ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Prima di essere incoronato re, il principe George vorrebbe fare lo chef anziché prestare servizio, come da tradizione, nelle forze armate. Lo ha dichiarato il proprietario di un ristorante nel Norfolk, dopo che il primogenito di William e Kate ha visitato assieme alla madre e ad altre persone il suo locale. Desmond MacCarthy, proprietario del Wiveton Hall Cafe, vicino a Blakeney, ha mostrato a George il suo forno a legna per pizza e ha detto che il giovane principe era emozionato. Dopo averlo visto, ha dichiarato: "Questo è ciò che voglio fare quando sarò grande!". Parlando di George al Daily Mail, MacCarthy ha affermato: "E' un ragazzo dolce, è venuto qui con i suoi amici, perché Sandringham non è poi così lontano". Purtroppo, però, il principe non potrà lavorare nel ristorante, che chiuderà a novembre dopo 17 anni. Il proprietario ha spiegato che "è triste quando le cose cambiano, ma credo che accadrà qualcos'altro con il tempo. C'è stato un aumento dei costi, quello dell'elettricità è molto alto, ed è stato più difficile reclutare personale. Nonostante l'estate molto impegnativa, è difficile gestire un'attività 12 mesi all'anno se è stagionale e redditizia solo per pochi mesi".
(Adnkronos) - "Uno dei temi principali che verranno affrontati nella Riunione dei ministri della Salute del G7, oggi e domani ad Ancona, sarà la prevenzione lungo tutto l'arco della vita, a partire dalla fase prenatale, attraverso strategie di prevenzione e la promozione di stili di vita sani. Il pastificio Spinosi, sensibile da anni proprio alla promozione di stili di vita sani, sarà presente come partner del G7: i ministri della Salute, infatti, verranno omaggiati con un box degustazione Spinosi Zero+, la nuova linea Spinosi di alimenti funzionali, pensata per atleti e per pazienti affetti da malattie metaboliche, ideale anche per ritrovare la perfetta forma fisica dopo un lungo periodo di sosta". E' quanto si legge in una nota del pastificio Spinosi. "Nata dalla collaborazione con il professor Fabrizio Angelini, endocrinologo e presidente della Sinseb, è una specialità senza glutine, ad alto contenuto di fibre e proteine. Grazie ai carboidrati complessi delle farine di legumi, insieme a un buon numero di proteine vegetali, garantisce un minor impatto sulla glicemia e sulla secrezione insulinica. Non provoca oscillazioni glicemiche e se assunta con moderazione, in una dieta equilibrata, può aiutare a perdere peso", spiega. "Le uova garantiscono, inoltre, elasticità al prodotto, preservandone il sapore e le prestazioni. Tutti i prodotti della linea Zero+ sono realizzati seguendo un’apposita filiera, e rispettando le tradizioni che da sempre contraddistinguono il pastificio: uova da galline allevate con mangimi non Ogm, rotte a mano, lavorazione con farine di mulini certificati, estrusione lenta della pasta con essiccazione di 36 ore. Innovazione e tradizione si sono fuse per dare vita al 2.0 dell'artigianato italiano", conclude la nota dell'azienda.
(Adnkronos) - Il tema dei Criteri Ambientali Minimi (Cam) per le infrastrutture stradali, dei vantaggi e delle opportunità per le pubbliche amministrazioni, saranno al centro della manifestazione Asphaltica 2024, il Salone internazionale della filiera della strada e dell’asfalto in programma a BolognaFiere dal 9 al 12 ottobre 2024, dove Ecopneus e altri esperti si confronteranno sulle indicazioni e sugli impatti della nuova normativa, in vigore dal 21 dicembre 2024, e sui vantaggi che l’impiego del polverino di gomma riciclata nelle superfici stradali può offrire, non solo in termini di sostenibilità, ma anche di efficienza economica e qualità delle opere pubbliche. Nell’ambito dell’economia circolare e della gestione sostenibile dei materiali, l’uso del polverino di gomma riciclata da Pneumatici Fuori Uso (Pfu) negli asfalti rappresenta una soluzione ottimale, ampiamente testata e utilizzata a livello internazionale. Questa tecnologia, promossa da Ecopneus, consente di migliorare la qualità e la durabilità delle pavimentazioni stradali, offrendo vantaggi significativi sia per l’ambiente che per le pubbliche amministrazioni. Le miscele di asfalto modificato con aggiunta di polverino di gomma, ottenuto dal riciclo dei Pneumatici Fuori Uso (Pfu), garantiscono maggiore resistenza alle sollecitazioni meccaniche, un miglior comportamento elastico e una capacità di assorbire meglio le deformazioni, riducendo così fenomeni di crepatura e l’usura precoce della superficie stradale. Questi miglioramenti si traducono in un ciclo di vita più lungo delle infrastrutture, con una conseguente riduzione dei costi di manutenzione per le amministrazioni pubbliche, che devono far fronte a bilanci sempre più ristretti. Ma i benefici non si fermano qui. Gli asfalti modificati con gomma riciclata contribuiscono anche a ridurre l’inquinamento acustico grazie alla capacità del polverino di assorbire parte del rumore generato dal traffico veicolare, un vantaggio particolarmente apprezzato nelle aree urbane. La riduzione del rumore da rotolamento può raggiungere i 5 decibel, un valore che corrisponde al dimezzamento dell'energia sonora percepita dall'orecchio umano. Questo aspetto è particolarmente rilevante alla luce dei dati dell'European Environment Agency, che stima 12.000 morti premature all'anno in Europa a causa dell'esposizione a lungo termine al rumore ambientale. Inoltre, la possibilità di utilizzare un materiale derivato dal riciclo di pneumatici fuori uso rappresenta un importante contributo alla riduzione dell’impatto ambientale e di emissioni di CO2 associate alla realizzazione e manutenzione delle strade, oltre al risparmio di materie prime vergini. Questa soluzione è già largamente utilizzata in Paesi come gli Stati Uniti, l’Austria, la Spagna e il Portogallo, dove ha dimostrato ampiamente la sua efficacia. In Italia, l’applicazione si sta progressivamente estendendo, con circa 900 km di strade realizzate su tutto il territorio. “L’impiego del polverino di gomma riciclata negli asfalti è una soluzione che unisce performance tecniche a un impatto ambientale ridotto. Si tratta di un esempio concreto di come l’economia circolare possa migliorare la qualità delle nostre infrastrutture e, al contempo, contribuire alla riduzione dei rifiuti e alla tutela delle risorse naturali. Grazie alla collaborazione con le pubbliche amministrazioni, possiamo costruire strade più durature e sostenibili, offrendo un beneficio reale a tutta la collettività”, dichiara Giuseppina Carnimeo, direttore generale di Ecopneus. L’impiego di questa tecnologia permette, infatti, alle amministrazioni di ottimizzare le risorse, garantendo strade più resistenti e durevoli, e allo stesso tempo contribuendo a politiche di riduzione degli sprechi e di economia circolare. L’adozione di asfalti contenenti polverino di gomma riciclata, inoltre, rientra perfettamente nelle linee guida promosse dal Decreto Ministeriale n. 279, che definisce i Criteri Ambientali Minimi (Cam) per le infrastrutture stradali. Uno strumento normativo che indirizza gli appalti pubblici verso soluzioni a basso impatto ambientale, offrendo così alle amministrazioni un’opportunità concreta per coniugare efficienza, sostenibilità e conformità alle normative vigenti.