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"Un allenamento con Sinner per il mio compleanno": viaggio nelle Atp Finals con lo sparring dei campioni

(Adnkronos) - Gabriele Piraino non poteva farsi regalo di compleanno più bello. È un giovane tennista, è arrivato alle Atp Finals da Palermo e ieri ha compiuto 22 anni. Oggi, per festeggiare, si è 'concesso’ un allenamento niente male ...

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Giuslavorista Rotondi: "Corte Giustizia conferma no obbligo salario minimo legale in Italia"

(Adnkronos) - "La sentenza, tenendo ben conto del frastagliato quadro europeo, caratterizzato dalla compresenza di Paesi 'a salario minimo legale' e di Paesi - come l'Italia, la Danimarca e la Svezia - il cui sistema salariale è integralmente basato sulla ...

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A2a, nei 9 mesi ricavi a 10.170 milioni (+12%), utile netto di 581 milioni

(Adnkronos) - A2a archivia i primi nove mesi dell'anno con ricavi a 10.170 milioni di euro: +12% rispetto ai primi nove mesi del 2024 in seguito al consolidamento della società Duereti e all’aumento dei prezzi all’ingrosso delle commodities energetiche. L'utile netto è ...

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"Un allenamento con Sinner per il mio compleanno": viaggio nelle Atp Finals con lo sparring dei campioni

(Adnkronos) - Gabriele Piraino non poteva farsi regalo di compleanno più bello. È un giovane tennista, è arrivato alle Atp Finals da Palermo e ieri ha compiuto 22 anni. Oggi, per festeggiare, si è 'concesso’ un allenamento niente male insieme a Jannik Sinner. Già, perché Gabriele è uno sparring mancino, chiamato dall’Atp a Torino per far allenare Ben Shelton. In vista del match di domani contro l’americano, l’ultimo del gruppo Bjorn Borg, anche il numero uno azzurro ha sfruttato il suo ‘tiro mancino’ per prepararsi alla sfida. La qualificazione alle semifinali è certa, ma la vetta del ranking è ancora in ballo e ogni sfida mette in palio punti pesanti. “Giocare con Jannik - racconta all’Adnkronos dal cuore della Inalpi Arena – equivale a realizzare un sogno. È stato emozionante, anche perché non mi è mai capitato di allenarmi davanti a tutta questa gente. Avevo un po’ d’ansia, ma per fortuna conoscevo coach Vagnozzi. L’ho incontrato già qualche volta e rompere il ghiaccio con una faccia conosciuta è stato più semplice”. Gabriele ci incontra poco dopo l’allenamento ed è provato, ma felice: “Se devo essere onesto, la sua presenza si sente. Jannik è il numero uno, emana una certa aura” spiega con un sorriso. “Ma è davvero simpatico, umile, disponibile. Mi ha salutato, mi ha chiesto come va e come mi sto trovando qui a Torino. Attenzioni che fanno capire come sia un numero uno in tutto. È un punto di riferimento per l’Italia, ma non solo”. L’allenamento è stato duro: “Rispondere senza pause al suo servizio non è proprio semplice, diciamo così. Jannik è un martello, è ormai noto per riuscire a imporre ai match un ritmo incredibile”. Curiosità: a osservare la loro sessione (con altro per la testa) c’era anche Lorenzo Musetti, che negli stessi momenti stava pranzando nell’area dedicata ai campioni della Inalpi Arena, sopraelevata rispetto al 'Sebastopoli': “Non me ne sono nemmeno accorto – dice Gabriele – e non potevo perdere concentrazione. Se tutto va bene, però stasera andrò a vederlo contro Alcaraz”. Torino, per il 22enne siciliano, non è una novità: “È la seconda volta che vengo qui, già mi avevano chiamato nel 2022. Torno un po' più grande, più maturo, anche con occhi diversi. Di sicuro, più pronto e preparato. So già dove guardare, cosa rubare con gli occhi dai migliori”. Anche perché, accompagnare i maestri nel loro percorso a Torino non è cosa da tutti. “È andata benissimo. Anzi, ho questa fortuna di essere mancino e ho seguito Shelton in tutte le sue sessioni. Sostituisco lui durante gli allenamenti e il giorno prima delle partite, nei riscaldamenti”. Il suo racconto passa per aneddoti: “Qualcuno lo avevo già visto, con Auger-Aliassime avevo per esempio scambiato nel 2022. La loro routine è serrata. Arrivano per gli allenamenti, le partite, si fermano per firmare qualche autografo e poi tornano in albergo a riposare. A un certo punto della giornata, spariscono”. La dura vita dei maestri. Gabriele oggi si è allenato con Sinner, ma dall’inizio del torneo ha lavorato anche con Sonego (che in questi giorni si sta allenando al Circolo della Stampa di via Agnelli, a due passi dall’Arena, nella speranza di un’eventuale convocazione in Coppa Davis), Bublik e Auger-Aliassime. “Guardandoli, anche nell’atteggiamento, capisci che non sono qui per caso. Tutti servono, per esempio, in una maniera incredibile”. Una delle caratteristiche del tennis moderno. Il racconto di Gabriele avanza e a un certo punto ecco gli occhi lucidi: “La settimana di Torino è un sogno ed è chiaro che chiunque faccia questo sport speri, un giorno, di essere qui tra i migliori. Io guardo un passo alla volta e intanto penso alla top 100”. Per arrivarci e restarci, in maniera stabile. Poi, chissà (di Michele Antonelli, inviato a Torino)

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Giuslavorista Rotondi: "Corte Giustizia conferma no obbligo salario minimo legale in Italia"

(Adnkronos) - "La sentenza, tenendo ben conto del frastagliato quadro europeo, caratterizzato dalla compresenza di Paesi 'a salario minimo legale' e di Paesi - come l'Italia, la Danimarca e la Svezia - il cui sistema salariale è integralmente basato sulla contrattazione collettiva, conferma l’impostazione della direttiva. Si tratta di un scelta di fondo che risponde, sul piano sovranazionale, al principio di sussidiarietà orizzontale, che impone di privilegiare le fonti più vicine alla realtà da regolare, ricorrendo a quelle legali solo se strettamente necessario. E, sul piano costituzionale, almeno nella esegesi costituzionale italiana, al principio di libertà sindacale. Questi limiti attinenti al sistema delle fonti europee e nazionali, peraltro, non hanno impedito alla Corte di Lussemburgo di rigettare le rivendicazioni di sovranità politica svolte dai Paesi ricorrenti, affermando che ai Paesi come Danimarca e Italia, che definiscono i salari minimi esclusivamente tramite contratti collettivi, la direttiva 'non impone l’obbligo di introdurre un salario minimo legale né di dichiarare i contratti collettivi universalmente applicabili'. Il che assolve il Governo italiano dall’obbligo di introdurre la gran parte delle riforme la cui mancata adozione gli si imputa". Così, con Adnkronos/Labitalia, il giuslavorista e consigliere esperto del Cnel, Francesco Rotondi, sulla decisione della corte di giustizia dell'Unione Europea (Cgue) che ha respinto parzialmente, ma nelle sue parti più rilevanti, il ricorso presentato dalla Danimarca e dalla Svezia per ottenere l'annullamento integrale della direttiva 2022/2041 dell'Unione Europea sul salario minimo. Per Rotondi l'impostazione della direttiva "è mirante a rafforzare, con tecniche diverse, sia i sistemi 'a salario minimo legale', sia quelli 'a regime contrattuale', senza incidere sulla scelta del sistema da parte dei Paesi membri". Secondo Rotondi "agli Stati membri in cui sono previsti salari minimi fissati per legge è rivolta invece la parte della sentenza in cui, con chirurgica precisione, la Corte ha isolato dal contesto generale, per annullarle, due specifiche disposizioni della direttiva, che sono state ritenute troppo invasive delle competenze riservate ai Paesi Membri". "In effetti, premesso che il diritto degli Stati Membri esclude espressamente la competenza Ue in materia di retribuzioni e diritto di associazione, il ricorso -spiega il giuslavorista. mirava ad annullare l’intera direttiva che rappresenterebbe un'ingerenza diretta del diritto dell’Unione nella determinazione delle retribuzioni all’interno degli Stati membri'. La Corte non ha condiviso tale radicale impostazione, stabilendo che la norma europea si applica solo alle misure che comportano una 'diretta ingerenza del diritto dell’Unione nella determinazione delle retribuzioni'. Al contrario, la direttiva -continua il giuslavorista- mira a “migliorare le condizioni di vita e di lavoro nell’Unione, in particolare l’adeguatezza dei salari minimi per i lavoratori”, e pertanto esse sono state per lo più ritenute compatibili con la ripartizione delle competenze prevista dal Trattato". Secondo Rotondi "va soprattutto segnalato il rigetto del ricorso relativo all’art. 4 della direttiva, sul punto in cui la direttiva promuove la contrattazione collettiva sulla determinazione dei salari. La Corte ha escluso, cioè, che l’obbligo per gli Stati membri con bassa copertura contrattuale (inferiore all’80%) di elaborare un 'piano d’azione per promuovere la contrattazione collettiva' costituisca un’ingerenza diretta nel 'diritto di associazione' o nelle retribuzioni", conclude.

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A2a, nei 9 mesi ricavi a 10.170 milioni (+12%), utile netto di 581 milioni

(Adnkronos) - A2a archivia i primi nove mesi dell'anno con ricavi a 10.170 milioni di euro: +12% rispetto ai primi nove mesi del 2024 in seguito al consolidamento della società Duereti e all’aumento dei prezzi all’ingrosso delle commodities energetiche. L'utile netto è di 581 milioni di euro, in riduzione del 19% rispetto all’analogo periodo del 2024 (713 milioni di euro). Al netto del solo effetto relativo alla normalizzazione dell’idraulicità, l’utile netto è in riduzione del 7%. (segue) A2A, RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2025 Accelerano gli investimenti a favore della transizione ecologica Si conferma la solidità dei risultati economici e patrimoniali Migliora significativamente la posizione finanziaria netta Nasce A2A Life Ventures, la nuova società di open innovation integrata del Gruppo  Investimenti organici pari a 1.037 milioni di euro (+15% rispetto all’anno precedente) principalmente finalizzati al potenziamento ed efficientamento delle reti di distribuzione elettrica e all’aumento della flessibilità degli impianti di generazione, nonché alla crescita dei business in ambito Circular Economy  Margine Operativo Lordo a 1.729 milioni di euro (-4% rispetto ai primi nove mesi del 2024), a seguito prevalentemente della normalizzazione della produzione idroelettrica. Al netto di tale effetto, l’EBITDA è in crescita del 3%.  EBITDA da attività regolate al 30%1 (24% a settembre 2024) grazie anche al positivo contributo della nuova società di distribuzione elettrica Duereti.   Posizione Finanziaria Netta a 5.317 milioni di euro (5.835 milioni di euro al 31 dicembre 2024), grazie ad un flusso di cassa operativo che ha garantito la copertura degli investimenti e dei dividendi, nonché agli incassi da asset disposal. Rapporto PFN/EBITDA, pari a 2,4x (2,5x al 31 dicembre 2024).  Si consolida la crescita della customer base del segmento libero mass market elettricità, in aumento del 7% rispetto ai primi nove mesi del 2024.  Costituita A2A Life Ventures, la prima società in Italia creata da una corporate per integrare in modo sinergico tutte le leve di open innovation, con l’obiettivo di sviluppare e testare soluzioni concrete digitali, fisiche e basate sull’AI, all’interno di A2A e poi sul mercato esterno.  Sottoscritto con ERG un Power Purchase Agreement (PPA) di energia rinnovabile della durata di 15 anni che, a partire dal 1° gennaio 2027, garantirà ad A2A circa 2,7 TWh di energia eolica. Questa fornitura soddisferà il fabbisogno di circa 41 mila famiglie, per complessive 74 kt/anno di CO2 evitata.L’EBITDA regolato include la distribuzione elettrica, la distribuzione gas, il ciclo idrico, il teleriscaldamento e la parte regolata di raccolta e trattamento rifiuti Questi gli altri punti principali del bilancio al 30 settembre esaminato dal cda. Il Margine Operativo Lordo è di 1.729 milioni di euro (-4% rispetto ai primi nove mesi del 2024), a seguito prevalentemente della normalizzazione della produzione idroelettrica. Al netto di tale effetto, l’Ebitda è in crescita del 3%. L'Ebitda da attività regolate è al 30% (24% a settembre 2024) grazie anche al positivo contributo della nuova società di distribuzione elettrica Duereti. Gli investimenti organici sono pari a 1.037 milioni di euro (+15% rispetto all’anno precedente) principalmente finalizzati al potenziamento ed efficientamento delle reti di distribuzione elettrica e all’aumento della flessibilità degli impianti di generazione, nonché alla crescita dei business in ambito Circular Economy. La Posizione Finanziaria Netta è di 5.317 milioni di euro (5.835 milioni di euro al 31 dicembre 2024), grazie ad un flusso di cassa operativo che ha garantito la copertura degli investimenti e dei dividendi, nonché agli incassi da asset disposal. Rapporto PFN/EBITDA, pari a 2,4x (2,5x al 31 dicembre 2024). A2a segnala poi che ''Si consolida la crescita della customer base del segmento libero mass market elettricità, in aumento del 7% rispetto ai primi nove mesi del 2024''. e sottolinea che è stata Costituita'' A2A Life Ventures, la prima società in Italia creata da una corporate per integrare in modo sinergico tutte le leve di open innovation, con l’obiettivo di sviluppare e testare soluzioni concrete digitali, fisiche e basate sull’AI, all’interno di A2A e poi sul mercato esterno'' cosi com è stato sottoscritto con ERG un ''Power Purchase Agreement (PPA) di energia rinnovabile della durata di 15 anni che, a partire dal 1° gennaio 2027, garantirà ad A2A circa 2,7 TWh di energia eolica. Questa fornitura soddisferà il fabbisogno di circa 41 mila famiglie, per complessive 74 kt/anno di CO2 evitata''.

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