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Verissimo, Eva Henger ospite con la figlia Mercedesz (in dolce attesa): il legame speciale

(Adnkronos) - Eva Henger sarà ospite oggi, sabato 13 dicembre, a Verissimo. La modella ungherese torna nello studio di Silvia Toffanin per condividere la sua storia. Con lei, in studio, anche la figlia Mercedesz, in attesa della sua prima bambina.    Eva ...

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Manovra, Pagliaro (Inca Cgil): "Mostra un Paese sempre più sbilanciato, domani anche noi in piazza"

(Adnkronos) - Anche l'Inca, il patronato della Cgil, domani partecipa allo sciopero generale proclamato contro la legge di Bilancio del governo Meloni. "Il quadro complessivo della manovra - dice in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Michele ...

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Arriva Oltreplastica, la mostra su mutamento plastica contemporanea

(Adnkronos) - Oltreplastica è una mostra sul mutamento in atto nella plastica contemporanea e sul ruolo che il design svolge nel ripensare la materia, il progetto, la responsabilità.   Lo si legge in una nota. Curata da Frida Doveil e prodotta da Adi Design Museum con il supporto ...

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Verissimo, Eva Henger ospite con la figlia Mercedesz (in dolce attesa): il legame speciale

(Adnkronos) - Eva Henger sarà ospite oggi, sabato 13 dicembre, a Verissimo. La modella ungherese torna nello studio di Silvia Toffanin per condividere la sua storia. Con lei, in studio, anche la figlia Mercedesz, in attesa della sua prima bambina. Eva Henger nasce a Győr, in Ungheria, nel 1972. La carriera da modella per Eva comincia presto: nel 1989 partecipa e vince il concorso di bellezza Miss Teen Ungheria 1989, mentre l’anno successivo trionfa a Miss Alpeadria del 1990. Inizia così una breve carriera come ragazza immagine nei night club di Budapest. Nel 1995 si trasferisce in Italia e conosce il regista Riccardo Schicchi, grazie al quale realizza i primi servizi fotografici a luci rosse e comincia a girare film pornografici. Nel 2001 debutta accanto a Nina Moric su RaiDue a 'Convenscion' e 'Superconvenscion', poi con Max Tortora e Max Giusti in 'Stracult'. Dopo la conduzione di 'Paperissima Sprint' e l’occasione di partecipare come opinionista in programmi Mediaset, come 'Pomeriggio Cinque', nel 2017 Eva partecipa alla tredicesima edizione de 'L’isola dei famosi' ma viene eliminata dopo una sola settimana. La sua partecipazione tuttavia passa alla storia del reality per la vicenda del ‘canna-gate’. L’attrice ha accusato il concorrente Francesco Monte di fumare erba sull’isola dei naufraghi, causando la squalifica del modello ex-tronista, che successivamente l’ha querelata. Nel 1994 Eva Henger si unisce in matrimonio con Riccardo Schicchi, il regista con cui realizza i primi film erotici durante i suoi primi anni in Italia. Dalla relazione nasce la loro prima figlia, Mercedesz, anche se successivamente l’attrice confessa di non essere figlia biologica di Schicchi. Dopo la nascita del secondogenito, Riccardino, la relazione con Schicchi si interrompe ma non si separano mai legalmente. Nel 2012 è stata Eva ad annunciare la morte del marito, che da tempo soffriva di una grave forma di diabete di tipo 2. Nel 2013 Eva Henger sposa il produttore cinematografico Massimiliano Caroletti, con cui ha una figlia, Jennifer, nata nel 2009. Mercedesz Henger ospite lo scorso settembre a Verissimo aveva parlato del magico periodo che sta vivendo al fianco del suo compagno Alessio. La coppia infatti è in attesa della loro prima bambina, che si chiamerà Aurora. Mercedesz, figlia di di Eva Henger, aveva raccontato: "La mamma è contentissima di diventare nonna, non vedeva l'ora. Mi dà tantissimi consigli. Nel periodo di intensa nausea, la chiamavo sempre, così come la mamma di Alessio. Mi stanno aiutando tantissimo queste due donne, anche a vivere quest'esperienza in tutto". La gravidanza prosegue bene: "Dovrebbe nascere a febbraio, sono entrata nel quinto mese. Sognavo tanto questo momento ed è bellissimo, però non è vero che è tutto rosa e fiori". Mercedesz aveva raccontato di aver vissuto momenti di tensione dalla settima settimana fino alla tredicesima: "È stato un incubo. Ho avuto la nausea tutti i giorni, mi addormentavo ovunque". Eva Henger ospite a 'La volta buona', aveva ricordato quando la figlia Mercedesz, a soli 2 anni, venne rapita dalla vicina di casa che viveva nel loro stesso condominio. "Ad aiutarmi a cercarla è arrivata subito mia suocera e abbiamo chiamato la polizia. Io ero anche incinta di Riccardino, ero al quarto mese", aveva spiegato Eva Henger. "Ho cominciato a sanguinare. Tremavo, non riuscivo più a vedere nulla". "A mia suocera - aveva spiegato Eva Henger - è venuto in mente che c'era la vicina di casa che aveva un'ossessione per Mercedesz, diceva sempre che doveva essere sua figlia e allora è andata subito a bussare". "Io ricordo che mi hanno chiuso in una stanza buia, mi hanno messa a giocare al Nintedo ed ero agitata, piangevo", aveva commentato la figlia Mercedesz. "L'ho persa per cinque ore, in quel periodo erano anche uscite le notizie sulla piccola Angela Celentano, ero terrorizzata. Poi l'abbiamo trovata e da quel momento non l'ho più lasciata da sola", aveva aggiunto Henger.

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Manovra, Pagliaro (Inca Cgil): "Mostra un Paese sempre più sbilanciato, domani anche noi in piazza"

(Adnkronos) - Anche l'Inca, il patronato della Cgil, domani partecipa allo sciopero generale proclamato contro la legge di Bilancio del governo Meloni. "Il quadro complessivo della manovra - dice in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Michele Pagliaro, presidente Inca - mostra un Paese sempre più sbilanciato: si innalza ulteriormente l’età pensionabile, si comprimono salari e pensioni reali, si restringono gli spazi di welfare, mentre prosegue una crescita dello stanziamento per il riarmo, con scarse risorse destinate a istruzione, sanità, servizi pubblici e politiche industriali. Scelte che si inseriscono in un contesto segnato da instabilità internazionale, compressione del diritto internazionale e un clima globale in cui la guerra rischia di tornare strumento di politica ordinaria". (VIDEO) "In questo scenario - spiega - Inca Cgil richiama con forza il quadro dei diritti costituzionali che dovrebbe orientare le scelte economiche del Paese. L’Italia è vincolata a principi che impongono non solo il ripudio della guerra, ma anche la promozione della giustizia sociale, della pace e dell’eguaglianza sostanziale, attraverso politiche economiche coerenti con tali finalità. Quando questi valori vengono disattesi, l’ordine costituzionale stesso viene indebolito". "La legge di bilancio - afferma - interviene ancora una volta sul sistema previdenziale, peggiorando la condizione di milioni di lavoratrici e lavoratori. Una condizione già complessa, come abbiamo modo di constatare ogni giorno con le nostre operatrici e i nostri operatori in tutta Italia. L’aumento dell’età pensionabile coinvolgerà la quasi totalità della platea, azzerando ogni forma di flessibilità in uscita. Per l'Inca il rischio non è solo la compressione del diritto a un pensionamento dignitoso, ma anche l’aggravamento di condizioni sociali già critiche". "Nel mondo del lavoro - avverte - la precarietà è in crescita. I giovani si trovano spesso nelle condizioni di dover emigrare all’estero per avere un’opportunità. E chi resta a lavorare in Italia subisce contratti fragili e intermittenza occupazionale. E' evidente la progressiva espulsione dei lavoratori più anziani dai settori produttivi. Elevare i requisiti senza rafforzare le garanzie di stabilità, salute e sicurezza sul lavoro significa scaricare sui cittadini un costo sociale insostenibile. Al contrario, occorrerebbe agire su tre direttrici chiare: blocco dell’aumento automatico dell’età pensionabile, maggiore flessibilità in uscita e introduzione di una pensione contributiva di garanzia per precari e discontinui". "Le scelte della manovra - chiarisce il presidente Pagliaro - si manifestano come la punta di un iceberg. Solo che sotto quella punta, invece di un solido blocco di ghiaccio, c’è un involucro vuoto. Queste decisioni mostrano una grave assenza di investimenti strategici nei servizi essenziali. Il finanziamento del Servizio sanitario nazionale è destinato a scendere nel 2028 sotto il 6% del Pil, il livello più basso degli ultimi decenni. La stessa logica di sottofinanziamento colpisce scuola, assistenza agli anziani, non autosufficienza, diritto alla casa e trasporto pubblico: pilastri fondamentali per la coesione sociale e per la parità di opportunità. L’assenza di investimenti non è neutra: aumenta le disuguaglianze, spinge verso la privatizzazione di fatto dei diritti, scarica sulle famiglie costi insostenibili e frantuma l’universalità dell’accesso ai servizi". "L’elenco di ciò che manca - rimarca - è, purtroppo, lungo, in un contesto dove l’occupazione cresce, ma solo tra gli over 50: la manovra non prevede vere politiche industriali, dopo anni di deindustrializzazione, non affronta il nodo della precarietà, non interviene sul lavoro povero, nero e sommerso, non sostiene la transizione ambientale e digitale e non contiene una strategia credibile per il Mezzogiorno". "E poi - continua - c’è la questione fiscale, ridotta a un dibattito sulla patrimoniale, di cui tanti si scandalizzano, ma su cui manca una riflessione seria e contestualizzata da parte del Governo. Negli ultimi tre anni lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati hanno pagato 25 miliardi di euro di tasse in più a causa della mancata indicizzazione dell’Irpef: questa, nei fatti, è una forma silenziosa ma pesantissima di drenaggio fiscale che ha colpito solo e soltanto i redditi fissi. Non chi opera in flat tax, non le rendite finanziarie, non i grandi patrimoni". "Questa situazione - dice - mette in discussione il principio costituzionale di progressività. Di fatto, nel Paese esiste già una patrimoniale impropria, che grava più che sui patrimoni sui redditi da lavoro bassi e medi. Con una pressione fiscale reale che nel 2025 raggiungerà il 42,8% e con l’87% dell’Irpef pagata da lavoratori e pensionati, lo Stato appare sempre più come un 'socio di maggioranza' che trattiene molto e restituisce sempre meno in termini di servizi: meno scuola, meno sanità, meno trasporto pubblico, meno sicurezza sul lavoro". "Ciò che si auspica è la reintroduzione di un modello di tassazione realmente progressivo, capace di redistribuire ricchezza e finanziare politiche pubbliche all’altezza dei bisogni reali del Paese", conclude.

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Arriva Oltreplastica, la mostra su mutamento plastica contemporanea

(Adnkronos) - Oltreplastica è una mostra sul mutamento in atto nella plastica contemporanea e sul ruolo che il design svolge nel ripensare la materia, il progetto, la responsabilità. Lo si legge in una nota. Curata da Frida Doveil e prodotta da Adi Design Museum con il supporto di Eni, Main Partner del museo, la mostra esplora i percorsi di transizione che accompagnano la plastica “oltre” la sua natura, mettendo a fuoco il rapporto tra cultura materiale, innovazione industriale e sostenibilità ambientale. “Oltreplastica è qualcosa di più duraturo di un titolo di mostra” osserva la curatrice “È un neologismo. Vuole mettere in evidenza uno stato di fatto: la plastica come l’abbiamo sempre conosciuta è cambiata. Questo richiede modi nuovi di nominarla, di classificarla, ma soprattutto di utilizzarla. Oltreplastica ci suggerisce una nuova tassonomia di una materia in mutazione, e ci racconta dell’innovazione di design come vero volano culturale capace di favorire questa trasformazione” Più di trent’anni dopo l’appello di Carl Sagan a custodire “il pallido puntino blu”, simbolo della fragilità del nostro pianeta, la Osaka Blue Ocean Vision del G20 (2019) segna il primo impegno internazionale per azzerare entro il 2050 la dispersione di rifiuti plastici nei mari, attraverso un approccio globale al ciclo di vita della plastica. Un atto di responsabilità che, al di là della tecnica, chiama in causa l’intero sistema industriale e la Cultura del Progetto: un nuovo modo di pensare la materia, le sue forme, i suoi cicli vitali. “Progettare per la contemporaneità pone problemi di ruolo e di metodo: superate le illusioni del Modernismo, ci resta oggi l’idea di un progetto riformatore di design come modificazione continua del contemporaneo, un progetto che si carica di senso solo all’interno di un più vasto contesto sociale e acquista valore attraverso il dispiegarsi disciplinare nelle sue applicazioni concrete”. Commenta il presidente Adi Luciano Galimberti. “Scienza e tecnologia hanno oggi bisogno di nuove domande per poter elaborare nuove risposte orientate ai valori del progresso sociale. Solo una disciplina consapevole che il progetto di design non può limitarsi a prudente misura della distanza dagli obiettivi, ci aiuterà a capire i caratteri dinamici che la modificazione continua del contemporaneo impone.” Oltreplastica non celebra né condanna la plastica: ne indaga piuttosto la metamorfosi. Da simbolo del progresso moderno e della produzione di massa, materia leggera, versatile, accessibile, la plastica si trova oggi al centro di una ridefinizione radicale, nella quale design e scienza dei materiali agiscono insieme per riscriverne il destino. Attraverso una costellazione di prodotti, materiali e processi pionieri, la mostra racconta un percorso ancora in itinere, fatto di sperimentazioni concrete e invenzioni di progetto che testimoniano la possibilità di una plastica responsabile, capace di superare i limiti della propria origine. Il racconto si apre con un richiamo alle origini, quando i primi polimeri sintetici divennero materia dell’innovazione e del sogno moderno, con la sezione “La plastica degli inizi”. Cinque plastiche iconiche – poliuretano, resina poliuretanica, polietilene, polipropilene, acrilonitrile butadiene stirene, SAN stirene acrilonitrile – rievocate attraverso altrettanti oggetti premiati con il Compasso d’Oro tra il 1954 e il 2004, tracce tangibili di un’epoca in cui la plastica era “la materia dell’invenzione” per eccellenza. Da questa premessa storica si dipana una classificazione delle plastiche contemporanee, articolata in cinque profili di trasformazione e circolarità: rivitalizzata, la plastica che rinasce dal riciclo chimico e meccanico; a massa bilanciata, derivata da materie prime alternative; bio-based, prodotta da fonti biologiche rinnovabili; rigenerata, ottenuta da scarti e residui organici, biofabbricata, creata da organismi e cellule viventi. Cinque sezioni dove la materia non è più un’entità inerte, ma un campo di relazioni tra tecnologia, biologia e progetto. Collocando la lettura del cambiamento nella realtà concreta della produzione, Oltreplastica restituisce un panorama di imprese, ricercatori e designer che interpretano la materia come agente attivo di trasformazione. Il design emerge qui come pratica evolutiva, capace di generare bellezza a partire dallo scarto, di ridefinire gli standard estetici, di prefigurare un futuro in cui la plastica, pur restando plastica, diventa “plausibile” dal punto di vista ambientale, tecnico e culturale. Questo processo è inarrestabile: si muove in modo organico e rapido, attraversando scienza, industria, società e immaginario. Un’evoluzione che non riguarda soltanto i materiali, ma la nostra stessa idea di contemporaneità. La mostra è realizzata con il supporto di Eni, Main Partner.

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