INFORMAZIONIPluxee Italia srl Gestione Risorse Umane e Formazione Aziendale, Consulenza Ruolo: Key Account Manager Area: Sales Management Daniela Busi |
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(Adnkronos) - La start-up xAI di Elon Musk si è ufficialmente scusata per le risposte estremiste e offensive generate dal suo assistente di intelligenza artificiale Grok, in seguito al problematico aggiornamento rilasciato il 7 luglio. "Ci scusiamo per il comportamento orribile che molti hanno potuto osservare", ha scritto l’azienda sul profilo ufficiale di Grok su X, dopo che il chatbot aveva elogiato Adolf Hitler, denunciato "stereotipi anti-bianchi" e parlato di una presenza "sproporzionata" di ebrei a Hollywood. Secondo xAI, i contenuti problematici sono il risultato diretto di nuove istruzioni impartite al modello durante l’aggiornamento. I programmatori avevano chiesto a Grok di "essere franco" e di non avere "paura di scioccare le persone politicamente corrette", spingendolo a rispondere "come un essere umano" per stimolare il dialogo. Tali indicazioni, ha ammesso l’azienda, hanno portato Grok a ignorare i propri principi fondamentali, producendo risposte "contenenti opinioni non etiche e controverse" e, in alcuni casi, validando "discorsi d’odio" anziché respingerli. xAI ha spiegato di aver rimosso le istruzioni responsabili del comportamento deviato e di voler garantire che Grok "produca risposte utili e oneste per gli utenti". Non è la prima volta che l’assistente Ia di Musk finisce al centro di polemiche: già a maggio aveva sostenuto teorie cospirazioniste sull’esistenza di un "genocidio bianco" in Sudafrica, riprendendo toni e battaglie dell’estrema destra americana. Mercoledì scorso Musk ha presentato una nuova versione dell’assistente, Grok 4, che in diversi casi sembrerebbe rifarsi alle sue stesse opinioni per formulare le risposte.
(Adnkronos) - “Di fronte alla notizia della decisione di Trump di introdurre dazi del 30% sulle esportazioni dell'Ue verso gli Usa, non possiamo che essere preoccupati e allarmati. Attendiamo di capire nella pratica come potranno essere applicati dall’1 agosto, ma ci sentiamo di ripetere, come già detto in altre occasioni, che l’Europa deve evitare di arrivare allo scontro di dazi contro dazi che non gioverebbe a nessuno. Fermezza, calma e diplomazia credo siano le risposte migliori all’ ennesimo attacco della presidenza Usa a tutto il sistema produttivo europeo che sarebbe pesantemente colpito dall’applicazione della misura, compreso il settore del legno-arredo che ha, proprio negli Usa, il secondo mercato di export. L’Europa tutta e il nostro Governo devono aver ben presente che non difendere le nostre imprese adesso potrebbe avere come conseguenza la desertificazione industriale del Vecchio Continente”. Così Claudio Feltrin presidente di FederlegnoArredo.
(Adnkronos) - “Gli italiani hanno una percezione distorta della filiera degli oli minerali usati: pensano che siano in parte bruciati, in parte smaltiti impropriamente o raccolti in modo spontaneo dalle officine, ma la realtà è un’altra. L’Italia è un’eccellenza in Europa: raccoglie e rigenera la quasi totalità (98%) dell’olio usato mentre la media dell’Unione si ferma intorno al 60%. Al centro di questo sistema c’è il modello consortile del Conou, che organizza in modo efficiente tutta la filiera. È un peccato che i cittadini non conoscano questi risultati: la consapevolezza dell’efficacia dell’economia circolare italiana può rafforzarne il successo, anche grazie al ruolo attivo dei cittadini”. Queste le parole di Riccardo Piunti, presidente Conou, in occasione dell’Ecoforum 2025, organizzato a Roma da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.