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(Adnkronos) - Dalla morte prematura del padre alla verità sul suo rapporto con Adriano Celentano. Oggi Verissimo ha riproposto l'intervista di Ornella Muti dove l'attrice si è raccontata senza filtri. L'attrice ha ricordato papà Mario, scomparso quando aveva lei solo 11 anni: "È morto davanti a me, non cancellerò mai quell'immagine. Non siamo mai preparati, soprattutto quando siamo piccoli, è stato faticoso". Il padre sognava per lei la carriera da medico: "Non credo che se lui fosse ancora qui avrei fatto l'attrice. Papà era molto geloso di me". Ornella Muti ha poi chiarito il suo rapporto con Adriano Celentano con cui ha lavorato sui set di due film. "Per me, quando ho avuto delle storie, pensavo di amare. Non ho mai pensato di avere una storia tanto per", ha ammesso l'attrice, 70 anni, che nel suo libro 'Questa non è Ornella Muti' parla anche del cantante. Ripensando alla loro relazione oggi, Ornella Muti ha detto: "Se torno indietro e non guardo il dopo - cioè a tutto il gossip - è stata una bellissima avventura". Durante la relazione con Adriano Celentano, Ornella Muti era legata a Federico Fachinetti, diventato poi suo marito. "Con Federico ne abbiamo parlato, è stato un problema che abbiamo risolto soprattutto grazie a lui che è un uomo molto intelligente", ha raccontato l'attrice.
(Adnkronos) - Entrerà in vigore tra tre giorni il testo che modifica e posticipa l’applicazione del Regolamento Eudr. E' stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il Regolamento (UE) 2025/2650 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 dicembre 2025, che modifica il Regolamento (UE) 2023/1115-Eudr riguardo determinati obblighi a carico di operatori e commercianti. “Si chiude così un percorso complesso che ha visto l’impegno concreto e costante di Federlegnoarredo, insieme ad altri attori, portando a un risultato importante: misure finalmente più attuabili”, commenta il presidente di Federlegnoarredo Claudio Feltrin. “Un ringraziamento speciale va alle associazioni europee Cei Bois ed Efic, di cui siamo membri, per il contributo costante e costruttivo. Resta ora fondamentale proseguire il lavoro in stretta collaborazione con le istituzioni affinché il percorso verso la sostenibilità, prioritario per noi, sia sempre più condiviso, e la tutela dell’ambiente proceda di pari passo con la tenuta del tessuto industriale”.
(Adnkronos) - «Rendere il territorio più sano, più pulito e più biodiverso»: con questo obiettivo, cinque anni fa, è nato il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, che oggi celebra un traguardo storico con la messa a dimora del 100.000° albero. A sottolinearne il valore è Maria Paola Chiesi, presidente del Consorzio Forestale KilometroVerdeParma che definisce il risultato tutt’altro che scontato. «Ci siamo dati un obiettivo quantitativo perché è importante avere dei traguardi. Centomila alberi in cinque anni sembravano una sfida ambiziosa, e invece ce l’abbiamo fatta», afferma. Un successo reso possibile, spiega Chiesi, «grazie alla collaborazione delle istituzioni, dei privati, delle aziende, dei cittadini e delle associazioni», che rende questo risultato «il simbolo di una comunità che si prende cura di se stessa e del proprio territorio». La posa del Ginkgo biloba in viale Du Tillot segna anche l’avvio di un nuovo progetto: la nascita dell’arboreto urbano di Parma, concepito come museo a cielo aperto dedicato alla cura del territorio e alle generazioni future. È un Ginkgo biloba, pianta antichissima e straordinariamente resistente, a rappresentare il significato profondo del 100.000° albero piantato dal progetto KilometroVerdeParma. «La scelta non è casuale -spiega Maria Paola Chies-. Il ginkgo ci lega alla storia del pianeta: cresce lentamente, diventa imponente, ed è il simbolo di un amore per il territorio che richiede tempo ma si costruisce in modo solido». Chiesi ha aggiunto che l’albero messo a dimora in viale Du Tillot è anche il primo tassello dell’arboreto urbano, destinato a diventare «una grande biblioteca di alberi, con centinaia di specie diverse». Un progetto che guarda lontano e che nasce dalla partecipazione condivisa di cittadini, bambini, istituzioni e partner. «Prendersi cura oggi del territorio significa costruire benessere, qualità della vita e futuro per le generazioni che verranno», conclude.