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Energia, Morelli: "Puntare su idrogeno, ma necessario allargare mercato offerta"

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Turismo: filiere dop e natura, al via ventesima edizione 'Fattorie aperte in Sila'

(Adnkronos) - Esperienze legate ai prodotti identitari del territorio, percorsi dedicati per i bambini, sostenibilità e attenzione alle risorse naturali, tradizione che si lega all'innovazione in quello che è sempre più un modello di 'turismo dop'. E' la ventesima ...

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Pefc Italia, 71mila tonnellate di CO2 assorbita da foreste certificate

(Adnkronos) - Ben 1.061.059 ettari di foreste certificate (+8,2% rispetto al 2023) in 14 regioni, 1.585 aziende certificate e 19 realtà certificate per i servizi ecosistemici, con 71.194 tonnellate di CO2 equivalente assorbita o non emessa. Sono i risultati del primo Bilancio di ...

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Energia, Morelli: "Puntare su idrogeno, ma necessario allargare mercato offerta"

(Adnkronos) - “Non dobbiamo pensare all’idrogeno come un ‘versus’ qualcosa, cioè contro qualcosa, ma ‘per’ qualcosa’. Per questo dobbiamo allargare il mercato dell'offerta di carburanti e altri sistemi di trasporto e mobilità per permettere alle nostre aziende di scegliere, alle nostre famiglie di avere un'occasione per calibrare le loro decisioni sulla base della mobilità di cui necessitano”. Lo ha detto il sottosegretario con delega alla programmazione economica Alessandro Morelli, a margine della presentazione della prima stazione di rifornimento idrogeno per autotrazione in Lombardia, a Carugate, sulla Tangenziale Est. “Questa -spiega Morelli- è la differenza tra l'ideologia, che è di altri, e i valori del mercato. L'ideologia, ad esempio, ci impone di non utilizzare il motore Euro 5 e di non entrare più nelle nostre città con il motore Euro 4, una follia ideologica che, dal punto di vista ambientale, purtroppo non ha portato a nessun risultato”. “Regione Lombardia -conclude- è la prima in Italia e tra le prime in Europa ad innovare su questo fronte; ricordo il treno a idrogeno che collegherà Iseo, oltre a queste stazioni di servizio. E’ chiaro che il percorso è iniziato e chiaramente ha vari step; l'auspicio è che si possa raggiungere l'idrogeno totalmente green in tempi rapidi. E un ulteriore upgrade tecnologico in Italia sarà quello di poter utilizzare anche l'energia nucleare”.

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Turismo: filiere dop e natura, al via ventesima edizione 'Fattorie aperte in Sila'

(Adnkronos) - Esperienze legate ai prodotti identitari del territorio, percorsi dedicati per i bambini, sostenibilità e attenzione alle risorse naturali, tradizione che si lega all'innovazione in quello che è sempre più un modello di 'turismo dop'. E' la ventesima edizione di 'Fattorie aperte in Sila', presentato oggi a Rende e al via da domani sull'altopiano silano in Calabria, che in questa estate 2025 si propone come meta preferita dei viaggiatori che vogliono sperimentare nuove forme di turismo, 'lento', sostenibile e legato ai prodotti enogastronomici del territorio. "Quest'anno celebriamo un traguardo importante -spiega ad Adnkronos/Labitalia, Mario Grillo, presidente di 'Fattorie aperte in Sila' in programma fino al prossimo 2 novembre- venti edizioni di un progetto nato con passione e spirito di sacrificio, che ha accompagnato migliaia di visitatori alla scoperta della vita contadina. La novità più grande di questa edizione è il potenziamento del percorso educativo rivolto ai bambini, con attività esperienziali guidate direttamente dagli agricoltori, e l'introduzione di laboratori sul pane, il miele e il formaggio. Inoltre, puntiamo molto sulla narrazione delle filiere locali e sul coinvolgimento attivo dei territori, con nuovi itinerari a tema e un forte legame con il turismo enogastronomico", sottolinea. E negli anni i 'fan' della manifestazione che si snoda in oltre 30 aziende agricole, tra boschi, laghi e montagne, sull'altopiano con l'aria più pulita d'Europa, sono cresciuti, e anche tanto. "Un segnale forte dell’interesse crescente attorno al progetto è il successo della nostra piattaforma digitale: il sito web di 'Fattorie Aperte in Sila' ha raggiunto la soglia di 260.000 visitatori, confermando l’importanza della comunicazione e dell’accesso diretto alle esperienze rurali". Esperienze rurali che sono 'fatte' di passione per la terra e la natura, in un territorio storicamente vocato all'agricoltura e all'allevamento. "Siamo anche fieri di essere partner di Its Academy Iridea, una scuola di formazione avanzata che accoglie e valorizza chi vuole trasformare il lavoro in una passione professionale. Una scuola attiva che punta sulla qualità della formazione e sull’efficienza delle aziende, offrendo alle nuove generazioni strumenti concreti per costruire il proprio futuro nel mondo agroalimentare, turistico e ambientale. Un ulteriore elemento distintivo è la dimensione europea della nostra rete: oggi le 'Fattorie Aperte' sono partner in quattro progetti di cooperazione internazionale dedicati all’innovazione tecnologica in agricoltura, in particolare alle soluzioni di agricoltura di precisione. Questo ci consente di portare valore, visione e futuro nei territori rurali, creando un ponte tra tradizione e ricerca avanzata". E dopo venti anni di esperienza, secondo Grillo, è arrivato il momento di fare un ulteriore passo in avanti. "Infine, il modello è ormai maturo per diventare 'Fattorie Aperte Calabria': una piattaforma regionale capace di dare visibilità a tutti i prodotti e produttori locali in modo efficiente, coordinato e riconosciuto. Il brand è una certezza, una garanzia di autenticità e qualità costruita nel tempo, pronta a valorizzare ogni angolo della nostra terra". E apprezzamento e sostegno per la manifestazione arriva dalle istituzioni con l'assessore regionale all'Agricoltura Gianluca Gallo che sottolinea: "Fattorie aperte 20 anni fa era una manifestazione visionaria, oggi a distanza di 20 anni il territorio è maturo. La Sina è un hub straordinario per l'accoglienza e questa simbiosi tra il prodotto territorio e il prodotto del territorio, credo che sia quella giusta per una Calabria che vuole crescere. La Sila è agricoltura, è ambiente, può essere turismo sostenibile, lento, enogastronomico", conclude. E la manifestazione ha anche il sostegno del Parco nazionale della Sila. "Fin da quando sono stato nominato -spiega Liborio Bloise, commissario straordinario del Parco- ho potuto verificare che c'è una pulsante attività imprenditoriale in tutto l'altopiano della Sila. 'Fattoria aperte' è una di queste realtà, è cresciuta tantissimo, era necessario che la governance del Parco prendesse a una manifestazione di questo tipo, per riconoscere il ruolo e il supporto che questi imprenditori stanno dando, e possono dare, sempre di più al territorio silano. Il mio scopo è quello di supportare l'implementazione dell'attività imprenditoriale sull'altopiano, nel rispetto dell'ambiente, della flora, della fauna, della biodiversità di questi territori, facendoli conoscere all'esterno, come stanno facendo questi imprenditori. In una situazione di questo tipo il Parco trova linfa per crescere ed educare al rispetto dei territori", conclude. Ma quale è la giornata tipo che offre al visitatore 'Fattorie Aperte in Sila'? "La giornata tipo -spiega Grillo- inizia con una visita alle fattorie aderenti, dove i visitatori possono assistere e partecipare alle attività agricole quotidiane: mungitura, cura degli animali, raccolta dell’orto. Seguono laboratori didattici per bambini e adulti, percorsi naturalistici, degustazioni guidate e momenti di convivialità con i produttori locali. Ogni giornata è un’immersione nella cultura rurale, dove si impara facendo, si condividono saperi autentici e si rafforza il legame tra città e campagna". E la crescita della manifestazione in questi venti anni ha accompagnato e sostenuto quella del movimento turistico sull'altopiano calabrese. "L’accoglienza in Sila è cresciuta in qualità e consapevolezza. Quando abbiamo iniziato, l’idea stessa di aprire le fattorie al pubblico era pionieristica. Oggi siamo parte integrante di un movimento che valorizza l'agricoltura come esperienza culturale, educativa e turistica. Le fattorie si sono attrezzate per accogliere famiglie, scuole e gruppi, con servizi e proposte strutturate. Anche la nostra attività si è evoluta: da semplice evento stagionale siamo diventati una rete permanente, capace di progettare, formare e innovare nel rispetto della tradizione", sottolinea Grillo. Attenzione quindi a quanti vogliono trovare uno sbocco professionale legato alla natura, ma anche all'innovazione. "Proprio in quest’ottica di crescita e formazione continua, la collaborazione con Its Academy Iridea rappresenta un passo fondamentale. Offriamo opportunità concrete a chi desidera entrare nel mondo del lavoro attraverso percorsi professionali che coniugano competenze, passione e innovazione. Parallelamente, siamo attivamente coinvolti in progetti europei di cooperazione sull’agricoltura di precisione: collaboriamo con centri di ricerca, imprese e istituzioni in quattro iniziative strategiche che portano sul campo le tecnologie più avanzate per migliorare produttività, sostenibilità e qualità della vita nelle aree interne", ribadisce Grillo. E per Felicita Cinnante, presidente di Its Academy Iridea, il ventennale di 'Fattorie aperte in Sila' "è un risultato estremamente lodevole, positivo, con la rete di imprese che si è creata attorno a questo evento e che si è consolidata sempre di più coinvolgendo le aziende in una modalità di collaborazione che è stata sempre un po' carente nella nostra cultura calabrese. Invece in questo caso si è compreso che stare insieme, fare sistema insieme aiuta a sostenersi vicendevolmente e aiuta soprattutto il settore. L'Its Iridea ha la specifica area dell'agroalimentare, e quindi ha tutto l'interesse a recepire, rilevare i bisogni delle aziende, per potere con i suoi corsi e con la sua attività formare le figure necessarie per questa nuova agricoltura, che non è quella tradizionale, ma innovata grazie alle nuove tecnologie con l'utilizzo delle macchine sempre più sofisticate, quindi l'agricoltura 4.0, che è ben rappresentata dall'instancabile Mario Grillo, che è agricoltore, allevatore con una laurea in economia e un master negli Stati Uniti. Questa è agricoltura che Iridea vuole sostenere e implementare", conclude. Ma l'essenza di 'Fattorie aperte in Sila' è prima di tutto legata ai prodotti identitari del territorio in cui si svolge. "'Fattorie Aperte' è già un modello di turismo Dop: promuoviamo esperienze legate ai prodotti identitari della Sila, come la patata Igp, i formaggi tipici, il miele di alta quota. L’incontro diretto con chi coltiva e trasforma, la trasparenza delle filiere, l’autenticità dei luoghi: tutto questo crea valore per il visitatore e sviluppo per il territorio. Siamo convinti che la Calabria abbia un potenziale straordinario su questa tendenza e vogliamo esserne protagonisti con una proposta concreta, radicata e replicabile", conclude Grillo.

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Pefc Italia, 71mila tonnellate di CO2 assorbita da foreste certificate

(Adnkronos) - Ben 1.061.059 ettari di foreste certificate (+8,2% rispetto al 2023) in 14 regioni, 1.585 aziende certificate e 19 realtà certificate per i servizi ecosistemici, con 71.194 tonnellate di CO2 equivalente assorbita o non emessa. Sono i risultati del primo Bilancio di Sostenibilità redatto da Pefc Italia (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), ente promotore della certificazione della buona gestione del patrimonio forestale. “La sostenibilità nasce nei territori, dove le competenze, le relazioni e la visione si trasformano in azioni concrete - spiega Marco Bussone, Presidente di Pefc Italia - Per questo abbiamo deciso di rafforzare la nostra presenza sui territori, consolidando le relazioni con i nostri stakeholder e promuovendo una governance condivisa che permetta una transizione ecologica davvero giusta, partecipata e duratura. Perché sono i territori, e soprattutto chi li vive e li cura, il vero cuore della transizione ecologica. Questo bilancio di sostenibilità non è un semplice documento di rendicontazione, ma la testimonianza di un patto di fiducia con i nostri stakeholder e con l'intero Paese. Racconta il valore di un impegno quotidiano che spesso opera lontano dai riflettori, per le comunità forestali e montane, promuovendo una cultura della sostenibilità che mette al centro le persone, i paesaggi e le filiere produttive”. Più nel dettaglio, secondo il Bilancio di Sostenibilità di Pefc Italia, sono 1.061.059,26 gli ettari di foreste certificate per la gestione sostenibile nel 2024, con un incremento dell'8,2% rispetto al 2023 e il coinvolgimento di 14 regioni con almeno una foresta certificata all’interno dei confini regionali (Trentino Alto Adige in testa per estensione). L’85% dei boschi certificati è distribuito nel Nord, il 13% nel Centro e il 2% nel Sud Italia. In particolare, oltre 9mila ettari sono certificati come pioppicoltura sostenibile in Pianura Padana e Friuli Venezia Giulia e alimentano l’industria dei pannelli compensati, indispensabili per l’industria del mobile italiano. Questa superficie è rappresentata dal 61,1% di proprietà pubblica, il 29,5% di proprietà privata e il 10,4% è gestita da Comunanze e Domini collettivi (cioè di uso civico). I proprietari o gestori di foreste certificate sono 410 Comuni e Pubbliche Amministrazioni, 23.628 singoli proprietari e 201 Domini collettivi. Il 2024 è stato anche un anno record per la certificazione di catena di custodia (Coc), con 236 nuove aziende certificate per la tracciabilità in 12 mesi (+16,8% rispetto al 2023) che portano il totale a 1.585 imprese certificate. Si tratta del più alto aumento mai registrato in un anno. Per quanto riguarda invece i servizi ecosistemici, ovvero i servizi forestali in grado di offrire benefici fondamentali come la regolazione del clima e la tutela della biodiversità, nel 2024 Pefc Italia ha introdotto un nuovo standard che accompagna la gestione certificata con un nuovo strumento di valutazione qualitativa e quantitativa. Questo standard si basa su una visione multifunzionale della foresta, che premia la tutela e l'uso responsabile delle risorse insieme al riconoscimento dei benefici ambientali e sociali prodotti. La certificazione poggia su tre principi guida: congruità ambientale dei progetti certificati, permanenza dei benefici nel tempo e trasparenza nella gestione e comunicazione delle informazioni. Nel corso dell'anno, ben 19 realtà diverse hanno scelto di certificare uno o più servizi, portando all'emissione di un totale di 26 certificazioni. Tra le diverse tipologie, la certificazione più richiesta si è confermata quella relativa al carbonio forestale, che offre la possibilità concreta di quantificare le tonnellate di CO2 assorbite dalle foreste o non emesse (grazie all’antincendio boschivo) e di convertirle in crediti di sostenibilità. Nel 2024, i crediti generati ammontano a 71.194 tonnellate di CO2 equivalente assorbita o non emessa. Analizzando nel dettaglio le superfici certificate, il servizio legato allo stoccaggio del carbonio forestale ha interessato 10.674,14 ettari, grazie all'impegno di 14 diverse realtà. A questo si aggiungono i dati significativi sulla tutela della biodiversità, con 9.710,83 ettari certificati, e sulla funzione turistico-ricreativa, che ha coperto un'area di 10.058,96 ettari e 5 tratti lineari per un totale di 1.360 metri. Completa il quadro la certificazione per l’idoneità delle aree forestali a garantire benessere forestale, cioè per il Forest bathing o terapia forestale, che ha riguardato una superficie di 133,8 ettari. A fronte di questo impegno da parte dei proprietari forestali certificati, sono stati 578.487,80 gli euro investiti da imprese e organizzazioni private per sostenere progetti forestali certificati che garantiscono benefici ambientali misurabili, come la tutela della biodiversità. In linea con le strategie messe a sistema in direzione di un futuro sempre più sostenibile, Pefc Italia continua a implementare progetti innovativi come 'Fashions change, forests stay', 'Cloud Wood' e il progetto europeo Sus-Soil, con l’obiettivo di garantire pratiche sostenibili, un ecosistema inclusivo e una gestione responsabile delle risorse naturali. Non solo. Pefc Italia guarda futuro con un nuovo ciclo progettuale che, in perfetta sintesi di circolarità, riutilizza le esperienze, le partnership e i risultati raggiunti finora per tendere verso nuovi obiettivi, rafforzando le sinergie esistenti ed estendendo il modello ad altri territori con progettazioni su scala nazionale ed europea. "La nostra strategia è chiara e si fonda su un'azione capillare e integrata. In primo luogo, investiremo con decisione nel potenziamento delle competenze professionali, perché la transizione ecologica si costruisce con i 'green jobs', con una solida conoscenza dell'economia circolare e con competenze digitali avanzate - spiega Antonio Brunori, segretario generale Pefc Italia - Parallelamente, rafforzeremo il legame con i territori, ampliando le collaborazioni con le imprese forestali, agroalimentari e con tutte le filiere che scelgono la via della sostenibilità. Porteremo avanti con ancora più forza il nostro impegno per l'inclusione socio-lavorativa, attraverso un'offerta formativa mirata per Neet, donne e persone fragili, supportata da servizi di orientamento personalizzato. Perché tutto questo sia efficace e duraturo è fondamentale rafforzare la governance territoriale. Lo faremo costituendo nelle aree senza certificazione di gestione forestale sostenibile dei luoghi di dialogo e partecipazione per tutti gli attori del settore. Infine, la nostra ambizione è estendere questo modello virtuoso, rendendolo replicabile anche nei territori rurali del Centro-Sud, dove attiveremo progetti europei di sistema per agire come volano di uno sviluppo equo e sostenibile”.

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