ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - “Heineken celebra 50 anni di produzione della birra in Italia, il segreto è la passione e la capacità di produrre birre eccellenti e di raccontarle nel modo migliore”. Lo ha sottolineato Alfredo Pratolongo, Corporate Affairs Director Heineken Italia, intervenuto alle celebrazioni dei 50 anni dell'azienda in Italia che si sono svolte a Milano. “Heineken ha impattato nella cultura birraria del paese su due aree: quella di birra e cibo, contribuendo a rendere la birra parte della cultura alimentare del Paese, e quella della socializzazione, con i grandi eventi di tanti anni fa come l'Heineken Jammin’ Festival, il trofeo Birra Moretti, partecipando all'evoluzione del mercato birrario in Italia. L'ultima fase, la più importante, è quella della varietà delle ricette, delle birre proposte e degli investimenti sui marchi italiani, come Birra Moretti e Birra Messina” Più green, leggera e sociale, questa è la birra di domani che chiedono i consumatori secondo lo studio di Future Concept Lab. “Heineken Italia è l'azienda che ha fatto la prima campagna dedicata al consumo responsabile 20 anni fa – ha spiegato Pratolongo - e ha portato avanti un programma di campagne con messaggi chiari, inequivocabili e aspirazionali. Parliamo di responsabilità, di moderazione, ma c’è anche l’alternativa delle birre analcoliche, che oggi sono molto più buone.” Tra le tendenze del futuro tracciate dal primo produttore del Paese assieme a Future Concept Lab anche consumi sempre più green e attenti ai processi e agli ingredienti. La birra si distinguerà per la propria «naturalità» e processi di produzione sempre più attenti alla sostenibilità. “La sostenibilità è un tema chiave e noi abbiamo obiettivi e azioni dal punto di vista aziendale di primo ordine. Per esempio abbiamo l’obiettivo di arrivare entro il 2030 a zero emissioni di CO2 nei nostri birrifici in Italia” ha concluso Pratolongo.
(Adnkronos) - "I temi affrontati in questo Congresso e la nostra visione di questo mondo legato al sistema Paese li abbiamo portati al di fuori della categoria. Per la prima volta, infatti, abbiamo organizzato un 'congresso diffuso' che ha avvicinato il mondo degli ingegneri al territorio e alla cittadinanza". A dirlo all'Adnkronos/Labitalia Elio Masciovecchio, vice presidente del Cni, a margine del 68° Congresso nazionale degli ingegneri d'Italia, in corso a Siena. E proprio dall'attenzione per il territorio nasce la monografia della rivista 'L'Ingegnere Italiano' dedicata al vino. "Nel realizzarla - ha spiegato Masciovecchio - abbiamo trovato tante connessioni tra i territorio, l'ingegneria e le varie fasi che portano a 'qualcosa' che abbiamo sulle nostre tavole e che è il miglior messaggero del mondo che è il vino". "Come dice il presidente Perrini - ha sottolineato - c'è tanta ingegneria in un bicchiere di vino. Basti pensare che spesso i vigneti sono un ausilio per quel che riguarda le frane. Il contesto storico che stiamo vivendo è forse uno dei più drammatici che la storia contemporanea potrà ricordare. Agli effetti dell'instabilità economica globale aggravati dai conflitti in essere sui postumi della pandemia si è unita una crisi climatica senza precedenti. E' per questi motivi che nasce lo strumento della Next Generation EU, il cui aspetto più pragmatico si concretizza nel meglio conosciuto Recovery Plan, un piano appunto non solo un aiuto economico che vuole cogliere l'occasione di trasformare radicalmente il sistema europeo rendendolo più ecologico, digitale e resistente". "L'Italia - ha chiarito- è caratterizzata a livello internazionale dall'eccellenza del settore agroalimentare e in questo contesto il settore vitivinicolo ricopre un ruolo strategico. Già dagli anni '90 le aziende del settore hanno dotato soluzioni agricole 3.0, riassumibili con il concetto di viticultura di precisione. L'innovazione va dalla mappatura con GPS in vigna, a geolocalizzazioni satellitari adattate alla guida delle macchine agricole, dall'utilizzo di droni con infrarossi per monitorare la salute delle piante e del suolo, alle stazioni meteorologiche, dagli strumenti per rilevare la maturazione fenolica delle bacche, ai robot per la vendemmia con sensori e sistemi bluetooth integrati. In cantina troviamo presse di ultima generazione e sistemi di controllo. E ancora: gestioni della temperatura automatizzate e informatizzate grazie a microprocessori, dispositivi per macerazioni che migliorano la qualità e la quantità delle sostanze estratte, biotecnologie applicate per la performance dei lieviti e il controllo dei patogeni. Le principali soluzioni tecnologiche disponibili possono incrementare la sostenibilità della filiera, a vantaggio di costi più contenuti sul lungo periodo e di un aumento della qualità di vino e territorio. Le aziende che hanno optato per una transizione più innovativa ed ecologica e comunicato in modo efficace ai consumatori hanno registrato una crescita economica maggiore".
(Adnkronos) - Un luogo di aggregazione e di svago, culturalmente vivace, dove convivono arte, sport e socialità. È il nuovo spazio multifunzionale di oltre 900 mq, rigenerato a Bologna con il contributo di Negroni Salumi nell’ambito del progetto Costellazioni, che ha aperto ufficialmente nei giorni scorsi. (VIDEO) Lo spazio si trova all’interno di DumBo - Distretto urbano Multifunzionale di Bologna, ex scalo merci Ravone (via Casarini 19), un hub di rigenerazione urbana temporanea tra i più grandi d’Europa, che si arricchisce così di una nuova area trasformata in luogo di aggregazione ideato da tre giovani professioniste (Elisabetta Pettazzoni, Carlotta Trippa e Chiara Troisi), selezionate a livello nazionale tramite una Call for ideas rivolta a architetti, designer, creativi, professionisti e studenti tra i 18 e i 35 anni, ma anche istituti e associazioni di tutta Italia. A selezionare il progetto, figure di spicco e trasversali, che vanno dall’architettura alla sociologia, fino ai nuovi media: Mara Servetto, co-founder dello studio Migliore+Servetto, Francesco Morace, fondatore di Future Concept Lab, e i ‘narratori digitali’ di Costellazioni, Martina Socrate e Nikola Greku, insieme ai rappresentanti di DumBo e del marchio della Stella. “Con passione e impegno - spiegano Elisabetta Pettazzoni, Carlotta Trippa e Chiara Troisi, che hanno curato la progettazione e la direzione artistica del progetto vincitore chiamandolo 'Salotto Verde' - abbiamo trasferito il concetto di salotto domestico con le sue attività annesse in un contesto comunitario e multifunzionale, dove gli stessi elementi architettonici si sviluppano in modo flessibile e modulabile a seconda dei bisogni e delle attività. E per il verde urbano abbiamo adottato un modello di biodiversità virtuoso partendo dalla piccola scala, con interventi mirati e cuciti su misura. Il tutto arricchito da un portale d’ingresso iconico e un grande murale realizzato sul muro di confine con pittura fotocatalitica dotata di proprietà disinquinanti”. “Anche quest’anno - dichiara Claudia Ferrari, responsabile Marketing Salumi Negroni - abbiamo scelto di collaborare con un partner attivo e presente sul territorio per portare avanti un piccolo intervento di rigenerazione che resta alla città. La selezione del progetto vincitore non è stata facile: ciò che mi ha colpito di più è il potenziale di questo spazio di trasformarsi in un vero e proprio luogo di aggregazione, dove le persone possono incontrarsi e ritrovarsi, condividere esperienze e partecipare a diverse attività, in sintonia con lo spirito di collaborazione e condivisione che rappresenta l'essenza del nostro progetto Costellazioni”. A fare da catalizzatore dei processi di trasformazione urbana e sociale portati dal nuovo spazio di Costellazioni, il contesto esistente in DumBo, dove innovazione sociale e creatività incontrano da sempre lavoro, cultura, arte e sport. "Sin dalla sua nascita, DumBo è un luogo in cui la rigenerazione urbana si accompagna alla creatività e alla partecipazione - aggiunge Andrea Giotti, amministratore delegato di Open Event, la società che gestisce DumBo - Qui operano studi creativi, laboratori artistici, associazioni, agenzie di comunicazione, cooperative, imprese e start up. 'Salotto Verde' condivide le stesse radici e diventerà l’emblema della visione alla base di tutto il Distretto, con al centro i valori di inclusione, socialità e sostenibilità. Come DumBo, 'Salotto Verde' ci auguriamo possa parlare a tutte le generazioni in un’ottica di aggregazione intergenerazionale”.