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(Adnkronos) - "Il mio rapporto con i 60? Bellissimo perché me ne disinteresso". Così Marco Masini all'Adnkronos parla del suo rapporto con l'età e racconta il suo nuovo album '10 Amori', in uscita oggi solo in vinile e in cd. "Bisogna vivere il presente, sia artisticamente che socialmente, senza rifugiarsi nella nostalgia. Questo aiuta a sentirsi allineati con i tempi e a vivere pienamente ogni età". Un album che, precisa l'artista, non è un bilancio, ma un viaggio attraverso le diverse sfaccettature dell'amore. Questo album, racconta Masini, "si apre con un prologo e si chiude con un epilogo, una formula un po' vintage. Racconta dieci storie d'amore, un concetto universale che non si limita all'amore romantico. Può essere amore per se stessi, per un ricordo d'infanzia, per un momento storico, per una fragilità, per un figlio, per un animale, per la vita stessa. Come cantautori, raccontiamo l'amore in tutte le sue forme. Ho scelto queste dieci storie non perché siano le uniche che ho vissuto, ma perché mi hanno colpito particolarmente". L'artista si interroga sulla possibilità che l'album diventi uno specchio in cui ognuno possa riconoscersi: "Ci sono dieci storie diverse, credo che ognuno possa trovarne almeno una in cui rivedersi. Il dovere di un cantautore è creare luoghi comuni, far sì che più persone possibili si identifichino nelle sue storie. La musica può essere terapeutica, può dare coraggio, come una colonna sonora che amplifica le emozioni e aiuta ad affrontare il domani con più speranza". A sessant'anni, Masini vive un momento di grande creatività e parlando del suo afferma: "Voglio raccontare quello che vedo e quello che sento. Prima avevamo paura per noi stessi, ora per i nostri figli e nipoti. Li lasciamo in un mondo violento, pieno di guerre, con una terribile violenza sociale. La paura che avevamo negli anni '90, durante Tangentopoli, per noi stessi, ora la proviamo per i nostri figli". Un possibile ritorno a Sanremo? Masini non si sbilancia. "Con Carlo siamo amici dal 1982. C'è grande rispetto umano e professionale. Gli auguro un Festival strepitoso, perché ha il fiuto per capire la musica del futuro. Per andare a Sanremo bisogna avere qualcosa di nuovo da dire. Ho appena pubblicato un album, quindi non ci sto pensando". E su una sua partecipazione come super-ospite scherza: "Un ospite non si autoinvita". Masini riflette anche sui cambiamenti del mercato musicale, dominato da rap e trap, e sull'avvento dell'intelligenza artificiale. "L'offerta musicale è vastissima, chiunque può pubblicare un pezzo su YouTube. È cambiato tutto. Nella musica di oggi, come in quella del passato, ci sono cose belle e cose meno belle. E poi c'è l'intelligenza artificiale che presto comporrà canzoni. Sarà interessante vedere cosa succederà". Secondo l'artista "bisogna sapersi adattare, guardare dentro se stessi prima di dare la colpa all'industria. Oggi è più difficile, la musica cambia velocemente. Anche noi abbiamo modificato il suono di questo album molte volte prima di trovare quello giusto. Dubbi e paure ci sono sempre stati, ma il talento e la comunicazione emergono sempre. La musica è imprevedibile, sorprende sempre. Amo la musica per questo, per la sua capacità di rinnovarsi continuamente". Infine, Masini annuncia l'Instore Tour (domani a Roma, 7 ottobre a Firenze e 10 ottobre a Milano) e un concerto speciale a Roma: "Sto preparando uno spettacolo per Roma, un viaggio di 35 anni, dagli anni '90 ad oggi. Stiamo ancora lavorando, ci concentriamo sulla promozione dell'album. Voglio che il pubblico capisca bene questo disco, poi il live sarà più facile. È un regalo che il pubblico mi ha fatto: molti fan degli anni '90 hanno fatto ascoltare le mie canzoni ai propri figli È la cosa più bella che possa capitare a un cantautore".
(Adnkronos) - Dall’abbandono dei turni spezzati all’adozione di un turno unico di otto ore con due giorni di riposo settimanale, passando per la creazione di foresterie capaci di accogliere i lavoratori del turismo le loro famiglie con tutti i servizi e confort in moderni spazi pensati per la socialità e la convivialità sino a percorsi di carriera professionalizzanti per i più giovani oltre a un moderno sistema di welfare che premi l’impegno personale e a datori di lavoro sempre più attenti al benessere del lavoratore. Sono queste alcune delle buone pratiche per attrarre e fidelizzare il capitale umano impegnato nel comparto alberghiero e della ristorazione in Veneto emerse nell’incontro 'Turismo e imprese nuovi modelli di business, innovazione e pratiche nello sviluppo e gestione del capitale umano, nell'organizzazione del lavoro, nell'adozione di nuove tecnologie', organizzato oggi a Venezia da Manageritalia Veneto e Ciset. Si tratta del terzo appuntamento del progetto quadriennale 'Turismo: Giovani – Imprese - Lavoro. Il Veneto verso Milano – Cortina 2026', promosso da Manageritalia Veneto e Ciset, in stretta collaborazione con Confcommercio Veneto, Federalberghi Veneto e Confindustria Veneto e tutti gli stakeholder pubblici e privati, nato per stimolare istituzioni, scuola e operatori a riflettere sul futuro dei turismi e sul valore del capitale umano nel settore turistico in Veneto. L’incontro, nella cornice della Scuola Grande di San Marco a Venezia, ha messo a confronto manager, imprese turistiche e dell’accoglienza, istituzioni territoriali, mondo accademico e del lavoro tra cui: Lucio Fochesato, presidente Manageritalia Veneto, Marco Ballarè, presidente Manageritalia, Michele Tamma, presidente del Ciset, Simone Venturini, assessore al Turismo e Sviluppo economico Comune di Venezia, Federico Caner, assessore Turismo Regione Veneto, Vanni Chiozzi, area manager nordest Fondazione Milano Cortina 2026, Mauro Giovanni Viti, direttore Direzione Turismo Regione del Veneto e molti altri. L’edizione di quest’anno pone al centro del confronto il tema di come le imprese turistiche stanno affrontando l’innovazione tecnologica e dei processi di gestione del personale nonché il miglioramento delle pratiche organizzative, del welfare contrattuale e l’attuazione di “nuovi modelli” di business per garantire un futuro prospero all’intero comparto turistico veneto e nazionale. Nelle due passate edizioni sono state affrontate altre rilevanti tematiche: come attrarre i giovani e le loro scelte professionali nel campo turistico (2022) e l’annoso problema dell’insufficienza del personale e del capitale umano nel comparto alberghiero e della ristorazione (2023). “Le prossime Olimpiadi invernali di Milano -Cortina 2026, saranno il vero banco di prova per il turismo veneto. Non possiamo più perdere tempo e dobbiamo farci trovare pronti come manager, imprese, istituzioni e organi di formazione mettendo al centro non solo la qualità dei nostri servizi e dell’offerta turistica del territorio ma soprattutto la valorizzazione del nostro personale, perché senza capitale umano il turismo non si fa!”, sottolinea Lucio Fochesato, presidente Manageritalia Veneto. "Abbiamo la responsabilità -prosegue- di costruire insieme a tutti gli operatori del settore nuovi modelli di business che, anche grazie alle nuove tecnologie, mettano al centro il lavoratore attraverso contratti vantaggiosi, un sistema di welfare aziendale che premi il merito affiancati anche da percorsi di carriera professionalizzanti capaci di garantire un futuro per i più giovani. Tutti elementi, che richiedono competenze manageriali nella gestione delle imprese, con cui attrarre e fidelizzare i nuovi lavoratori nel turismo. Solo così – conclude Fochesato - potremmo far fronte all’attuale scarsità di personale e fare tornare il lavoro nel comparto turistico ancora attrattivo”. “Le tendenze del mercato del lavoro, i nuovi assetti sociali, le giovani generazioni – sottolinea Michele Tamma, presidente del Ciset, centro internazionale di studi sull'economia turistica - pongono di fronte ad un quadro che negli ultimi anni è cambiato e difficilmente tornerà indietro. Anche se certamente non solo, nel mondo del turismo e dei servizi, tale evoluzione si avverte in modo forte, in Italia come in Europa. L'esigenza di soluzioni flessibili, cresciuta nel tempo per le imprese, ora è una richiesta sempre più marcata anche da parte di persone, in specie giovani - come la gen Z - che cercano la via per conciliare vita professionale, familiare, sociale”. “Allo stesso tempo, l'imperativo di elevare la qualità della capacità di competere delle imprese, del lavoro e dei luoghi di lavoro, delle opportunità e dignità dei percorsi personali, crea l'esigenza di trovare soluzioni in grado di conciliare le diverse spinte generate da un quadro più frammentato e articolato di un tempo. La sfida è rispondere, con approcci, tecnologie, e pratiche nuove in grado di mantenere, pur nella flessibilità e frammentazione, quel quantum di stabilità e certezze indispensabili, sia per le imprese che per i lavoratori, per investire reciprocamente, innovare, trovare efficienza", conclude Tamma. “Grazie al percorso condiviso di definizione del Piano Strategico del Turismo Veneto per il periodo 2025-2027, come Regione miriamo a fare del capitale umano il punto di partenza per un cambio di passo nel rapporto tra lavoratore e azienda. Un’azienda che funziona, funziona sicuramente meglio se il suo lavoratore si sente parte del sistema”, commenta Federico Caner, assessore Turismo Regione Veneto. "Abbiamo messo in campo un’ampia sinergia tra le Direzioni turismo, Direzione Lavoro, Formazione e Istruzione con il Sistema Camerale e la Società Veneto Lavoro al fine di analizzare da una parte i nuovi fabbisogni di personale nel comparto turistico, dall’altra migliorare le condizioni lavorative all'interno delle aziende e, simultaneamente, a rinvigorire la concezione del lavoro nel settore turistico, attraverso anche una “campagna profonda” per rilanciare il lavoro nel turismo e la facilitazione del ricambio imprenditoriale, Un progetto proposto dal CISET presso le aziende del settore”, continua. “La valorizzazione del capitale umano nel turismo è l’elemento essenziale per la crescita del settore e per continuare ad attrarre lavoratori in questo ambito. Dobbiamo mettere al centro della discussione economica e politica il tema dell’alloggio, dei trasporti e di stipendi adeguati capaci di garantire non solo la “sopravvivenza” ma una buona qualità della vita nelle città a vocazione turistica come a Venezia e non solo”, sottolinea Simone Venturini, assessore al Turismo e Sviluppo economico Comune di Venezia che conclude: ”Come amministrazione siamo impegnati grazie al dialogo con le associazioni di categoria, gli imprenditori e i lavoratori a individuare soluzioni che consentano a chi lavora nel comparto di vivere al meglio la città e i suoi servizi”. Il confronto tra gli addetti ai lavori ha preso il via dall’analisi dei dati sui servizi turistici dell’ufficio studi Cgia di Mestre con l’indagine dal titolo 'L’andamento dell’occupazione nel turismo veneto tra mutamenti e demografia', che vedono nel 2023 la presenza di oltre 36mila imprese attive per 51mila localizzazioni. Un quadro simile all’Emilia Romagna, la prima in Italia, ma con un maggiore numero di addetti (222mila) il 9,5% del totale nazionale e un +7% rispetto all’anno record 2019). Delle oltre 14.500 assunzioni tra 2019 e 2023, 10.400 hanno riguardato giovani (15-29 anni) e 4.100 i senior (55 anni e più) e solo 65 nella fascia 30-54. Anche nel 1* semestre 2024, salgono le assunzioni di lavoratori over 55 +4,3%, mentre quelle dei giovani rimangono pressoché stabili 0,4%. Il settore è primo anche per assunzioni di lavoro dipendente, che sfiora il +10% rispetto al 2019. Spiccano ristorazione (+12mila addetti e +16%) e attività creative/intrattenimento (+1.800 e +34%). In crescita il full-time (+13%) che sale al 56,5% sul totale assunzioni mentre il part-time cresce del 5,6% e riguarda il 43% delle nuove assunzioni. L’intero settore, negli ultimi quattro anni, continua a confermarsi poco attrattivo per i laureati -16%. Di converso, salgono le assunzioni dei «senza titolo» che fanno segnare +75% (7.600). crescono anche i diplomati + 5,2% pari a 3900 lavoratori. Quasi il 30% lavoratori stranieri, di questi il 70% non ha titolo di studio o solo quello elementare. L’indagine oltre a sottolineare la carenza di personale qualificato dovuta a un minor interesse dei lavoratori più giovani nel turismo e alla fuoriuscita di risorse con competenze e esperienza, ha fornito anche indicazioni utili per operatori, imprese e istituzioni volte a motivare e fidelizzare i collaboratori nonché a migliorare la percezione del lavoro nel turismo.Tra le altre, la necessità di rivedere l'organizzazione del lavoro ripensando turni e mansioni anche con il supporto della tecnologia e ponendo maggiore attenzione ai bisogni e al benessere del dipendente attraverso benefit e premialità azioni di sostegno al welfare. L’implementazione di percorsi di formazione, interni o esterni all’azienda, che consentano al lavoratore di ampliare le proprie competenze rendendole spendibili sul mercato del lavoro. L’individuazione di chiari percorsi di carriera che consentano una adeguata crescita economica e professionale. Fondamentale l’attenzione, da parte della componete datoriale, dell’accomodation del personale non più solo semplici alloggi ma vere strutture capaci di offrire servizi di qualità sempre più rivolti alla persona e alla famiglia volti a favorire la socialità, così da far sentire il lavoratore membro di una comunità.
(Adnkronos) - “Bergamo ha fatto della strategia per la transizione climatica uno dei suoi obiettivi più importanti da qui al 2030. Della strategia fanno parte 41 enti e più di 261 azioni - tra cui l'implementazione del teleriscaldamento, l'elettrificazione e la riqualificazione urbana - che ci permetteranno di raggiungere l’obiettivo molto ambizioso della riduzione di 460.000 tonnellate di Co2 da qui al 2030”. Lo ha detto la sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, intervenuta a margine della presentazione del Bilancio di sostenibilità Territoriale di Bergamo, parte del progetto A2a: “Territori sostenibili: un’impresa comune”. Oltre alla riqualificazione di impianti ed edifici e all’implementazione del teleriscaldamento, che grazie all’ultimo progetto ha raggiunto altri 11 mila abitazioni bergamasche, fanno parte della strategia di transizione climatica e di riduzione delle emissioni anche i progetti di mobilità sostenibile, come spiega la sindaca: "Penso alla stazione europea, penso alla eBrt e alla T2, la tramvia delle valli. Ma non solo: penso anche ai processi di riforestazione urbana per diminuire le zone di calore. Tutto questo concorre a fare in modo che il raggiungimento di quell'obiettivo sia centrato e, soprattutto, diventi un progetto collettivo della città, delle imprese e dei partner, come A2a”.