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(Adnkronos) - Il leader dell'opposizione venezuelana Edmundo Gonzalez Urrutia ha lasciato il Paese diretto in Spagna, dopo che la scorsa settimana è stato emesso un mandato di arresto che lo accusa di terrorismo, cospirazione e altri crimini legati alle controverse elezioni presidenziali del 28 luglio. "Dopo essersi rifugiato volontariamente presso l'ambasciata spagnola a Caracas qualche giorno fa, (González Urrutia) ha chiesto asilo politico al governo spagnolo", ha affermato il vicepresidente venezuelano Delcy Rodriguez sui social media, spiegando che il Caracas "gli ha concesso il necessario salvacondotto nell'interesse della pace politica e della tranquillità del Paese". González, riconosciuto come vincitore dagli Stati Uniti e da una ventina di Paesi dell'America Latina, "è decollato verso la Spagna con un aereo dell'Aeronautica militare spagnola. Il governo spagnolo ha fornito i mezzi diplomatici e materiali necessari per il suo trasferimento, effettuato su sua richiesta", si legge in una nota del ministero, nel quale si ribadisce l'impegno del governo di Madrid "per i diritti politici e l'integrità fisica di tutti” i cittadini venezuelani, con particolare attenzione ai leader politici. Maduro, al potere dal 2013, si è assicurato un terzo mandato nelle contestate elezioni, dopo che l'autorità elettorale del Paese, composta da fedelissimi del governo, lo ha dichiarato vincitore. Ma il governo non ha fornito alcun dato concreto sui voti. L'opposizione rivendica invece la vittoria dell'ex diplomatico González e gode del sostegno di altri Paesi della regione e degli Stati Uniti. Dal momento del voto, la polizia ha represso i manifestanti anti-Maduro. L'organizzazione non governativa per i diritti Provea ha dichiarato che finora 25 persone hanno perso la vita e più di 2.400 sono state arrestate.
(Adnkronos) - E' la startup lombarda Fast Aerospace, che progetta e realizza HyperDart, il nuovo ponte per lo spazio italiano, ad aggiudicarsi Digithon2024, la prima maratona digitale italiana, fondata da Francesco Boccia, conclusasi questa sera a Bisceglie in Puglia. Fast Aerospace si aggiudica il primo premio di 10mila euro offerto da Confindustria Bari-Bat. Secondo posto per Leaf, la startup made in Puglia che aiuta gli agricoltori a produrre più foraggio con meno consumo di suolo. Terza posizione per BrailleFly (dall’Emilia-Romagna), che sviluppa tecnologie di riconoscimento e supporto per persone non vedenti con smart glasses che riconoscono e descrivono l'ambiente circostante, garantendo leggerezza e fun
(Adnkronos) - Lavaggi brevi, bassa temperatura e tecnologie smart: ecco come ridurre l’impatto ambientale dei capi secondo Electrolux Group. Gli abiti, compresi jeans e magliette, possono durare oltre il 50% in più con procedure di lavaggio delicate e attente. E' quanto emerge da una nuova ricerca, pubblicata all’interno della quarta edizione di The Truth About Laundry report, che dimostra come scegliere temperature più basse e cicli più brevi possa fare una grande differenza in fatto di cura dei capi, a tutto vantaggio dell'ambiente. Condotto da Electrolux Group, azienda attiva nel settore degli elettrodomestici, lo studio fa parte di un programma di ricerca scientifica focalizzato sull'estensione della vita degli indumenti in corso da sette anni. Attraverso test di laboratorio sono stati sperimentati diversi metodi di lavaggio su vari tessuti, selezionati per rappresentare categorie di abbigliamento comuni, come ad esempio jeans in denim e magliette di cotone. Lo sbiadimento del colore è stato monitorato regolarmente, e oltre 600 partecipanti hanno individuato il momento in cui i vestiti andavano smaltiti. Il risultato è una nuova metrica, l'Electrolux Care Index: una metodologia in grado di misurare l'impatto di diversi trattamenti di lavaggio sulla longevità dei vestiti. Una maglietta di cotone lavata a 30°C per 59 minuti, per esempio, durerà oltre il 50% in più rispetto a quando viene lavata con un ciclo regolare a 40°C, che può durare fino a 120 minuti. Il risultato è stato simile per i jeans in denim. "Nel 2021 abbiamo pubblicato lo studio Life Cycle Assessment (Lca) sugli elettrodomestici Electrolux, che ha rivelato la possibilità di una riduzione del 20-25% del Potenziale di Riscaldamento Globale (Gwp) passando dai lavaggi a 40°C a quelli a 30°C - afferma la responsabile dello studio, Elisa Stabon, Head of Product Experience, Product Line Care, Electrolux Group - Con questa nuova ricerca siamo andati oltre. Per ridurre la significativa impronta ambientale legata all’abbigliamento dobbiamo mantenere i capi in uso più a lungo. I due modi più semplici per raggiungere questo obiettivo sono, in primo luogo, evitare i lavaggi non strettamente necessari e, in secondo luogo, lavare i capi in modo più delicato: ricorrendo, in particolare, a temperature inferiori e cicli più brevi". Secondo i dati della quarta edizione di The Truth About Laundry 2024, incoraggiare le persone a scegliere programmi di lavaggio più delicati continua a essere una sfida. Lo studio, che dal 2020 ha intervistato fino a 14mila persone in quattordici Paesi europei, evidenzia che la maggior parte delle famiglie continua a lavare a temperature più alte, anche se milioni, fra queste, si sono dovute scontrare con problemi nel bucato: il 59% delle famiglie in Europa afferma di lavare i propri vestiti principalmente a 40°C e oltre. Solo il 12% degli europei pensa che la durata del ciclo abbia un impatto sulla vita dei vestiti, quando invece può avere un'influenza sostanziale. Due terzi (66%) degli europei hanno avuto a che fare con la spiacevole esperienza di trovare, dopo il lavaggio, un capo di abbigliamento rimpicciolito o deformato. Quasi tre quarti (74%) hanno anche sperimentato lo sbiadimento del colore. Quasi 8 europei su 10 (79%) hanno riconosciuto gli errori nel bucato come conseguenza delle proprie azioni. La ragione citata più comune è l’uso di una temperatura eccessiva. Le ragioni alla base dell’uso persistente, in Europa, di temperature di lavaggio elevate sembrano varie e complesse. Da un lato, la maggior parte delle persone è soddisfatta dei risultati quando lava a 30°C, con solo il 12% che afferma che il lavaggio non risulta efficace come previsto. D'altra parte, quando è stato chiesto che cosa impedisca loro di lavare a 30°C più spesso, più di un terzo (34%) ha riferito di non essere sicuro che questa temperatura rimuoverebbe le macchie. Sicuramente è anche l’abitudine che porta a non abbassare la temperatura. I dati interni di Electrolux Group indicano che l'impostazione cotone a 40°C è la più frequentemente utilizzata nelle lavatrici, con durate dei cicli che vanno tipicamente da 90 a 120 minuti. Idealmente, secondo l'azienda, gli elettrodomestici dovrebbero avere come impostazione predefinita la temperatura ottimale più bassa. Sebbene i nuovi elettrodomestici consentano ai consumatori di regolare le impostazioni predefinite, la ricerca rivela una generalizzata riluttanza e una limitata preparazione: quasi il 74% degli europei si attiene alla temperatura di lavaggio predefinita, e quasi il 30% non sa di poterla cambiare. Analogamente, il 78% degli utenti si attiene alla durata predefinita del ciclo, con il 35% che non sa che può essere regolata. "Il nostro rapporto con l'abbigliamento va oltre la mera praticità; contempla anche la gestione ambientale e il consumo responsabile - afferma Sarah Schaefer, VP Sustainability Europe and Apmea at Electrolux Group - Adottando pratiche di lavaggio consapevoli, come abbassare le temperature, abbreviare la durata del ciclo e ridurre l'uso di detersivo, possiamo contenere drasticamente l'impronta di carbonio delle nostre routine di cura dei vestiti. In quest'ottica, fare il bucato non è più un compito banale, ma diventa un atto di consapevolezza: un modo per onorare le risorse che sono state utilizzate per realizzare i nostri vestiti e il Pianeta che ci sostiene".