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Roma, condannato in appello protagonista video hit 'Amico del Quore' di Achille Lauro

(Adnkronos) - Condannato in appello a 13 anni e tre mesi per tentato omicidio Fabio Salandri, protagonista del brano ‘Amico del Quore’ di Achille Lauro. I giudici della prima sezione penale della Corte di Appello di Roma hanno ridotto la condanna per il cugino, ...

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Chiesa, Agidae 22 novembre celebra 65esimo anniversario a Pontificia Università Urbaniana

(Adnkronos) - L’Agidae, associazione gestori istituti dipendenti dall’autorità ecclesiastica, in occasione del 65mo anniversario della sua istituzione, organizza il convegno nazionale di studi e l’assemblea ordinaria, dal tema: 'Identità e missione - ...

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Toscana, studio Axa: a rischio temperature estreme fino ai 38°C entro il 2050

(Adnkronos) - Temperature estreme fino ai 38°C entro il 2050, forte stress idrico e inondazioni più frequenti. Questi i principali rischi emersi dallo studio sulla regione Toscana realizzato da Axa Climate e presentato in occasione dell’incontro a Lucca, nella sede di ...

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Roma, condannato in appello protagonista video hit 'Amico del Quore' di Achille Lauro

(Adnkronos) - Condannato in appello a 13 anni e tre mesi per tentato omicidio Fabio Salandri, protagonista del brano ‘Amico del Quore’ di Achille Lauro. I giudici della prima sezione penale della Corte di Appello di Roma hanno ridotto la condanna per il cugino, Marco Antoniucci, con una pena di 13 anni rispetto ai 15 del primo grado. I fatti risalgono al febbraio 2023 e i due, arrestati nel giugno dello stesso anno, sono accusati di tentato omicidio e porto d’armi abusivo perché “dopo aver fatto irruzione nell’abitazione” di Marco Canali al Tufello gli avrebbero sparato “numerosi colpi di pistola” alle gambe “colpendolo alle arterie femorali, sedi vascolari vitali” come si legge nel capo di imputazione, “così compiendo atti idonei a cagionarne la morte”. Salandri era protagonista del video della hit ‘Amico del Quore’, brano del 2016 che gli aveva dedicato Achille Lauro, del tutto estraneo alle indagini. “Attendiamo di leggere le motivazioni e valuteremo ricorso in Cassazione” commenta all’Adnkronos l’avvocato Emilio Losso, che difende i due cugini.

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Chiesa, Agidae 22 novembre celebra 65esimo anniversario a Pontificia Università Urbaniana

(Adnkronos) - L’Agidae, associazione gestori istituti dipendenti dall’autorità ecclesiastica, in occasione del 65mo anniversario della sua istituzione, organizza il convegno nazionale di studi e l’assemblea ordinaria, dal tema: 'Identità e missione - le attività degli enti religiosi tra norma canoniche e leggi civili'. L’evento si terrà sabato 22 novembre 2025, alle ore 8.30, presso la Pontificia Università Urbaniana – Scv. Il convegno vuole costituire un momento di confronto e di crescita condivisa per gli Istituti associati i quali saranno chiamati ad accettare le sfide future a partire dalla riforma del codice civile sugli adeguati assetti amministrativi per gli enti collettivi, dalla soluzione prospettata in tema di Imu, dal ricorrente confronto tra le attività svolte dal terzo settore e le opere degli enti ecclesiastici, ai nuovi scenari collegati all’utilizzo dell’intelligenza artificiale e la cyber security in materia di tutela dei dati e rischi e responsabilità dei gestori degli istituti ai sensi del d.lgs 231/2001. Ampio spazio sarà dedicato all’introduzione del Previfonder, ossia, della Previdenza complementare per tutti i lavoratori degli enti ecclesiastici aderenti ai tre Ccnl Agidae: istruzione, socio-sanitario assistenziale e Università pontificie. L’evento avrà inizio con la lettura del messaggio che il Santo Padre, Papa Leone XIV, ha rivolto all’Agidae, sulla necessità “dell’armonizzazione tra principi del diritto civile italiano e la normativa canonica e di proseguire nel prestare l’attenzione ai valori sociali e civili, come pure alla formazione permanente dei gestori e dei dipendenti”. Seguirà la concelebrazione eucaristica, presieduta da S.e. mons. Michele Di Tolve, vescovo ausiliare della Diocesi di Roma, dal presidente di Agidae - Padre Francesco Ciccimarra e dai sacerdoti componenti del consiglio direttivo. Tra gli interventi al convegno si segnalano la presenza di Maurizio Leo, vice-ministro dell’Economia e Finanza, Mario Pepe, Presidente Covip, Fulvio Baldi, sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione, Ciro Santoriello, procuratore aggiunto Procura di Cuneo, Rosa Del Prete, magistrato Corte di Appello Napoli e Filippo Trefiletti, direttore generale di Accredia.

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Toscana, studio Axa: a rischio temperature estreme fino ai 38°C entro il 2050

(Adnkronos) - Temperature estreme fino ai 38°C entro il 2050, forte stress idrico e inondazioni più frequenti. Questi i principali rischi emersi dallo studio sulla regione Toscana realizzato da Axa Climate e presentato in occasione dell’incontro a Lucca, nella sede di Confindustria Toscana Nord, dal titolo 'Cambiamenti Climatici. Prevenire e mitigare il rischio' organizzato dal Gruppo assicurativo Axa Italia. Con il Patrocinio di Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), Comune di Lucca e Regione Toscana, l’iniziativa prosegue sul territorio italiano dopo le tappe di Senigallia, Cervia, Treviso, Varese e Torino. Al centro dell’incontro, lo studio scientifico sul grado di rischiosità futuro, al 2050, della regione Toscana, realizzato da Axa Climate, società del Gruppo che si avvale di un team di oltre 20 PhD esperti in scienza e climatologia e data scientist. Tre gli ambiti di rischio prioritari per la regione: temperature estreme, inondazioni e stress idrico. Sul fronte delle temperature estreme, i modelli di Axa Climate prevedono un aumento delle temperature annuali su quasi tutta la regione Toscana, passando dai 30-34°C della baseline ai 34-38°C nel 2050. In particolare, sarà la parte centrale della regione ad essere particolarmente colpita da ondate di calore, con temperature che supereranno i 38°C nel 2050, contando 5 giorni in più in cui le temperature massime percepite all’ombra supereranno i 40°C. Le temperature estreme rappresenteranno una grande sfida soprattutto per Lucca e Firenze. A Lucca, le massime percepite all’ombra raggiungeranno i 46,5°C nel 2050 e saranno 7 i giorni in più con temperature all’ombra maggiori di 35°C. Firenze, invece, vedrà nel 2050 le temperature massime percepite all’ombra fino ai 50°C con 14 giorni in più di temperature all’ombra maggiori di 35°C. Il fenomeno delle ondate di calore influenzerà in modo significativo tutta la regione: i modelli di Axa Climate prevedono infatti temperature e durate mai raggiunte prima. Dal 2050, ogni 5-10 anni le temperature raggiungeranno i 38°C per 20 giorni all’anno con uno scenario più estremo di temperature fino a 41°C per 70 giorni all’anno. Gli episodi di inondazioni e piogge intense diventeranno sempre più frequenti con il cambiamento climatico. Già a marzo 2025 le province di Livorno, Pisa e Firenze hanno visto cadere in 24h l’equivalente del 300% della media mensile di alcune parti della regione con impatti molto importanti sul settore industriale, agricolo e turistico. L’aumento nei livelli di inondazioni pone, infatti, un rischio importante sulle infrastrutture critiche della regione: saranno principalmente i quartieri di Sant’Angelo in Campo e la zona al nord del fiume Serchio ad essere colpiti, causando un impatto diretto su alcune strade essenziali all’attività economica della Toscana, come l’A11 e l’E76 tra Pisa e Firenze. I livelli d’acqua raggiungeranno i 50-150cm intorno alla città di Lucca e fino a 4 metri in alcune parti delle autostrade. La Toscana sarà, inoltre, sempre più soggetta a stress idrico con intensificazioni del fenomeno nella parte nord, raggiungendo fino a quasi l’80% dell’acqua disponibile usata entro il 2050. Nell’altra metà della regione, dove il rischio viene già considerato 'estremamente alto', si accentuerà ulteriormente aumentando da 86% a 132% tra la baseline e il 2050. Infine, anche il rischio di frane rappresenterà un pericolo molto più importante per la regione nel 2050 rispetto ad oggi, con un impatto sia diretto, come ad esempio sulle popolazioni locali, che indiretto, come sulle infrastrutture e collegamenti. Con questo ciclo di incontri, Axa ha voluto porre l’attenzione su possibili azioni di prevenzione e mitigazione dei rischi climatici: da misure di sensibilizzazione o di revisione dei piani di emergenza e di business continuity, fino a potenziali misure di adattamento delle infrastrutture e delle attività aziendali. Tra queste, la piattaforma Altitude, il nuovo strumento di analisi del rischio climatico e della biodiversità, sviluppato da Axa Altitude, parte di Axa Climate, per aiutare le aziende a identificare l’esposizione dei propri siti ai rischi climatici, valutarne i potenziali impatti finanziari e definire la strategia di adattamento proponendo le misure di mitigazione più efficaci. Per Umberto Guidoni, co-direttore generale di Ania: “La protezione dalle catastrofi naturali è un tema centrale per il Paese, soprattutto alla luce dell’elevata fragilità, dal punto di vista idrogeologico, del nostro territorio e degli effetti del cambiamento climatico in atto. Per questo, la legge che impone a tutte le imprese di assicurarsi per i danni causati dalle calamità naturali è una grande opportunità per mettere in sicurezza il tessuto produttivo italiano. Siamo entrati nella fase conclusiva del percorso di adeguamento alla norma: per le aziende di grandi e medie dimensioni l'obbligo è già in vigore. L'auspicio è che anche le piccole, alle quali è stata concessa una proroga fino al 31 dicembre 2025, comprendano il grande valore delle polizze catastrofali per la tutela della loro attività”. "A pochi mesi dalla tappa di Torino, torniamo con il ciclo di incontri sui cambiamenti climatici, giunti al loro sesto appuntamento, questa volta a Lucca in Toscana - spiega Letizia D’Abbondanza, Chief Customer External Communication Officer del Gruppo Axa Italia - L’iniziativa, che ha come obiettivo quello di diffondere maggiore consapevolezza sui rischi climatici e sulle strategie di mitigazione e prevenzione, sottolinea l’impegno di Axa nel supportare la società nella transizione climatica con un approccio a 360°. Il cambiamento climatico, che si attesta nuovamente come primo rischio percepito a livello globale secondo il nostro Future Risks Report, richiede azione immediata e collettiva e come assicuratori abbiamo un ruolo sociale fondamentale nel promuovere una cultura della prevenzione basata su dati scientifici, proporre soluzioni concrete e contribuire a costruire un percorso di sviluppo sostenibile, in una logica di collaborazione pubblico-privata”.

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