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(Adnkronos) - Negli attacchi israeliani contro le base Unifil “non c’è alcun soldato italiano ferito, sono comunque in sicurezza”. A confermarlo il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine di un incontro a Torino. “Continuiamo a mandare messaggi chiari al Governo di Israele che i soldati italiani non si toccano - ha detto il vicepremier - i nostri soldati non sono militanti di Hezbollah ma sono quelli che hanno sempre garantito con grande rispetto delle regole, lavorando per la pace, una situazione che permettesse anche alla popolazione civile israeliana di essere tutelata”. Tajani ha aggiunto: “Hanno fatto il loro dovere. Siamo vicini ai nostri militari, stiamo seguendo minuto per minuto quello che sta accadendo”. “Abbiamo scritto di nuovo oggi al ministro degli Esteri israeliano per dire che è inaccettabile quello che sta accadendo - ha scandito il titolare della Farnesina - aspettiamo che facciano l’inchiesta e, visto che ci sono prove inequivocabili che sono stati i soldati israeliani a sparare contro le basi Unifil, questa mattina c’è stato un altro incidente inaccettabile in una base in cui c’erano anche una settantina di soldati italiani, ritengo che sia inammissibile”. “Noi continuiamo a dire che le basi dell’Onu devono essere tenute al di fuori perché servono a garantire la pace nella martoriata terra del Medio Oriente - ha sottolineato il ministro degli Esteri - Continuiamo a mantenere ferma la nostra posizione di condanna per quanto accaduto. Se continuerà a ripetersi vuol dire che è una scelta volontaria, non si può parlare di incidente”, ha aggiunto Tajani, ribadendo di avere “scritto al ministro israeliano Katz per dire che è inaccettabile quello che sta accadendo, avevamo chiesto nei giorni scorsi garanzie per l’incolumità delle nostre truppe. Non vogliamo che la situazione peggiori”. “Noi siamo amici di Israele ma questo - ha messo in chiaro - non deve trasformarsi nella possibilità di mettere a repentaglio la vita dei nostri militari che sono lì per portare la pace non per fare la guerra”. Il ministero della Difesa interviene in una nota. "In merito alle notizie circolate nella giornata odierna, riguardanti un presunto terzo attacco contro le basi italiane di Unifil in Libano, il Ministero della Difesa smentisce categoricamente tali affermazioni", sottolinea il ministero spiegando che "le verifiche condotte sul campo confermano che non vi è stato alcun ulteriore attacco". "Sono attualmente in corso le attività relative a lavori di ripristino dei manufatti precedentemente danneggiati, eseguiti in pieno coordinamento e accordo tra le unità italiane di Unifil, le Forze Armate libanesi e le Forze di difesa israeliane (Idf) - continua - L'intervento di riparazione si è reso necessario a causa dei danni riscontrati nei giorni scorsi e hanno lo scopo di garantire la sicurezza e l'operatività delle strutture della missione". "Le operazioni sono state pianificate e sono in corso di svolgimento con il consenso di tutte le parti interessate, assicurando il pieno rispetto degli accordi e dei protocolli internazionali in vigore - conclude - Il ministero della Difesa invita i media a verificare accuratamente le informazioni prima della loro diffusione, onde evitare il propagarsi di notizie infondate che potrebbero generare preoccupazione".
(Adnkronos) - Assoluce si unisce alla dichiarazione congiunta firmata da 59 associazioni di categoria e organizzazioni di tutela dell’ambiente e dei consumatori, e fa appello all'Unione Europea per un intervento contro le lacune normative che permettono la vendita online di prodotti di illuminazione non conformi. Tali prodotti compromettono infatti la sicurezza dei consumatori, la sostenibilità ambientale e la competitività delle imprese italiane ed europee. Se il commercio elettronico è in rapida crescita, un numero sempre maggiore di prodotti per illuminazione venduti online non rispetta le normative europee in materia di sicurezza e sostenibilità. LightingEurope, l'associazione che rappresenta i produttori e le associazioni nazionali del settore illuminazione in Europa, ha stimato che il 71% della merce online ispezionata non sia conforme, e che il 95% dei prodotti verificati manchi delle marcature Weee e CE e non rispetti i requisiti di informazione per Ecodesign, etichettatura energetica e la sicurezza elettrica. "Il Green Deal europeo e le normative sui dispositivi elettrici e elettronici stabiliscono standard rigorosi per garantire sostenibilità e sicurezza. Tuttavia, il proliferare di prodotti non conformi rischia di compromettere gli sforzi dell'Unione Europea per un futuro più sostenibile e minaccia questi progressi, creando concorrenza sleale per le imprese che rispettano le regole”, commenta Carlo Urbinati, presidente di Assoluce. “E' paradossale che le imprese italiane debbano affrontare barriere non tariffarie complesse, mentre nell'UE entrano prodotti non conformi senza adeguati controlli. Assicurare che tutti gli operatori rispettino i requisiti dell’UE è fondamentale per proteggere i consumatori e salvaguardare un mercato equo”. LightingEurope, insieme agli altri partner industriali e organizzazioni di difesa dell’ambiente e dei consumatori, chiede all’Europa responsabilità per i prodotti venduti online, il miglioramento della tracciabilità e il rafforzamento delle autorità doganali, con regole più efficaci per fermare le importazioni non conformi, specialmente quelle provenienti da Paesi extra-UE. “Assoluce - conclude Urbinati - si impegna a collaborare con le istituzioni europee e i partner del settore per garantire un mercato competitivo, sicuro e sostenibile per tutti”.
(Adnkronos) - "La responsabilità sociale oggi non può essere trattata come un semplice add-on, ma deve essere parte integrante della strategia aziendale. Per noi, il primo passo è guardare alle apparenti contraddizioni non come ostacoli, ma come occasioni per innovare e dimostrare che è possibile unire valori solidi e performance economica, benessere individuale e successo collettivo. La nostra filosofia si basa sull'idea che la sostenibilità non sia solo una questione ambientale, ma soprattutto sociale e umana. È il modo in cui trattiamo i nostri dipendenti, i nostri clienti e la comunità che ci circonda". Così Dalila Ferraioli, Hr Director Verisure Italia, nel suo intervento al Salone della Csr e dell'innovazione sociale, a Milano, 12esima edizione dal titolo 'Sfidare le contraddizioni'. "Per questo motivo, mettiamo al centro le persone e creiamo condizioni che favoriscano la loro crescita, sia professionale che personale. Un esempio concreto del nostro impegno in questa direzione è la nostra forte attenzione al work-life balance - aggiunge - In Verisure, siamo profondamente convinti che la sostenibilità inizi dal benessere delle persone. Garantire un equilibrio tra vita privata e lavoro non è solo una scelta etica, ma anche una strategia a lungo termine per migliorare la qualità del lavoro e, di conseguenza, i risultati". In questo quadro, la nuova sede Green Island, a Roma nel quartiere Eur, intende incarnare "i nostri valori: sostenibilità, innovazione e centralità delle persone. Green Island non è solo un luogo di lavoro, ma un ambiente che stimola la collaborazione, la creatività e il benessere. L’efficienza energetica, l'attenzione agli spazi verdi, l’impiego di materiali eco-compatibili e la qualità ambientale interna alla sede, uniti a tecnologie avanzate, hanno permesso all’edificio di ottenere la certificazione Leed Gold, uno dei protocolli più importanti a livello mondiale per la sostenibilità degli edifici, rendendo Green Island un esempio di come si possa conciliare la responsabilità sociale con il benessere delle persone". "Oltre all'attenzione verso i nostri dipendenti, siamo consapevoli della nostra responsabilità nei confronti delle comunità in cui operiamo", spiega Ferraioli citando la collaborazione con Legambiente per il supporto ad iniziative per la tutela ambientale, il programma di volontariato aziendale Verisure, "che coinvolge le nostre persone in diverse iniziative di supporto alle persone più fragili della nostra comunità". Inoltre, "aderendo al Patto Mondiale delle Nazioni Unite (Gcnu), partecipiamo attivamente agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, impegnandoci a creare un impatto positivo e duraturo". Infine, "lavoriamo a stretto contatto con associazioni locali per promuovere la sicurezza, mettendo a disposizione le nostre competenze e risorse per contribuire allo sviluppo di un tessuto sociale più forte e coeso. In particolare, insieme all’associazione Differenza Donna, Verisure in Italia promuove, per i propri colleghi e le Guardie Giurate che gestiscono gli eventi di allarme dei clienti, percorsi di formazione sulla gestione efficace di casi di violenza di genere".