INFORMAZIONICristina Berizzi |
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(Adnkronos) - Per 2 giorni, oggi e domani, nell'area di fronte alla Torre Rossi, sede dell'università Lum Giuseppe Degennaro, verrà riprodotto uno scenario di maxi-emergenze sanitarie. Si tratta del corso 'Aspetti organizzativi e gestionali nelle maxi-emergenze e disastri', destinato agli studenti degli ultimi 2 anni del corso di laurea in Medicina e Chirurgia e dell'ultimo anno del corso di laurea in Infermieristica dell'ateneo pugliese, proposto da docenti Francesca Pentimalli e Bruno Moncharmont in collaborazione con Medis (MaxiEmergencies and Disasters International School), la scuola superiore di formazione in maxi-emergenza. "Per la prima volta - afferma Enrico Bernini Carri, presidente del Medis - formeremo sull'argomento gli studenti di corsi di laurea. Mentre precedentemente i corsi erano stati riservati a operatori del soccorso, il fatto di coinvolgere gli studenti degli ultimi anni di 2 corsi di laurea della Lum non solo mostra come i docenti, responsabili della didattica della Lum, abbiano compreso l'importanza di questa formazione specifica, ma rappresenta una vera 'rivoluzione concettuale' che auspichiamo possa estendersi a tutte le università italiane, insegnando e dimostrando come il lavoro di équipe, tra medici e infermieri, possa portare indubbi benefici al sistema di emergenza-urgenza che dovrà rappresentare il vero sviluppo della medicina sul territorio nell'immediato futuro". Il corso - informa una nota - mira a fornire conoscenze di base e avanzate sui modelli gestionali e sugli aspetti concettuali da valutare in una catastrofe: 1) Far comprendere gli elementi di base e di valutazione comuni a tutti gli accadimenti catastrofici: gli studenti acquisiranno conoscenze approfondite sul concetto di catastrofe, la storia delle catastrofi naturali e antropiche e gli elementi per classificare la gravità di un evento; 2) Far comprendere la necessità di classificare un evento catastrofico allo scopo di organizzare meglio i soccorsi, dilazionarli nel tempo e gestire le équipe di soccorso interagendo con altre figure professionali del soccorso; 3) Far comprendere l'importanza della classificazione e i meccanismi ad essa connessi (fasi di un evento dalla ricognizione, al triage in maxi-emergenza, dallo sgombero al ricovero condizionato). Le simulazioni sul campo saranno utili agli studenti per acquisire elementi formativi comuni, al fine di potersi coordinare efficacemente sul luogo del disastro sapendo lavorare in équipe anche con altre figure professionali del soccorso.
(Adnkronos) - L’università Luiss Guido Carli ha inaugurato oggi l’anno accademico 2025-2026, con la tradizionale cerimonia alla presenza dei suoi vertici. Al centro, l’Europa e l’impatto delle prossime sfide globali. “L’Europa sta attraversando una fase di trasformazione complessa e strutturale”, ha dichiarato, il rettore della Luiss, Paolo Boccardelli. “Le tensioni geopolitiche, la transizione industriale, tecnologica e sostenibile, i cambiamenti demografici e sociali stanno ridisegnando gli equilibri su cui, per decenni, si è basata la nostra stabilità. In questa prospettiva, la nostra università non può rimanere spettatrice: per missione e identità è chiamata a scendere in campo con visione, responsabilità e spirito di servizio verso il Paese e l’Europa'', sottolinea. ''Ci impegniamo a contribuire alla costruzione del futuro europeo, rafforzando innovazione didattica, ricerca e percorsi che formano nuove generazioni preparate e orientate al bene comune”, aggiunge Boccardeli. Nella relazione sono state illustrate le principali traiettorie che rafforzeranno la strategia dell’ateneo. L’università intende ''promuovere un nuovo rinascimento industriale italiano ed europeo, valorizzando il legame tra sapere e saper fare e sostenendo innovazione e competitività delle imprese, anche grazie alla collaborazione con Confindustria'', si spiega in una nota. “L’Italia e l’Europa sono di fronte a sfide cruciali'', ha dichiarato il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina. ''Quella che viviamo può essere una fase di svolta che riporti al centro una prospettiva di crescita più solida, basata su debito comune e unione dei mercati'', ha aggiunto. Per il presidente della Luiss, Giorgio Fossa il compito dell'ateneo ''è fornire loro gli strumenti e valori per realizzarlo, perché la formazione non sia soltanto un trasferimento di competenze, ma una preparazione al mondo. Ed è proprio nella collaborazione tra il sistema produttivo, istituzionale e universitario che può nascere un’alleanza solida capace di trasformare la conoscenza in visione e la visione in progresso”.
(Adnkronos) - "L’obiettivo è riuscire ad arrivare decarbonizzati al 2050". Lo ha detto oggi l'amministratore delegato di A2a, Renato Mazzoncini, a margine della presentazione del Climate Transition Plan della società, in corso a Milano. "Per arrivarci, siccome il 2050 è terribilmente vicino, stiamo inaugurando oggi cabine elettriche che nel 2050 saranno a metà vita utile - ha spiegato l'ad- . Se non seguiamo una roadmap rigorosa non ci arriveremo. Abbiamo i nostri punti di passaggio al 2030-2035-2040 e gli obiettivi di decarbonizzazione si possono raggiungere solo centrando questi target". Per conseguire gli obiettivi prefissati "ci sono condizione esogene complicate e opportunità da valutare" ha avvertito Mazzoncini, ribandendo come quello dei data center sia "un grande tema". "Sono necessari per la competitività del nostro Paese, per avere la proprietà dei nostri dati qua, non negli Usa o in Cina, ma sono molto 'demanding' in termini energetici". Il rischio nel prossimo periodo "è che possano essere affrontati prevalentemente con il termo elettrico, quindi bisognerà come capire come lavorare sul carbon capture e storage e capire quali siano le prospettive di decarbonizzazione di un’energia necessaria per alimentare l’intelligenza artificiale che rappresenta il principale trend di crescita della domanda elettrica".