CONAI - Consorzio Nazionale ImballaggiConsorzio che si occupa del riciclo e del recupero degli imballaggi. |
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(Adnkronos) - “Le occasioni di scambio - come quella offerta da questa giornata - sono importanti per noi perché ci permettono di spiegare quello che facciamo ma anche di ascoltare i punti di vista dei diversi players attivi sul mercato” che si confrontano “con le autorità di regolazione. In quest'ottica, è giusto ricordare il punto di partenza, ossia la riflessione partita con il Libro Bianco, redatto nel corso del mandato precedente della Commissione, che ha portato a riflettere sulla condizione attuale della connettività in Europa e sul bisogno di migliorare le infrastrutture di connettività. Esse sono infatti la base non solo della coesione della nostra società europea, ma anche della competitività, come hanno sottolineato anche i rapporti fatti da Draghi e Letta”. Lo ha detto Lucrezia Busa, capo Unità Dg connect della Commissione Europea, in occasione dell'evento “Il futuro del cloud in Italia e in Europa”, organizzato da Adnkronos e Open Gate Italia a Palazzo dell’Informazione a Roma. Scopo del convegno è quello di proporre un confronto pubblico sulle sfide legate alle infrastrutture digitali, alla regolazione dei servizi cloud e alla competitività tecnologica europea. “Stiamo lavorando su due iniziative principali che riguardano il cloud. Una è quella del Digital Network Act - prosegue Busa - che analizza le problematiche relative al cloud nell'ottica più generale della connettività, tenendo conto anche delle convergenze che vediamo avvenire nei mercati. L’altra iniziativa è il Cloud and Ai Development Act, con una vocazione di natura industriale e volta a stimolare gli investimenti nel settore del cloud in Europa e a spingere l'industria europea in questo settore”. “Per entrambe le iniziative abbiamo lanciato diverse consultazioni. Quella relativa al Development Act si è conclusa il 3 luglio, quella per il Digital network Act si concluderà l’11. Ulteriori iniziative di consultazione mirate a determinati settori e mercati, in particolare per la preparazione della raccomandazione sui mercati rilevanti, saranno in corso fino a settembre - spiega - Lo scopo primario del Cloud and Ai Development Act è quello di stimolare gli investimenti privati per la costruzione di data center in Europa. Siamo infatti consapevoli dell'importanza che i data center avranno anche nello sviluppo dell’Ai e di quello che vorremmo fosse l’Ai continent nei prossimi anni”. “Un'altra componente fondamentale riguarderà l'uso dei servizi Cloud nei campi più critici, come il settore pubblico. Si dovrà studiare come inquadrare e con quali condizioni, in una prospettiva di sicurezza e di resilienza dell'Europa riguardo a queste tecnologie - precisa Busa - Insieme a queste riflessioni proseguono anche quelle per il nuovo Digital Networks Act, i cui obiettivi fondamentali sono quelli di aumentare la competitività delle infrastrutture del settore digitale, delle infrastrutture di connettività nell'Unione europea, di semplificare il quadro regolatorio e di aumentare, dove possibile, la dimensione europea”.
(Adnkronos) - Più di 8 italiani su 10 hanno usato almeno una volta un comparatore online e nell’ultimo anno ben 27 milioni di consumatori si sono serviti di questi strumenti per confrontare assicurazioni auto, utenze domestiche, hotel, tariffe degli aerei e molto altro. Il dato arriva dall’indagine commissionata da Facile.it all’istituto di ricerca EMG Different e presentata oggi in occasione dell’evento ‘Confrontare, il segreto del risparmio’, organizzato in collaborazione con Consumerismo No Profit. Il risparmio è la prima motivazione che spinge gli italiani ad usare gli strumenti di comparazione: secondo le stime di Facile.it, nel 2024 tramite il portale, solo considerando l’assicurazione auto, grazie alla comparazione sono stati risparmiati ben 109 milioni di euro. “Negli anni - afferma Maurizio Pescarini, ceo di Facile.it - gli italiani sono passati da una comprensibile diffidenza verso i compratori, strumento per loro nuovo ed innovativo un decennio fa, ad un uso sempre più maturo e consapevole del mezzo che, numeri alla mano, ha dimostrato di essere fondamentale per risparmiare e pianificare al meglio le spese familiari. Se il primo passo è stato fatto su prodotti o servizi in qualche modo più semplici da confrontare - penso alle assicurazioni auto o ai voli aerei - oggi sempre più consumatori si rivolgono ai comparatori anche per scelte complesse come mutui, tariffe energia o investimenti”. I comparatori online, arrivati sul mercato nei primi anni duemila, hanno iniziato a cambiare gradualmente il modo in cui gli italiani si approcciano alle spese di casa e nell’ultimo anno ben il 65% della popolazione nazionale adulta si è servita di un comparatore, con una media d’uso pari a tre volte l’anno. Guardando al profilo degli italiani che si rivolgono ai comparatori online, emergono dati interessanti. Il primo è legato all’età; la fascia che ha usato maggiormente questi strumenti nell’ultimo anno è quella con età compresa tra i 35 e i 44 anni (78%). Dal punto di vista territoriale, l’attitudine a confrontare le spese di casa con strumenti online è più diffusa nel Nord Italia (circa 69% del campione), ma comunque molto forte anche al Centro (65%) e al Sud (60%). Se la prima ragione che spinge gli italiani ad utilizzare gli strumenti di comparazione online è il risparmio economico (66%), la seconda è la 'certezza di trovare le offerte migliori' (57%), mentre circa 13 milioni di consumatori (48%) apprezzano la semplicità di confronto delle tariffe. Sono invece ben 3.315.000 (12% del campione totale con picchi che arrivano a sfiorare il 18% nella fascia 55 – 64 anni) i consumatori che hanno dichiarato di servirsene perché hanno apprezzato la possibilità di ottenere una consulenza specializzata indipendente. Importante anche il ruolo dei compratori in termini informativi, di educazione e tutela dalle truffe: più di 3 milioni di consumatori hanno dichiarato di usare un comparatore per acquisire conoscenze su prodotti o servizi non familiari o per ricevere una consulenza indipendente, mentre quasi 4 milioni si affidano a questi strumenti per evitare di cadere vittima di truffe. Le assicurazioni auto e moto sono la spesa per la quale gli italiani hanno usato maggiormente i comparatori nell’ultimo anno (41% del campione intervistato, pari a circa 11,3 milioni di consumatori). Pochi meno (11 milioni) quelli che si sono rivolti ai comparatori per confrontare offerte luce e gas. Gli italiani scelgono il confronto anche quando si tratta di decidere l’hotel in cui soggiornare (31%) o prenotare un volo aereo (27%). Un consumatore su quattro lo fa per la telefonia, ma non manca chi si rivolge ai comparatori per confrontare prodotti di finanza personale o risparmio come prestiti (12%) e mutui (7%). L’uso dei comparatori varia in base all’età dell’utente: gli under 34, ad esempio, utilizzano questi strumenti principalmente per risparmiare sui viaggi (hotel e aerei), mentre dai 35 anni in su si confrontano RC auto e utenze domestiche. La comparazione di mutui e prestiti è particolarmente utilizzata dalla fascia 25-34 anni, mentre il noleggio a lungo termine da quella 35-44 anni. Sono i più giovani (18-24 anni) ad utilizzare maggiormente i comparatori per cercare prodotti assicurativi diversi dall’Rc auto o moto. Per ogni settore cambiano anche le motivazioni per cui si usano i comparatori: se, in generale, il risparmio è la prima ragione, quando si parla di bollette, ad esempio, viene molto apprezzata la semplicità del confronto; per i prestiti la possibilità di verificare i costi prima di chiedere il finanziamento, per i mutui il risparmio di tempo. L’84% della popolazione adulta ha usato i comparatori almeno una volta (percentuale che arriva addirittura al 95% nella fascia 35-44 anni), ma esiste una fetta di consumatori che non si è mai affidata a questi strumenti; il 16% dei rispondenti all’indagine. La principale ragione dichiarata per cui non si usano i comparatori è la mancanza di fiducia verso questi strumenti (51%), mentre una parte minoritaria di rispondenti dice che, nonostante il lavoro dei comparatori, resta comunque difficile confrontare le offerte (18%); il 12% è dell’opinione che non ci sia un vero risparmio. “In realtà - sostiene Gianluca Castelnuovo, psicologo comportamentale dell’Università Cattolica di Milano - le ragioni dichiarate per il non uso sono più che altro delle scuse che il consumatore si dà. Alcuni individui, semplicemente, preferiscono mantenere le loro abitudini e non percepiscono la necessità di cambiare gestore o offerta. Anche se questo, sovente, va a loro discapito”. "I comparatori sono fondamentali anche per l'educazione e la tutela dalle truffe". A dirlo Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo NO profit. "Nel 2024 - ha ricordato - oltre 3,5 milioni di italiani hanno dichiarato di aver subito una truffa o un tentativo di frode nell'ambito delle bollette luce e gas. 1,5 milioni, invece, nell'ambito dell'rc auto". "I canali più usati - ha spiegato - sono: email, finti call center, porta a porta, sms. Ma non mancano le truffe andate a segno tramite app di messaggistica istantanea e social network". "E per contrastare il fenomeno delle truffe - ha spiegato - con Facile.it nel 2023 abbiamo lanciato il progetto 'Stop alle truffe'. L'iniziativa è nata per offrire ai consumatori italiani un sito di riferimento, www.stopalletruffe.it, dove trovare strumenti concreti per riconoscere i rischi ed evitare di cadere in trappola nell'ambito delle bollette luce e gas e, dal 2025, si è esteso anche alle truffe in ambito rc auto. Abbiamo così aiutato oltre 13mila utenti, ricevuto più di 260 segnalazioni e siamo stati riconosciuti come 'best in class' a livello internazionale". Uno dei dati emersi dall’indagine commissionata da Facile.it ad Emg Different, è che circa 7 milioni di italiani non hanno mai utilizzato un comparatore di prezzi e i principali motivi dichiarati sono la mancanza di fiducia (51%), la difficoltà di confrontare le offerte (18%), l’idea che non ci sia una grande differenza nei prezzi (12%), la mancanza di chiarezza (10%) e la paura che vengano raccolti dati personali (6%). "Queste risposte - spiega Gianluca Castelnuovo, psicologo, psicoterapeuta e Ph.D. in neuropsicologia - possono essere interpretate alla luce di diverse motivazioni tipicamente psicologiche ben documentate a livello di letteratura scientifica. Da molti anni la psicologia scientifica si occupa di interpretare, comprendere e a volte spiegare i comportamenti anche in ambito economico. Daniel Kahneman, psicologo e premio Nobel per l’economia, ha ben dimostrato nel suo lungo e intenso lavoro di ricerca come le scelte degli individui siano spesso guidate più da processi emotivi e cognitivi rapidi, piuttosto che da un’analisi razionale, ponderata o approfondita". "Purtroppo - avverte - l’affidarsi principalmente a scelte emotive e prendere di conseguenza decisioni di 'pancia', coinvolge anche il mondo dei comparatori di tariffe, portando alcuni consumatori a non utilizzarli nel pieno delle loro potenzialità - nonostante siano strumenti utili e affidabili - generando così uno svantaggio nelle scelte finali. Spinti dunque dalle emozioni, rischiamo di compiere la scelta meno conveniente e vantaggiosa, provocando a noi stessi, involontariamente, un vero e proprio danno economico. In effetti, già da parecchio tempo la psicologia ha dimostrato che gli esseri umani, se guidati dalle emozioni, possono compiere scelte poco lucide, frettolose e controproducenti da un punto di vista economico". "Fra gli altri aspetti da considerare - precisa - segnalo che la mancanza di fiducia verso le piattaforme online nel loro complesso è presente soprattutto tra le fasce più anziane, ma anche qui il rischio è quello di dire di no a sistemi tecnologici, come i comparatori, che in realtà ci proteggono proprio dai pericoli, in primis dalle truffe digitali. Un conto sono le minacce on-line, un conto sono i sistemi tecnologici nati per tutelarci e fare chiarezza nel mondo digitale". "C’è poi - fa notare Gianluca Castelnuovo - un tema di 'pigrizia' nelle scelte, nel senso che alcuni individui preferiscono mantenere le loro abitudini e non percepiscono la necessità di cambiare gestore o offerta, anche se le differenze di prezzo sono significative e una scelta diversa sarebbe razionalmente vantaggiosa. Mantenere le stesse posizioni non sempre risulta la soluzione migliore, per cui permettersi di cambiare, accompagnati da comparatori affidabili, è di gran lunga più conveniente. Risulta inoltre importante che, proprio per non generare resistenze o un senso di invasione della propria privacy, fra i dati personali il comparatore raccoglie solo quelli fondamentali alla ricerca dell’offerta migliore". "Riassumendo - commenta - si può affermare che il comportamento di non utilizzo dei comparatori è spesso frutto di resistenze emotive e paure generate della mancata conoscenza di cosa veramente propone il comparatore e di come funziona il suo meccanismo retrostante. Un approccio razionale, di conoscenza e utilizzo consapevole di questi strumenti, può superare tali paure e permettere dunque ai comparatori di svolgere il loro pieno ruolo di funzionale aiuto alle scelte dei consumatori".
(Adnkronos) - Il Consiglio di Amministrazione di Fondazione Banco Alimentare Ets, recentemente insediato, ha nominato Marco Piuri nuovo presidente della Fondazione e Pietro Maugeri come vicepresidente. Contestualmente, è stato conferito l’incarico di direttore generale a Donato Didonè, già membro del Board of Directors di Feba (Federazione Europea dei Banchi Alimentari). Piuri succede a Giovanni Bruno, che ha guidato la Fondazione per due mandati, dopo un precedente impegno all’interno del Consiglio di Amministrazione, accompagnandola in un decennio di trasformazioni profonde, tra cui la pandemia e le conseguenti crisi economiche e sociali - spiega Banco Alimentare in una nota - Sotto la sua guida, Banco Alimentare ha rafforzato la propria identità e capacità di risposta, consolidandosi come riferimento nel Terzo Settore per il recupero delle eccedenze alimentari e il sostegno a chi è in difficoltà. Marco Piuri, classe 1960, laureato in Economia e Commercio all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, porta con sé un ampio bagaglio di esperienza manageriale a livello nazionale e internazionale e in società quotate. È noto per la sua capacità di coniugare rigore gestionale, visione strategica e attenzione alla persona. “Raccolgo con gratitudine il testimone di una grande esperienza, costruita con intelligenza, passione e dedizione in oltre trent’anni di storia - ha dichiarato Marco Piuri - Un patrimonio prezioso che va custodito e, allo stesso tempo, rilanciato e rinnovato profondamente: perché le sfide che ci attendono - dalla crescente povertà alimentare alla necessità di moltiplicare le occasioni di recupero lungo tutta la filiera - ci chiedono di innovare, collaborare, agire con sempre maggiore efficacia e responsabilità. Vogliamo intensificare la cooperazione con le aziende, le istituzioni e i territori, ampliando la capacità di recupero lungo tutta la filiera e sostenendo le oltre 7.600 strutture caritative convenzionate, che ogni giorno portano aiuto concreto a circa 1.800.000 persone. Il nostro obiettivo è duplice: alleviare i bisogni e generare cultura della condivisione”. A guidare operativamente la Fondazione sarà Donato Didonè, nominato direttore generale. Didonè ha maturato una lunga esperienza all’interno di importanti realtà della produzione agroalimentare, sviluppando una profonda conoscenza del settore. “Porto con me competenze nel settore food e una rete di rapporti e relazioni che potrà rafforzare la capacità di Banco Alimentare di recuperare più cibo, contribuendo in maniera incisiva alla lotta alla povertà alimentare mantenendo l'attaccamento all'origine del Banco - ha dichiarato Didonè - Dal giugno 2024 ho assunto anche il ruolo di delegato per Banco Alimentare all’interno della Federazione Europea dei Banchi Alimentari (Feba): un’occasione preziosa per condividere buone pratiche, dialogare a livello europeo e portare in Italia stimoli e strumenti utili per affrontare le nuove sfide che ci attendono”. Il nuovo Cda, che guiderà la Fondazione nel triennio 2025-2028, è composto da: Berni Leonardo, presidente Banco Alimentare Toscana Odv, Cfo Gruppo Teresa e Tommaso Becagli; Falcone Francesco Gerardo, presidente Banco Alimentare Calabria Odv, imprenditore settore alberghiero; Galbiati Emiliano, Partner Dgm Consulting Srl Sb, consulente di direzione; Maugeri Pietro, neo eletto vicepresidente del Cda di Fondazione Banco Alimentare, presidente Banco Alimentare della Sicilia Odv, dottore commercialista specializzato in diritto del lavoro e partner Studio Scacciante&Associati; Kron Manuela, consulente, direttore Corporate Affairs Nestlè Italia fino al 2024; Piuri Marco, presidente Fondazione Banco Alimentare Ets, Senior Executive Manager; Sacco Daniele, Gruppo Mondadori Srl_HR, Legal and Organisation Director; Seddio Pasquale, ricercatore e professore aggregato di Economia aziendale presso il Dipartimento per l'Economia e l'Impresa (Disei) dell'Università degli studi 'Amedeo Avogadro di Novara', docente Facoltà di Scienze Politiche e Sociali presso l'Università Cattolica di Milano/ricercatore e docente universitario; Tuzzi Alessandro, Università Cattolica del Sacro Cuore, vicedirettore Generale e direttore Area Pianificazione, Amministrazione e Controllo di Gestione.