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(Adnkronos) - Federica Pellegrini travolta dalle critiche. Non è una novità per la campionessa di nuoto ricevere commenti negativi dagli hater, in particolare da quando si è esposta sul caso Clostebol che ha coinvolto Jannik Sinner. Con la sua solita ironia, Pellegrini ha condiviso un video sul suo profilo Instagram in cui imita una seduta di gruppo: "Ciao sono Federica e sono ben due giorni che non rispondo a un hater", dice fingendo imbarazzo. "Mi sento già una donna nuova", ha scritto poi a corredo del video facendo riferimento al botta e risposta che si è consumato sul suo profilo social, dopo la vittoria del tennista azzurro a Wimbledon 2025. La pagina Instagram di Pellegrini si era popolata di commenti a tema tennistico, con richieste di scuse, sfottò, provocazioni e insulti. I tifosi del re del tennis, infatti, hanno attaccato la stella del nuoto azzurro dopo l'intervista rilasciata mesi fa sul caso Clostebol che ha coinvolto il fuoriclasse altoatesino. Sinner, sospeso 3 mesi dopo la positività allo steroide anabolizzante, secondo Pellegrini - in estrema sintesi - avrebbe goduto di un trattamento speciale rispetto ad altri atleti. L'ex nuotatrice non ha mai fatto marcia indietro rispetto alla propria posizione e già in passato è stata protagonista di scontri social con gli ammiratori di Sinner. "Io sono molto umile e soprattutto coerente", aveva risposto l'olimpionica a chi la accusava di essere presuntuosa, a differenza del numero 1 del tennis. "Sei nel dimenticatoio, aveva attaccato un utente: "E tu per cosa sarai ricordato?", aveva replicato lei. Le gif che mostrano Sinner e il trofeo di Wimbledon. "Il fegato è integro?", la domanda di chi pensa che Pellegrini avrebbe goduto dell'eventuale sconfitta del connazionale. "Voi state male… moooolto", la risposta.
(Adnkronos) - "Nonostante sia stato prorogato dal 16 al 23 luglio il termine per la comunicazione e il versamento del contributo di soggiorno di Roma Capitale, anche grazie alla segnalazione di Aigab che ha effettuato circa i rallentamenti del funzionamento del Portale Gecos, il disservizio continua e ad oggi per proprietari ed operatori è ancora impossibile adempiere a quanto prevede la legge perché la piattaforma è bloccata e non consente di accedere al sistema". E' quanto dice all'Adnkronos/Labitalia Aigab. "Non siamo messi in condizione di adempiere - spiega - come naturalmente vorremmo fare, agli obblighi previsti dalla legge e nonostante le centinaia di segnalazioni inviate in queste settimane dai nostri associati nulla è cambiato. La proroga di una settimana non può essere ritenuta sufficiente anche perché, a un giorno dall’annuncio da parte di Roma Capitale, il disservizio permane: è infatti praticamente impossibile accedere alla piattaforma Gecos caricando tutte le informazioni necessarie. Un sistema farraginoso che comporta una grandissima perdita di tempo ed è quanto di più lontano si possa immaginare dalla tecnologia di cui un’amministrazione come quella di Roma Capitale dovrebbe essere dotata, visto che in altre grandi città italiane questi disservizi non esistono e la pratica viene espletata in un quarto del tempo tra inserimento delle informazioni e versamento del contributo". "Chiediamo all’Ufficio del contributo di soggiorno del Comune di Roma - afferma - di risolvere tale disservizio quanto prima e di rinviare di almeno un mese la scadenza, ad oggi fissata al 23 luglio 2025, al fine di permettere ai tanti operatori del settore, professionisti e non, di poter correttamente ottemperare a quanto previsto dalla legge in merito alle comunicazioni delle tasse di soggiorno del secondo trimestre 2025".
(Adnkronos) - Servizio di raccolta a domicilio anche per le capsule esauste di caffè in alluminio: la Giunta di Palazzo Marino ha approvato le linee di indirizzo per un accordo di programma tra il Comune, Amsa, Nespresso Italiana e il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio (Cial) per l’avvio del primo progetto sperimentale del servizio, grazie a una collaborazione tra pubblico e privato che integra di fatto il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. La raccolta sarà operativa dal mese di settembre 2025 e sarà effettuata a domicilio, in tutto il comune di Milano. Il servizio potrà essere attivato contestualmente a un nuovo ordine di capsule sul sito Nespresso.it al momento del check-out, selezionando l’opzione 'Riconsegna e ricicla le tue capsule Nespresso usate' nonché da app e servizio clienti, e non comporterà costi aggiuntivi. Sarà possibile consegnare al corriere massimo due sacchetti contenenti esclusivamente capsule esauste in alluminio, utilizzando la recycling bag Nespresso o in normali sacchetti. Obiettivo dell'iniziativa - a cui potranno aderire anche altre aziende che producono e commercializzano capsule per caffè o altri infusi siglando lo stesso accordo - è in un’ottica di economia circolare di migliorare ulteriormente i processi di recupero dell'alluminio, che essendo un materiale riciclabile all'infinito contribuisce in modo significativo alla riduzione dei rifiuti destinati allo smaltimento. Il servizio inoltre ottimizza i trasporti e riduce l'impatto ambientale della logistica grazie all’uso di veicoli elettrici in partnership con Wora Delivery, che consente il conferimento a un punto di stoccaggio intermedio per poi essere lavorate da un impianto che suddivide alluminio e caffè. Il progetto aggiunge una ulteriore possibilità di riciclo che si affianca all’opzione già attiva da 14 anni, di riportare le capsule usate in alluminio nei punti vendita Nespresso e riciclerie convenzionate su tutto il territorio nazionale. Le capsule ritirate rientreranno nel sistema dedicato di raccolta e riciclo di capsule in alluminio 'Da Chicco a Chicco', sviluppato già dal 2011 grazie a un protocollo di intesa tra Nespresso, Cial, Utilitalia e Cic (Consorzio italiano Compostatori), e che consente di dare una seconda vita ai due materiali che compongono la capsula: l’alluminio, viene fuso e riciclato al 100%, e il caffè residuo, può essere trasformato in compost e utilizzato in una risaia da cui viene riacquistato il riso per donarlo a Banco Alimentare e Fondazione Progetto Arca. "Siamo felici di questo accordo con Nespresso e Cial, oltre che con Amsa, per la raccolta delle capsule di caffè: è un gesto concreto e responsabile che rappresenta un passo in più nella filiera del riciclo dell'alluminio e dell'economia circolare che contribuirà ad aumentare la raccolta differenziata della nostra città - ha detto l'assessora all'Ambiente e Verde Elena Grandi - Ogni piccola azione quotidiana, come il corretto smaltimento di queste capsule, può avere un impatto significativo sull’ambiente”. “Questo progetto - spiega Monica Pellegrini, direttrice Operativa di Nespresso Italiana - segna un nuovo importante tassello che si aggiunge al nostro impegno costante per il riciclo e il recupero delle capsule di caffè in alluminio, iniziato in Italia oltre 14 anni fa, con il progetto 'Da Chicco a Chicco' entro cui questo nuovo accordo si inserisce, con l’obiettivo di portare a riciclo anche le capsule che saranno raccolte dal servizio e domicilio. Rappresenta inoltre un unicum sul territorio italiano che speriamo possa rappresentare un esempio virtuoso e circolare di impatto concreto ambientale e sociale”. “In questa fase di sperimentazione - aggiunge Matteo Di Poce, specialista in Sostenibilità di Nespresso Italiana - stimiamo di raccogliere e riciclare nel solo Comune di Milano, con il servizio a domicilio, oltre 80 tonnellate di capsule nel corso di un anno, recuperando oltre 50 tonnellate di caffè esausto e più di 5 di alluminio da rimettere in circolo”. “L’impegno del nostro Consorzio per far sì che l’alluminio non finisca mai in discarica, ci spinge a sperimentare e supportare nuove sfide e nuovi sistemi di captazione di questo prezioso metallo, riciclabile al 100% e all’infinito. Il packaging in alluminio, in Italia, grazie alla raccolta differenziata di milioni di cittadini, viene riciclato con ottimi risultati, circa il 70% di quanto immesso sul mercato, ponendo il nostro Paese ai primi posti in Europa”, ha dichiarato Stefano Stellini, direttore generale Cial.