• FAQ
  • MAPPA DEL SITO
  • A A A
Ricerca avanzata linkedin logo facebook logo facebook logo rss
  • Persone
  • Aziende
  • Agenda
  • Notizie
Persone arrow down |
Comunicazione Italiana by For Human Relations Srl

ENTRA NEL NETWORK

  • Home
  • Chi siamo
  • Agenda
  • Edizioni
  • Servizi
  • Eventi
  • Atlante
  • Il mio network
Username: Password:  
| Ho dimenticato la password
Non sono ancora iscritto, vorrei registrarmi

ENTRA NEL NETWORK

| Ho dimenticato la password
Non sono ancora iscritto, vorrei registrarmi

ultimora | cronaca

Corpi scambiati in ospedale nel Pisano, genitori vegliano per sbaglio l'amico del figlio

(Adnkronos) - La dinamica del tragico incidente mortale, costato la vita a due adolescenti, lo scorso settembre, è ancora al vaglio degli inquirenti. Tuttavia i primi accertamenti avrebbero escluso che i due studenti stessero facendo giochi pericolosi con le ...

rss-lavoro-pay | lavoro

Consumi: Findomestic, frenata beni durevoli con -2,4%

(Adnkronos) - Dopo due anni di crescita il motore dei beni durevoli si ferma: a fine 2025 il comparto segnerà consumi in calo del 2,3% in volume e del 2,4% in valore, per una spesa complessiva che da 79 miliardi scivola a 77,1 miliardi. È la fotografia scattata dal 32° Osservatorio ...

rss-sostenibilita-pay | sostenibilita

Autotrasporto, Assogasliquidi su fondo 590 mln: "Misura molto attesa anche da industria italiana gnl"

(Adnkronos) - Soddisfazione da parte dell’industria italiana del Gnl rappresentata da Assogasliquidi-Federchimica per l’avvenuta pubblicazione oggi del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, datato 24 ottobre, che definisce ...

  • Privacy
  • Condizioni d’uso
  • Contattaci
  • Feedback
  • Credits

IL BUSINESS SOCIAL CROSS-MEDIA

134975 Iscritti Newsletter

91092 Manager in Atlante Online

55590 Manager pubblicati in Atlante

38462 Partecipanti agli Eventi

622 Eventi gestiti

3753 Speaker

Comunicazione Italiana

FOR HUMAN RELATIONS SRL
P. IVA 14395231005

FOR HUMAN COMMUNITY
P.IVA 14828671009

> ROMA
via Alessandro Trotter 3
Cap 00156
tel: 06.835.499.86 - fax: 06.835.499.87

info@comunicazioneitaliana.it
skype: comunicazioneitaliana
close

Corpi scambiati in ospedale nel Pisano, genitori vegliano per sbaglio l'amico del figlio

(Adnkronos) - La dinamica del tragico incidente mortale, costato la vita a due adolescenti, lo scorso settembre, è ancora al vaglio degli inquirenti. Tuttavia i primi accertamenti avrebbero escluso che i due studenti stessero facendo giochi pericolosi con le moto, in uno dei grandi parcheggi della zona industriale di Pisa, tra l'Ikea e i cantieri navali, lungo l'Aurelia. È probabile - i periti sono al lavoro - che una delle due vittime stesse percorrendo il parcheggio e l'altra sia entrata nello stesso parcheggio, mentre stava arrivando l'amico in moto. Non ha trovato conferma in queste settimane, la polizia municipale ha sentito diversi testimoni, neppure la voce che voleva che le vittime quel giorno indossassero caschetti con una telecamera. Un dramma infinito per due famiglie e per gli amici dei due ragazzi, come ricostruisce 'Il Tirreno'. Quella sera al pronto soccorso dell'ospedale di Cisanello di Pisa decine di amici sotto choc, facevano fatica a mettere insieme i ricordi dello scontro tra le due moto. Jacopo Gambini morì subito dopo l'incidente, venne soccorso a lungo sul posto anche se gli operatori dell'emergenza sanitaria si resero subito conto che per lui non c'era niente da fare. Il cuore di Leonardo Renzoni, 16 anni, si fermò dopo qualche giorno. Ma inizialmente, per uno scambio di persona, si era creduto il contrario. Tanto che i genitori di Gambini rimasero per 48 ore a vegliare Renzoni, mentre il loro ragazzo era già all'obitorio e in quelle ore non c'era stato un riconoscimento ufficiale. Solo in un secondo momento, dal controllo del gruppo sanguigno del giovane ricoverato in rianimazione, gli stessi sanitari dell'ospedale cominciarono ad avere dei sospetti. Qualcuno, nella concitazione di quella terribile sera, avrebbe confuso i referti anche se i documenti compilati dai due mezzi di soccorso sarebbero corretti. In un primo momento dunque le vittime erano state correttamente identificate e poi trasportate al pronto soccorso. Ora i genitori di Jacopo Gambini, scrive 'Il Tirreno', chiedono di sapere di chi sia stata la responsabilità e per questo hanno presentato una denuncia querela, assistiti dall'avvocato Nicola Tamburini. Lo scambio di persona, infatti, sarebbe avvenuto quando i ragazzi sono arrivati all'ospedale. Dai primi accertamenti risulta che entrambi avessero i documenti di riconoscimento. Nella denuncia si chiede di verificare eventuali responsabilità dell'azienda ospedaliera pisana e di individuare chi abbia avuto un ruolo in questa vicenda per la mancata identificazione iniziale della salma del giovane, arrivato in pratica senza vita in ospedale e lo scambio tra i due studenti. Una tragedia nella tragedia. L'ospedale aveva subito puntualizzato: "Nell'incidente motociclistico particolarmente grave, sono stati coinvolti due minorenni, che hanno riportato gravissime ferite, la cui entità ha reso inizialmente difficile la stessa identificazione. L'azienda collabora con l'autorità giudiziaria, per quanto di propria competenza". L'indagine darà la possibilità di ricostruire i fatti.

close

Consumi: Findomestic, frenata beni durevoli con -2,4%

(Adnkronos) - Dopo due anni di crescita il motore dei beni durevoli si ferma: a fine 2025 il comparto segnerà consumi in calo del 2,3% in volume e del 2,4% in valore, per una spesa complessiva che da 79 miliardi scivola a 77,1 miliardi. È la fotografia scattata dal 32° Osservatorio Findomestic, realizzato insieme a Prometeia, per un mercato che resta comunque su livelli più alti rispetto al pre-Covid, non per un aumento dei volumi acquistati ma esclusivamente per l’incremento dei prezzi che in 6 anni sfiora il 20%. A determinare il segno meno è soprattutto la mobilità, il segmento che da solo vale il 57% della spesa delle famiglie in beni durevoli. Qui la frenata è evidente, con le auto nuove in calo del 9% a valore. La casa – mobili e tecnologia – resta invece impantanata in una stagnazione che dura dal 2023, dopo gli exploit del triennio post-pandemico. Sul fronte territoriale, le tre locomotive storiche – Lombardia, Lazio e Veneto – perdono tra il 2,6 e il 2,8%. Resiste meglio l’Emilia-Romagna (-1,8%), che quasi aggancia il podio nella graduatoria per volumi di spesa. Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic, mette ordine tra numeri, prezzi e percezioni: "Quest’anno i beni durevoli soffrono più degli altri comparti. Mentre servizi, alimentari e altri beni crescono – secondo i dati Istat – il nostro perimetro torna negativo dopo due anni di espansione, quella del 2023, trainata più dall’inflazione che dai volumi reali. Chiuderemo il 2025 con un -2,4% a valore, che si traduce in una reale riduzione della spesa delle famiglie". E Bardazzi prosegue: "Siamo ancora su livelli di spesa superiori dell’11,4% al 2019, ma questo non significa che si compri di più. Il vero motore è stato l’aumento dei prezzi, vicino al +20%. Al netto dell’inflazione, cioè guardando ai volumi, i consumi di durevoli sono in realtà il 6,8% sotto i livelli pre-pandemia". In questo quadro di frenata il credito al consumo va in controtendenza, uno strumento che le famiglie stanno usando per reagire all’incertezza. Lo ribadisce Marco Tarantola, amministratore delegato e direttore generale di Findomestic Banca: "A fronte di consumi in calo nel mondo dei durevoli, il mercato del credito continua a crescere. Nei primi dieci mesi dell’anno le erogazioni segnano un +7%, con la rischiosità che rimane su livelli molto contenuti (1.7% il tasso di default a fine settembre 20251), pur mostrando un lieve incremento nel corso dell'anno. È la conferma che il credito al consumo svolge un ruolo sociale ed economico essenziale: aiuta le famiglie a non rinunciare ai propri progetti in un contesto che resta complesso". Il dato che più colpisce arriva dalle indagini condotte dall’istituto: "Oltre quattro italiani su dieci – ricorda Tarantola – hanno utilizzato una forma di credito almeno una volta negli ultimi tre anni. E più del 60% di chi lo ha fatto dichiara che, senza questa possibilità, avrebbe dovuto rinviare o rinunciare del tutto all’acquisto. Dati che confermano come il credito oggi sia una leva di fiducia, non solo un prodotto finanziario". Se l’Italia rallenta, ogni territorio lo fa con il suo stile. Ci sono regioni che assorbono meglio la scossa. In Trentino-Alto Adige, dove i redditi restano elevati e il clima economico è meno nervoso, il calo è solo -0,7%, il migliore d’Italia. Più sorprendente la tenuta della Sicilia e della Liguria, entrambe ferme a -1,3%: due territori lontani geograficamente ma accomunati da una domanda interna che resiste. All’opposto, in Basilicata il mercato dei durevoli cede il 4%: una flessione che non è solo statistica ma strutturale, fatta di consumi fragili e poca spinta demografica. Il rallentamento è stato consistente anche in Piemonte (-3,5%), Molise (-3,3%), Abruzzo e Lazio (entrambe -2,8%). Sul piano dei valori assoluti, la Lombardia continua a giocare un altro campionato: 15,4 miliardi, più del doppio del Lazio, che segue a 7,5. È la locomotiva che tira il Paese, anche quando il convoglio frena. Nel 2025 il mercato italiano della mobilità vive una doppia velocità: l’usato tiene la linea, il nuovo rallenta, le due ruote correggono la corsa dopo anni di sprint. Quello delle auto usate dal 2017 è il primo mercato per valore assoluto e continua a dimostrarlo. L’effetto inflazione è evidente: si spende il 25% in più rispetto al 2019 per acquistare appena il 3% di vetture in più. Nel 2025, dopo due anni di crescita, il settore rallenta e il suo giro d’affari chiuderà con un -0,2%, sostanzialmente in stallo, con l’incremento dei passaggi di proprietà (+2,1%) annullato dal calo dei prezzi (-2,1%). Ma i valori restano solidi: 24,4 miliardi di euro, quasi 8 miliardi in più dell’auto nuova, complice una domanda, negli ultimi anni, sempre più orientata al risparmio. Prezzi in calo e mix di vendita più ‘popolare’ confermano che il consumatore è cauto ma attivo. Sulle auto nuove la frenata è netta: -9% a valore, con la spesa delle famiglie che scende a 16,5 miliardi. Le immatricolazioni calano (-9,9%), i prezzi restano stabili (+0,8%) dopo anni di forte crescita e il mix si sposta su fasce e tecnologie più costose. Le city car, un tempo spina dorsale del mercato, passano dal 17% del 2019 al 12%. La domanda dei privati resta lontana dai livelli pre-pandemia: -25% le immatricolazioni rispetto al 2019, -10% la spesa. Non bastano incentivi a singhiozzo per stimolare le famiglie, alle prese con un potere d’acquisto ridotto rispetto a qualche anno fa e con un contesto di persistente incertezza. Per le moto dopo quattro anni di crescita, arriva uno stop: -7,7% a volume nel 2025, -7,0% a valore. Ma il confronto con il 2019 resta impressionante: +36% a volume, +55% a valore, per un mercato che vale 2,75 miliardi e che ha beneficiato in questi anni di una domanda, che in un contesto di inflazione e calo del potere d’acquisto, ha visto nei mezzi a due ruote un’alternativa low cost alla seconda o terza auto in famiglia. La flessione del 2025 sottende dinamiche differenziate tra ciclomotori, in forte calo (oltre -30% a volume), e targato, in miglior tenuta (-6% circa a volume) e su livelli storicamente elevati. Gli scooter targati salgono dell’8,8%, confermandosi protagonisti della mobilità urbana. Dai mobili agli elettrodomestici, dall’elettronica alla telefonia e all’IT, il comparto casa nel 2025 mostra un quadro di stabilità e adattamento. Crescono prodotti informatici, piccoli elettrodomestici e device smart, l’online consolida il ruolo chiave, mentre famiglie e consumatori privilegiano comfort, qualità, benessere e soluzioni premium, tra innovazione e attenzione al prezzo. Dopo il biennio d’oro 2021-2022, la domanda di mobili si è normalizzata, ma il settore resta ben sopra i livelli pre-Covid: +10% rispetto al 2019. L’anno si chiuderà intorno ai 16,5 miliardi di euro (-0,6%), segnalando una fase di assestamento più che un vero rallentamento. I volumi restano in calo (-1,7%), ma i prezzi continuano a sostenere il mercato (+1,1%), pur con una dinamica più morbida rispetto agli anni dei rincari. La cautela delle famiglie pesa ancora: incentivi e bonus ristrutturazioni aiutano, ma non bastano a riaccendere quella spinta eccezionale generata dal post-pandemia e dal Superbonus. A frenare è soprattutto la domanda legata alle ristrutturazioni, oggi fisiologicamente in discesa. A fare da contraltare è invece il primo acquisto, alimentato da un mercato immobiliare tornato vivace: nei primi sei mesi dell’anno le compravendite residenziali sono cresciute del 9,5%, spinte da tassi più leggeri e un credito più accessibile. Sul fronte dei canali di vendita, l’online continua la sua avanzata arrivando a valere il 20% del retail. Un risultato che certifica la maturità digitale dell’arredo italiano, sempre più capace di coniugare design, prezzo e omnicanalità. La telefonia resta il baricentro della tecnologia consumer: nel 2025 il comparto mantiene la rotta sui 6,3 miliardi (-0,4%), segno di una domanda matura che però evolve rapidamente. Gli smartphone – l’85% del giro d’affari – rallentano nei volumi ma tengono in valore (-1,1%) grazie al continuo spostamento verso i prodotti di maggiore qualità. A fare da contrappunto alla flessione degli smartphone, continuano a crescere cuffie (+1,5%) e i dispositivi tecnologici indossabili (+1,2%), trainati da funzioni smart sempre più orientate al benessere e alla performance personale. L’online consolida il sorpasso sulle vendite in negozio, arrivando al 20,5% del fatturato. In un mercato ormai saturo, è qui – tra servizi premium, ecosistemi integrati e nuovi modelli di fruizione – che si gioca la partita futura. Il mercato degli elettrodomestici chiuderà il 2025 con un valore complessivo di 6,5 miliardi di euro: 4,2 miliardi per i grandi apparecchi e 2,3 miliardi per i piccoli. I grandi elettrodomestici si confermano su un plateau elevato (-0,3%), dopo tre anni di crescita solida, sostenuti dai bisogni di sostituzione e dall’efficientamento energetico spinto anche dal bonus rottamazione. I volumi tengono, i prezzi si raffreddano, e il comparto del lavaggio è quello che corre meglio: asciugatrici (+4,4%) e lavastoviglie (+1,7%) guidano la fascia alta della domanda, segnale di un’Italia che aggiorna la dotazione domestica puntando a comfort e risparmio. Freddo e cottura restano più deboli, con prezzi in discesa che comprimono il valore complessivo. Tutt’altra storia per i piccoli elettrodomestici, ancora una volta i migliori performer tra i durevoli per la casa: +8,4% a volume e +5,2% a valore. Il mercato intercetta tendenze chiare: multifunzionalità, cura del sé e desiderio di semplificazione. Crescono con decisione i dispositivi per la cura della casa, trainati dagli aspirapolvere (+15,4%) di nuova generazione e dai mini-aspiratori. Nella cura della persona brillano i prodotti per l’igiene dentale (+9,6%), i dispositivi per la rasatura e gli apparecchi per asciugare e acconciare i capelli. Nella preparazione del cibo, le friggitrici ad aria continuano la loro scalata (+16% in valore, +23% in volume), mentre i robot da cucina vivono una fase di forte normalizzazione dovuta alla pressione promozionale. Tra gli altri prodotti, prosegue lo sviluppo delle vendite di bilance (+9.1% in valore). L’online si consolida come canale chiave: rappresenta ormai il 38% del fatturato dei piccoli elettrodomestici, con crescite a doppia cifra. Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic, sintetizza così il trend: "Dalle friggitrici ad aria ai wearable, dai prodotti per l’igiene orale agli apparecchi per la cura del corpo, emerge una ricerca crescente di benessere personale. Il consumatore investe in ciò che gli permette di vivere meglio: monitorare, prevenire, semplificare. Anche a casa". E dopo un triennio di segni meno, il mercato IT italiano torna a crescere, segnando un +1,7% e sfiorando i 2,2 miliardi di fatturato. A guidare la ripresa sono pc portatili (+3,5%), tablet (+4,7%) e dispositivi per il gioco (+5,3%). Il canale online si conferma protagonista, con un contributo al fatturato vicino al 32%, compensando il lieve calo delle vendite nei negozi fisici. Dopo il rimbalzo dai picchi del 2020-’21, il mercato IT si posiziona tra i segmenti più performanti della tecnologia consumer, con volumi in crescita e una dinamica di prezzo favorevole che lascia intravedere ulteriori trend positivi per la chiusura dell’anno. Il 2025 si chiuderà a 1,6 miliardi (-1,9%), il mercato dell’elettronica di consumo continua a scontare l’onda lunga del passaggio al digitale terrestre: il segmento video, ancora in flessione, resta il grande freno di un comparto che però mostra segnali di stabilizzazione dopo il crollo del triennio 2022-24. La TV – che vale oltre l’80% del mercato – resta negativa (-2,9%), anche se da metà anno i volumi tornano a respirare. I decoder continuano invece la loro caduta libera, ormai sotto l’1% del giro d’affari. Tra i pochi fari accesi, spiccano i droni (+16%), le cuffie (+6,6%), trainate da wireless e funzioni premium, e gli altoparlanti (+7,6%), alimentati dalla voglia di home theatre. Un mercato che stringe i denti ma che – tra innovazione, qualità del suono e nuove esperienze d’ascolto – lascia intravedere la voglia dei consumatori di tornare a investire, quando il rimbalzo dal boom post-switch-off sarà finalmente alle spalle.

close

Autotrasporto, Assogasliquidi su fondo 590 mln: "Misura molto attesa anche da industria italiana gnl"

(Adnkronos) - Soddisfazione da parte dell’industria italiana del Gnl rappresentata da Assogasliquidi-Federchimica per l’avvenuta pubblicazione oggi del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, datato 24 ottobre, che definisce criteri di riparto del Fondo da 590 milioni di euro per la strategia di mobilità pesante sostenibile. Il decreto era molto atteso dal comparto perché stabilisce l'entità delle risorse destinate al rinnovo del parco veicolare per il settore dell’autotrasporto merci nel quinquennio 2027-2031. "Il raggiungimento di questo obiettivo è il risultato di un'intensa e proficua attività di sensibilizzazione e confronto tecnico portata avanti con determinazione anche dalla nostra associazione, in sinergia con le associazioni rappresentative Anfia e Anita" commenta Matteo Cimenti, Presidente di Assogasliquidi-Federchimica. "Esprimiamo vivo apprezzamento – sottolinea Cimenti – per l’operato del Ministro Salvini e delle competenti Direzioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il loro lavoro ha permesso di tradurre in realtà una visione strutturale del sostegno al settore dei trasporti". "Il decreto – aggiunge Costantino Amadei, Presidente del Gruppo Gnl di Assogasliquidi - rappresenta un tassello decisivo nell’opera di rappresentanza del settore del Gnl, attività che abbiamo avviato oltre dieci anni fa. L’adozione di una programmazione pluriennale e strutturale dei fondi risponde pienamente alle istanze presentate dall’Associazione a più riprese al decisore pubblico. Il provvedimento – continua Amadei - contribuirà in modo determinante alla ripresa sostanziale delle immatricolazioni di mezzi pesanti alimentati a Gnl e bioGnl, carburanti immediatamente disponibili e tecnologicamente maturi, decisivi per la politica energetica nazionale e per il conseguimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione del trasporto pesante". Proprio per garantire che la misura sia indirizzata al rinnovo del parco a favore dei carburanti alternativi, in vista dei futuri passaggi normativi, Assogasliquidi richiama l’attenzione sulla necessità di prevedere, nei prossimi decreti attuativi, specifiche premialità per le imprese di autotrasporto che scelgono virtuosamente di investire nel rinnovo della flotta con mezzi alimentati a Gnl e bioGnl. "Siamo certi – conclude Amadei - che anche nella successiva fase attuativa non mancherà l’attenzione del Ministero dei Trasporti e del Governo tutto, verso le Imprese impegnate a investire nella crescita della disponibilità dei mezzi alimentati a Gnl e bioGnl e delle infrastrutture di stoccaggio e distribuzione di tali carburanti, una vera eccellenza industriale a livello internazionale".

Questo sito utilizza i cookies. Utilizzando il nostro sito web l’utente dichiara di accettare e acconsentire all’utilizzo dei cookies in conformità con i termini di uso dei cookies espressi in questo documento. Privacy Policy.