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(Adnkronos) - La Juventus torna in campo per difendere il quarto posto Champions League. Oggi, domenica 18 maggio, la squadra di Igor Tudor ospita l'Udinese all'Allianz Stadium nel penultimo turno di Serie A. I bianconeri di casa sono al momento quarti, accanto alla Lazio a quota 64 punti (ma in vantaggio per gli scontri diretti). I friulani sono invece dodicesimi, già salvi a quota 44 punti. Ecco le probabili formazioni di Juventus-Udinese, in campo alle 20.45: Juventus (4-3-2-1): Di Gregorio; Alberto Costa, Veiga, Kelly, Cambiaso; McKennie, Locatelli, Douglas Luiz; Nico Gonzalez, Yildiz; Kolo Muani. All. Tudor. Udinese (3-5-2): Okoye; Kristensen, Kabasele, Solet; Rui Modesto, Karlstrom, Lovric, Zarraga, Kamara; Pafundi, Davis. All. Runjaic. Juventus-Udinese sarà visibile in esclusiva su Dazn. Per gli abbonati a Sky con Zona Dazn, partita disponibile anche al canale 215, Dazn 2. La partità sarà visibile in streaming su Sky Go, Now e Dazn.
(Adnkronos) - Roma, 17 maggio 2025 - “È fondamentale costruire strategie efficaci per lo sviluppo del lavoro in Italia, basate sull’analisi dei fabbisogni del mercato produttivo e orientate sia alle esigenze delle imprese che delle persone”. Lo afferma Paola Nicastro, presidente Sviluppo Lavoro Italia nella giornata conclusiva di Net Forum a Capri. Nicastro ha sottolineato l’importanza di una visione proattiva: “Dobbiamo adattare le competenze alle richieste del mercato, comprendendo cosa servirà tra qualche anno e anticipando i cambiamenti. Questo richiede un dialogo costante tra istituzioni, territori e imprese, per far emergere le opportunità disponibili e orientare le persone verso percorsi formativi mirati”. Uno degli obiettivi centrali, secondo Nicastro, è la creazione di un piano di alfabetizzazione di massa per il mondo del lavoro, che coinvolga non solo i giovani, ma anche i lavoratori in attività, favorendo un aggiornamento continuo delle competenze. “L’intelligenza artificiale è una delle sfide cruciali: dobbiamo capire quali modelli e strumenti di IA applicare e in quali settori, per non diventare semplici fruitori passivi, ma attori consapevoli e competitivi”, ha aggiunto. Secondo Nicastro, l’adozione strategica dell’intelligenza artificiale nelle imprese potrebbe portare a un incremento della produttività e a una maggiore efficienza, ma richiede una pianificazione attenta per evitare la perdita di posti di lavoro. “Solo attraverso una formazione mirata e continua possiamo garantire che l’innovazione tecnologica sia un’opportunità e non una minaccia”, ha concluso Nicastro.
(Adnkronos) - “Il settore agroalimentare è uno dei settori più inquinanti in assoluto. Larga parte di queste emissioni sono dovute all'allevamento, perché produciamo tantissimo mangime e consumiamo molte risorse, quindi è fondamentale trovare delle modalità per consumare il cibo in modo più sostenibile e diverso. Il progetto SchoolFood4Change mette le scuole al centro della trasformazione dei sistemi agroalimentari perché va a incidere sulla modifica degli appalti: cambia la qualità ambientale del cibo che acquistiamo e che proponiamo ai bambini, lavora sull'appetibilità dei pasti, che devono avere una componente vegetale significativa e lavora anche sul tema dell'inclusione". Queste le parole di Sabina Nicolella, responsabile Relazioni e progetti internazionali Fondazione Ecosistemi, intervenuta alla conferenza 'La rete delle Pubbliche Amministrazioni per gli acquisti pubblici europei e sostenibili' durante il Forum Compraverde Buygreen 2025 a Roma. "Sappiamo oggi che l'obesità e la malnutrizione, che sono due facce dello stesso aspetto della povertà alimentare, stanno dilagando in tutta Europa e interessano anche molto l'Italia. Quindi le mense sono un presidio fondamentale per l'inclusione sociale e l'equità, ma anche per la salute dei nostri cittadini - continua - Introducendo nelle mense dei criteri che permettono di selezionare il cibo in base a qualità ambientali e di salubrità dal punto di vista nutrizionale, possiamo produrre un enorme impatto. Basti pensare che il consumo di carne arriva a incidere fino al 90% sulle emissioni del pasto. Il Comune di Roma ha inserito una volta al mese un piatto a base vegetale e ha ottenuto una riduzione di 65mila tonnellate all'anno di CO2. Quindi anche con una piccola modifica nei menù delle mense possiamo produrre un grandissimo impatto sulla salute”. “Naturalmente non basta cambiare il menù, dobbiamo fare in modo che questo cibo venga consumato, altrimenti produciamo solo del rifiuto. Il progetto europeo SchoolFood4Change, che interessa 3mila scuole in Europa e 600mila studenti e ha avviato una sperimentazione con 16 città europee, punta molto anche sull'educazione alimentare nella scuola, ma soprattutto sulla formazione dei cuochi, perché mangiare diversamente non significa mangiare cose meno buone, dobbiamo rendere il cibo sano, salutare e sostenibile anche appetibile”, conclude Nicolella.