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(Adnkronos) - Med-Or Italian Foundation e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale hanno presentato oggi il progetto “CyberBridge – Strategic Training Programme for Digital Resilience in Africa”, sviluppato con il supporto di Leonardo e il sostegno del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. Il Progetto “CyberBridge” è rivolto a Paesi africani ed è concepito per integrare competenze tecniche e capacità di policy favorendo un approccio multilivello alla resilienza digitale attraverso formazione specialistica, diplomazia e governance del cyberspazio. Nella sede della Med-Or Italian Foundation si è tenuta la presentazione del progetto. L’incontro si è aperto con gli interventi di Marco Minniti, presidente di Med-Or Italian Foundation, Bruno Frattasi, direttore generale dell’Acn, e Nicoletta Bombardiere, direttore generale per gli Affari globali del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. A seguire si è svolta la tavola rotonda dal titolo “Africa 4.0: Between Digitalization and New Cyber Threats”, che ha riunito esperti e rappresentanti del settore per discutere il nesso tra trasformazione digitale e nuove minacce informatiche nel continente africano, evidenziando il valore del progetto come strumento concreto della cooperazione italiana nel settore della sicurezza digitale. CyberBridge, concepito per integrare competenze tecniche e capacità di policy, mira a favorire un approccio multilivello alla resilienza digitale attraverso formazione specialistica, visite tecniche e moduli dedicati a cyber norms, diplomazia e governance del cyberspazio. Il progetto si rivolge a funzionari provenienti da Paesi dell’Africa Sub-sahariana dotati di strategie nazionali di cybersicurezza. Durante l’evento di presentazione sono stati affrontati i principali temi legati alle sfide della crescente digitalizzazione dell’Africa. CyberBridge rappresenta l’avvio di un percorso di collaborazione nel settore della cybersicurezza tra l’Italia e i Paesi africani coinvolti, finalizzato a rafforzare le capacità locali, promuovere la cultura della sicurezza digitale e contribuire alla costruzione di un ecosistema cyber più solido e resiliente nel continente africano.
(Adnkronos) - In uno scenario mondiale in continuo movimento, tra sempre più guerre e instabilità, c'è un nuovo scenario in cui si 'gioca' sempre più il potere economico globale. Un luogo da secoli 'immobile' ma che ora potrebbe diventare un crocevia decisivo nello scontro tra potenze mondiali. A 'raccontarlo' arriva, edito in Italia da Luiss University Press, 'La legge del nord. La conquista dell'Artico e il nuovo dominio mondiale' di Mary Thompson-Jones. Il rapido scioglimento dei ghiacci artici sta riscrivendo la geografia del potere globale e il Polo nord quindi non è più un margine bianco sulle mappe: là dove per secoli ha regnato appunto l’immobilità, oggi pulsa il cuore instabile della politica mondiale. Il Nord raccontato da Mary Thompson-Jones non è più quello remoto e impenetrabile dei romanzi d’avventura, ma la nuova frontiera della geopolitica contemporanea: una scacchiera dove si intrecciano rotte commerciali, ambizioni militari e crisi climatica. Il disgelo impone una diversa geografia del pianeta, apre passaggi tra continenti e porta alla luce giacimenti di gas e terre rare. Russia, Cina e Stati Uniti si contendono il controllo delle nuove vie marittime e degli avamposti strategici – dalla Penisola di Kola alla Groenlandia, fino alla Norvegia, alla Finlandia e ai Paesi Baltici – sempre più centrali nella contesa tra Nato e alleanza russo-cinese. Qui si combatte una guerra silenziosa, fatta di sottomarini, satelliti, poli scientifici e navi rompighiaccio, in un contesto di giurisdizioni che si spostano alla deriva come iceberg. Il confine tra cooperazione e conflitto è più sottile del ghiaccio che si frantuma. Thompson-Jones va oltre la cronaca: intreccia mito e realtà, rievocando le esplorazioni del Passaggio a Nord-Ovest, la resilienza del popolo Sámi e le mappe che trasformarono il Polo in un sogno di potere e di purezza. In un fragile equilibrio tra sicurezza, diplomazia e giustizia climatica, La legge del Nord mostra come, tra i ghiacci che si ritirano, si stia decidendo il vero futuro del dominio mondiale. Mary Thompson-Jones è tra le massime esperte mondiali di sicurezza nazionale, con esperienza nel campo della marina militare e della geopolitica delle rotte oceaniche. Già foreign service officer, ha ricevuto incarichi diplomatici in Canada, Guatemala e Spagna. Professoressa in Sicurezza nazionale presso l’U.S. Naval War College, è autrice di To the Secretary (2016). La legge del Nord è il suo primo libro tradotto in italiano.
(Adnkronos) - "Il dialogo con le istituzioni è assolutamente buono perché sono consapevoli del fatto che i rischi sono enormi e i bilanci pubblici non sono sufficienti a coprire questi rischi, addirittura neanche le assicurazioni in taluni casi. Quindi bisogna prevenire". Lo ha detto oggi il presidente di A2a, Roberto Tasca, a margine della presentazione del Climate Transition Plan della società, in corso a Milano. Dal punto di vista di rapporto con le altre aziende "credo che in Italia ci sia, per tutto il settore dell'energia, un allineamento molto importante: c'è un'assunzione di responsabilità che tutti gli operatori, presentando i loro piani per i prossimi anni, hanno dichiarato di volersi assumere". "Io credo che questo sia un sintomo del fatto che nel nostro Paese ogni tanto pecchiamo un po' di pessimismo. Noi dobbiamo essere concretamente ottimisti, non velleitari, nell'immaginare come far risolvere il nostro sistema economico rispettando i vincoli ambientali che non possiamo rinviare" ha poi concluso Tasca.