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(Adnkronos) - Quaranta librerie diffuse sul territorio di Roma e provincia, in particolare nelle zone periferiche della città - tra cui Centocelle, Ostia, Tor Bella Monaca, Torre Maura, Tiburtina e Infernetto - oltre che nel centro storico. Presentazioni di libri, dibattiti, reading con l'obiettivo di valorizzare il ruolo delle librerie indipendenti come punti di riferimento e di aggregazione nel panorama sociale nel tessuto urbano. E' 'Libridine. Il Festival diffuso delle librerie', in programma dal 22 al 24 novembre, l'iniziativa organizzata dalla Camera di Commercio di Roma e realizzata grazie al supporto delle principali associazioni e confederazioni di categoria. Al centro della manifestazione, alla sua prima edizione, ci saranno appuntamenti ed eventi organizzati dalle singole librerie destinati ad intercettare un vasto numero di lettori. L'obiettivo, ha spiegato il presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti durante la presentazione dell'iniziativa, è quello di "valorizzare una grande risorsa, quella del libro. Roma tradizionalmente è una città di buona lettura, però si può fare ancora molto. Il 5% del bilancio della Camera di Commercio - ha poi ricordato Tagliavanti - è rivolto alla cultura, siamo presenti in tutte le istituzioni culturali della città tra cui il teatro dell'Opera, la Festa del Cinema e l'Auditorium. Roma vive di cultura: ci sono 180mila persone che lavorano nei vari settori della cultura, il 14% della ricchezza prodotta in città viene da questo settore". "Le librerie vivono un momento un po' difficile" anche a causa "della trasformazione che sta subendo in particolare il centro storico", ha sottolineato Tiziana Barone, presidente di Cna Comunicazione e terziario avanzato Roma, motivando così la scelta di realizzare un festival diffuso. Trasformazione "che penalizza i piccoli negozi e le piccole librerie indipendenti". Sulla stessa linea anche Ilaria Milana, presidente Ali Confommercio Roma. L'idea è quella di realizzare questo evento "diffusamente sul territorio, dal centro alla periferia e in provincia". L'ambizione è che "diventi un appuntamento fisso per tutti i romani", ha concluso.
(Adnkronos) - È stato rinnovato il contratto collettivo nazionale di lavoro per i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi con decorrenza primo gennaio 2025 - 31 dicembre 2027. Il rinnovo del contratto prevede interventi su molte tematiche, tra cui l’ampliamento della definizione di dirigente, il miglioramento degli aspetti retributivi, il rafforzamento del sistema di welfare bilaterale con particolare attenzione alla parità di genere. La definizione di dirigente è stata ampliata al fine di recepire quanto già accade nelle imprese e comprendere anche le figure professionali di più elevata qualificazione e di esperienza tecnico professionale che realizzano in piena autonomia gli obiettivi dell’impresa. Per gli aspetti retributivi, sono stati elevati i valori del trattamento minimo complessivo di garanzia (tmcg) a 80 mila euro per l’anno 2025 e a 85 mila euro dal 2026. A copertura dell’anno 2024 è stato previsto un importo 'una tantum' pari al 6% del trattamento economico annuo lordo per i dirigenti che non abbiano percepito aumenti retributivi o compensi di altra natura dal gennaio 2019 (entro il limite di reddito di 100 mila euro). Inoltre, è stata resa obbligatoria per tutti l’adozione di sistemi di retribuzione variabile collegati ad indici o risultati, il cosiddetto mbo, nell’ottica di orientare sempre più la prestazione dei dirigenti verso il raggiungimento di specifici obiettivi dell’impresa. Il sistema di welfare bilaterale è stato valorizzato: in materia di previdenza complementare, il contratto è intervenuto sulla distribuzione delle quote di contribuzione al fondo Previndai con un aumento della quota minima a carico dell’impresa e un conseguente alleggerimento di quella a carico del dirigente. È stato riconfermato il ruolo determinante del Fasi e della sanità integrativa. Inoltre sono state definite le funzioni di Fondirigenti a cui vengono attribuite anche le politiche attive del lavoro, mentre a 4.Manager viene affidata la promozione della cultura di impresa. In materia di parità di genere, il contratto ha riservato una particolare attenzione al tema delle pari opportunità e dell’equità retributiva; un apposito articolo è dedicato alla tutela e al sostegno della maternità, della paternità e della genitorialità condivisa, consapevoli della valenza strategica per le imprese di operare secondo modelli organizzativi inclusivi. “Firmiamo oggi il contratto dei dirigenti nella convinzione che le imprese debbano crescere dimensionalmente e culturalmente avvalendosi dell’apporto fondamentale del management”, dichiara Maurizio Marchesini, vice presidente di Confindustria per il lavoro e le relazioni industriali. “Questo contratto compie un deciso passo avanti per accompagnare le imprese verso le transizioni: abbiamo aggiornato la figura del dirigente e consolidato il sistema di welfare. Il contratto rafforza la competitività dell’impresa attraverso temi importanti come la parità di genere e normalizzando l’idea che la retribuzione del dirigente debba essere commisurata ai risultati”. “Da oggi la categoria manageriale può fare affidamento su un contratto nuovo, moderno, adeguato all’evoluzione della figura manageriale, in modo da ricomprendervi le professionalità di più alta qualificazione'', dichiara il presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla. ''Un contratto più forte, con maggiori tutele, con un crescente riconoscimento economico che, in definitiva, stringe il patto tra manager e imprese come elemento essenziale per la crescita del Paese”.
(Adnkronos) - A2a ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con un utile netto di 713 milioni di euro, +68% rispetto allo stesso periodo del 2023 (425 milioni di euro). I ricavi del Gruppo hanno subito una contrazione del 17%, rispetto ai primi nove mesi del 2023, attestandosi a 9.097 milioni di euro. La variazione - si sottolinea - è riconducibile al calo dei prezzi energetici sia all’ingrosso sia retail e in misura molto contenuta alla contrazione delle quantità vendute ed intermediate sui mercati all’ingrosso più che compensata dai maggiori volumi venduti sui mercati retail elettricità, gas e teleriscaldamento. A2a ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con costi operativi in calo del 26% rispetto lo stesso periodo dell'anno precedente, attestandosi a 6.641 milioni di euro. Il costo del personale, paragonato ai primi nove mesi del 2023, è aumentato di circa 53 milioni (+9%), raggiungendo la cifra di 652 milioni. La variazione è legata per circa il 40% al maggior numero di Fte (Full-time equivalent) dei primi nove mesi del 2024 rispetto all’anno precedente (+4%) a seguito di assunzioni effettuate nell’ultimo trimestre del 2023 e nei primi nove mesi del 2024, all’avvio e potenziamento di impianti e strutture in coerenza con gli obiettivi di sviluppo del Gruppo, nonché all’aggiudicazione di nuove gare nel comparto dell’igiene urbana (area Liguria e Val d’Aosta) e all’acquisizione di una nuova società (Agesp Energia). Il Gruppo A2a chiude i primi nove mesi del 2024 con 898 milioni di euro in investimenti, un dato in crescita del 13% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, nel quale si erano attestati a 796 milioni. Per quasi il 60% hanno riguardato interventi di sviluppo finalizzati all'ammodernamento delle reti di distribuzione elettrica, allo sviluppo degli impianti fotovoltaici, a garantire flessibilità e copertura dei picchi di domanda, al recupero di materia e di energia e alla digitalizzazione del Gruppo. Nello stesso periodo, le operazioni di m&a sono state pari a 65 milioni di euro, al netto delle cessioni, grazie all’acquisizione di Agesp Energia, società di vendita di energia elettrica, gas e calore attiva nell’area di Busto Arsizio, in provincia di Varese; all’acquisizione del 70% del Parco Solare Friulano 2, società che ha ottenuto il permesso per la costruzione e l'esercizio di un impianto fotovoltaico della potenza autorizzata di 112,1 MWp e all’acquisizione del 100% di Biomax Società Agricola a.r.l., operante nella produzione di energia elettrica da biogas.