ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Quanto tempo trascorrono online i ragazzi? In che modo l’Intelligenza Artificiale sta cambiando il loro modo di studiare, comunicare e imparare? E chi li prepara ad affrontare rischi e opportunità del mondo digitale? A queste domande risponde EduCyber Generations, l’evento promosso dal Moige (Movimento Italiano Genitori), previsto lunedì 13 ottobre alla Sala degli Atti Parlamentari della Biblioteca del Senato Giovanni Spadolini dove saranno presentati i nuovi dati dell’Istituto Piepoli sull’uso del digitale e dell’Intelligenza Artificiale tra bambini e adolescenti italiani. La ricerca fotografa un universo in continua evoluzione, dove la linea di confine tra vita online e offline è sempre più sottile. Al centro dell’incontro, le strategie per proteggere i minori dalle insidie del web, contrastare cyberbullismo e dipendenze digitali, e al tempo stesso promuovere un uso consapevole e sicuro della rete. L’appuntamento rientra nel progetto sociale intergenerazionale del Moige, volto a diffondere una nuova cultura della cittadinanza digitale, attraverso la collaborazione tra famiglie, scuole, istituzioni e imprese. Tra i relatori figurano rappresentanti del mondo politico, delle forze dell’ordine e del settore privato: Livio Gigliuto (Istituto Piepoli), senatore Maurizio Gasparri (Presidente del Gruppo di Forza Italia), Nunzia Ciardi (Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale), Ivano Gabrielli (Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica), On. Elena Bonetti, Sen. Lavinia Mennuni, Sandra Cioffi (Cnu agcom), Veronica Nicotra (Anci), Fabrizio Iaccarino (Enel), Diego Ciulli (Google Italia), Andreana Esposito (Poste Italiane) e la content creator Angelica Massera, testimonial dell’iniziativa.
(Adnkronos) - "La pace è la precondizione dello sviluppo, per questo il 25 ottobre noi torneremo nuovamente in piazza per mettere le mani avanti e per dire che la Legge di stabilità all'insegna del riarmo non è accettabile". A dirlo, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Michele Pagliaro, presidente dell'Inca Cgil. "Questo Paese - spiega - ha tantissimi problemi a partire dallo Stato sociale. E' un Paese che ha problemi con le liste di attesa nel settore della Sanità che si allungano sempre di più e che ha problemi nella scuola pubblica e nei trasporti. Noi pensiamo che bisogna partire dai settori produttivi: servono politiche industriali e risposte per il tessuto delle piccole e medie imprese, oggi colpite dai dazi e che hanno un costo dell'energia enorme che si riflette sulle condizioni e la qualità del lavoro".
(Adnkronos) - Per avere successo “non esiste un'unica ricetta valida per tutte le aziende”. È possibile “identificare tre step di maturità verso la circolarità per le aziende e associare a ciascuna di esse un dominio tecnologico di riferimento”. Lo ha detto oggi all’Adnkronos Enrico Meacci, ceo di Omnisyst, a margine del convegno “Creare valore economico sostenibile attraverso la gestione circolare dei residui industriali” presso Sda Bocconi School of Management, in collaborazione con Omnisyst. Il primo step è “la consapevolezza data-driven, quindi data analytics”. Il secondo “è il coinvolgimento della filiera, quindi passaporto digitale”. Il terzo step “è l'implementazione e l'iterazione di modelli circolari più complessi, quindi intelligenza artificiale e machine learning”. La tecnologia “mette a disposizione delle aziende la capacità di pianificare in maniera migliore quelli che sono i flussi dei materiali, senza dover implementare degli sprechi di materia” ha rimarcato Meacci. “Permette di tracciare questi flussi e di identificare con più facilità dove sono i lotti di materia, in qualche modo anche riducendo i costi di approvvigionamento e permette poi uno scambio sistematico dei dati, incrementando il trust dei vari attori coinvolti e permettendo una maggiore efficacia di tutto il sistema”. “Sono tre le sfide per le aziende che vogliono intraprendere un percorso di economia circolare. La prima è una visione chiara da un punto di vista strategico. In particolare il digitale offre delle importanti opportunità di semplificazione verso il percorso di circolarità, ma non sempre trasformazione digitale e strategia circolare vengono associati”. La seconda sfida riguarda “la capacità di essere efficaci nell'implementare progetti multidisciplinari”. “Trasformare un modello lineare e un modello circolare richiede diverse professionalità sedute attorno al tavolo – ha spiegato. E la terza sfida è la condivisione dei dati lungo la filiera, perché i modelli circolari richiedono più informazioni dei predecessori lineari, soprattutto su catene del valore globalizzate”.