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(Adnkronos) - "Mr Fafo è stato ucciso a Gaza". La tv israeliana Kann rilancia la notizia diffusa inizialmente su diversi canali Telegram. Saleh al-Jafrawi, definito dall'emittente la 'stella web di Gaza', sarebbe stato ucciso dai clan che si oppongono ad Hamas nella Striscia. In particolare, al-Jafrawi sarebbe stato ucciso nella zona di al-Sabra, teatro degli scontri tra il clan Dughmush e gruppi legati a Hamas. Dall'ottobre 2023, al-Jafrawi è diventato una figura sempre più nota sui social. La sua presenza in numerosi video, spesso nelle vesti di giornalista con la pettorina 'press', è stata accostata alla propaganda di Hamas. Sui social, profili filo-israeliani hanno evidenziato la presenza di al-Jafrawi in molti video in cui l'uomo avrebbe 'interpretato' ruoli diversi - dal medico al donatore di sangue - apparendo anche in condizioni critiche. Al-Jafarawi si presentò sui social il 7 ottobre 2023 con un video che celebrava gli attacchi di Hamas contro Israele. Successivamente, pubblicò una clip in cui assisteva terrorizzato ai primi attacchi israeliani. Profili pro-Israele accostarono i due video, creando il nickname Mr Fafo, acronico di 'Fuck around find out', traducibile con 'cerchi guai e li trovi'. La figura di Jafarawi, nel corso dei mesi, è stata accostata a raccolte fondi per gli abitanti di Gaza, con accuse relative all'uso del denaro ricevuto. Gli scontri sono stati documentati dalla Bbc. "Uomini di Hamas a volto scoperto hanno scambiato colpi di arma da fuoco con miliziani vicino all'ospedale giordano nel sud di Gaza City", scrive la testata, riportando la descrizione di un alto funzionario del ministero dell'Interno gestito da Hamas, secondo cui "le unità di sicurezza hanno circondato una milizia armata all'interno della città e si sono impegnate in pesanti combattimenti per arrestare i suoi membri". Il ministero ha dichiarato "che otto membri delle forze di sicurezza sono stati uccisi in quello che ha descritto come un assalto armato da parte di una milizia". Fonti mediche locali hanno riferito che da ieri, quando sono iniziati gli scontri, 19 membri del clan Dughmush sono stati uccisi, insieme a otto combattenti di Hamas. Testimoni oculari hanno riferito alla Bbc che gli scontri sono scoppiati nel quartiere di Tel al-Hawa dopo che una forza di Hamas di oltre 300 combattenti si è mossa per prendere d'assalto un blocco residenziale dove gli uomini armati di Dughmush erano asserragliati. L'obiettivo di Hamas sarebbe stato quello di sfrattare le unità di Dughmush dall'edificio per stabilire una nuova base. I residenti hanno descritto scene di panico mentre decine di famiglie fuggivano dalle loro case. "Questa volta le persone non stavano fuggendo dagli attacchi israeliani, stavano scappando dalla loro stessa gente", ha detto un uomo. La famiglia Dughmush, uno dei clan più importanti di Gaza, ha da tempo rapporti tesissimi con Hamas: scontri violenti sono già avvenuti in passato.
(Adnkronos) - L’ingegneria italiana è a disposizione del Paese con tutte le proprie competenze per garantire lo sviluppo e la sicurezza in tutti i settori: dalle infrastrutture alle sfide della transizione energetica ed ecologica, dall’Intelligenza artificiale alle criticità legate alla cybersecurity. Gli ingegneri, dunque, restano fedeli alla propria funzione storica ma con uno sguardo e un approccio rivolti al futuro della comunità. Questo, in sintesi, quello che preannunciano i confronti e i dibattiti del 69° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia, organizzato dal Consiglio nazionale degli ingegneri e dagli Ordini degli ingegneri di Ancona e Macerata. Il titolo dell’evento, in programma dal 13 al 16 ottobre, è evocativo: 'Visioni'. Il percorso degli ingegneri vuole segnare un vero e proprio cambio di passo in vari ambiti. Dai valori condivisi all’innovazione, sino alla sicurezza declinata in tutti i suoi molteplici aspetti. Un evento itinerante che farà tappa principale al Teatro delle Muse di Ancona, a poche centinaia di metri dal porto dove sarà attraccata una nave da crociera in grado di ospitare gli oltre 1.300 congressisti provenienti da tutta Italia. E proprio con la 'nave-albergo' gli ingegneri salperanno alla volta di Fiume, in Croazia, per un interessante scambio culturale e professionale tra i colleghi dei due paesi. L’obiettivo è mettere a confronto informazioni, condividere conoscenze e scambiare pareri e punti di vista su argomenti di valenza internazionale. La filosofia è ormai quella consolidata e che guida da tempo il Consiglio nazionale degli ingegneri: la categoria deve aprirsi al mondo, accogliere proposte e offrire competenze di alto livello. Un arricchimento reciproco e continuo per tutti i colleghi. “Gli ingegneri - afferma Angelo Domenico Perrini, presidente del Cni -sono i garanti della sicurezza in tutti i settori della società civile. Dagli ambiti tradizionali, come infrastrutture e cantieristica, sino alle nuove frontiere tecnologiche, dall’Intelligenza artificiale alla cyber security, i professionisti italiani hanno le competenze per gestire situazioni complesse. Ma c’è bisogno delle istituzioni. Il Consiglio Nazionale è da sempre a disposizione degli enti preposti per collaborare, in maniera armonica e sinergica, ad individuare quella giurisprudenza idonea, semplice e chiara, in grado di valorizzare le competenze e le prestazioni professionali rese, fondamentali per realizzare opere indispensabili per il Paese. Al congresso in programma nelle Marche sarà questo il messaggio che, grazie alla platea qualificata di relatori, agli approfondimenti e alle tavole rotonde ed analisi, cercheremo di veicolare: l’ingegneria come cassa di risonanza per un’Italia sempre più sicura, sensibile a tematiche così importanti. Senza dimenticare che il compito dell’ingegnere è assicurare che le prestazioni offerte siano all’altezza delle nostre capacità e competenze e siano in grado di dare certezze al sistema Paese”. “Le Marche - spiega Stefano Capannelli presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona - diventeranno, per alcuni giorni, non una semplice vetrina, ma un vero e proprio palcoscenico di confronto per offrire soluzioni concrete alle fragilità che colpiscono questa ed altre meravigliose terre italiane. Ogni tema, inviterà a comporre una solida ed efficace prospettiva risolutrice, una visione, al servizio dei nostri territori. Si discuterà di prevenzione sismica ed idrogeologica. Saranno affrontate inoltre le innovazioni volte ad un’effettiva crescita delle infrastrutture fisiche e telematiche con una particolare attenzione al tema dei porti. Denso sarà il capitolo sulle funzionalità e la centralità delle opere pubbliche con un focus ad hoc sul nuovo Codice dei contratti”. “Siamo stati entusiasti - afferma Maurizio Paulini, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Macerata - di ospitare, nei giorni che hanno preceduto l'assise nazionale, a Macerata, le attività aggregative e sportive, con circa 1600 atleti, organizzate dal nostro Ordine. Abbiamo offerto ai nostri colleghi l’opportunità di scoprire incantevoli meraviglie paesaggistiche e culturali, convinti del fatto che la nostra professione possa crescere in un luogo dove tradizione, arte e natura si fondono in un abbraccio perfetto”. Dopo l’inaugurazione del Congresso, in programma lunedì 13 ottobre, che prevede, oltre alla presenza di numerosi ospiti istituzionali, la relazione del presidente Angelo Domenico Perrini, il dibattito raggiungerà il clou mercoledì 15 ottobre e sarà articolato prevalentemente attraverso quattro tematiche. La prima è l’ecosistema sostenibile e sicuro, l’ingegneria come strumento di sicurezza e prevenzione del rischio in molteplici ambiti. Un percorso che vede il Cni in prima linea da anni, grazie al dialogo col sistema Paese volto a mettere a fuoco tre aspetti imprescindibili: messa in sicurezza degli edifici in chiave antisismica, interventi di prevenzione e mitigazione del rischio di dissesto del territorio, sicurezza nei luoghi di lavoro e delle persone, con specifico riferimento al proliferare delle nuove tecnologie guidate da Ia. La seconda tematica riguarda le infrastrutture moderne e resilienti. La modernizzazione del Paese dipende soprattutto dalla disponibilità di infrastrutture e nodi viabilistici moderni ed efficienti. L’ingegneria pone l’attenzione sul binomio infrastruttura-sicurezza, sempre più di attualità visti i cambiamenti climatici che, insieme ad altri fattori, stanno rendendo il patrimonio infrastrutturale fragile e obsoleto. L’ingegneria sta studiando, progettando e realizzando opere di mitigazione e di prevenzione del rischio. Il terzo tema è la sicurezza e l’affidabilità delle reti intelligenti. Ogni processo decisionale e di transizione ormai non può prescindere dalle nuove tecnologie, dal sopravvento dell’Intelligenza Artificiale. Ma soprattutto, da una gestione oculata e competente della sicurezza delle reti. L’ultimo tema è dedicato a una riflessione su trenta anni di contratti pubblici alla ricerca dell’efficienza, a partire dalla Legge Merloni. Un confronto particolarmente utile, con esperti sulle norme del Codice dei contratti pubblici, strumento di uso quotidiano per molti professionisti. Infine, nel corso dei lavori sarà aperto un momento di confronto sulle ultime novità relative al ddl delega sulla riforma delle professioni, attualmente in esame, a proposito della quale il Cni è impegnato in un serrato confronto istituzionale.
(Adnkronos) - Un nuovo strumento che trasforma il patrimonio Unesco della Dieta Mediterranea in intelligenza operativa per il retail italiano. La presentazione in occasione della XV edizione dello Human&Green Retail Forum 2025, il 14 ottobre presso la Fondazione Università degli Studi di Milano (UniMi). "La riforma costituzionale del 2022 ha posto salute e ambiente come limiti all’attività economica. Non è più solo un’opportunità, è un imperativo - sottolinea Enrico Giovannini, coordinatore scientifico del progetto e direttore scientifico ASviS - E il retail, attraverso cui passa la maggior parte delle scelte alimentari, si trova al centro di questa responsabilità". "Nessuno che faccia seriamente il mestiere del distributore, del trasformatore o dell’agricoltore può ignorare la costante ricerca di salubrità da parte dei consumatori", aggiunge Mauro Lusetti, presidente Conad. Il progetto Human&Green Retail Experience nasce dai fondatori del Forum - Ndb Il Marketing Consapevole e Plef Ets - che hanno raccolto la collaborazione di Università degli studi di Milano, Future Food Institute, ASviS e partner operativi come Cortilia ed EasyCoop che hanno già avviato i primi test. Il sistema assegna un punteggio da 0 a 100 a ogni prodotto, integrando aderenza mediterranea, livello di trasformazione, impatto ambientale e territorialità. "L’esperienza che da 15 anni ci vede impegnati nel promuovere la sostenibilità nel largo consumo ci ha portato a individuare con largo anticipo la necessità di dare strumenti semplici e concreti al retail - spiega Domenico Canzoniero, co-fondatore del Forum e coordinatore del progetto - Sino ad oggi questo compito era affidato ai green claim, che però sono ormai su oltre l’80% dei prodotti senza aver generato un impatto significativo. C’è bisogno quindi di spostare l’attenzione sulle categorie di prodotto e incentivare quelle che rispecchiano la Dieta Mediterranea, per aiutare le persone a fare una spesa a minore impronta ambientale, a maggior equilibrio nutrizionale e anche più conveniente economicamente". "La Dieta Mediterranea non è solo un modello alimentare, ma un codice culturale e antropologico. Un sistema di relazioni che abbraccia biodiversità, stagionalità, convivialità, interdipendenza con il territorio - aggiunge Sara Roversi, founder e presidente del Future Food Institute - Il progetto Human&Green Retail Experience nasce dalla volontà di trasformare questo patrimonio non in un claim nostalgico, ma in un criterio concreto di progettazione della distribuzione alimentare contemporanea". Al Forum del 14 ottobre interverranno i vertici di Conad e Coop Italia, i manager sostenibilità di Coralis, Crai, Penny e Lidl, insieme ad aziende dell’industria alimentare (Fruttagel, Bolton Food, Oleificio Zucchi) e alle rappresentanze agricole (Confagricoltura, Coldiretti). "Non puoi dire che ti interessa la salute del consumatore e poi spingere prodotti con molto zucchero - afferma Stanislao Fabbrino, presidente Fruttagel e amministratore delegato Deco Industrie - Questa è la sostenibilità del secondo tempo: quella che ti fa sposare principi anche quando possono mettere in discussione un po’ il tuo profitto. Se ci credi davvero, alle intenzioni devono seguire le azioni". L’obiettivo dell'evento è identificare gli operatori che vogliono proseguire il percorso e avviare una fase di progettazione condivisa per definire governance, standard, timeline e modalità operative di quello che si avvia ad essere il primo strumento che trasforma il patrimonio Unesco della Dieta Mediterranea in intelligenza strategica per la distribuzione e per i consumatori.