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Sinner, ritiro per crampi a Shanghai: Jannik prima zoppica e poi si ferma

(Adnkronos) - Prima il rischio infortunio, poi il ritiro per Jannik Sinner a Shanghai. Il fuoriclasse azzurro accusa un problema al ginocchio nel corso del secondo set del terzo turno del Masters 1000 cinese contro Tallon Griekspoor. Il numero 2 del mondo alza bandiera bianca ...

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Food, nella 'green cuisine' la nuova tendenza è la carne del bosco

(Adnkronos) - E’ la selvaggina, piatto da sempre sulle tavole degli italiani ma in maniera misurata o ‘locale’, la nuova tendenza gastronomica del momento. Veramente bio (gli animali selvatici sono liberi in natura) ed ecosostenibile, la carne del bosco è sempre più ...

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Spreco alimentare, come prevenirlo in 5 mosse: il vademecum

(Adnkronos) - Manto rosso, coda vaporosa e due occhietti vispi: è Sprecottolo, lo scoiattolo #sprecozero nato dalla matita della disegnatrice Valentina Stecchi, la nuova mascotte cartoon della campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero (sprecozero.it) che fa ufficialmente il suo ...

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Sinner, ritiro per crampi a Shanghai: Jannik prima zoppica e poi si ferma

(Adnkronos) - Prima il rischio infortunio, poi il ritiro per Jannik Sinner a Shanghai. Il fuoriclasse azzurro accusa un problema al ginocchio nel corso del secondo set del terzo turno del Masters 1000 cinese contro Tallon Griekspoor. Il numero 2 del mondo alza bandiera bianca in un torneo che ha messo a dura prova la resistenza degli atleti: il caldo e l'umidità hanno condizionato molti match, costringendo i giocatori a sforzi notevoli alla fine di una stagione lunghissima. Durante l'undicesimo game del secondo parziale, Sinner si trova a rincorrere, va sotto 0-40 e alla fine subisce il break (il primo dell'incontro). Per colpa, forse, anche di un fastidio al ginocchio, legato a un movimento irregolare dell'articolazione in uno scambio prolungato. Jannik poi si tocca il ginocchio, zoppica e fa qualche smorfia verso coach Vagnozzi al suo angolo. Dopo qualche secondo di preoccupazione torna quindi a giocare, perdendo il set. Prima di cominciare il terzo set, Sinner appare però preoccupato. E, curiosità, non si siede, forse per evitare i crampi. Le condizioni fisiche dell'azzurro però sono precarie. Il serbatoio è vuoto, i crampi non sono più gestibili e sul 2-3 del terzo set, dopo 2 ore abbondanti di gioco, arriva il ritiro del numero 2 del mondo. Sinner non riesce nemmeno a camminare, si tocca ripetutamente la gamba destra all'altezza del ginocchio e del quadricipite. Il numero 2 del mondo usa la racchetta come un bastone, si appoggia all'attrezzo per qualche passo incerto. Serve il sostegno del fisioterapista per arrivare alla sedia: game over.

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Food, nella 'green cuisine' la nuova tendenza è la carne del bosco

(Adnkronos) - E’ la selvaggina, piatto da sempre sulle tavole degli italiani ma in maniera misurata o ‘locale’, la nuova tendenza gastronomica del momento. Veramente bio (gli animali selvatici sono liberi in natura) ed ecosostenibile, la carne del bosco è sempre più richiesta dai consumatori e ristoratori, domanda che valorizza oggi piatti da sempre nella cultura gastronomica nostrana, ma poco 'nobilitati', o instagrammabili che dir si voglia. Il consumo di questo tipo di carne è prevalentemente al ristorante. E i super-chef, a iniziare dal tri-stellato Massimo Bottura, famoso il suo piatto 'Camouflage, una lepre nel bosco', a Enrico Crippa, tre stelle anch'egli del ristorante Piazza Duomo di Alba, che predilige la pernice, a chef Mauro Uliassi, titolare dell'omonimo tre stelle a Senigallia, con proposte di capriolo, quaglia e colombaccio, a molti altri, la stanno introducendo, anche se solo stagionalmente, nelle loro proposte. Chi invece ha abbracciato in toto questo tipo di cucina è il ristorante Grow di Albiate (MB) dei fratelli Matteo e Riccardo Vergine, stellato Michelin, che invece, unico in Italia, serve solo carne del bosco, tutto l'anno, a prescindere dalla stagione. Cervo, cinghiale, capriolo, daino, lepre ma anche volatili “per noi sono le carni del bosco, libere in natura e per ciò in assoluto le più biologiche”, spiega Matteo Vergine, 28 anni, che insieme al fratello Riccardo (31 anni) è titolare del Grow di Albiate (MB), ristorante rivelazione di quest’anno che a meno di due anni dall’apertura ha già ottenuto la stella Michelin, peculiare in Italia perché unico a proporre un menù a base di selvaggina tutto l’anno. "Una carne - sottolinea - che è dieci, anche venti, volte meno grassa delle altre. Ad esempio un bovino d’allevamento detiene, in media, almeno 16 grammi su 100 di grassi (ma questo valore può anche essere più alto) mentre il capriolo o il daino, a parità di apporto proteico, ne hanno soltanto 1 grammo o poco più”. “Si aggiunga a ciò che la carne del bosco - aggiunge Riccardo Vergine, maître e sommelier di Grow - considerata la vita in libertà dell’animale che si ciba di quanto trova in natura e nulla più è più ricca di proteine, omega3 e ferro e povera invece di colesterolo. Ed è saporita e tenera e facile da cucinare. Noi peraltro la proponiamo con una cottura alla brace di legna, in perfetto stile ‘trappeur’ per esaltarne il gusto". E mentre i nutrizionisti ricordano inoltre quanto benefica sia per l'uomo la carne di selvaggina, che è anche particolarmente ricca di ferro e zinco, importante per il sistema immunitario e la salute della pelle, il suo essere davvero ecosostenibile la rende sempre più richiesta e apprezzata dagli amanti della filosofia 'green-cusine'. La carne del bosco si contraddistingue nettamente da quella da allevamento per il suo impatto ambientale praticamente nullo e inoltre gli animali selvatici che vivono in libertà si nutrono di ciò che offre la natura e non richiedono interventi umani per la loro crescita.

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Spreco alimentare, come prevenirlo in 5 mosse: il vademecum

(Adnkronos) - Manto rosso, coda vaporosa e due occhietti vispi: è Sprecottolo, lo scoiattolo #sprecozero nato dalla matita della disegnatrice Valentina Stecchi, la nuova mascotte cartoon della campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero (sprecozero.it) che fa ufficialmente il suo ingresso oggi, lunedì 29 settembre, in occasione della sesta Giornata mondiale di consapevolezza delle perdite e degli sprechi alimentari, istituita dalle Nazioni Unite. "I dati sullo spreco alimentare domestico, resi noti dal Rapporto Waste Watcher International 2025, fotografano un paradosso che interpella ciascuno di noi - spiega il direttore scientifico dell’Osservatorio, Andrea Segrè - Il cibo che buttiamo potrebbe ridare dignità e salute a milioni di persone e rafforzare servizi essenziali per tutta la collettività: 1,7 milioni di tonnellate di cibo nella pattumiera domestica, per un controvalore economico di circa 7,5 miliardi di euro, sono eccedenze che potrebbero diventare risorsa. In termini di pasti, innanzitutto: considerando un pasto medio da 500 grammi, otterremmo 3,4 miliardi di pasti. Una quantità enorme, sufficiente a soddisfare oltre la metà del fabbisogno annuo dei 5,6 milioni di italiani in povertà alimentare, pari a circa 3 milioni di persone nutrite per un anno intero. Lo spreco non pesa soltanto sul piano etico e ambientale, ma anche su quello economico. Con i 7,5 miliardi di euro gettati via in cibo ancora buono, si potrebbero finanziare in un anno la costruzione di 50 nuovi ospedali o di oltre 760 scuole: infrastrutture fondamentali per il futuro del Paese, sacrificate invece sull’altare dello spreco". Da qui il vademecum della campagna Spreco Zero. Obiettivo dimezzare lo spreco di cibo (rispetto al 2015), come richiesto dall'obiettivo 12.3 dell'Agenda 2030, e arrivare a gettare non più di 369,7 grammi settimanali a testa. - Fai la lista della spesa intelligente. Controlla frigo e dispensa prima di uscire e compra solo quello che serve davvero. - Rispetta il buon senso delle date. Impara a distinguere tra 'da consumarsi entro' e 'da consumarsi preferibilmente entro'. Non buttare via cibo ancora buono: fidati dei tuoi sensi e riduci gli sprechi. - Dai nuova vita agli avanzi. Con ricette creative e semplici puoi trasformare gli avanzi in piatti gustosi. La cucina del recupero è economica, sana e divertente. - Porziona, conserva e congela. Suddividi il cibo in piccole porzioni, usa contenitori ermetici e sfrutta il congelatore: così allunghi la vita degli alimenti e proteggi la tua spesa. - Condividi con amici, vicini o familiari: un gesto semplice che rafforza le relazioni e riduce lo spreco.

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