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Tumori, il presidente Mattarella in visita al Cnao di Pavia

(Adnkronos) - Al Cnao (Centro nazionale di adroterapia oncologica) di Pavia "usiamo l'energia che sprigiona dal cuore degli atomi per aiutare i nostri pazienti, per dare speranza. 'Rays of hope', raggi di speranza, è il nome di un'iniziativa dell'Agenzia internazionale per l'energia ...

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Imprese: l'appello su legge interporti, profili di illegittimità costituzionale, serve revisione

(Adnkronos) - La proposta di legge quadro sugli interporti, attualmente all’esame della Camera per la sua terza lettura, presenta “possibili profili di conclamata illegittimità costituzionale” e dunque va corretta o potrebbe ledere la stabilità ...

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Ambiente, Pichetto: "5 anni fa Ue lanciava green deal, quadro è cambiato"

(Adnkronos) - "L'Unione Europea cinque anni fa ha lanciato il Green Deal che era prima della guerra in Ucraina, prima del Covid, era su un quadro che sembrava abbastanza stabile di domande di consumo energetici e a oggi diciamo che questo quadro è completamente cambiato". Lo ...

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Tumori, il presidente Mattarella in visita al Cnao di Pavia

(Adnkronos) - Al Cnao (Centro nazionale di adroterapia oncologica) di Pavia "usiamo l'energia che sprigiona dal cuore degli atomi per aiutare i nostri pazienti, per dare speranza. 'Rays of hope', raggi di speranza, è il nome di un'iniziativa dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, nata per diffondere conoscenza sull'uso pacifico dell'energia degli atomi per la cura dei tumori, a cui il Cnao aderisce. A nome di tutta la comunità" del centro "ringrazio di cuore il presidente della Repubblica per averci onorato della sua presenza". Con queste parole il presidente del Cnao, Gianluca Vago, ha salutato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita nella struttura. Accompagnato dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, dal sindaco di Pavia Michele Lissia, dal Prefetto Francesca De Carlini e dal presidente della Provincia Giovanni Palli, è stato accolto dai vertici Centro - Vago, il Dg Sandro Rossi e il presidente emerito Ugo Amaldi - che lo hanno guidato nella visita alla struttura e al suo progetto di espansione. Istituito nel 2001 dal ministero della Salute come Fondazione privata senza scopo di lucro, entrato nel Servizio sanitario nazionale nel 2014, il Cnao eroga trattamenti di adroterapia, una forma avanzata di radioterapia che impiega fasci di particelle (protoni e ioni carbonio, detti 'adroni') per colpire con estrema precisione le cellule tumorali, risparmiando i tessuti sani circostanti. L'adroterapia è indicata nel trattamento di neoplasie resistenti alla radioterapia convenzionale (con raggi X) e per quelle non operabili, perché situate vicino a organi critici. Prima tappa del tour presidenziale il bunker del sincrotrone, cuore pulsante della tecnologia del centro pavese. Grazie a questo particolare acceleratore di particelle, il Cnao è l'unica struttura italiana, e una delle sei al mondo, in grado di effettuare l'adroterapia sia con protoni che con ioni carbonio, che provocano un danno al Dna della cellula tumorale tre volte maggiore rispetto a quello generato dai raggi X. Mattarella ha potuto osservare da vicino quello che viene spesso definito il 'Cern in miniatura', un anello di 25 metri di diametro e 80 metri di circonferenza, all'interno del quale le particelle vengono accelerate fino a sfiorare la velocità della luce. A differenza di altri acceleratori, quello di Pavia è stato realizzato insieme al Cern di Ginevra e all'Istituto nazionale di fisica nucleare per il trattamento clinico di pazienti oncologici, ad oggi poco meno di 6.000. Mattarella è stato poi accompagnato in una nuova area dedicata alla protonterapia con un acceleratore di protoni e una sala di trattamento equipaggiata con 'gantry', sistema in grado di far ruotare i fasci di particelle attorno al paziente. La nuova struttura consentirà di ridurre i tempi di trattamento e di ampliare le opzioni cliniche e sarà dedicata in prevalenza al trattamento di tumori pediatrici. Il Capo dello Stato ha anche assistito alla proiezione di un video sul funzionamento di un'innovativa metodica di prossimo impiego al Cnao: la Boron Neutron Capture Therapy (Bnct). Mattarella ha quindi incontrato una ristretta delegazione di pazienti del Cnao, raccogliendone le testimonianze in un momento riservato. E poi nella sala conferenze del centro pavese ha ascoltato gli interventi di Vago e Amaldi, per poi lasciare la struttura dopo un saluto ai dipendenti. "Credo gli sia stato possibile apprezzare da un lato lo straordinario contenuto tecnologico delle apparecchiature del nostro centro e dall'altro le competenze e la dedizione del nostro personale per il sostegno e la cura alle persone colpite dalla malattia - ha commentato Vago - Il Cnao rappresenta uno dei luoghi che testimoniano il valore prezioso del nostro Sistema sanitario e un'eccellenza al servizio del nostro Paese. La nostra Fondazione è un'impresa collettiva unica al mondo che dimostra quanto il nostro Paese sia capace di realizzare progetti di altissimo valore scientifico". Nel suo discorso Mattarella ha ringraziato ed espresso "apprezzamento" e "ammirazione per quanto qui avviene". Nel mondo, ha aggiunto, "è un momento difficile, sofferto. Ma, proprio per questo, essere qui è tutt'altro che fuori contesto. Al contrario. In un momento in cui, tra guerre, conflitti, violenze, contrapposizioni accese, intolleranze, stragi, da quello che fa il Cnao emerge, giorno per giorno, senza interruzione, un messaggio su quel che l'umanità richiede, su quel che si propone per andare incontro alle vere esigenze di donne e uomini di questo mondo. E questo è un messaggio non solo alternativo ma autorevolmente superiore a quello delle violenze e dei contrasti". Un messaggio "frutto anche della capacità degli scienziati di superare confini propri di competenza; di mettere insieme 19 diverse professionalità. Perché, tra medici, ingegneri e fisici, all’interno vi sono tante diverse condizioni, diverse specializzazioni, diverse vocazioni. Questo mettere insieme, superando i confini, i vari talenti professionali, le varie vocazioni professionali, è un altro grande risultato collaborativo. E anche questo modello è un esempio che si lancia nella convivenza".

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Imprese: l'appello su legge interporti, profili di illegittimità costituzionale, serve revisione

(Adnkronos) - La proposta di legge quadro sugli interporti, attualmente all’esame della Camera per la sua terza lettura, presenta “possibili profili di conclamata illegittimità costituzionale” e dunque va corretta o potrebbe ledere la stabilità economica degli interporti attualmente esistenti. A sostenerlo è una relazione tecnico-giuridica dello studio legale Donativi e Associati, fornita alla Camera di Commercio di Padova, di cui si è discusso durante un seminario organizzato a Milano a cui hanno preso parte le Camere di Commercio di Padova e Milano; Confindustria Trasporti, Logistica e Industria del Turismo e della Cultura; Fermerci e Assologistica. Sulla base di questa relazione tecnica, da Padova, sede del secondo interporto italiano (con 45 milioni di capitale sociale), si alza un allarme e un appello: fare rete per avviare tutte le iniziative istituzionali e politiche necessarie al fine di “chiedere una revisione radicale della legge, in difesa del sistema economico locale e nazionale”. Sulla base della relazione tecnica, la tesi è che la proposta di legge sugli interporti, per come è scritta attualmente, sia interpretabile in un modo che rischierebbe di fatto di colpire la solidità finanziaria degli interporti efficienti e virtuosi, penalizzando di fatto i più performanti. La proposta di legge, approvata in terza lettura dalla commissione Trasporti della Camera e in attesa di essere discussa in Aula a Montecitorio per quella che potrebbe essere l’approvazione definitiva, introduce la definizione di rete nazionale degli interporti come infrastruttura strategica di interesse pubblico, limitandone il numero massimo a trenta e attribuendo al ministero delle Infrastrutture, di concerto con un Comitato nazionale per l’intermodalità, poteri di indirizzo e programmazione sulle scelte gestionali. La pdl inoltre nel comma 2 dell’articolo 5 - ed è questa la norma su cui si sofferma il parere tecnico e di cui alcuni interporti stanno chiedendo a Parlamento e Governo la revisione - se interpretata in modo strettamente letterale finirebbe per obbligare i gestori degli interporti già operativi a farsi carico – anche con risorse proprie – della realizzazione di nuovi scali e dell’adeguamento strutturale di quelli esistenti. Secondo il parere giuridico dello studio legale Donativi e Associati, proprio questa norma dà, per come è scritta, a una interpretazione secondo la quale gli attuali interporti più virtuosi dal punto di vista finanziario dovrebbero sobbarcarsi a proprie spese la realizzazione di altri interporti. La norma, così interpretata, si tradurrebbe in una compressione della libertà di iniziativa economica (art. 41 Cost.), e violerebbe inoltre l’articolo 3 (principio di uguaglianza) perché discriminerebbe il gestore di interporto rispetto a proprietari non gestori e ad altri operatori del settore dei trasporti e della logistica, imponendogli oneri incompatibili con altri doveri legali e precludendo la possibilità di raccogliere capitali privati e finanche di accedere alla quotazione in mercati regolamentati. Inoltre, secondo il parere tecnico giuridico, violerebbe anche gli articoli 42 e 47 della Costituzione perché imporrebbe oneri anche a carico di interporti privati o, indirettamente, di soci privati di interporti a partecipazione pubblica; e gli articoli 23 e 53, perché si tradurrebbe nella imposizione di un onere senza sufficiente copertura legislativa. "Questa legge introduce un approccio dirigista che mina alle fondamenta la libertà di iniziativa economica sancita dall’articolo 41 della Costituzione – dichiara Antonio Santocono, presidente della Camera di Commercio di Padova e di Unioncamere Veneto, nonché presidente di InfoCamere – Imporre agli attuali gestori di finanziare e realizzare nuove infrastrutture senza alcuna garanzia di ritorno economico significa scoraggiare investimenti, ridurre la competitività del settore e penalizzare territori come il nostro che hanno saputo sviluppare modelli virtuosi di interporto. Chiediamo quindi a gran voce a Parlamento e Governo di sanare questa stortura legislativa con un emendamento correttivo del comma 2 dell’articolo". La Camera di Commercio di Padova denuncia inoltre il rischio di discriminazione tra operatori: "La norma - aggiunge Santocono - colpisce in modo sproporzionato i gestori esistenti, lasciando invece esenti altri soggetti che pure operano nella logistica e nei trasporti. Così si mortifica il ruolo delle eccellenze già consolidate e si mettono a repentaglio posti di lavoro e progetti di sviluppo sostenibile che diversi interporti italiani hanno saputo promuovere negli anni", conclude.

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Ambiente, Pichetto: "5 anni fa Ue lanciava green deal, quadro è cambiato"

(Adnkronos) - "L'Unione Europea cinque anni fa ha lanciato il Green Deal che era prima della guerra in Ucraina, prima del Covid, era su un quadro che sembrava abbastanza stabile di domande di consumo energetici e a oggi diciamo che questo quadro è completamente cambiato". Lo ha detto Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in un videomessaggio inviato all'evento 'Mitigare o adattarsi: strategie per il climate change' in collaborazione con il Soft Power Club e sostenuto da Proger, in corso alla Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Secondo il ministro, oggi "dobbiamo prendere atto realisticamente come paese di quelli che sono i cambiamenti che la tecnologia ci mette a disposizione e utilizzare tutto il mix di fonti energetiche". E comunque, le varie azioni in campo ambientale necessitano anche di un cambio del "nostro sistema di approvvigionamento energetico" che "man mano deve portarci a fonti diverse e a incrementarle. Dobbiamo anche arrivare alla creazione di una capacità di produrre energia da fonte nazionale". Durante il panel in Biennale, spazio anche alle sfide per contrastare il cambiamento climatico: "Bisogna urgentemente ricorrere all'adattamento in attesa di politiche globali di mitigazione perché finora, quelle adottate, non hanno funzionato" ha spiegato l'amministratore delegato di Proger Marco Lombardi, sottolineando che, adesso, "bisogna riprogettare i nostri territori e le nostre infrastrutture in maniera tale che siano in linea con l'ambiente e con clima". Lombardi si è concentrato anche sull'ingegneria del futuro, con le nuove tecnologie che possono essere utili per rispondere alle sfide ambientali: "Bisogna progettare in un contesto diverso rispetto a quello in cui ci si è mossi fino a ora - ha sottolineato Lombardi -. Sfruttare le nuove tecnologie significa monitorare quello che abbiamo intorno e farlo con l'intelligenza artificiale può predire i movimenti futuri: serve un'ingegneria diversa e in movimento".

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