e un effetto di ombreggiamento che aumentano in modo significativo la vivibilità degli spazi. Così come la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione, ha consentito di migliorare l’efficienza illuminotecnica e una conseguente valorizzazione estetica del sito. A rendere ancora più complessa la sfida per i tecnici, durante i sei mesi di lavoro, la necessità di non intralciare mai il flusso dei visitatori giornalieri attraverso l’ingresso dei Musei. Per questo motivo i tecnici hanno operato su ponteggi interni ed esterni progettati in modo tale da poter eseguire gli interventi in sicurezza e senza alcun intralcio ai visitatori. Oltre al cortile delle Corazze, nel progetto è prevista anche la copertura con vetri fotovoltaici del magazzino della Vignaccia nei Giardini Vaticani, che verrà completata entro i primi mesi del prossimo anno. Complessivamente, i due impianti, prevedono la realizzazione di 350 KW di picco fotovoltaico per una produzione complessiva di circa 500 MWh di energia elettrica all’anno. Sempre oggi sono stati inaugurati anche 20 punti di ricarica “veloci” su 10 colonnine e 2 punti di ricarica “ultra fast”, su una ulteriore colonnina al lato dell’ingresso dell’Aula Paolo VI per incentivare la diffusione della mobilità elettrica. La Presidente di ACEA Barbara Marinali ha dichiarato: “La bellezza dell’arte e l’innovazione tecnologica, un binomio che si concretizza perfettamente nel progetto che inauguriamo oggi ai Musei Vaticani. È un’occasione per ACEA per fornire il proprio contributo, grazie alle altissime professionalità del Gruppo, ad uno dei musei più importanti al mondo, supportando così il settore artistico-culturale. Oggi possiamo dire che il Vaticano diventa sempre più green. Continua così il nostro impegno nel migliorare le infrastrutture e offrire soluzioni che vanno nella direzione delle smart city in un futuro in cui la grande sfida passa attraverso i temi della new technology, della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale”.