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Island hopping in Sicilia, come 'saltare' da un'isola all'altra con il traghetto a portata di app

(Adnkronos) - Per chi ama il viaggio 'lento', lontano dalla frenesia e dallo stress, la Sicilia rappresenta da sempre uno dei luoghi più amati. Tradizioni millenarie, cultura e buon cibo fanno dell'Isola uno dei punti di riferimento per i viaggiatori ...

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Movi, certificazione di parità per impegno verso ambiente lavoro inclusivo

(Adnkronos) - Movi ha ottenuto la certificazione Uni/PdR 125:2022 per la parità di genere, un traguardo che sancisce in modo oggettivo l’impegno dell’azienda verso un ambiente di lavoro sempre più inclusivo, equo e attento alle persone. Un percorso nato dal basso, ...

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Net Zero al 2040 e impegno sociale, le azioni e i progetti di Fater

(Adnkronos) - Obiettivo Net Zero al 2040 grazie anche al confronto e al dialogo costante con i fornitori. E un’azione di responsabilità sociale che traduce i brand purpose in attività concrete sul territorio e per le comunità. Fater, azienda fondata da Angelini Industries nel ...

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Island hopping in Sicilia, come 'saltare' da un'isola all'altra con il traghetto a portata di app

(Adnkronos) - Per chi ama il viaggio 'lento', lontano dalla frenesia e dallo stress, la Sicilia rappresenta da sempre uno dei luoghi più amati. Tradizioni millenarie, cultura e buon cibo fanno dell'Isola uno dei punti di riferimento per i viaggiatori che da tutto il mondo sbarcano sul suo territorio alla ricerca di storia, arte e natura. E poter viaggiare tra paesaggi incantevoli ammirandoli da un punto di vista privilegiato, quello del mare, rende da sempre l'esperienza del viaggio ancor più mozzafiato. Per questo l'Isola e i suoi porti - con oltre 17 milioni di passeggeri complessivi accolti solo nel 2024 - sono diventati sempre più popolari, e non solo in estate, tra i turisti italiani e provenienti dal resto d'Europa, Stati Uniti e Asia, confermandosi meta ideale per gli amanti dell''island hopping'. Letteralmente 'salto tra le isole', l'island hopping è quel modo di viaggiare che consente di esplorare a tappe diverse isole in un'unica vacanza, pianificando con un po' di attenzione gli itinerari tra destinazioni più o meno vicine tra loro ma facilmente raggiungibili con traghetti o, in alcuni casi, aerei. Un tempo prerogativa dei viaggi in Grecia - e considerato quasi un'esclusiva riservata ai viaggiatori più avventurosi e soprattutto organizzati -, l'island hopping è poi diventando man mano un modo di viaggiare consolidato e accessibile a tutti, anche grazie alle nuove tecnologie. Va da sé che la Sicilia e le sue isole minori - le Egadi tra Favignana, Levanzo e Marettimo e le Eolie con Lipari, Stromboli, Vulcano e Panarea -, sono la destinazione ideale per chi è alla ricerca di un'esperienza di viaggio immersiva come l'island hopping, e cioè che valorizzi la scoperta lenta e consapevole della cultura territoriale, prediligendo gli spostamenti via mare. Sono diverse le combinazioni di itinerari per scoprire le meraviglie delle isole siciliane, tratte ideali per ogni tipo di esperienza con partenze in traghetto da Milazzo o Trapani. Partendo da Milazzo, ad esempio, si può raggiungere Lipari, cuore pulsante dell’arcipelago, perfetto per chi cerca mondanità e vita notturna, insieme a Panarea, meta esclusiva e glamour. Chi desidera immergersi nella natura può poi proseguire verso Stromboli, con il suo vulcano attivo che regala emozioni uniche. Per chi cerca contemplazione e paesaggi incontaminati, Filicudi offre una dimensione di quiete, mentre Alicudi è la scelta ideale per chi vuole vivere un’esperienza ascetica e ritornare indietro nel tempo. Infine, Salina è perfetta per chi ama il calore contemporaneo unito a tradizioni autentiche. Dal porto di Trapani, moderno e centrale, si parte per le Egadi. Favignana è l’isola più vivace e mondana, ideale per chi cerca divertimento e spiagge splendide. Levanzo è più piccola e tranquilla, perfetta per chi desidera relax e un mare cristallino. Marettimo, la più selvaggia, è un paradiso per gli amanti del trekking e delle escursioni naturalistiche, con sentieri panoramici e un’atmosfera da borgo mediterraneo autentico. Per chi ama viaggiare lentamente, evitare lo stress è sempre la regola numero uno anche per quanto riguarda la pianificazione del viaggio. Tra le tante opzioni disponibili per prenotare biglietti e tratte, anche per la Sicilia spicca Ferryhopper, non a caso app di prenotazione online per traghetti più scaricata al mondo proprio grazie alla diffusione capillare, all'approccio intuitivo e alla facilità di utilizzo. Nata dall'esigenza di quattro amici in Grecia alle prese con isole, traghetti e l'incubo delle prenotazioni, passata da startup a tech company in pochi anni, ora l'app è tra le più apprezzate del settore ed è presente in 33 Paesi: con oltre due milioni di download, ha venduto più di 1 milione di biglietti solo in Italia nel 2024 e all'orizzonte vede una crescita a doppia cifra prevista per la fine del 2025. Ma a cosa serve esattamente? In poche parole, l'app facilita l’organizzazione dei viaggi con strumenti tecnologici avanzati che semplificano la pianificazione e la prenotazione. L'app permette infatti di confrontare prezzi e itinerari tra oltre 160 operatori nel mondo, effettuare prenotazioni unificate per più compagnie, ricevere biglietti digitali anche su Apple Wallet, monitorare in tempo reale i traghetti, gestire prenotazioni multi-tratta e accedere al servizio clienti in 15 diverse lingue via live chat o WhatsApp. In particolare la funzione multi-tratta consente un'unica prenotazione per i viaggi con vari scali anche tra diverse compagnie di navigazione, ideale quindi per pianificare l'island hopping senza fatica e in pochi clic. Tra le altre funzioni offerte da Ferryhopper, è possibile salvare i dati passeggeri per velocizzare le prenotazioni future oltre a ricevere notifiche in tempo reale sugli orari non ancora pubblicati. Inoltre, la possibilità di modificare autonomamente i biglietti offre maggiore flessibilità per adattare i piani di viaggio in caso di qualche cambio di programma, mentre da poco è anche possibile visualizzare le foto delle cabine dei traghetti. Tra le funzioni è inoltre presente anche il plugin per ChatGPT per chiedere all'Intelligenza Artificiale, ad esempio, di confrontare le tratte alla ricerca dell'offerta più economica. Terra di miti e tradizioni marinare, la Sicilia è da sempre un punto di riferimento per i viaggiatori che scelgono il traghetto, con i suoi porti crocevia di culture e viaggi sempre più amati dai turisti e sempre più in tendenza. Il porto di Messina si distingue come il primo in Europa per traffico passeggeri sulla rotta dello Stretto: ne ha registrati, infatti, più di 10.9 milioni nel 2024, con un incremento del 2,07% rispetto al 2023. Mentre il porto di Palermo ha registrato una crescita dell’1.8%, passando da 1.599.441 del 2023 a 1.628.050 passeggeri nel 2024. Anche se il porto di Trapani ha subito un lieve calo del 2.4%, con un totale di 1.130.957 passeggeri nel 2024, l’interesse per le isole Egadi e Eolie continua a crescere, rendendole mete ambite tutto l'anno e non solo d’estate. Per le Eolie in particolare, la tendenza è dimostrata dalla crescita registrata dal porto di Milazzo, che ha visto un incremento nel numero di passeggeri del 3,35% rispetto al 2023, con il passaggio di 1.104.198 viaggiatori nel 2024.

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Movi, certificazione di parità per impegno verso ambiente lavoro inclusivo

(Adnkronos) - Movi ha ottenuto la certificazione Uni/PdR 125:2022 per la parità di genere, un traguardo che sancisce in modo oggettivo l’impegno dell’azienda verso un ambiente di lavoro sempre più inclusivo, equo e attento alle persone. Un percorso nato dal basso, maturato nel tempo e culminato in un risultato tanto simbolico quanto concreto. In un contesto in cui meno dell’1% delle aziende italiane ha ottenuto la certificazione Uni/PdR 125:2022, il traguardo raggiunto da Movi assume un significato ancora più rilevante. Secondo il Global Gender Gap Report 2024 del World Economic Forum, l’Italia si colloca all’87° posto su 146 Paesi, segnando un peggioramento rispetto all’anno precedente. Restano ampi divari soprattutto nella partecipazione economica e nella presenza femminile ai vertici. Anche il tasso di occupazione femminile – fermo al 56,5% – continua a essere tra i più bassi in Europa. In questo scenario, il percorso avviato da Movi assume un valore ancora più significativo: non solo un riconoscimento formale, ma un segnale concreto di impegno verso l’equità, la valorizzazione delle differenze e il benessere organizzativo. Movi è una azienda italiana che da oltre 110 anni rappresenta una solida realtà nel panorama dei dispositivi medici distribuendo sul mercato soluzioni per anestesia e area critica, diabetologia, endoscopia e diagnostica, ausili per disabilità e non solo. Come racconta Alessandro Bolognini, direttore delle risorse umane, “la riflessione su diversity, equity e inclusion è iniziata già da tempo. È nata da un’attenzione autentica, condivisa a tutti i livelli, dai vertici aziendali fino alle persone più operative. La volontà di migliorare il modo in cui viviamo e collaboriamo in azienda ha spinto molti colleghi a mettersi in gioco”. L’avvio del progetto è stato segnato da una survey interna a cui ha aderito oltre il 70% delle persone, raccogliendo opinioni, sensibilità e proposte. Da quel momento è nata una vera e propria task force volontaria, composta da una ventina di colleghi, che ha lavorato per tutto il 2024 su temi chiave legati all’inclusione. Il gruppo ha promosso laboratori, workshop e momenti di confronto su comunicazione inclusiva, diversità, rispetto e accoglienza, dando vita a iniziative come la revisione dei valori aziendali, un nuovo Welcome Kit simbolico per i nuovi assunti e una comunicazione interna più trasparente e partecipata. Nel tempo, il lavoro della task force si è trasformato in un vero e proprio motore culturale, che ha portato in modo naturale alla decisione di formalizzare e misurare i progressi raggiunti attraverso un percorso di certificazione. Così, a partire da ottobre 2024, è iniziato l’iter per ottenere la Uni/PdR 125:2022, coinvolgendo l’intera azienda. “Ci siamo confrontati con parametri oggettivi per capire se la sensibilità che percepivamo fosse davvero radicata nei numeri e nelle pratiche – spiega ancora Bolognini – e il risultato ci ha confermato che siamo sulla strada giusta, pur senza considerarci arrivati.” Il percorso ha previsto la redazione della politica aziendale per la parità di genere – oggi pubblicata sul sito di Movi – l’analisi dei rischi, la definizione di un piano strategico triennale con obiettivi chiari e numerose attività formative, in particolare sul linguaggio inclusivo e la prevenzione dei bias inconsci. Tutti i people manager sono stati coinvolti in sessioni dedicate, anche per affinare i processi di selezione del personale. La certificazione è stata rilasciata a seguito di un doppio audit – documentale a marzo 2025 e operativo ad aprile – con un punteggio di 80/100, ottenuto senza alcuna non conformità, ma con alcune indicazioni di miglioramento su cui Movi è già al lavoro, a partire dalla formazione continua. I dati presentati in sede di audit fotografano una realtà equilibrata: 191 dipendenti, di cui 101 donne e 90 uomini, con una significativa rappresentanza femminile anche nei ruoli manageriali di sede. Tutto il personale commerciale, composto da 83 persone, beneficia di una parte variabile della retribuzione indipendentemente dal genere con un valore medio uguale per uomini e donne. Un welfare aziendale esteso a tutti è stato recentemente potenziato con un contributo aggiuntivo dedicato ai genitori di bambini tra 0 e 3 anni, in linea con le indicazioni della norma. “Questa certificazione - afferma Chiara Gatti, Jr. hr manager dell’azienda - è la conferma di un’attenzione che Movi ha sempre avuto verso le persone, ma anche una spinta a tenere alta la guardia, a non fermarsi. È un punto di partenza per un’evoluzione continua”. E mentre l’azienda continua a crescere in un mercato competitivo, l’attenzione alle persone resta al centro. “Un ambiente più consapevole genera migliori relazioni e, di riflesso, anche migliori risultati”, conclude Bolognini. “Questa certificazione non è un fiore all’occhiello, ma un segnale chiaro: stiamo andando nella direzione giusta, e intendiamo continuare su questa rotta”.

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Net Zero al 2040 e impegno sociale, le azioni e i progetti di Fater

(Adnkronos) - Obiettivo Net Zero al 2040 grazie anche al confronto e al dialogo costante con i fornitori. E un’azione di responsabilità sociale che traduce i brand purpose in attività concrete sul territorio e per le comunità. Fater, azienda fondata da Angelini Industries nel 1958 e dal 1992 in joint venture con Procter&Gamble, attiva nel settore della cura della persona e della casa, racconta le sue attività Esg nel Rapporto di Sostenibilità 2023-2024, dal titolo ‘Every Day Matters’. Ad approfondire i capisaldi del Rapporto, con l’Adnkronos, è Daniele Eccher dall’Eco, Corporate Sustainability Senior Manager di Fater. Il capitolo ‘Every Day Together’, in particolare, è dedicato agli stakeholder. Al centro il tema dell’ascolto sviluppato attraverso l'analisi di doppia materialità. “Già tre anni fa noi abbiamo condotto un'analisi molto approfondita con l'ingaggio di quasi 400 stakeholder tra dipendenti, fornitori, clienti, associazioni, mondo dell'accademia, proprio per ascoltare quali fossero dal loro punto di vista i temi più rilevanti che Fater dovesse attenzionare nello sviluppo di una strategia integrata di sostenibilità - spiega Eccher dall’Eco - Questo primo approccio ci ha permesso di andare a definire la nostra strategia di sostenibilità e anche dei target misurabili che, in un'ottica di trasparenza, andiamo a pubblicare annualmente con il nostro report di sostenibilità, una iniziativa volontaria non essendo Fater un'azienda quotata”. Nella sezione ‘Every Day Climate Protection’, il report si concentra su risultati e obiettivi in tema ambientale. “Uno dei target che Fater si è dato in ambito di Esg è quello di contrastare il cambiamento climatico attraverso una riduzione del proprio impatto carbonico: abbiamo aderito al Science Based Targets initiative - Sbti nel 2021 e abbiamo comunicato e poi validato i nostri target di decarbonizzazione sia in una prospettiva di medio termine, al 2030, sia in una prospettiva di lungo termine, con l'obiettivo molto sfidante di Net Zero entro il 2040 - racconta - Sappiamo che per raggiungere questi obiettivi è fondamentale più che mai lavorare ingaggiando tutti gli attori che sono a monte e a valle di Fater in maniera più intenzionale e specifica dal momento che oltre la metà dell'impatto carbonico dell’azienda deriva da emissioni che sono al di fuori del proprio ambito di azione e sono relative alle materie prime che acquistiamo dai nostri fornitori, quindi di Scope 3”. Così “abbiamo ingaggiato progressivamente i fornitori da cui acquistiamo queste materie prime per ragionare con loro su come poter avviare un processo di decarbonizzazione attraverso una serie di incontri top to top che vengono fatti dal management Fater insieme al management del fornitore”. All’interno di questo percorso si inserisce anche l’implementazione della piattaforma Ecovadis per rinforzare l’integrazione di criteri Esg nella selezione dei fornitori. Il capitolo del rapporto ‘Every Day a better society’ racconta gli impegni sul fronte dei propri dipendenti e dei consumatori. “Noi stimiamo che i nostri prodotti siano presenti in tre famiglie su quattro in Italia quindi abbiamo l'onore ma anche l'onere di avere una grandissima capillarità. Così, per ciascuno dei nostri brand più importanti, abbiamo ragionato su quello che potesse essere un social purpose, cioè uno scopo sociale”, racconta. Lines, ad esempio, collabora con la Ong WeWorld, impegnata nel garantire i diritti di donne, bambine e bambini in oltre 25 Paesi nel mondo. In particolare, Lines ha contribuito all’apertura degli ‘Spazi Donna’ (Bologna nel 2021 e Pescara nel 2022) che hanno accolto e sostenuto, dalla loro apertura ad oggi, oltre 700 donne in difficoltà. Contro gli stereotipi e le discriminazioni di genere, il brand ha anche sviluppato l’iniziativa Domande Scomode @School Lines coinvolgendo in programmi educativi sul rispetto fra i generi complessivamente 250mila studenti di 442 scuole medie e superiori, per un totale di 3.039 classi. Circa 100mila studenti nel solo anno fiscale 2023/24. Nel caso del brand Ace “il social purpose è quello di contribuire in prima persona alla cura della nostra casa che è il mondo”. Da qui l’azione al fianco di Retake per sensibilizzare sull'importanza del recupero degli spazi urbani, attraverso il progetto ‘Scendiamo in piazza’. “Abbiamo accoppiato a questa iniziativa anche lo sviluppo di una formula specifica di Ace, la formula anti-odio”, racconta Eccher dall’Eco spiegando che si tratta di una specifica formulazione del prodotto, non commercializzata, utilizzata per rimuovere dai muri messaggi di odio. “Con Pampers abbiamo sviluppato una piattaforma digitale, il Pampers Village - avviato nel 2021 in partnership con Heart4Children - nell'app Coccole Pampers, che è stato e diventerà sempre di più anche un luogo fisico e non solo virtuale in cui c'è la possibilità per i neogenitori di scambiarsi i pareri, di poter seguire podcast su tutti i temi che riguardano, appunto, la genitorialità”, spiega il Corporate Sustainability Senior Manager di Fater. Infine, in collaborazione con Fondazione Onda, Lines Specialist ha sviluppato la campagna ‘-Pausa +Te’ e creato un portale che offre supporto, consigli pratici e consulenze gratuite per aiutare le donne a vivere la menopausa in modo positivo. Nel quadro di queste azioni in ambito Esg, portate avanti negli anni, risulta importante per l’azienda misurare e rendicontare i progressi ottenuti. “Lo facciamo perché noi pensiamo che si ottenga solo ciò che si misura”, sottolinea Eccher dall’Eco rimarcando l’impegno per la “trasparenza verso i tanti stakeholder che abbiamo ingaggiato nello sviluppo dell'analisi di doppia materialità”. Inoltre, “è un modo per spingere noi stessi ed essere ancora più impegnati nel raggiungimento degli obiettivi che ci siamo dati ogni anno: la rendicontazione per noi è un modo per tirare una linea, guardarci internamente, dare una risposta esternamente e soprattutto anche ascoltare quelli che possono essere gli stimoli che arrivano”. In questo senso “stiamo portando avanti un bellissimo progetto con Microsoft che ci ha anche utilizzato come un case history globale per andare a sviluppare una piattaforma, anche customizzata per alcuni aspetti per Fater, che ci possa appunto supportare nella raccolta di questa marea di dati”.

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