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(Adnkronos) - Linea dura contro i centri sociali, a chiederla è anche il generale Roberto Vannacci. "Condivido pienamente l'iniziativa del ministro Salvini di rendere questi vergognosi violenti non nocivi per la vita democratica della società", dice interpellato dall'AdnKronos. "I centri sociali negli ultimi anni - spiega - sono stati al centro di episodi violenti e di azioni trasgressive che oltrepassano i confini della legalità. Luoghi spesso occupati abusivamente, dove si spaccia e si smercia illegalmente, dove si istiga ad azioni violente e da dove partono iniziative di facinorosi che agiscono contro le più elementari norme del vivere comune". "Le immagini vergognose che giungono da Bologna corroborano questo spaccato della realtà - sottolinea l'ex capo della Folgore - Vogliamo vivere in pace e liberi senza la paura di poter esprimere le nostre idee perché minacciati da orde di violenti della peggiore specie". Lo stesso Vannacci ricorda come "anche a Porretta, lo scorso 8 novembre, una ventina di questi facinorosi voleva vietare con la forza l'ingresso nel teatro dove era stato regolarmente organizzato un evento che mi vedeva comparire in supporto alla Lega per le prossime elezioni". "Evidentemente questi signori non avendo altre argomentazioni si esprimono a suon di spintoni, occupazioni, spranghe, bastoni e catenacci", conclude.
(Adnkronos) - “La recente strategia per l'internazionalizzazione dell'istruzione superiore in Italia ha posto il nostro Paese in una posizione favorevole per continuare su questa strada. Abbiamo individuato alcuni punti su cui si può continuare a lavorare e, come Erasmus del Network Italia, ci mettiamo in prima linea e siamo disponibili per continuare a lavorare con le istituzioni, per fare in modo che le istanze degli studenti e delle studentesse internazionali vengano ascoltate e che l'Italia continui ad essere una meta per tutti coloro che vogliono studiare nel nostro Paese”. Così Gaia Tamasi, presidente di Erasmus Network Italia, alla vigilia dell’inaugurazione della sedicesima edizione dell’Incontro Culturale Erasmus. Fondato nel 2008, l’evento rappresenta una tradizione consolidata per celebrare i valori di unità, diversità e cooperazione interculturale che caratterizzano il programma Erasmus. “Si deve continuare a lavorare - continua Tamasi - sull'integrazione culturale degli studenti, sull’accessibilità di questi programmi, sull’aumento degli strumenti utili a colmare le disparità tra studenti e sulla strutturazione di programmi formativi sempre più inclusivi accessibili. Quest'anno la nostra associazione Erasmus Network Italia ha compiuto 30 anni, durante i quali i rapporti con le istituzioni sono stati coltivati e portati avanti. Ci sono poi l'Agenzia nazionale Erasmus+ Indire, con cui collaboriamo costantemente e che ci supporta anche a livello locale per migliorare sempre di più i rapporti con le loro università, e il Consiglio nazionale dei Giovani, dove possiamo portare le istanze degli studenti internazionali per amplificare la loro voce”. “Quest'anno - spiega - abbiamo ricostruito, in maniera sempre più sinergica, il rapporto con l'ufficio in Italia del Parlamento europeo e la rappresentanza della Commissione europea, che ci hanno aiutato ed hanno collaborato con noi allo sviluppo dell'evento di celebrazione dei 30 anni e, per quanto riguarda i Ministeri quest’anno abbiamo approfondito i rapporti con il Ministero dell'Università della ricerca e quello degli Affari esteri”.
(Adnkronos) - Formare nuovi professionisti delle rinnovabili e delle infrastrutture elettriche nel continente africano e sostenere la filiera dei biocarburanti in Kenya: sono questi i due obiettivi di altrettanti progetti supportati dal Piano Mattei per l’Africa. Dei loro sviluppi si è parlato nella terza giornata di Ecomondo, in occasione dell’edizione 2024 dell’Africa Green Growth Forum, organizzato da Ecomondo e dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in collaborazione con la struttura di missione della Presidenza del Consiglio per il Piano Mattei. L’appuntamento ha portato alla luce anche nuove opportunità di cooperazione nei settori dell’economia circolare che possano coinvolgere l’Italia con il continente africano. (VIDEO) Il Piano Mattei sta sostenendo la costituzione in Marocco di un centro di eccellenza per la formazione nel settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, rivolto a tutto il continente africano. Il centro formerà esperti, amministratori e tecnici nei settori delle rinnovabili e delle infrastrutture elettriche, promuovendo nello spirito del Piano Mattei uno sviluppo energetico sostenibile attraverso il rafforzamento delle capacità manageriali e professionali 'in loco'. Il funzionamento e gli avanzamenti del progetto, sviluppato sotto l’egida dei governi italiano e marocchino, sono stati esposti dal managing director della Fondazione Enel Giulia Genuardi, da Abdessamad Faik dell’Università Politecnica Mohammed VI, da Mirco Torquati, responsabile commerciale impianti di larga scala di 3SUN Gigafactory, e da Simone Pasquini, Area Manager Africa di Cesi Spa. In Kenya, invece, il Piano Mattei sostiene attraverso un finanziamento del Fondo Italiano per il Clima lo sviluppo della filiera dei biocarburanti, attraverso la produzione di olio vegetale, da utilizzare come materia prima per le bioraffinerie: si parte da coltivazioni su terreni degradati o abbandonati, da colture di secondo raccolto, non in competizione ma in sinergia con la produzione agricola alimentare. Il progetto prevede anche la valorizzazione di scarti e residui forestali ed agro-industriali, supportando processi di economia circolare. Caratterizzata da una forte valenza socioeconomica, l’iniziativa già coinvolge oltre 100.000 piccoli coltivatori locali in 16 contee, con l’obiettivo di arrivare a 200.000 nei prossimi anni, garantendo la creazione di reddito rurale, l’accesso al mercato per gli agricoltori, il recupero di aree marginali e contribuendo, al contempo, la decarbonizzazione globale nei trasporti attraverso la produzione di biocarburanti avanzati. Ne hanno discusso il Direttore Ccus, Forestry & Agri-Feedstock di Eni Luigi Ciarrocchi, Francesco Masera di Cassa Depositi e Prestiti (Responsabile Promozione Business, Governance e Partnership, Cooperazione Internazionale allo Sviluppo) e Laetitia Dumas della International Labour Organization (Programma e operazioni di gestione del Team, ramo sicurezza e salute sul lavoro). Nella seconda sessione del convegno, moderato dal presidente del comitato tecnico scientifico di Ecomondo Fabio Fava, sono stati sviluppati, a cura di Confindustria Assafrica & Mediterraneo e attraverso il contributo di aziende e consorzi di imprese, alcuni case history che possano rappresentare esempi per prospettive future di cooperazione nei settori dell’economia circolare, applicato ai settori del tessile, di Raee, packaging e bioenergie.