(Adnkronos) - "Trovo davvero vergognoso che la presidente del Consiglio stia facendo una campagna per l’astensione. Ha paura della partecipazione". Così Elly Schlein va all'attacco di Giorgia Meloni dalla Festa de l'Unità delle Marche ad Ancona. "Ho sentito che oggi ha detto che è del tutto contraria a dimezzare i tempi per ottenere la cittadinanza. La mia domanda per Giorgia Meloni è molto semplice: se è così contraria, perché non va a votare no? Perché vuole affossare questi referendum? Perché vuole che il voto di milioni di cittadini non conti? Questa è davvero una cosa vergognosa”, ha insistito la leader dem. “Io dico a Giorgia Meloni - ha incalzato Schlein - abbia almeno il coraggio di dire che è contraria anche ai referendum sul lavoro che contrastano la precarietà. Ha detto che è contraria sulla cittadinanza, abbia il coraggio di ammettere che è contraria ad aumentare la sicurezza sul lavoro e a contrastare la precarietà. Non sono sorpresa perché questo governo da quando è in carica ha solo aumentato la precarietà”. “Ho sentito Giorgia Meloni arrampicarsi sugli specchi, dire che sono tutte questioni di rese dei conti nella sinistra: niente di più falso. Quelle sono leggi che i cittadini col loro voto possono cambiare. E’ incredibile che la presidente del Consiglio non dica che cosa ne pensa”. Quindi Schlein lancia un nuovo appello. “L’8 e 9 giugno saremo tutti a votare il referendum. E mi appello anche a chi è contrario a quei quesiti: l’importante è andare a votare. E’ una vergogna - ha insistito - che la presidente del Consiglio non voglia fare votare gli italiani”. La leader Pd attacca ancora la premier anche per le posizioni assunte sul voto amministrativo. "Meloni dice che l'esito delle regionali non è dirimente per il governo. Le chiedo cosa sia dirimente per il governo. I 25 mesi di fila del calo della produzione italiana? I salari tra i più bassi d'Europa? Lo sono le liste d'attesa così lunghe che costringono sei milioni di italiani a rinunciare alle cure? Noi siamo qui a costruire l'alternativa”. “Noi siamo al lavoro in tutte le regioni per costruire coalizioni più ampie e forti possibile. Nelle Marche il Pd ha già una proposta di candidatura molto forte che è quella di Matteo Ricci, discuteremo con tutte le altre forze politiche sul programma e speriamo di fare bene. Non è difficile fare meglio di Acquaroli che è arrivato ultimo nella classifica di gradimento dei presidenti di Regione". Schlein rilancia poi l'appuntamento per la manifestazione pro Palestina di sabato 7 giugno. “Sabato saremo in piazza per una manifestazione per Gaza. Per fermare il massacro dei civili palestinesi e per condannare i crimini del governo di estrema destra di Netanyahu. La manifestazione che abbiamo convocato, assieme al Movimento 5 Stelle e ad Alleanza Verdi e Sinistra, e invitiamo tutti coloro che condividono la nostra piattaforma”. “Una piattaforma chiara e senza ambiguità e che chiede - spiega la leader dem - il cessate il fuoco immediato e di liberare tutti gli ostaggi israeliani ancora nelle mani dei terroristi di Hamas e per lo sblocco di tutti gli aiuti umanitari indispensabili per la popolazione martoriata di Gaza. Chiede un embargo totale di armi da e verso Israele e le sanzioni per il Governo di estrema destra di Israele e i suoi crimini. Chiede il riconoscimento dello stato di Palestina perché loro come gl israeliani hanno il diritto a vivere in pace e sicurezza".
(Adnkronos) - Una vera e propria 'spada di Damocle' pende su migliaia di condomini che hanno aderito ai vantaggi del Superbonus 110%. Il problema nasce dall'impreparazione di numerosi amministratori che hanno fatto credere ai proprietari degli immobili di poter ammodernare i propri appartamenti senza dover sborsare nemmeno un euro. "Il vizio originario del tutto gratis - spiega l'avvocato Gaetano D’Andrea, mediatore civile e già presidente dell'Asppi (Associazione piccoli proprietari immobiliari) di Bergamo) - ha impedito una scelta oculata dei professionisti, delle imprese incaricate e di determinare i valori corretti delle cessioni dei crediti. Insomma, si sono fatti convincere da General contractor a dir poco improvvisati o in mala fede". Quando, negli ultimi mesi del 2023, i nodi sono venuti al pettine, i condomini hanno cercato di porre rimedio incaricando gli avvocati di mettere in sicurezza i lavori incagliati: "Oggi - sottolinea D'Andrea - il tema ricorrente è che in moltissimi condomini i lavori non sono nemmeno partiti e in altri, seppur iniziati, sono stati immediatamente bloccati. Le imprese hanno così lasciato i cantieri al 20 o 30% e questo sta comportando un esborso ulteriore per completare le opere avviate, con il rischio elevato che non potranno essere ultimate. Senza dimenticare che, dal 2024, il bonus è stato rideterminato al 70% e, nel 2025, è stato ulteriormente ridotto al 65%, per poi terminare definitivamente il 31 dicembre di quest'anno. Nemmeno i condomini con lavori ultimati possono stare tranquilli, le anomalie fiscali possono essere rilevate anche successivamente dall'amministrazione finanziaria e le conseguenze a carico di chi oggi pensa di essere sereno potranno essere rilevanti". Secondo l'esperto legale, "negli anni dal 2020 al 2022, complice anche la poca chiarezza normativa, molti amministratori non si sono preoccupati di farsi assistere da legali specializzati nella redazione dei contratti di appalto". "Questo sta comportando - ricorda l'avvocato D'Andrea - un rischio molto elevato perché, in caso di accertamento, i proprietari potrebbero dover restituire gli importi impropriamente ceduti, con l’aggiunta di sanzioni e interessi. Per darvi una portata del fenomeno, posso dirvi che le segnalazioni giunte al mio osservatorio, e che hanno comportato le richieste di verifica di contatti già sottoscritti, nel 90% dei casi presentavano delle anomalie e non erano tutelanti per i condomini”. La mediazione è senz'altro la strada maestra: "Sarebbe utile - consiglia D'Andrea- procurarsi i documenti relativi ai lavori, a partire dai contratti sottoscritti. Ottenere i documenti per tempo sarà importante in sede di eventuali futuri controlli anche perché, a distanza di anni, l'amministratore che ha gestito il Superbonus 110% potrebbe essere stato sostituito, con il rischio di perdere ulteriore tempo per recuperarli e, conseguentemente, non rientrare nei termini concessi dall’amministrazione finanziaria per tutelarsi. Bisogna fare presto perché, ad esempio, nelle città metropolitane i controlli e le verifiche sono già partite e coinvolgono i General contractor, le imprese edili e poi a cascata i condomini e gli amministratori".
(Adnkronos) - La transizione energetica e la ricerca dell'autosufficienza in campo energetico sono due obiettivi per il futuro del Friuli Venezia Giulia. È quanto ha dichiarato il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, intervento durante la presentazione del nono Bilancio di Sostenibilità Territoriale del Friuli Venezia Giulia di A2A. "Dobbiamo affrontare la transizione energetica e il biogas può essere un valido alleato in questo passaggio - ha affermato Fedriga. Il Presidente ha poi evidenziato un aspetto cruciale per la sicurezza energetica del Paese - Il secondo passaggio è come possiamo avere, con le tecnologie di oggi e di domani, un'autosufficienza europea o comunque occidentale. Se in futuro continuiamo a consegnare lo sviluppo della produzione energetica a paesi terzi che potrebbero scegliere di fermare le forniture, penso che non facciamo il bene del nostro Paese”. Fedriga ha richiamato alla necessità di una visione razionale che superi le criticità attuali senza sacrificare la stabilità: "Dobbiamo guardare alla sostenibilità in modo logico, sapendo che ci serve anche quella sociale ed economica, perché quella ambientale non è esclusiva. Quando c'è stato il picco di energia, abbiamo cercato di dare stabilità alle nostre famiglie con l'autoproduzione per abbattere o avere autosufficienza di approvvigionamento energetico". Il Presidente ha inoltre ribadito l'impegno della Regione nella ricerca sull'idrogeno: "Stiamo investendo sulla ricerca sull'idrogeno. Non è un'energia di oggi, è antieconomico al momento ed è utilizzato in alcune nicchie. Ma nel futuro può essere una fonte importante e non possiamo permetterci di rimanere indietro e accorgerci che ci sono energie solo quando sono commercializzabili". Infine, Fedriga ha sottolineato il ruolo delle sinergie tra pubblico e privato, citando A2A come esempio: "Imprese come A2A sono fondamentali per il territorio: la centrale di Monfalcone nasce proprio come sinergia tra pubblico e privato, accompagnando il sistema. Ci muoviamo fuori da schemi ideologici, altrimenti si rischia di fare un danno a chi consegneremo il territorio."