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(Adnkronos) - Cristiano Ronaldo e Wojcech Szczesny si sono riabbracciati a margine di un match Polonia-Portogallo di Nations League, vinto dai lusitani per 3-1. La Federazione polacca ha poi rilasciato sui propri canali immagini esclusive dai tunnel degli spogliatoi. Dopo aver firmato qualche autografo e fatto una foto con i figli del portiere, Ronaldo ha detto ridendo a Szczesny: "Ti sei dovuto ritirare per andare in un grande club". Il riferimento è alla decisione del numero uno polacco di accettare il Barcellona, che lo ha cercato dopo il grave infortunio di Ter Stegen, pur avendo annunciato poche settimane prima il ritiro dal calcio giocato. La battuta sta però facendo infuriare sui social i tifosi della Juventus. I due infatti sono stati compagni in bianconero, Ronaldo secondo alcuni utenti avrebbe fatto così capire di non considerare la Juve una grande squadra.
(Adnkronos) - L’economia blu è una delle principali leve di sviluppo per il futuro economico dell’Italia, dell’Europa e del mondo, ma solo il 15% delle aziende a livello globale considera pienamente la blue economy un’opportunità di crescita. È il risultato di un’analisi che verrà presentata in anteprima il 16 ottobre a Blue Planet Economy Expoforum, la manifestazione che dal 16 al 18 ottobre a Fiera Roma accende i riflettori su ambiente, sviluppo e innovazione nel maxi comparto produttivo che è l’economia blu, con un focus particolare sul ruolo strategico delle comunità locali e delle piccole e medie imprese nel promuovere pratiche sostenibili e innovative. L’Italia si conferma una delle maggiori potenze marittime in Europa, accanto a Germania, Francia e Spagna. I dati più recenti (XII Rapporto sull’economia del mare, Unioncamere 2024) mostrano che l’economia del mare contribuisce al 10,2% del Pil nazionale, generando un valore di oltre 178 miliardi di euro, con più di un milione di lavoratori e circa 228 mila imprese attive. Per consentire una crescita sostenibile dell’economia blu, è cruciale preservare gli ecosistemi marini e costieri. Tuttavia, molte aziende a livello globale non sono ancora consapevoli delle pressioni dirette e indirette che esercitano su tali ecosistemi, né dei rischi che ne derivano per il loro business a causa del degrado dell’oceano. Solo una piccola percentuale di imprese sta realmente sfruttando il potenziale offerto dall’economia blu per creare valore. One Ocean Foundation, organizzazione no-profit dedicata alla tutela degli ecosistemi marini e dell’oceano, riconosciuta a livello internazionale come piattaforma leader per lo sviluppo sostenibile, ha svolto un’analisi su circa 2500 aziende globali, che rappresentano oltre il 70% del Pil mondiale. Lo studio rivela che solo il 15% delle aziende prese a campione a livello globale e il 33% a livello europeo vede l’economia blu come un motore per innovazione, mitigazione delle pressioni ambientali e lo sviluppo di soluzioni basate sulla natura. La ricerca, effettuata con l’utilizzo di tecniche innovative come l’elaborazione del linguaggio naturale (Nlp) e l’intelligenza artificiale generativa (GenAI), evidenzia che i settori più attivi includono quelli di energia marina, pesca e acquacoltura sostenibile. Eppure le opportunità sono ingenti: dall’ecoturismo costiero alla produzione di blu food, fino all’energia eolica offshore, le imprese che adottano pratiche sostenibili possono ridurre costi, migliorare l’efficienza, creare nuove fonti di reddito e rafforzare la loro reputazione. “L’economia blu - spiega Jan Pachner, segretario generale di One Ocean Foundation, che presenterà la ricerca - non è quindi solo una questione ambientale, ma un’opportunità strategica che le aziende italiane devono cogliere per garantire un futuro prospero e sostenibile. La sfida è ora quella di accelerare l’adozione di pratiche che tutelino l’oceano, contribuendo al contempo alla crescita economica del Paese”. Accanto all’area espositiva dove istituzioni, enti di ricerca e aziende portano in mostra l’innovazione e l’eccellenza nel settore, la manifestazione propone un articolato programma di conferenze, workshop e appuntamenti di approfondimento. Dopo l’apertura inaugurale, il primo giorno - mercoledì 16 ottobre - prevede, a cura della sezione Energia di Unindustria, il focus 'Decarbonizzare: modelli a confronto nella Blue Economy - II edizione', con testimonianze e progetti di sostenibilità sui temi dell’energia e dell’economia del mare; un approfondimento, organizzato dall’Associazione MAR, sulla Lazio Blue Route, per esplorare nuovi scenari per la valorizzazione del patrimonio marittimo italiano all’insegna di un turismo sostenibile. Alle 16 Ocean One Foundation approfondisce il tema di come generare valore per le aziende proteggendo l’oceano, con un focus su blue food, energia eolica offshore e turismo marittimo sostenibile. Giovedì 17 ottobre sono centrali l’appuntamento, a cura dell’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale – Ogs, dedicato al Marmed, la figura del maritime cluster manager sempre più motore della blue economy nel Mediterraneo e oggetto di progetti di formazione professionale altamente qualificata e i due panel dedicati alla dissalazione, organizzati da Westmed Initiative e Aidara. Il primo propone un focus sulla circolarità del ciclo della dissalazione, quale soluzione sostenibile nella lotta alla crisi idrica e nell’approvvigionamento di materiali critici; il secondo approfondisce la partnership Italia-Marocco nel settore della dissalazione e del riuso delle acque depurate. Il terzo e ultimo giorno, venerdì 18 ottobre, sono protagoniste le biotecnologie blu e le loro enormi potenzialità, con un approfondimento a cura di Enea, e la finanza blu cui sono dedicati due appuntamenti, a cura di LazioInnova. Nel primo, si esplorano gli strumenti finanziari diretti e indiretti per promuovere un’economia sostenibile e proteggere gli ecosistemi marini; nel secondo i principali attori della finanza si confrontano sui temi della blue economy. In tutti e tre i giorni la formazione è protagonista con il format Business to Students, un programma di incontri per mettere in collegamento diretto studenti e aziende. Particolarmente strategico è anche il programma di networking internazionale, che offre agli espositori l’opportunità di consolidare la loro presenza nei mercati del Mediterraneo e dell’Africa Settentrionale. Chiude la manifestazione la cerimonia di premiazione del 'Blue Ambassador Award 2024'. Il premio, a cura dell’associazione MAR, in collaborazione con la Fondazione Xcellence – Servizi alle Imprese ed Enea, tributa un riconoscimento all’impegno di manager, ricercatori, operatori del terzo settore e studenti, che si sono distinti per progetti e studi innovativi nel campo della Blue Economy. Blue Planet Economy Expoforum si svolge in concomitanza con Zeroemission Mediterranean 2024, manifestazione internazionale per la transizione energetica.
(Adnkronos) - “Abbiamo sentito la necessità di facilitare un confronto tra operatori pubblici e privati e mondo associativo sul valore e l’impegno che la 'S' in Esg assume". Così Nadia Boschi, Head of Sustainability Italy&Continental Europe Lendlease a proposito del convegno 'Governance pubblico-privata per la creazione di valore sociale'. “Serviranno 1500 miliardi di euro di investimenti in infrastrutture sociali, ospedali, scuole, servizi, per rispondere entro il 2030 alle crescenti esigenze demografiche e alla fragilità del welfare post-covid. Una cifra che è molto lontana dall’attuale pipeline di investimenti in Europa. La risposta va cercata in una rinnovata concezione dell’istituto della partnership pubblico-privata - afferma - Come è il caso di Mind, partnership pubblico-privata di Lendlease con Arexpo. Della durata di 99 anni, questa formula garantisce un sostanziale allineamento degli interessi che nell’area ex expo sta già raccogliendo i suoi frutti: siamo riusciti a dare risposta ai bisogni sanitari e di istruzione in un unico luogo dedicato all’innovazione, che presto ospiterà il nuovo Campus dell’Università Statale, frutto quest’ultimo di un innovativo modello di project financing”. La tavola di confronto organizzata e promossa dal gruppo internazionale insieme a Plus Value, società specializzata in progetti di innovazione sociale, si è tenuta oggi in occasione della 12esima edizione del Salone della Csr e dell’innovazione sociale a Milano. Scopo del workshop capire come interpretare in modo efficace la 'S' di Esg, così̀ come intesa dal nuovo quadro normativo europeo e riflettere su questioni come la necessità di uno standard di misurazione comune degli impatti sociali e come questo possa servire a comprendere meglio le dinamiche per la creazione di valore sociale identificando le iniziative a maggiore impatto. Lendlease sviluppa soluzioni innovative capaci di generare impatti sociali positivi all'interno dei progetti di rigenerazione urbana. “Il programma 2121, creando percorsi innovativi per l’integrazione dei detenuti delle carceri nel mondo del lavoro, è un modello di innovazione sociale che, nato in seno allo sviluppo di Mind in collaborazione con le carceri di Bollate e Opera, si è dimostrato capace di generare altissimo valore sociale con un ratio pari a $1 : 10.3-13.9 e pertanto assumibile come modello di governance”, afferma Boschi, Esg Director di Lendlease Italy Sgr. Oltre ai casi virtuosi è necessario trovare modelli di governance per un più efficace coinvolgimento degli investitori privati nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, Sdg e Just Transition. “Crescono i bisogni di servizi welfare, dall’affordable housing, a infrastrutture all’avanguardia per la salute e l’educazione, ma all’aumento della domanda è corrisposto negli anni un deficit di investimenti costante - dice Filippo Addarii, fondatore e managing partner di Plus Value - Servono investimenti privati e partnership con il pubblico al servizio dei cittadini. I sistemi di misurazione della sostenibilità devono essere funzionali a questo scopo, con maggior enfasi sulla S di Esg”.