(Adnkronos) - "Gli specialisti ambulatoriali non sono un elemento accessorio del Servizio sanitario nazionale. Sono un anello fondamentale di congiunzione tra l'ospedale e il territorio. Sono i garanti della continuità assistenziale e della presa in carico dei pazienti e questo evita anche oneri aggiuntivi al sistema. Con la nuova finanziaria, che oggi è all'esame del Parlamento, vogliamo estendere le agevolazioni fiscali per le prestazioni aggiuntive che sono già previste per i dirigenti medici". Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, partecipando al 57° Congresso Sumai, il Sindacato degli specialisti ambulatoriali, in corso a Roma fino al 13 novembre. Il titolare del dicastero illustra alla platea del Congresso gli obiettivi raggiunti dal Governo, come la legge sulle liste d'attesa - Decreto n. 73 del 7 giugno 2024 - le case di comunità, l’aumento dei fondi del Pnrr per l'assistenza domiciliare integrata di 250 milioni e l’aumentato di 500 milioni di fondi per la telemedicina nell’ottica di aumentare "il numero di persone che possono essere assistite e seguite con questi servizi per una sanità di prossimità che riduce le distanze e le diseguaglianze e migliora la qualità della vita dei pazienti". Pur avendo raggiunto importanti risultati, il ministro osserva che "abbiamo davanti tante sfide, ma credo che abbiamo intrapreso la strada giusta. Vogliamo collaborare ancora più con Sumai-Assoprof - afferma - e sono fiducioso che potremo veramente avere quel cambio di passo per il quale tutti siamo impegnati per conservare forse la struttura più bella che abbiamo, il nostro Servizio sanitario nazionale pubblico, invidiato da tutto il mondo. Un sistema - conclude - basato sull'uguaglianza, sull'equità e sulla gratuità. Conserviamolo lavorando con due caratteristiche - conclude - la serietà e la professionalità”.
(Adnkronos) - "Il trend di prenotazioni che registriamo nel periodo 6-22 febbraio per le Olimpiadi e 6-15 marzo, che è il momento interessato dall'evento delle Paralimpiadi, è estremamente positivo per le aree interessate dall'evento e cioè il Bellunese, il Trevigiano e di riflesso anche Venezia. I tassi di occupazione delle strutture sono buoni, anche se una percentuale puntuale non è ancora disponibile perché siamo ancora in fase di elaborazione. Sold out? In questo momento disponibilità ce n'è ancora. Quindi il consiglio che mi sento di dare è, nei limiti ovviamente delle proprie possibilità, di anticipare le prenotazioni su quelle aree per non trovarsi all'ultimo momento a non trovare disponibilità alberghiera". Così, in un'intervista ad Adnkronos/Labitalia, Massimiliano Schiavon, presidente di Federalberghi Veneto, fa il punto sull'offerta alberghiera del versante veneto in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Le polemiche sulla crescita dei prezzi E sulle polemiche sul boom dei prezzi nelle strutture ricettive a Cortina e nel Bellunese per il periodo delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina Schiavon risponde: "È inevitabile che anche ci sia un incremento dei costi ma questa è una legge di mercato e laddove c'è una maggiore pressione alla domanda è chiaro che l'offerta sale in termini di prezzo. Queste sono dinamiche di mercato che non è che abbiamo inventato noi o gli albergatori di Cortina. Dopo l'evento tutto tornerà a una sorta di normalità, di questo ne sono certo, dal punto di vista anche del prezzo che oggi preoccupa molto alcune fasce di clientela", sottolinea. Schiavon ricorda che il tema ospitalità per l'evento "non riguarda solo ed esclusivamente l'area del Cortinese, ma andrà a interessare l'intero territorio della provincia di Belluno, si estenderà anche sul trevigiano e con qualche coda anche sul veneziano. Il brand è Cortina, ma in realtà su questo evento si stanno muovendo almeno due province, Belluno e Treviso, e anche Venezia di riflesso è interessata dall'evento", conclude. Secondo i dati di Federalberghi a Belluno si contano 381 alberghi , 8393 camere, 17768 letti. E in particolare a Cortina 58 alberghi e 4742 letti. Le presenze nella provincia di Belluno nelle strutture ricettive nel 202 sono state 1997834. Effetto traino per gli alberghi ancora prima dell'evento E Schiavon spiega come i primi effetti per il settore turistico del territorio già si vedano. "In questo momento -spiega- l'evento Milano-Cortina, solo per come viene 'traghettato' anche nei media, sta generando dei flussi sui territori" di Cortina e del Bellunese "inaspettati. Abbiamo visto una crescita importante, anche un più 8% rispetto al 2024 dei tassi di occupazione delle strutture, in periodi magari dove in altre realtà del Veneto o erano statici o avevano perso qualche punto percentuale. Cominciamo a interrogarci sul come mai questo sta avvenendo, perché non abbiamo modificato sostanzialmente le nostre strategie di marketing o di partecipazione ai mercati internazionali, quindi questo ci lascia pensare che probabilmente il traino dell'effetto olimpionico e della promozione che sta facendo Milano-Cortina sta attraendo anche dei mercati ai quali non eravamo abituati a rivolgerci, perché c'è anche la presenza di un mercato asiatico nelle nostre montagne che onestamente per gli operatori costituisce una vera e propria sorpresa. Non erano abituati a avere a che fare con mercati asiatici. Quindi un traino che è già iniziato prima dell'evento, confermato ovviamente dai numeri in crescita che ha fatto registrare il cluster della montagna", sottolinea. Secondo Schiavon "è un po' un volano che l'evento olimpionico sta generando, economico e anche di grandi opportunità di rilancio della destinazione e del prodotto turistico montano", aggiunge. La situazione di infrastrutture e impianti Ma a che punto sono infrastrutture e impianti? "Dal punto di vista infrastrutturale -spiega Schiavon- direi che complessivamente le cose stanno andando bene, anche come cronoprogrammi, sia sulle arterie di collegamento, sia sulla parte impiantistica. Sicuramente per l'evento arriveremo puntuali e pronti con tutto quello che è stato pianificato, sebbene in questo momento è chiaro che qualche disagio su quel territorio si manifesta. E' un po' una piccola rivoluzione che è stata messa in campo per consentire di ospitare un evento di questa portata". Secondo Schiavon "a livello di strutture alberghiere è stato fatto uno sforzo importante anche di ammodernamento su quell'area, con l'innesto dei gruppi di investimento, anche di fondi esteri, che hanno rilevato strutture alberghiere, le hanno riclassificate, anche riposizionandole sul mercato del cinque stelle, quindi Cortina vedrà sicuramente elevarsi il livello qualitativo dell'offerta ricettiva di quell'area", sottolinea. E per questo motivo secondo Schiavon "la valutazione che va fatta non deve considerare soltanto queste settimane di evento, ma sarà uno sforzo e una riqualificazione di un'area che poi forse vedrà i suoi effetti più sul lungo termine che sul breve e limitatamente appunto all'evento olimpionico", spiega. E Schiavon sottolinea che "se non avessimo avuto questa opportunità" delle Olimpiadi "difficilmente saremmo stati in grado, anche solo come Regione Veneto, di sostenere uno sforzo economico per realizzare le opere. Non ci sarebbero stati probabilmente i fondi, quindi questa diventa anche una occasione straordinaria in tutti i sensi. Non solo per far vedere quella che sarà la qualità della ricettività veneta e in termini di ospitalità di un evento di questo tipo, ma anche per rafforzare tutto il sistema infrastrutturale di quel territorio che diversamente non sarebbe stato possibile fare". I disagi legati ai lavori per l'evento Per Schiavon "è chiaro che qualcuno lamenta qualche disagio in questo momento, ma riteniamo che tutto sarà ampiamente compensato al termine di un'operazione che si concluderà dal punto di vista delle opere con le Olimpiadi, ma che dal punto di vista dei benefici si prolungherà per un lungo termine e questo darà competitività a quell'area e alle aziende di quel territorio", aggiunge. E il presidente di Federalberghi rassicura i colleghi operatori del turismo che "hanno investito su una clientela fidelizzata e che rischiano di non poterla soddisfare nel corso delle Olimpiadi perché i posti verranno assorbiti ovviamente dalle ospitalità di tutta la macchina organizzativa e di tutti gli ospiti legati nello specifico all'evento. Penso che sia un po' un problema che potrà essere bypassato nel lungo termine. Una volta terminato l'evento avranno ancora un maggiore interesse, un maggiore impulso a tornare su quei territori, anche clienti che proprio nelle due settimane o quattro settimane dell'evento non sono riusciti a trovare posto e avranno ancora più voglia di tornarci. Quindi è una preoccupazione relativa", sottolinea. E Schiavon sottolinea anche "che bisogna tenere conto che c'è un elemento meteorologico significativo che decreterà poi la partenza della 'macchina' delle prenotazioni sulla stagione invernale, e cioè le nevicate che in questo momento ancora languono su quell'area", aggiunge. (di Fabio Paluccio)
(Adnkronos) - Ecomondo 2025, evento internazionale di riferimento in Europa e nel bacino del Mediterraneo per la green, blue and circular economy, organizzato da Italian Exhibition Group (Ieg), chiude oggi alla Fiera di Rimini riaffermandosi hub globale per la transizione ecologica. Un ruolo che si traduce nei risultati concreti di una 28esima edizione in crescita. Le presenze totali sono cresciute del 7%, con un +10% di quelle estere. Oltre 1.700 i brand espositori, di cui il 18% dall’estero, sui 166mila mq di superficie del quartiere fieristico. Più di 600 i giornalisti accreditati (per il 15% esteri), che hanno portato la Fiera di Rimini all’attenzione della comunità mondiale. “Possiamo dirci tra i primi Paesi al mondo nella capacità di riciclo - ha spiegato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, ieri in visita nei padiglioni della Fiera - si parla tanto di terre rare e materie prime critiche ma il più grande giacimento che abbiamo sono i nostri rifiuti. E la capacità di riciclo si manifesta pienamente proprio in questa fiera, simbolo di innovazione e sostenibilità”. Ecomondo 2025 si è confermato luogo privilegiato di scambio tra aziende, ricerca e professionisti del settore di tutto il mondo, anche grazie alla collaborazione con Agenzia Ice e con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci): un crocevia globale, con oltre 800 hosted buyer e delegazioni internazionali provenienti da 65 Paesi. Tra i mercati più rappresentati: Spagna, Turchia, Polonia, Romania, Serbia, Croazia, Bulgaria, Tunisia, Marocco ed Egitto. A completare il quadro, circa 90 associazioni internazionali coinvolte. Un network che, durante la manifestazione, ha generato 3.800 business matching, favorendo la cooperazione e la diffusione delle best practices per la transizione ecologica. Oltre 200 appuntamenti nelle quattro giornate, di cui circa 70 curati dal Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo, presieduto da Fabio Fava, hanno composto un programma denso di iniziative, offrendo una lettura aggiornata della transizione green in modo trasversale. Tra i temi principali: i Raee e le materie prime critiche, il tessile che diventa circolare, la finanza sostenibile a supporto della transizione ecologica, la gestione dell’acqua e la blue economy, bioenergie, economia circolare, AI applicata alla valorizzazione delle risorse e al monitoraggio dei dati, l’osservazione della Terra e il ruolo della comunicazione. Grande attenzione alla cooperazione internazionale e alla transizione verde nel Mediterraneo, nonché alle iniziative per l’accesso all’energia pulita e sostenibile nel continente africano, nell’ambito del Piano Mattei e del Programma 'Mission 300', con la quinta edizione dell’Africa Green Growth Forum. La 14esima edizione degli Stati Generali della Green Economy ha aperto ancora una volta Ecomondo, con la presentazione della Relazione sullo stato della green economy 2025, ponendo al centro del dibattito lo stato e le prospettive della transizione ecologica europea nel nuovo contesto globale. La sessione plenaria della seconda giornata, per la prima volta interamente in lingua inglese, ha ampliato ulteriormente la portata internazionale dell’evento. Il ritorno di Sal.Ve, il Salone biennale del Veicolo per l’Ecologia, in collaborazione con Anfia, ha portato in mostra l’intera gamma della produzione di allestimenti per veicoli industriali e speciali per la raccolta dei rifiuti solidi e liquidi, per lo spazzamento stradale e per gli spurghi. A Ecomondo 2025 l’innovazione ha fatto da ponte tra scienza e mercato: l’Innovation District ha dato spazio e visibilità a 40 startup italiane e internazionali dall’alto contenuto tecnologico, di cui 20 da Marocco e Tunisia selezionate nell’ambito del progetto Lab Innova for Africa 'Luca Attanasio', promosso da Agenzia Ice in collaborazione con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Accanto all’esposizione, Ecomondo ha consegnato il Premio 'Lorenzo Cagnoni' per l’Innovazione Green alle sette aziende espositrici per le tecnologie più avanzate e promettenti presentate nei settori espositivi della manifestazione.