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(Adnkronos) - "È surreale questo accanimento, dopo un fallimentare processo di tre anni, concluso con un’assoluzione piena. Mi chiedo cosa pensino gli italiani di tutte queste energie e risorse spese così, mentre migliaia di cittadini onesti attendono giustizia". Sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni non fa mancare il suo appoggio al vicepremier leghista, Matteo Salvini, dopo la decisione della procura di Palermo di ricorrere direttamente in Cassazione contro l'assoluzione dell'ex ministro dell'Interno, al processo Open Arms. In linea con la premier, che definisce Salvini "un ministro che voleva far rispettare la legge", scende in campo anche il guardasigilli Carlo Nordio. Che chiede: "Niente impugnazione contro le sentenze di assoluzione, come in tutti i paesi civili. Altrimenti finiamo a ciò che è avvenuto col caso Garlasco", dice il titolare della Giustizia. "Se la fiducia nella giustizia è crollata -è il suo ragionamento- è anche perché alcuni magistrati trascinano processi eterni senza pensare alle conseguenze devastanti che provocano nella vita delle persone". Solidarietà anche da Matteo Piantedosi: "Rivendico quell'azione che fu fatta per contrastare l'immigrazione illegale che è un qualcosa di non tanto diverso dalle mafie'', dice l'attuale titolare del Viminale, ai tempi capo di Gabinetto di Salvini. "Abbiamo sempre detto che in caso di sentenze di assoluzione la pubblica accusa non dovrebbe presentare ricorso. Nel caso di Open Arms si tratta di un accanimento nei confronti di un ministro della Repubblica che ha fatto il proprio dovere. Matteo Salvini, sono solidale con te", ha scritto su X Antonio Tajani. Ed è poi tornato invece a rilanciare il tema della cittadinanza agli stranieri, con parole particolarmente dure, perché, dice di fronte alla platea del congresso della Cisl, "io non cambio idea, il capitolo non è chiuso, lo decido io se è chiuso o no, non lo decidono altri". Nelle chat leghiste intanto è scattato l'alert a difesa del leader. L'inattesa mossa della Procura, ha serrato le fila degli eletti del partito, che tornano compatti ad attaccare i magistrati. Le parole di Salvini ("Grazie Giorgia. Sono convinto che difendere l'Italia e i suoi confini non sia reato. Altri mesi e anni di processi? Io vado avanti, a testa alta, con la certezza di aver fatto il mio dovere, senza nessuna paura", postate con tanto di ringraziamento al tweet della premier) hanno aperto la raffica di comunicati. A parlare sono, tra gli altri, il vicesegretario della Lega, Claudio Durigon, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alessandro Morelli, tutti pronti a ribadire le ragioni del leader "che uscirà rafforzato", puntando il dito contro "l'accanimento dei pm". "La sentenza del Tribunale di Palermo è completa e puntuale in fatto ed ineccepibile in diritto", ha detto Giulia Bongiorno, già avvocato di Matteo Salvini nel processo Open Arms. Dagli alleati, lato Fratelli d'Italia, il capogruppo Lucio Malan ha invitato poi la Procura di Palermo "a occuparsi di altro...". Il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi ha ipotizzato "che una parte della magistratura voglia invadere il campo della politica e processare una seconda volta un ministro per un atto compiuto nell’esercizio delle sue funzioni". Da Forza Italia è intervenuto il capogruppo alla Camera, Paolo Barelli, che assicura solidarietà al leader della Lega, dicendosi certo che "la Corte di Cassazione scagionerà definitivamente Matteo Salvini da una accusa già ritenuta inconsistente nel merito dai giudici del tribunale con una sentenza ineccepibile". Sempre dal fronte azzurro sisono fatti sentire il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè e quella del Senato, Licia Ronzulli, con il sottosegretario al Mit, Tullio Ferrante. Tutti a puntare il dito contro la nuova invasione di campo dei pm, occasione per gli azzurri per rilanciare l'urgenza della riforma della giustizia.
(Adnkronos) - “Il XXIV Rapporto Annuale ci consegna la fotografia di un paese che è in movimento, grazie anche alla capacità dell'Inps di adattarsi ai tempi. Il welfare generativo, la capacità di una educazione generazionale ai nuovi sistemi di welfare, fa sì che l'Inps possa guidare un cambiamento che interesserà sempre più le giovani generazioni. I risultati sono incoraggianti e bisogna proseguire su questa strada”. Così Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera dei Deputati, alla presentazione del XXIV Rapporto Annuale dell'Inps alla Sala della Regina a Montecitorio.
(Adnkronos) - Nuovo record per gli energy manager, l'esperto in gestione dell'energia, nel 2024: sono 2571 le nomine totali (+19% tra il 2014-2020 e +4% 2020-2024) di cui 1752 da soggetti obbligati (+17% 2014-2020 e +3% 2020-2024). Questi i dati del Rapporto ufficiale sugli energy manager nominati in Italia, predisposto da Fire e presentato in occasione del webinar 'Presentazione del Rapporto Gli Energy Manager in Italia 2025'. "C'è stato un trend tendenzialmente crescente che si è interrotto solo fra il 2021 e il 2022 a causa della pandemia e della forte riduzione dei consumi registrata in quel periodo - spiega Dario Di Santo, direttore Fire - Appena c'è stata una ripresa, le statistiche sono tornate a salire raggiungendo nuovi record". "Complessivamente abbiamo 1869 energy manager che sono meno delle nomine perché per le realtà medio-piccole spesso un consulente opera per più soggetti, quindi ovviamente non c'è un'equivalenza fra nomine ed energy manager", osserva. Da segnalare "una continua crescita della parte femminile che è arrivata al 12%, era al 10% l'anno scorso, al 7% 3-4 anni fa" e che "un terzo delle nomine viene da soggetti non obbligati che quindi ritengono un energy manager comunque fondamentale per le loro attività". Dal punto di vista dell'inquadramento, "se parliamo dei soggetti che scelgono di nominare un proprio dipendente, vediamo che per il 28% sono dirigenti, per il 34% quadri, per il 38% hanno altre posizioni all'interno dell'azienda. Dopodiché un 33% circa delle nomine riguarda consulenti esterni. L'energia gestita è pari a 95 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio". Di Santo sottolinea nel suo intervento che "usare meglio l'energia conviene non solo in termini di bolletta: c'è la riduzione delle emissioni, sia climalteranti sia nocive, c'è il tema del miglioramento della sostenibilità, che ovviamente è importante per imprese che magari sono sottoposte agli obblighi di reportistica, e c'è il tema del miglioramento dell'uso delle risorse economiche perché chiaramente se uso meglio l'energia riduco i rischi sugli approvvigionamenti, riduco i costi, libero risorse per poter fare altro. D'altra parte in termini sistemici usare meglio l'energia mi consente di ridurre gli investimenti in nuova potenza di generazione, riduce la domanda e la dipendenza dall'estero per gli approvvigionamenti energetici e riduce anche la necessità di intervenire sulle reti di trasporto e distribuzione". Il tutto con una serie di ricadute in termini di "valore degli asset, sicurezza, continuità produttiva, produttività, conformità legislativa o ambiente". Durante il webinar è stata presentata, tra le altre, un'indagine realizzata da Fire sull'uso dell’Ia per l’energy management. Il campione contattato da Fire coinvolge fornitori di tecnologie, esperti del settore e aziende utilizzatrici di media-grande dimensione. "Il 38% delle aziende di taglia medio-grande ha implementato l'Ia nel proprio lavoro. Invece, il 56% sta valutando come può implementarla nei prossimi anni", spiega Yasaman Meschenchi di Fire. Quanto alle aree di applicazione, l'Ia viene impiegata per lo più "per monitoraggio, ottimizzazione dei consumi, manutenzione predittiva, automazione dei processi e gestione delle rete". Tra i benefici indicati, "riduzione dei costi, aumento dell'efficienza energetica, riduzione degli sprechi, riduzione del tempo necessario per fare analisi". Non mancano le sfide come la "mancanza di risorse umane con formazione adeguata e macchinari adatti, e a volte ci sono scetticismo e diffidenza verso l'Ia". In conclusione "i risultati della nostra indagine confermano che l'intelligenza artificiale è una leva strategica per migliorare l'efficienza energetica, per ridurre i costi, accelerare la transizione verso un futuro più sostenibile. Se usiamo bene l'intelligenza artificiale, possiamo sfruttare molto bene l'Ia nel nostro lavoro", conclude Meschenchi.