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(Adnkronos) - “La sfida oggi non è più solo quella di garantire velocità, ma di creare infrastrutture capaci di adattarsi, essere sicure e sostenibili. Le nostre reti sono stressate e per far fronte a questa sfida, l'intelligenza artificiale rappresenta una leva fondamentale. Parliamo di automazione intelligente, che consente alle infrastrutture di auto-configurarsi in tempo reale, riducendo i costi e migliorando la sostenibilità”. Così Carlotta Penati, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Milano, aprendo i lavori del convegno ‘Reti di telecomunicazioni e reti locali: quali sviluppi dell’Ai’. L’evento, che si è svolto oggi a Milano nell’ambito della Milano Digital Week, ha visto un ampio dibattito sulle sfide future delle infrastrutture digitali, con un focus sull’impiego dell’intelligenza artificiale per rispondere alle nuove necessità del settore. Penati ha sottolineato l'importanza dell’incontro odierno non solo in relazione alla settimana della Digital Week, ma anche per il ruolo strategico che l'Ordine degli Ingegneri svolge nel collaborare con enti pubblici e amministrazioni. “Come ente super partes, possiamo offrire un punto di vista imparziale, fondamentale per affrontare temi tanto cruciali come quello della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica nelle telecomunicazioni”. La presidente ha poi messo in luce il ruolo dell'Ai non solo come supporto alle operazioni tecniche, ma come strumento di trasformazione delle infrastrutture in veri e propri ecosistemi digitali intelligenti. "Le reti non sono più solo autostrade di dati, ma ecosistemi che devono rispondere alle esigenze di un mondo in rapida evoluzione, mettendo al centro l’uomo e la collettività", ha concluso.
(Adnkronos) - Il gruppo internazionale di digital marketing Labelium cambia pelle e diventa Cosmo5: un rebranding strategico che allinea identità e direzione futura, mirando a un supporto sempre più attivo nella trasformazione digitale dei brand-clienti. Nato a Parigi nel 2001 e cresciuto fino a oltre 1.300 professionisti nel mondo, Cosmo5 considera l’Italia uno snodo prioritario: qui presidia 250 brand e sviluppa oltre 15 milioni di euro di ricavi, su una base già rafforzata dall’integrazione come group company di Kiliagon (2021), agenzia specializzata in retail media e e-retail/marketplace. A conferma della traiettoria di crescita in Italia, Cosmo5 annuncia l’ingresso nel gruppo di Storeis, agenzia di digital marketing di Padova: un’operazione industriale fondata su piena sintonia valoriale e obiettivi condivisi di internazionalizzazione e innovazione. Storeis, con 95 professionisti, un fatturato di oltre 7 milioni di euro previsto per il 2025 ed un giro di affari nei media di oltre 50 milioni, integra nel Gruppo il proprio approccio strategico e data-driven, offrendo al mercato italiano una proposta più ampia, scalabile e orientata ai risultati. "Labelium - afferma Stéphane Levy, presidente e ceo del Gruppo Cosmo5 - entra in un nuovo capitolo: una trasformazione significativa che riflette la nostra identità in evoluzione e la direzione per il futuro . La strada che abbiamo davanti richiederà collaborazione, creatività e chiarezza, e sono pienamente fiducioso nella leadership del nostro team mentre procediamo". "Con Cosmo5 - dichiara Mattia Stuani, country manager Italia di Cosmo5 - rafforziamo un modello davvero glocal, basato su qualità sartoriale e scalabilità internazionale. In Italia contiamo su oltre 150 professionisti e un portfolio di 250 brand; con Kiliagon e l’ingresso di Storeis copriamo l’intero spettro, dal direct-to-consumer ai marketplace, unendo consulenza ed execution su media, commerce e data. Il nostro è un approccio imprenditoriale di lungo periodo: integriamo le società come un 'sistema operativo' che valorizza le migliori app, riduce la complessità per i clienti e accelera il time-to-value. Lavoriamo con partner come Google, Meta, Amazon e TikTok e investiamo in Esg, stabilità dei team e benessere dei dipendenti. L’arrivo di Storeis ci dà ulteriore spinta sul mercato italiano, consolidandoci in settori chiave, dal mass market al luxury". Il rebranding di Labelium in Cosmo5 nasce dall’esigenza di allineare l’identità del gruppo alla sua traiettoria futura, chiarendo il posizionamento e integrando in un’unica piattaforma la collaborazione tra Paesi, practice e funzioni. Il nuovo nome richiama il cosmo - connessioni, visione ampia, ordine - e il '5' riassume le core capabilities che costituiscono il cuore operativo del brand: media, commerce, creative, data, technology. Queste aree lavorano in continuità: dalla definizione della strategia all’attivazione sui canali, fino alla misurazione e al miglioramento continuo, così che dati e tecnologie si traducano in risultati concreti per il business. Accanto a queste, Cosmo5 affianca un set di soluzioni di trasformazione in ambito marketing, business, sustainability, operations e organization, pensate per facilitare l’adozione e la scalabilità dei progetti. L’intervento riguarda la formazione dei team, la semplificazione dei processi e l’integrazione degli strumenti, così da rendere le iniziative efficaci nel tempo, misurabili e facilmente replicabili. L’ingresso di Storeis tra le group companies di Cosmo5 è l’esito di un percorso di selezione avviato nel 2024 per individuare le realtà più affini per valori, metodo e capacità di scala. L’integrazione, di matrice industriale, mette a fattor comune metodi, processi e team complementari: fondata nel 2018, Storeis conta 95 professionisti; nel 2024 ha registrato ricavi per circa 6,5 milioni di euro e una previsione 2025 di fatturato superiore ai 7 milioni, con più di 90 clienti attivi e un giro d’affari sui media superiore ai 50 milioni di euro. "L'ingresso in Cosmo5 - commenta Andrea Vit, founder di Storeis - rappresenta per Storeis una tappa cruciale nel proprio percorso di evoluzione. Si tratta di una vera e propria integrazione industriale che ci proietta verso due obiettivi chiave: l'internazionalizzazione e l'innovazione. Entrare a far parte di un gruppo globale come Cosmo5 ci permette di ampliare il nostro raggio d'azione e di mettere a disposizione dei nostri clienti un network di competenze ancora più vasto, integrando il nostro approccio strategico e data-driven con le eccellenze del gruppo. La scelta è stata guidata anche da una perfetta sintonia di valori. L'eccellente fit culturale tra i nostri team, basato su trasparenza, forte relazionalità e proattività, ha reso questa unione del tutto naturale. Condividiamo la stessa visione di partnership con i clienti e ci allineiamo perfettamente anche nei settori verticali, in particolare nel fashion, lusso, retail, beauty, sport e consumer electronics. Questa sinergia ci renderà ancora più forti e competitivi, pronti ad affrontare le sfide del futuro insieme alle altre company del gruppo". Sul mercato locale l’integrazione completa la copertura rafforzata con Kiliagon (nel perimetro del gruppo dal 2021) su retail media e marketplace; a livello internazionale, la collaborazione ha già prodotto risultati concreti, come l’aggiudicazione di una gara in area Apac con il supporto del team australiano del gruppo Cosmo5.
(Adnkronos) - "L'Unione Europea cinque anni fa ha lanciato il Green Deal che era prima della guerra in Ucraina, prima del Covid, era su un quadro che sembrava abbastanza stabile di domande di consumo energetici e a oggi diciamo che questo quadro è completamente cambiato". Lo ha detto Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in un videomessaggio inviato all'evento 'Mitigare o adattarsi: strategie per il climate change' in collaborazione con il Soft Power Club e sostenuto da Proger, in corso alla Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Secondo il ministro, oggi "dobbiamo prendere atto realisticamente come paese di quelli che sono i cambiamenti che la tecnologia ci mette a disposizione e utilizzare tutto il mix di fonti energetiche". E comunque, le varie azioni in campo ambientale necessitano anche di un cambio del "nostro sistema di approvvigionamento energetico" che "man mano deve portarci a fonti diverse e a incrementarle. Dobbiamo anche arrivare alla creazione di una capacità di produrre energia da fonte nazionale". Durante il panel in Biennale, spazio anche alle sfide per contrastare il cambiamento climatico: "Bisogna urgentemente ricorrere all'adattamento in attesa di politiche globali di mitigazione perché finora, quelle adottate, non hanno funzionato" ha spiegato l'amministratore delegato di Proger Marco Lombardi, sottolineando che, adesso, "bisogna riprogettare i nostri territori e le nostre infrastrutture in maniera tale che siano in linea con l'ambiente e con clima". Lombardi si è concentrato anche sull'ingegneria del futuro, con le nuove tecnologie che possono essere utili per rispondere alle sfide ambientali: "Bisogna progettare in un contesto diverso rispetto a quello in cui ci si è mossi fino a ora - ha sottolineato Lombardi -. Sfruttare le nuove tecnologie significa monitorare quello che abbiamo intorno e farlo con l'intelligenza artificiale può predire i movimenti futuri: serve un'ingegneria diversa e in movimento".